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Il regno delle fiabe
Il regno delle fiabe
Il regno delle fiabe
E-book115 pagine1 ora

Il regno delle fiabe

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Info su questo ebook

“Il Regno delle fiabe” è una raccolta di fiabe di breve durata, in questi racconti, ho rinchiuso la mia fantasia, immaginando mondi incantati, personaggi non reali, principesse e principi che mostrano la loro indole sia fragile e nello stesso tempo ribelle. Questo libro è per tutte l’età, ogni persona può sognare, immaginando di stare in un mondo incantato.
LinguaItaliano
Data di uscita4 feb 2020
ISBN9788835367901
Il regno delle fiabe

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    Il regno delle fiabe - Tiziana Barba

    Tiziana Barba

    Il regno delle fiabe

    UUID: 95acd736-4768-11ea-8812-1166c27e52f1

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Il Regno delle fiabe

    Alex e Luna

    Bella come Venere

    Il Principe Nick

    Il Regno Incantato

    Il Regno Magico

    La Magica Myzuko

    La Principessa Denise

    La Principessa Emily

    La Principessa ribelle

    Lorena e Stefania sorelle rivali

    I nostri libri li trovi su YOUSHO Scarica l’app gratuitamente dal link http://bit.ly/jacopolupi

    #sbloccalapp #yousho #yousher #yousherpro Codice amico: plbx

    © 2019 Lupi Editore

    Via Roma 12, 67039 Sulmona (AQ) Tutti i diritti riservati

    Il Regno delle fiabe

    Tiziana Barba

    Alex e Luna

    C’era una volta, un maestoso castello medioevale, appartenente al Re Augusto I e alla sua consorte la Regina Esmeralda, essi avevano un unico figlio il principe Alex.

    Era un bel giovane, forte e fiero, dal carattere ribelle, ma odiava combattere, all’incontrario di suo padre che cercava in vari modi di convincerlo a guidare il suo esercito.

    Un giorno li disse ascolta Alex ,sono stanco di ripetertelo ogni giorno io sono anziano ormai ,quindi devi deciderti a comandare l’esercito, preferisco che ci sia tu, alla guida, più tosto di un estranio il Principe stufo di quel discorso rispose padre ricordati che è Ser John a guidare l’esercito dei cavalieri il Re esclamò sì lo so! Ma hanno bisogno di un membro della casa reale per guidarli, Ser John non può decidere da solo, io non posso più aiutarlo a studiare nuove strategie, infatti, perdiamo spe sso, invece, il nostro rivale il Re Ottaviano, è giovane, sa studiare le tattiche, dei suoi rivali ,adopera delle difese strepitose, quindi il suo comandante Ser Robin senza di lui è perduto.

    Alex, iniziò a innervosirsi e sbottando rispose ora basta padre, io amo la pace, le guerre, le tattiche non portano a nulla, è il popolo quello che conta, sono io che ogni giorno mi rispecchio con la realtà, camminando nel villaggio, fra la gente che soffre e muore di fame e tu non fai nulla per aiutarla pensi solo a combattere contro il tuo antico rivale.

    Il Re dispiaciuto rispose sei ingiusto figliolo, io amo il mio popolo, Alex replicò lo so, ma loro non amano il Re, Augusto corrucciò la fronte e cambiò espressione, a volte le parole di suo figlio erano più taglienti di una lama, poi nella sala entrò la sovrana che preoccupata domandò che succede, le vostre urla raggiungono i corridoi il Re spazientito le rispose Esmeralda perché non fate una passeggiata in giardino con la vostra ancella, qui stiamo formulando, discorsi da uomini, che non ti riguardano.

    La Regina sentendo quella risposta, rimase delusa, così rattristata se né uscì dalla sala, Alex assistendo a tutto ciò si arrabbiò ancora di più e li domandò con tono alterato padre, perché trattate mia madre in questo modo?, il Re che non amava essere contraddetto, li rispose con tono irritato zitto insolente, la tratto come mi pare, mia moglie, ora andate, ve lo ordino, l’altro rassegnato li rispose sì padre e prima di uscire,s’inchinò al suo cospetto.

    Poi uscì dal castello e si diresse nelle scuderie, si avvicinò allo stalliere e disse Erik preparami il cavallo, voglio quello bianco lo stalliere impallidì sentendo quell’ordine e replicando rispose ma!.. Principe, quel cavallo è di suo padre!, Alex sentendo quella risposta s’innervosì e arrabbiato li ordinò vada, ho detto e non voglio altre obbiezioni.

    In seguito, Alex salì sul destriero e galoppò verso il villaggio, lui amava stare fra la gente e loro lo adoravano, poi raggiunto il villaggio, mise il cavallo, all’interno della stalla appartenente ad un suo amico e proseguì a piedi, in seguito raggiunse il mercato, i mercanti urlavano, per vendere la loro merce, le strade erano colme di popolani che passeggiavano e alcuni che acquistavano.

    Ad un tratto lo sguardo di Alex si posò su di una ragazza, vestita da popolana e aveva dei bellissimi capelli castani, acconciati con una lunga treccia, legata con un nastro colorato, i suoi occhi a mandorla erano di color azzurro cielo, la fanciulla stava dietro ad una bancarella insieme al padre e vendevano della frutta e degli ortaggi, il Principe così sì avvicinò a loro.

    Carlo quando lo vide s’inchinò, emozionato, lei invece, per timidezza, si coprì il volto, con lo scialle che aveva sulle spalle, il principe vedendo quel gesto con gentilezza le disse perché copri il tuo volto, è così bello!, Carlo si sentiva lusingato che Alex s’interessasse a sua figlia, così si voltò verso di lei e con tono arrogante le ordinò scopriti stupida, non vedi che il Principe desidera osservarti? e rise compiaciuto.

