Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Pianeta scrittura. Antologia di scritti 2008-2020 Parte I
Pianeta scrittura. Antologia di scritti 2008-2020 Parte I
Pianeta scrittura. Antologia di scritti 2008-2020 Parte I
E-book241 pagine1 ora

Pianeta scrittura. Antologia di scritti 2008-2020 Parte I

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

"Pianeta Scrittura": un titolo che indica quanto lo scrivere sia di per sé un universo di significati, variegato e indefinito, e nel contempo apra a possibilità di riflessioni sul mondo, il futuro e la condizione umana. Nelle due sezioni in cui il libro è diviso, Psicologia e giornalismo & Società, l'autrice si propone di raccogliere le testimonianze rilasciate negli anni della sua attività professionale, approfondendo una molteplicità di tematiche, dai disturbi alimentari alla criminalità fino alla cronaca giornalistica di fatti sociali, come l'omofobia o il trattamento rideucativo del carcerato. Uno spaccato psicosociale che, attraverso il trascorrere del tempo, segue i mutamenti del costume e della società, rendendo l'informazione un vero stimolo per un cambiamento della società e una riflessione sulle criticità, in particolare in chiave educativa rivolta alle nuove generazioni.
LinguaItaliano
Data di uscita27 mag 2020
ISBN9788831675833
Pianeta scrittura. Antologia di scritti 2008-2020 Parte I

Leggi altro di Angela Ganci

Correlato a Pianeta scrittura. Antologia di scritti 2008-2020 Parte I

Ebook correlati

Psicologia per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Pianeta scrittura. Antologia di scritti 2008-2020 Parte I

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Pianeta scrittura. Antologia di scritti 2008-2020 Parte I - Angela Ganci

    I

    PREFAZIONE

    SCRIVERE: UNA PASSIONE INTRAMONTABILE,una passione imperitura che, in questo Volume, che ho voluto appositamente denominare Pianeta Scrittura, per indicare l’importanza della scrittura quale veicolo di informazioni, fatti e riflessioni personali, si traduce nella raccolta sistematica di oltre un decennio di attività professionale, rappresentando veri e propri Appunti di un viaggio in corso, in continua ridefinizione, tappa (obbligata) di riflessione e presa di coscienza del tragitto finora intrapreso.

    Un’Antologia, una scelta accurata di articoli, eventi formativi, Convegni, e di ogni altra produzione in cui mi sono cimentata negli anni, come giornalista e psicologo psicoterapeuta, coadiuvata da una moltitudine di amici e colleghi professionisti, con cui tuttora mi pregio di condividere momenti formativi.

    Ecco che Pianeta Scrittura (poiché l’arte dello scrivere costituisce un mondo impegnativo e affascinante, un Pianeta di soddisfazioni e stimoli da donare in eredità a chi volesse usufruirne per il miglioramento proprio e della società), sulla scia del doppio impegno assunto negli anni, si suddivide in due parti.

    La Prima racchiude i progetti di scrittura di tipo medico-psicologico, a partire dal 2008, dalla prima collaborazione con il Giornale medico Nell’Attesa, e la Seconda Parte di tipo giornalistico in senso stretto, a partire dalla prima collaborazione avviata con il Quotidiano di Sicilia nel 2004, gli argomenti di trattazione sono suddivisi in categorie (dalla criminalità all’adozione), così da permettere al lettore di approfondire gli articoli o eventi a lui/lei, di volta in volta, più congeniali.

    Un’Appendice infine racchiude i Corsi FAD attivi ideati dallo Studio PsicoBrain, e i Libri editi negli anni, con l’indicazione, per i Corsi, della modalità di iscrizione, utilizzando i contatti forniti nelle apposite locandine.

    RINGRAZIAMENTI

    Pianeta scrittura, 14esimovolume di una consuetudine letteraria dura a morire, come l’informazione sulla malattia e sulla salute, necessariamente continuativa e che non può non interessare tutti, operatori e utenti.

    Un libro onnicomprensivo, un’Antologia di un percorso più che decennale, un libro che, per quanto mi riguarda, arriva come proseguimento di una produzione letteraria composta da una serie di Volumi il cui contenuto ha già in nuce il riferimento alla patologia, alla salute, alla prevenzione (dall’abuso infantile, tema di UnhappyChildhoods, alle condotte omicidiarie, argomento di Assassine, alla sessualità, focus di Alla Ricera della Felicità, fino alla disamina del concetto di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, in Pianeta Salute).

    Un tragitto faticoso, ma percorso con soddisfazione, grazie a tante persone che credono in un progetto di sensibilizzazione e che mi hanno fornito spunti per la stesura del presente libro.

    Ringrazio il mio compagno Antonio, pedagogista appassionato, Uomo dai valori sociali e familiari saldi, salutista e lettore di bozze di tutti i libri finora editi e la collega psicologa Erika Maniscalco, relatrice in molteplici eventi organizzati dallo Studio PsicoBrain, da me diretto.Ancora, l’appassionata attrice Giovanna Macaluso, Attrice-lettrice delle Mie Opere, questa inclusa, ed Enzo Carnese, artista e direttore dello ShowLab di Palermo.

    E poi ovviamente la mia famiglia, i miei colleghi storici, chi mi sostiene quotidianamente, e un Grazie ai pazienti che si aspettano una cura, e che stimolano la ricerca, e ai miei piccoli alunni che mettono in scena ogni giorno l’importanza di una prevenzione primaria che restituisce salute all’organismo e sanità alle istituzioni.

