Io Tu Noi Lucio: Le canzoni non comuni per i giorni comuni di Lucio Battisti
()
Info su questo ebook
Niente come i dischi di Lucio Battisti ha saputo raccontare agli italiani chi erano, chi non erano più, chi sognavano di essere. Credibili come documenti di coscienza collettiva quelli con Mogol, sempre più rarefatti i "bianchi" con Panella, evasioni non più così innocenti ma sempre imprescindibili per chi è cresciuto con l'autore di Poggio Bustone, un antitaliano arcitaliano. Dal 1966 al 1994, una piccola storia d'Italia (e non solo) intrecciata con una manciata di album-capolavori, evento dopo evento, disco dopo disco, successo dopo successo. Ma l'eredità di Battisti non si spegne, e questo libro, aggiornato al 2016, vuole essere anche un viatico per chi non lo conosce e, ascoltandolo con attenzione, si perderà in un mondo musicale unico e irripetibile.
Massimo Del Papa
Faccio il giornalista dal 1990. Ho scritto alcuni libri, di preferenza in formato ebook.
Leggi altro di Massimo Del Papa
MISTERI DOLOROSI: Storie di terrorismo nel dopoguerra italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Ammucchiata: Cronache da una deriva selvaggia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAntinfluencer: contro i nuovi persuasori del nulla Valutazione: 5 su 5 stelle5/5IN QUESTO STATO: Da spread a spread il trompe l'oeil del governo Monti Valutazione: 5 su 5 stelle5/5CHI SEI: Renato Zero, luci ed ombre di un carisma Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSiamo in Italia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Ali Per Volare: Scontri di un Supereroe al Quadrato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniC'ero Una Volta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLA VITA E' DOLORE: Disumana umanità di Dr. House Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniANNI DI VITA: Storie di gatti al confine tra istinto e volontà Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiocare Agli Indiani: Tutto Renato dalla A allo Zero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniKEEF: Ritratto di Keith Richards a colpi di riff Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNon mi ascolti: Siamo lastre di vetro dove parole scorrono Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTestimoni di Genova: Cronaca di un delirio a 5 Stelle Valutazione: 1 su 5 stelle1/5Fottuto: 25 anni di giornalismo da Fuori Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Rompicoglioni: L'eredità perduta di Sergio Saviane Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNever Stop: I Rolling Stones oltre i confini del tempo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie Artigiane: Il Trevigiano che cambia, la libertà che rimane Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Crisi: Cronache dalla fine dell'Italia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Io Tu Noi Lucio
Ebook correlati
Giocare Agli Indiani: Tutto Renato dalla A allo Zero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSoul to soul. Storie di musica vera Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNel cuore oscuro del sogno hippie: Spie, assassini e rockstar nella Hollywood degli anni '60 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBruce Springsteen Welcome to Asbury Park: Vedere, vivere e viaggiare nei luoghi di Bruce Springsteen Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMina per neofiti: La vita, la voce, l'arte di una fuoriclasse Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Fare il Musicista Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPink Floyd 1967-1972 - Gli anni sperimentali Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Le Origini Occulte della Musica: Il sentiero oscuro, da Mozart agli anni 70 - Volume 1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSemplicemente Slash Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl tempo di una canzone: Saggi sulla popular music Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniJethro Tull - Stand Up, Benefit, Aqualung Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Lezioni private - Il pianoforte: Guida all'ascolto del repertorio da concerto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa casa sull'abisso Valutazione: 3 su 5 stelle3/5CORSO COMPLETO DI CHITARRA PER PRINCIPIANTI; Da Zero a Chitarrista Esperto! Impara a Suonare la Chitarra Dalla Teoria alla Pratica. ACCORDI + ESERCIZI BONUS Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRino Gaetano: il figlio unico della canzone italiana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOltre. Storia e analisi del capolavoro di Claudio Baglioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuaderni Musicologici (Ritmo, Melodia, Armonia, Timbro) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mia storia del jazz Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMi si scusi il paragone: Canzone d'autore e letteratura da Guccini a Caparezza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMusica solida Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCapire la musica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMusica '70. L'età aurea: progressioni