    Luna così obbedì, restando a distanza da loro, ma suo padre l’afferrò per un braccio, avvicinandola a lui, Alex notando il volto rattristato di lei, per quel trattamento, dispiaciuto, intervenne e disse all’uomo poverina lasciala stare, non vedi che prova imbarazzo? Ora pensiamo a noi, vorrei assaggiare questa mela rossa, deve essere squisita, Carlo, vedendo che il giovane si interessò ad altro, cambiò espressione e consegnò la mela con lo sguardo accigliato.

    Dopo, Alex s’allontanò, tenendo in mano la sua mela, lasciandoli da soli, Carlo così furioso rimproverò la figlia dicendole stupida, non capisci nulla, quando ritornerà, devi parlargli, non coprirti con quest’insignificante scialle, hai afferrato?.

    Lei spaventata li rispose padre, me l’avete detto voi, di coprirmi il viso dinanzi ad un uomo, l’altro spazientito sì lo so, ma questo non è un uomo qualsiasi è il Principe! Se lui vuole osservati, tu devi mostrarli il tuo volto, lui è abituato a donne sofisticate, ricche che non si vergognano né di mostrarle il volto né il loro decolté, invece tu indossi sempre questi abiti antiquati e castigati, d’ora in avanti li mostrerai il tuo di decolté.

    Luna sbiancò e imbarazzata li rispose padre che dite! Poi io non possiedo abiti decenti con ampi scollature, quello è un privilegio per le nobili, l’uomo testardo le rispose non voglio scuse, domani ti scioglierai i capelli e indosserai un abito scollato, non capisci se quello s’incapriccia, ti sposa, lei amareggiata rispose ma padre, lui non mi sposerà mai ormai è stato promesso in sposo a Doriana la figlia del conte Del Fiore, questo matrimonio lo hanno deciso le loro famiglie, quando loro erano ancora dei bambini.

    Intanto Alex, incontrò un anziano con la gobba, vestito di cenci che si reggeva con un bastone, così s’impietosì e li diede un sacchetto, con all’interno delle monete d’oro, l’uomo lo ringraziò, il Principe così riprese, la sua passeggiata, ma udì dei passi dietro di lui, si voltò e rivide l’anziano di prima che lo stava seguendo, quindi Alex si fermò, si voltò e li domandò scusate cosa volete da me? Forze per voi non erano abbastanza le monete che li ho donato?, l’altro sorrise e li rispose non cerco altro denaro, mio Principe, voglio solo leggerle il futuro.

    Alex seccato li rispose non credo a queste fandonie, l’altro insistendo li disse porgetemi la mano la prego, non sono un ciarlatano, così il Principe accettò porgendoli la mano, l’anziano indovino così li previde lei ha incontrato una fanciulla poco fa, lui incredulo li rispose ho incontrato molte fanciulle, l’altro insistendo sì lo so, ma lei è diversa dalle altre, ha due fantastici occhi azzurri e i suoi capelli sono castani, lisci e lucenti come la seta, di la verità, tu l’hai incontrata vero?, lui rimase meravigliato, così perplesso li rispose sì ora mi ricordo, ho visto una ragazza che corrisponde alla sua descrizione, era la figlia di un mercante.

    L’ anziano poi lo guardò dritto negli occhi è li affermò lei, sarà la donna della sua vita, quella dei suoi sogni, il Principe rimase allibito e disse ma che dite! Lei è una ragazza povera! Mio padre mi ucciderebbe, se la frequentassi!, l’uomo rispose lo affronterai, per far valere il vostro amore, dai ora che aspetta, salvala da suo padre, che la tratta come una schiava, lei è una fanciulla timida e lui approfitta, la picchia, la umilia e la obbliga a coprirsi e a scoprirsi, a secondo di chi l’osserva.

    Alex rimase sconvolto da quelle parole, il veggente aveva ragione, quindi doveva salvare Luna da quell’uomo, salutò l’anziano e ritornò indietro, correndo, ma quando raggiunse il mercato, vide che la bancarella non c’era più, ad un tratto, avvertì un brivido, aveva timore per quella ragazza e dentro la sua mente echeggiavano le parole del veggente.

    Così domandò in giro e in fine una donna le indicò la strada per raggiungere l’abitazione del fruttivendolo, dopo quando arrivò a destinazione vide dinanzi a sé, una catapecchia, poi si avvicinò e guardò dalla finestra per vedere se ci fosse qualcuno in casa e sconvolto notò che Carlo, stava frustando la figlia per punirla, Alex avvertì un forte senso di rabbia, così con tutta la sua forza, con una spallata aprì il portoncino, l’uomo appena lo vide, sbiancò e gettò per terra la frusta, poi s’inginocchiò e piangendo disse scusate mio Principe, sono stato costretto, lei è una ragazza stupida e disubbidiente, non voleva indossare l’abito che ho fatto cucire per lei.

    Alex con tono irritato li domandò dove sta l’abito?, l’uomo tremante li indicò un vestito appoggiato su una sedia, il ragazzo disgustato, replicò, dicendo che vergogna! Come osate a costringerla ad indossare quella volgarità! Lei è una ragazza dolce, tenera no una ragazzaccia qualsiasi, l’uomo per giustificarsi li rispose sa, non mi intendo di abiti femminili, volevo solo falla apparire decente e bella per lei, il Principe infuriato li urlò contro " sua figlia non è una mercanzia da esibire, lei è bella anche

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