Respira il cuore conosce la strada

Di Francesca Cerone

Sara è una donna di 40 anni che per il suo compleanno decide di regalarsi il suo primo viaggio da sola.

Ama i luoghi ricchi di poesia, il mare è un’osservatrice e portatrice di serenità (dicono i suoi amici) ma lei si sente inquieta.

Gli anni le hanno insegnato che non conta ciò che si vede ma ciò che si sente sulla pelle, che piuttosto che avere un demone affianco che riempie il suo letto ed usa il suo corpo, preferisce la pace.

Non ha paura di rimanere da sola ma sentirsi sola con qualcuno a due centimetri da lei.

E scopre che non importa in quale parte del mondo tu sia il tuo cuore conosce la strada di chi è destinato ad essere la tua metà.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 15 lug 2020
• ISBN: 9788831685320

Anteprima del libro

ispirazione.

Non capita spesso che ci si metta a pensare alla vita, ancora meno al fatto che si ha un giorno in meno e non uno in più.

Rincorro la serenità, cerco di darne agli altri ma dentro di me non riesco a trovarla.

Sono le 08:00 di una mattina di maggio.

L’aria profuma. Stamattina più che mai ho la percezione di sentire profondamente ogni cosa.

Salgo sull’autobus, le prime luci del mattino attraversano il finestrino e scaldano delicatamente la mia mano fredda.

Una ragazza davanti a me è palesemente in ansia per qualcosa: tocca ossessivamente i suoi capelli, si è alzata e seduta un po’ di volte per controllare le fermate. Chissà cosa la agita così tanto!

A fianco a me un ragazzo sulla ventina che non ha distolto un istante lo sguardo dal suo smartphone: non credo sappia se fuori c’è il sole o no…

Fuori mamme di corsa con i bambini da portare a scuola, operai nei cantieri, cani a spasso con i loro padroni, molti di questi con il sorriso stampato in volto.

E sorrido anche io.

Mi piace osservare le persone, guardare le case dalle finestre aperte ed immaginare la vita di chi ci vive,

gli odori, i rumori… sono sempre attenta a tutto ciò che mi circonda.

A questa fermata sale su un po’ di gente, tra cui un ragazzo sorridente con una valigia che raggiunge la mano della ragione di quel sorriso.

Ecco perché la ragazza che tocca continuamente i capelli era agitata: doveva salire il suo fidanzato.

Hanno entrambi la valigia, chissà! Saranno diretti all’aeroporto per fare un viaggio insieme…

Che belle le coppie innamorate, che bello l’amore!

Ho 40 anni e questo è il mio primo viaggio da sola.

Ho le gambe che tremano, le mani sudate e questo maledetto vuoto allo stomaco che il mio medico chiama patema d’animo.

Per lavoro rilasso le persone e mi prendo cura della loro pace interiore. Gestisco un centro benessere: zen, yoga, massaggi, meditazione, tisane, profumo di lavanda che ne inebria ogni angolo .

Non è un lavoro per me, è il mio angolo di paradiso .

Il mio sarà un volo breve ma lunghissimo per me. Desideravo fare qualcosa che non avevo mai fatto.

Qualche settimana prima del mio compleanno pensavo alla mia vita, a tutto quello che avrei voluto fare e sinceramente nulla dei miei desideri è impossibile.

Sono una persona semplice e per niente pretenziosa dalla vita.

Pensavo ad un viaggio da sola . Ok! Ma dove? Mi chiedevo.

Eh! Bella domanda, visto che volare mi agita! Quindi un volo breve, qualche goccina, se necessario, e via.

Allora una sera ad occhi chiusi vicino al mappamondo mi sfilai la matita dai capelli e puntai a caso.

Antartide? No! Decisamente NO!

Riprovai…Filippine? No, troppo lontano! Italia? Troppo comodo! Mi serve qualcosa per mettermi alla prova.

Mi preparo una tisana e mi siedo sullo sgabello della penisola in cucina.

Ho di fronte una parete e tra noi la finestra aperta che da’ su una piazzetta con una fontana, che di sera, quando c’è silenzio, amo ascoltare come una dolce sinfonia.

Sorseggio la mia tisana con gli occhi chiusi pensando a dove poter trovare la mia dimensione.

Riapro gli occhi e fisso il quadro sulla parete che ritrae un paesaggio tipicamente scozzese, che trasmette tanta serenità attraverso i colori; dentro, sento come un sussulto e, senza pensarci troppo, decido… andrò proprio lì! Mi fa sentire bene questa decisione perché farò finalmente qualcosa per me stessa e con me stessa.

Il mattino seguente passo in agenzia e prenoto, poi entro al bar Blu, di fianco al Giardino, il nostro centro benessere per l’anima.

Buongiorno Sara.

Buondì Marcella.

Io e Marcella lavoriamo insieme da 10 anni e ci conosciamo da sempre: lei rappresenta la sorella che non ho mai avuto. Conosce tutto di me.

-Sei in ritardo stamattina , dice dando un morso al cornetto!

- Si, ero all’agenzia di viaggi.

Parti?

Sai, per il mio compleanno mi sono fatta un regalo importante!

Brava!

Un viaggio. Andrò in Scozia ad Edimburgo, parto il giorno prima.

Nooo!

Come no! Perché?

Perché volevo organizzare una festa per il tuo compleanno e tu te ne vai?

"Ma dai! Figurati, lo sai che non amo queste cose, e poi non ho mai viaggiato da sola.

Voglio provare, voglio ascoltarmi e godermi il tempo con me; pensare alla mia vita, a ciò che vorrei e a ciò che forse dovrei lasciar andare, a cosa manca per sentirmi completa. Sento di averne bisogno . E poi sono solo 3 ore di volo… perfetto direi!".

Mmm vabbè, niente festa . Però devo dirti che è un’idea fantastica, ti farà bene.

5 giorni saranno sufficienti per riassumere i miei 40 anni?

Si lo saranno, ma goditi il presente dice sorridendo dolcemente; poi guarda l’orologio: A proposito di presente, dobbiamo andare, ho tre appuntamenti stamattina (beve il caffè al volo).

Sono una persona molto precisa quindi inizio a preparare la valigia giorni prima.

Faccio la lista per non dimenticare niente.

Sono una persona molto previdente, metto in valigia qualcosa di pesante: ci sarà aria fredda rispetto a qui.

Siamo a maggio e le nostre temperature ci permettono di stare leggeri, ma lì credo che non sarà così.

Sono felice, preoccupata, eccitata e mi sento carica di emozioni.

Finché non decollerà l’aereo io sarò in uno stato di inquietudine dovuto al mio desiderio di arrivare .

Ricordo il primo viaggio che feci da sola per raggiungere Luca.

Prendo posto sull’aereo, per fortuna lato finestrino; almeno per una volta sarò tra le nuvole con il vero senso della parola.

Qualcuno intorno a me porta