rock per il futuro Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Tranquillo, non importa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI Tipi Umani Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Palude del Diavolo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRino Gaetano: Segreti e Misteri della sua Morte - L’ombra dei servizi segreti dietro la morte di Pasolini, Pecorelli e Gaetano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa psiche degli animali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniViaggio all'interno della Musica Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Jazz. Storie di eroi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl kalevala o la poesia tradizionale dei Finni (studio storico critico sulle origini delle grandi epopee nazionali) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Musica per voi
Elementi di Teoria Musicale Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Come Armonizzare una Melodia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniProcesso al Solfeggio Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Come fare una modulazione armonica Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Come trovare le note sulla tastiera della chitarra Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Tecnica Moderna per Pianoforte Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Canzoniere eBook: 100 Supersuccessi testi e accordi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMusicalmente Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Piano Jazz Vol. II Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniManuale di Pianoforte : Impara a suonare il Pianoforte con un metodo semplice ed efficace spiegato passo passo. 10 Esercizi progressivi + Spartiti Musicali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPiccolo Glossario Sinottico Musicale Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Suonare il pianoforte (Tradotto): Con domande e risposte sul pianoforte Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Come armonizzare una scala e trovare gli accordi Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il libro per i musicisti fai da te: Consigli tecnici e Aneddoti sul Mondo della Musica. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCapire la musica-Didattica degli elementi musicali Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il Medioevo (secoli XI-XII) - Musica (31): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 31 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCaged. Diteggiature per chitarra Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni432 Hz La Rivoluzione Musicale: L’accordatura aurea per intonare la musica alla biologia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Pianoforte nella Didattica 1 - Imparare Esplorando Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Lezioni private - Il pianoforte: Guida all'ascolto del repertorio da concerto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Cinquecento - Musica (49): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 44 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSeguimi Suonando Valutazione: 5 su 5 stelle5/5La Mappa segreta del Chitarrista Felice: Guitar Mindfulness® Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria del Jazz Classico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCompendio della Musica Occidentale Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Piccolo viaggio nello studio del Pianoforte Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Quaderni Musicologici - Ritmo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome eseguire il trasporto della melodia o degli accordi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Gesto Musicale: origini e culture Valutazione: 5 su 5 stelle5/5
Recensioni su Io Tu Noi Lucio
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Io Tu Noi Lucio - Massimo Del Papa
Nonostante tutte le cure dei sanitari che lo hanno assistito, Lucio Battisti è deceduto per intervenute complicanze, in un quadro clinico severo sin dall'esordio.
Dimmi tu se dev'essere questo il modo d'andarsene. Così, a tradimento. Senza una parola. Senza fantasia. Sprofondato in un comunicato scarno e ridondante, ermetico e pleonastico. Proprio tu, maestro d'emozioni, così tanta aridità. E l'emozione diventa trauma, tu ci lasci tutti un poco orfani e noi non siamo pronti, non ci sembra vero. Non può essere vero. Perché hai solo 54 anni e da troppo tempo non ci dai musica vera. Perché ti stavamo aspettando, sicuri che saresti tornato. Ancora tu, l'incorreggibile. Perché non si fa così. Troppe stagioni hai disegnato coi tuoi suoni, con quella voce mezza negra e mezza burina. Col falsetto e col sussurro. Troppe stagioni e per ciascuna un'incognita ma comunque tu c'eri, pronto a tracciare una rotta di sentimenti. Impossibile sfuggirti e impossibile rinchiuderti, la tua forma d'arte, schiettamente popolare, che è la cosa più difficile, mai schiava di una camicia di forza, sempre usurpata, andava bene per tutti, né destra né sinistra, solo uomini, donne, ragazzini che si scoprono più grandi dopo averti ascoltato.
