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Slow cosmétique: Consigli e ricette efficaci per una cosmesi eco-bio
Slow cosmétique: Consigli e ricette efficaci per una cosmesi eco-bio
Slow cosmétique: Consigli e ricette efficaci per una cosmesi eco-bio
E-book366 pagine2 ore

Slow cosmétique: Consigli e ricette efficaci per una cosmesi eco-bio

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Info su questo ebook

Sei davvero convinta che acquistare quel particolare prodotto cosmetico abbia a che fare col tuo valore? Creme da giorno, creme da notte, creme antirughe dagli effetti miracolosi su una pelle già segnata, shampoo che promettono chiome degne di una dea… Slow Cosmétique ti spiega come liberarti dai condizionamenti della pubblicità, per rivolgerti a una cosmesi più efficace e al tempo stesso più etica. La Slow Cosmétique è un movimento che nasce per sensibilizzare i consumatori all'uso della cosmesi, indirizzandoli verso un approccio più appagante, consapevole e accorto dei prodotti. Riducendo il numero dei cosmetici che usi e imparando a leggerne con cura l'etichetta, farai del bene non solo alla tua pelle, che ti ripagherà con una freschezza e una radiosità impagabili, ma anche al pianeta. Pericoli e problemi della cosmesi tradizionale Come identificare in etichetta gli ingredienti nocivi I cosmetici e il loro impatto sull'ambiente Semplici gesti di cura della pelle: detergere, idratare, proteggere Come porre rimedio in maniera naturale ai piccoli inestetismi Schede pratiche per conoscere i cosmetici Ricette facili ed efficaci per cosmetici fai-da-te Cosmesi e lavaggio del cervello: il parere della Slow CosmétiqueCosmesi e lavaggio del cervello: il parere della Slow Cosmétique Dite no al brainwashing cosmetico!: ecco uno slogan che un giorno potrebbe tranquillamente essere scritto con il rossetto su tutti gli specchi del nostro paese. La cosmesi è infatti la nostra miglior… nemica.Continua a leggere... Come pulire la pelle secondo la Slow CosmétiqueCome pulire la pelle secondo la Slow Cosmétique Una pulizia quotidiana e accurata del viso e del corpo costituisce il primo passo per una bellezza duratura. La pulizia deve infatti liberare la pelle dalle impurità che vi si accumulano nel corso della giornata, così come da eventuali tracce di make-up che possono impedire alla pelle di respirare.Continua a leggere...
LinguaItaliano
Data di uscita19 feb 2015
ISBN9788868202088
Slow cosmétique: Consigli e ricette efficaci per una cosmesi eco-bio

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    Anteprima del libro

    Slow cosmétique - Julien Kaibeck

    Kline.

    Prima parte

    I COSMETICI, TRA FASCINO E DIFFIDENZA

    Questa prima parte vi svelerà la verità sulla vostra pelle, su quello di cui ha davvero bisogno per rimanere in buona salute e su ciò che ora come ora vi spalmiamo sopra pensando di farle del bene.

    Nel capitolo 1 tenteremo di comprendere la pelle come organo e scoprirne il funzionamento. Individuare i bisogni primari della pelle è importante per prendersene cura correttamente.

    A tale scopo, nel capitolo 2 vedremo che i cosmetici non sono sempre ciò che crediamo. Studiando le formulazioni cosmetiche è possibile distinguere tra prodotti potenzialmente tossici, prodotti che inquinano e prodotti che ci offrono un concreto valore aggiunto.

    Concluderemo questa parte con un invito a vivere la bellezza in maniera più posata, più gentile, senza tuttavia escludere l’efficacia o il piacere. Il capitolo 3 definisce ciò che è la Slow Cosmétique e vi invita ad adottarla, per il bene della vostra pelle e del pianeta.

    Se siete già convinti che la cosmesi debba essere più ecologica e onesta oppure se provate un forte desiderio di scoprire subito come si svolge un programma di bellezza slow, potete intraprendere la lettura della seconda parte fin da subito e consultare la prima parte quando vorrete documentarvi su certi punti affrontati. Questa prima parte è più teorica, ma leggerla è uno sforzo molto gratificante, perché impareremo alcune verità che il mondo della cosmesi non ha voluto finora rivelarci.

    1.

    La pelle e i suoi bisogni

    Comprendere la propria pelle

    Per adottare i gesti di una bellezza slow, è importante capire a fondo la pelle come organo. Come si costruisce? Come evolve nel tempo e quali sono i suoi bisogni reali?

    Studiandone la struttura possiamo facilmente definire le sue necessità fondamentali. Scopriremo che è piuttosto facile rispondervi, adottando qualche gesto di bellezza semplice, sempre naturale ed efficacissimo.