    Ringrazio tutti i lettori, presenti e futuri, e ringrazio me stessa per la costanza e la pazienza nella costruzione dell’opera e della sua revisione continua, che ha beneficiato della passione senza tempo per la raccolta metodica di percorsi professionali e identitari, quale componente utile alla conoscenza e al progresso sociale veicolato dalla conoscenza.

    Ringrazio infine l’Editore che, con attenzione professionale alle esigenze di questo romanzo, ne ha curato gli aspetti grafici e la distribuzione, e che si è rivelato utile guida per diffondere il messaggio informativo contenuto in queste pagine.

    PARTE I

    PSICOLOGIA

    A

    ARTICOLI

    ANORESSIA

    ANORESSIA NERVOSA:

    CRITERI DIAGNOSTICI E TRATTAMENTO PSICOLOGICO

    FONTE:

    http://www.thevoicekw.it/index.php/ct-menu-item-10/918-anoressia-nervosa-criteri-diagnostici-e-trattamento-psicologico

    Anoressia nervosa: un male psicologico che si radica nel corpo e che porta lentamente alla morte dello spirito e del corpo stesso, nella pretesa illusoria di un controllo ossessivo sulla propria vita e di un aumento della sua qualità attraverso la restrizione calorica.

    Ogni persona che soffre di anoressia lancia un messaggio che rimanda all’instaurarsi di una patologia dall’esito potenzialmente fatale, in cui grande ruolo gioca il corpo nelle distorsioni con cui è vissuto.

    Secondo i dati del Ministero della salute del 2017 per anoressia e bulimia, negli ultimi decenni, si è verificato un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza, con diagnosi sempre più diffuse prima del menarca, fino a casi di bambine di 8-9 anni.

    L’esordio precoce comporta maggiori rischi per la salute, con danni permanenti secondari alla malnutrizione, soprattutto a carico dei tessuti che non hanno ancora raggiunto una completa maturazione, come le ossa e il sistema nervoso centrale.

    Necessita quindi una diagnosi precoce che tenga conto dei criteri specifici del disturbo. Quali sono i criteri di individuazione di questa patologia e quali le prospettive di trattamento efficaci?

    Da un punto di vista diagnostico il riferimento per gli addetti ai lavori è il DSM V, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, che individua i criteri specifici per poter fare diagnosi di Anoressia, nello specifico:

    • Restrizione dell’assunzione di calorie in relazione alle necessità, che porta a un peso corporeo significativamente basso nel contesto di età, sesso, traiettoria di sviluppo e salute fisica. Il peso corporeo significativamente basso è definito come un peso inferiore al minimo normale oppure, per bambini e adolescenti, meno di quello minimo atteso.

    • Intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi, oppure un comportamento persistente che interferisce con l’aumento di peso, anche se significativamente basso.

    • Alterazione del modo in cui viene vissuto dall’individuo il peso o la forma del proprio corpo, eccessiva influenza del peso o della forma del corpo sui livelli di autostima, oppure persistente mancanza di riconoscimento della gravità dell’attuale condizione di sottopeso.

    Se volgiamo lo sguardo al mondo interno dei pazienti, nella prospettiva cognitivo/comportamentale, alla base di tutti i disturbi alimentari vi sarebbe la presenza di schemi e pensieri disfunzionali riguardanti se stessi e il rapporto con il proprio corpo: l’idea, condivisa dalla maggior parte delle persone che ne soffrono, è che il valore personale dipenda dal peso corporeo, che si è validi ed amabili solo se magri.

    Tale interpretazione psicologica non trascura la complessità del disturbo alimentare, per la cui insorgenza e mantenimento la teoria cognitivo/comportamentale considera predisposizioni genetiche e familiari e condizionamenti sociali che fanno della ricerca della magrezza uno standard di perfezione da raggiungere.

    Alla luce dell’eccessiva importanza del peso quale qualificatore dell’esistenza, la terapia psicologica farà perno sull’analisi e la ristrutturazione delle credenze disfunzionali legate all’amabilità della magrezza,nonché alla valutazione dell’impatto sociale del ricorso esasperato al modello, frutto di modelli culturali disfunzionali, strutturandosi in tre fasi.

    Nella prima fase di tipo psico/educazionale, l’aspetto predominante è posto sull’analisi delle conseguenze mediche e psicologiche della restrizione alimentare, al fine di puntare sulla ripresa di un’alimentazione regolare, monitorando la frequenza, la qualità e la quantità del cibo, avvalendosi a tal proposito di figure di carattere medico.

    Nella seconda fase, l’analisi degli aspetti cognitivo/comportamentali che contribuiscono al mantenimento del disturbo, tende a modificare i pensieri disfunzionali responsabili della bassa autostima e della disregolazione alimentare, sostituendoli con pensieri più razionali e produttivi, ad esempio al pensiero negativo Devo essere magra per piacere farà gradualmente posto un pensiero del tipo Non posso misurare la mia bellezza sulla magrezza, ho tante altre qualità che mi rendono unica e speciale.

    La terza fase della terapia è incentrata sulla prevenzione delle ricadute allo scopo di mantenere nel tempo i cambiamenti prodotti durante il trattamento.

    La terapia dei disturbi alimentari deve essere concepita, quindi, in termini interdisciplinari e integrati: poiché in essa si trovano coinvolti aspetti medici, psicologici, familiari e sociali, è essenziale il coinvolgimento in parallelo di differenti figure professionali, psicoterapeuti, nutrizionisti, endocrinologi, psichiatri, … che collaborano fin dall’inizio per integrare le proprie conoscenze in un progetto terapeutico unico nel rispetto della complessità della patologia alimentare e dell’unicità della persona.

    CONVEGNI

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1