Ero capace di stare sotto nella stazione della metropolitana col mio buon amico Tony per sei ore di fila - mi piaceva non vedere la luce del sole. Mi piaceva stare sotto, o sopra, o a lato, comunque fuori: si vede meglio, si capisce di più. Conoscevo tutto di quella fermata. E c'era pure la stazioni dei treni. L'altoparlante latrava annunciandoli, ed io fantasticavo su tutto quel destino che si spostava, sulla gente che si salutava, chi sarebbe morto prima, chi era un assassino? Era bello quando faceva freddo e anche col sole torrido e bianco dell'estate, quando in giro non c'era nessuno. Mi ha sempre affascinato il brutto delle città, lo squallore feroce. Forse per la volontà di vita che ci si nasconde. Mi eccitava immaginare che potevo venire ammazzato, ero terrorizzato ma mi dava l'adrenalina. Il mio quartiere, Lambrate, era denso di segreti, di pericoli e il sangue lo sentivi nell'aria. Una notte, prima dell'alba, il giorno del mio dodicesimo compleanno scesi in strada con mio padre a caricare la macchina: si partiva per il mare. Mentre lui si sfiniva ad infilare i bagagli nel baule, io caddi in trance. Le onde silenziose della città addormentata mi tramortivano. Osservavo gli spigoli neri del quartiere. Di giorno non c'erano, di giorno si nascondevano. Senza accorgermi di niente cominciai a camminare. Tenevo in mano uno scheletrino rosso di gomma, mi piaceva che mi accompagnasse, ho sempre avuto l'attrazione per i teschi, i loro ghigni beffardi: aspetta, aspetta e anche tu diventerai così. Nel teschio c'è il destino e c'è la nostra uguaglianza. Camminavo verso il niente, come un animale che non pensa, che ascolta solamente. Di colpo passò una macchina scoperta, rossa, di chi la guidava ricordo solo l'avambraccio, potente, nervoso, con un bracciale di metallo e la sigaretta tra le dita. Spariva e la macchina lasciava dietro sé la scia di Ancora tu
di Lucio Battisti. Guardavo la macchina allontanarsi come pazza e non potevo non fantasticare: uno con quella dannata fretta, a quell'ora, scappava di sicuro da qualcosa. Magari aveva ucciso qualcuno e lo cercavano. Magari aveva perso a carte e si rintanava a casa, in una casa piccola, sporca e pericolosa. Forse c'era una prostituta ad aspettarlo. Una di quelle che si consumano giovani e fanno paura anche agli uomini. In lontananza il megafono della stazione gracchiava annunciando l'arrivo di un treno. Mi strappò al torpore dei sensi l'urlo di mio padre che mi cercava. Era furioso e spaventato. Fece per mollarmi uno schiaffo. Ma io per la prima volta non ebbi paura, non mi nascosi, restai ad aspettarlo con la faccia cattiva e lui ne fu così sconvolto che la mano restò a mezz'aria. Avevo perso la mia verginità, ero diventato grande.
Solitarie emozioni collettive
Le canzoni di Battisti sono emozioni collettive, ciascuno le assorbe come vuole, come può, ma mai da sradicato. Mai da isolato. Canzoni nomadi ma non monadi, non per isole, impossibile prescindere dal contesto che le consuma e dal quale nascono. È un contesto sociale, prevede uomini e donne in movimento e in cambiamento, coi loro affanni, i loro desideri, le mete comuni a tutti e diverse per ciascuno. Momenti da declinare insieme, da cantare in compagnia, fin troppo abusata l'immagine della chitarra in riva al mare o attorno al fuoco ma è un fatto che Battisti lo associ a simili cartoline. Sono sogni di gruppo, vanno bene per viaggiare e per l'amore, per il dolore e l'amicizia, per conoscersi e raccontarsi. Più popolare di così si muore, c'è una leggenda smentita qua e là ma resiste, attribuisce ai terroristi una passione per Battisti e forse è un sogno, ma piace pensae che quegli uomini sconfitti da un sogno delirante, essere avanguardie delle masse, nascondessero nel loro covo tra le armi e i volantini dall'eloquio contorto, tra i documenti falsi e le parrucche con cui mimetizzarsi come in un pessimo poliziottesco, tutti in fila i dischi di Lucio Battisti; e dire che lo tacciavano di qualunquismo, persino di fascismo, coi pretesti più strambi. Ma quelli delle Brigate Rosse sono stati uomini e donne anche loro, lo sono ancora o vorrebbero tornare ad esserlo, fuori dalla loro bolla di clandestinità, di rivoluzione-Godot che non arriva, non può arrivare, e i dischi di Battisti li aiutano a tirare il fiato, a ritrovare un sogno, un barlume di normalità. Sciogliere i cuori anche degli assassini. Sarà anche una leggenda, ma quale leggenda non nasconde un pizzico di realtà? E la realtà in questo caso dice: più arte di così si muore.