    A cosa serve la pelle?

    La pelle è uno degli organi principali del corpo umano. Senza pelle, non possiamo respirare. Lo sapevate che i grandi ustionati purtroppo muoiono assai spesso per asfissia? Cionondimeno, la respirazione è solo una delle principali funzioni della pelle.

    A parte la respirazione, le funzioni essenziali della pelle si possono descrivere in tre punti:

    1. Protezione

    La pelle ci protegge dalle aggressioni fisiche e chimiche esterne. Il suo primo ruolo è quello di una barriera impenetrabile che si adatta all’ambiente per preservare il corretto funzionamento dell’organismo.

    La pelle ammortizza gli shock che possono danneggiare il corpo (botte, graffi, ferite ecc.). Grazie alla sua elasticità e alla struttura uniforme, la pelle si adatta agli organi sottostanti e svolge il ruolo di guaina protettiva.

    La pelle costituisce inoltre uno scudo protettivo contro i raggi ultravioletti (UV), che in sua mancanza provocherebbero parecchi danni. I raggi UV infatti possono causare gravi ustioni, come pure alterazioni cellulari nocive o addirittura morbose (ossidazione, tumori). L’abbronzatura è in primo luogo un naturale filtro anti-UV che serve a proteggerci. Tuttavia, non sempre è sufficiente!

    Avete notato come la vostra pelle sia perfettamente impermeabile quando l’acqua della doccia vi scivola lungo il corpo? E con quale facilità riuscite a pulire la pelle quando questa si sporca di terra, polvere o altro sudiciume? Lo scopo della barriera cutanea è infatti quello di non lasciar passare nulla. Questa funzione di barriera è una garanzia per la nostra buona salute. Questo perché sulla superficie della pelle vivono numerosi agenti potenzialmente patogeni (batteri, microbi ecc.), che non provocano alcun danno all’organismo finché non vi penetrano. Per garantire questo ruolo protettivo, la pelle è ricoperta da un film composto da acqua e grassi: è il film idrolipidico prodotto dalle secrezioni di sudore e di sebo. Si deposita sulla superficie della pelle e crea una vernice molto impermeabile, il cui pH acido rende impossibile la vita degli organismi patogeni. Il film idrolipidico raggiunge l’epidermide, essa stessa composta da strati a compartimenti stagni che limitano gli scambi con l’esterno. Lo strato corneo, cioè lo strato superficiale dell’epidermide, è una sovrapposizione di cellule legate in maniera molto densa le une alle altre da un cemento lipidico, per cui nulla le può attraversare. Nulla o quasi nulla, perché ovviamente certi elementi possono penetrare nella pelle se la poniamo in condizione, per esempio aumentandone il tasso di umidità o eliminando il film protettivo.

    Come avrete capito, la pelle è una barriera pressoché impenetrabile che ci protegge dalle aggressioni esterne. Nulla o quasi nulla può penetrarvi davvero. La maggior parte degli ingredienti cosmetici esercita quindi un impatto molto superficiale sulla pelle. Questo deve far riflettere in occasione dell’eventuale acquisto dei sieri miracolosi in commercio.

    2. Trasmissione di informazioni

    La pelle viene descritta da certi dermatologi come un cervello esteso. Di fatto, il legame tra pelle e sistema nervoso è molto stretto. D’altro canto, la pelle viene studiata sempre più in profondità per spiegare perché certe malattie cutanee progrediscano sotto l’effetto dello stress. Chi soffre di eczema o psoriasi sa bene che le emozioni sono spesso direttamente collegate allo stato della pelle. I nervi entrano in gioco a tutti i livelli della cute. Per esempio, il sistema nervoso vegetativo interviene nella regolazione della temperatura corporea. Ce ne accorgiamo quando abbiamo la pelle d’oca dopo un brivido intenso. Lo scopo è di conservare una temperatura stabile. Se fuori fa freddo, per esempio, il corpo sa reagire e una contrazione dei vasi sanguigni limita la perdita di calore.

    Altri tipi di terminazioni nervose entrano in gioco nel senso del tatto, fondamentale per trasmettere informazioni di sopravvivenza al cervello: un dolore o un’ustione producono una reazione difensiva. Il tatto può anche generare una sensazione di piacere che ha delle conseguenze sulla produzione di ormoni... La gamma di sensazioni è ampia. Del resto, è interessante osservare che toccare e massaggiare la pelle in maniera piacevole esercita un impatto positivo su quest’ultima. I muscoli si rilassano, la micro-circolazione viene stimolata, la pelle viene nutrita dall’interno e il colorito è più radioso. Il massaggio è quindi utile per preservare la salute cutanea e costituisce un gesto di bellezza a pieno titolo.

    Oggi sappiamo che la pelle è in grado di trasmettere informazioni attraverso i neurotrasmettitori, in modo da far intervenire il sistema immunitario in caso di aggressione. Anche questo dimostra l’intimo legame tra malattie cutanee e stato emotivo.

    Lo stato della nostra pelle è pertanto strettamente legato a quello del sistema nervoso. Ne consegue che toccarsi e massaggiarsi, respirare e ridere, rilassarsi e dormire sono i primi gesti di una bellezza più sana e più slow.

    3. Eliminazione

    La pelle può anche essere descritta come un organo drenante. Da un lato elimina le scorie superflue tramite la sudorazione (evacuazione del sudore). Dall’altro, secerne varie sostanze per mantenere un buono stato di funzionamento.

    La sudorazione consente di regolare la temperatura corporea e nel contempo di mantenere l’equilibrio della pelle. Il pH acido è un elemento importante per la salute cutanea, perché permette alla pelle di difendersi dagli agenti patogeni esterni. Il sudore è inoltre ricco di residui cellulari pronti a essere eliminati.

    La pelle traspira, ma secerne anche del sebo. Quest’ultimo è una sostanza grassa che si distribuisce sulla superficie cutanea per conservarne la funzione di barriera e l’impermeabilità. È una secrezione che protegge il nostro organismo dagli agenti esterni, ma anche dall’ossidazione, perché costituisce il primo baluardo difensivo contro i raggi UV.

    Da ricordare

    A che cosa assomiglia l’organo-pelle?

    La pelle è una sovrapposizione di strati: epidermide, derma e ipoderma. Questi strati formano un rivestimento elastico ricoperto di minuscole aperture, i follicoli piliferi (attraverso i quali fuoriesce il sebo) e i pori (attraverso i quali fuoriesce il sudore).

    Derma e ipoderma

    Il derma e l’ipoderma costituiscono gli strati più profondi della pelle. È a questo livello che ha luogo la circolazione sanguigna cutanea.

    Occorre capire che la pelle rimane sana, giovane e bella in primo luogo grazie a una buona circolazione sanguigna. L’epidermide con cui siamo in contatto non è vascolarizzata, ma riceve sostanze nutritive per diffusione dal derma. Per avere una bella pelle, quindi, nutrirsi bene, bere e ossigenarsi è più importante che fare ricorso ai cosmetici.

    L’ipoderma è uno strato costituito da cellule adipose: gli adipociti.

    Il derma è lo strato più spesso della pelle. È anche il più importante, giacché condiziona lo strato cutaneo e il suo tasso d’idratazione. Il derma infatti è un tessuto connettivo di tipo acquoso, in cui circola il sangue per portarvi sostanze nutritive preziose. D’altro canto, nel derma si trovano le famose proteine del collagene e dell’elastina, responsabili della buona tenuta e dell’elasticità della cute. Possiamo paragonare il derma a un materasso molto sofisticato. In questo materasso resistente ed elastico troviamo delle molle (l’elastina) e dei grossi fili di lana (le fibre di collagene). È la qualità del materasso a determinare la turgidità della pelle.

    Da ricordare

    Epidermide

    L’epidermide è lo strato superficiale della pelle. Si tratta di uno strato piuttosto sottile, il cui spessore si avvicina ai 100 μm, ossia di poco superiore a una foglia. L’epidermide svolge il ruolo di barriera protettiva nei confronti dell’esterno. Inoltre, sull’epidermide applichiamo i nostri cosmetici.

    L’epidermide è essa stessa composta da vari strati sovrapposti. Nello strato basale vi sono cellule vive (i cheratinociti) che si moltiplicano in continuazione. Si accumulano quindi le une sulle altre (come dei mattoni) e la loro natura evolve. Nello strato corneo, le cellule dell’epidermide hanno perduto parecchia acqua e prendono il nome di corneociti. Sono saldamente legate tra loro da un cemento lipidico. Questo cemento tuttavia si deteriora gradualmente. Sulla superficie della pelle, le cellule praticamente morte vengono eliminate in maniera naturale, attraverso la desquamazione. Lo sapevate che una grossa parte della polvere che ricopre i pavimenti e i mobili di casa è costituita da cellule morte eliminate dalla pelle?

    Spesso lo strato corneo viene paragonato a un muro di mattoni nel quale i corneociti costituirebbero appunto i mattoni, uniti da un cemento di tipo lipidico. In questo cemento si trovano acidi grassi polinsaturi, ceramidi e colesterolo. La qualità del cemento è fondamentale, giacché esso consente di trattenere l’acqua nelle cellule cornee e in linea generale limitare la perdita transepidermica di liquido, che è costante. Da qui l’importanza di applicare sulla pelle cosmetici ricchi di lipidi di qualità, come gli oli

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