Battisti esce allo scoperto proprio insieme ai terroristi, sul finire degli anni Sessanta. Parte in effetti in largo anticipo, all'inizio del decennio, declina la sua gavetta forsennata e silenziosa, la stessa per tutti in quegli anni, gruppuscoli di apprendistato che distillano cover dall'America e dall'Inghilterra, che sviluppano una sensibilità musicale, si addestrano a maneggiare gli strumenti, a cavarsela sul palco. Particolare curioso e vagamente inquietante: Battisti racconterà in una intervista d'epoca d'aver ricevuto l'imprinting da musicista tramite due fratelli, suoi vicini di casa, che, ragazzini, strimpellavano alla chitarra Malaguena: lo stesso brano che, più o meno contemporaneamente, in Inghilterra, ispira un altro ragazzino, suo coetaneo. Si chiama Keith Richards.
Progressi e delusioni in un buco del tempo dove tutto è possibile e tutto diventa vero. Sono migliaia, in quei primi anni '60, i ragazzotti di belle speranze che non vogliono un posto già scelto in società, rifiutano un futuro apparecchiato e si giocano tutto con quattro chitarre e una batteria. Anche per Lucio è così, deve combattere col padre, riesce a spuntare un biennio sabbatico, classicamente a cavallo del diploma – Dammi due anni e ti faccio vedere che risolvo tutto. Ma i suoi primissimi tentativi non raccontano niente di speciale. Tante formazioni dai nomi curiosi, tanti concertini, tanti incontri e illusioni e occasioni sprecate. Quanto diversa Milano da Poggio Bustone! Qui nessuno si conosce, là quasi tutti hanno lo stesso cognome. Qui ci si perde tra le strade, là c'è un unico percorso. Qui la modernità è già superata, là deve sempre arrivare. Qui la metropoli europea, là il borgo che non è ancora provincia.
Ma il ragazzo col foulard, la testa di riccioli e il sorriso aperto, simpatico, non si spaventa, e poi è sveglio, ricco di una determinazione cocciuta, contadina. Studia alla chitarra da autodidatta, come un matto, assorbendo la cruciale sensibilità per lo strumento, che diventa un prolungamento del suo corpo. Suona in giro nei locali, nei night-club e acuisce anche la sensibilità per la gente, la notte, la strada, quell'indefinibile, malsana, eccitante atmosfera che si chiama vita, e che poi diventa esperienza. È abbastanza provinciale da mantenere una certa diffidenza, ma sufficientemente curioso da interessarsi a quanto c'è in giro. È ricettivo, sensibile. Traduce tutto in musica. Ha pure la consapevolezza del proprio talento: si tratta solo di coltivarlo, resistendo ai buoni consigli di chi, al massimo, lo vede come autore: mai come cantante, con quella voce improbabile, sgradevole. Lo aiuta Giulio Rapetti, che alla Ricordi è di casa, ma che soprattutto è un altro abituato a sentire di testa sua: è Christine Leroux, mentore di Lucio e già affermata nell'ambiente, titolare di una sua personale etichetta, a mediare e Giulio resta conquistato prima dalla determinata umiltà di quel ragazzo, poi, molto presto, dagli sbalorditivi progressi nell'assemblare i primi pezzi. Nel luglio '66, Per una lira/Dolce di giorno è l'esordio ufficiale su 45 giri, e non succede niente; ma quando, tre mesi dopo, arriva Uno in più, affidato a Riki Maiocchi, per un attimo voce solista dei Camaleonti, è già un clamoroso successo: secondo posto in Hiiiit-parade!, come dalla radio suole annunciare, con roboante ironia, Lelio Luttazzi.
La strada è tracciata, arrivano altri brani, a raffica, a getto continuo, con una profusione che ricorda proprio i primi Rolling Stones, i quali, dopo essere stati rinchiusi in una cucina a comporre As tears go by, non si fermano più. Qui il sodalizio è diverso, non ci sono Richards e