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Tra il bianco e il nero, uno spazio ampio
Tra il bianco e il nero, uno spazio ampio
Tra il bianco e il nero, uno spazio ampio
E-book76 pagine33 minuti

Tra il bianco e il nero, uno spazio ampio

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Info su questo ebook

“L’unica, possibile e accettabile suddivisione dell’Umanità è: criminali e non criminali. Tutte le altre suddivisioni sono delle misantropiche distorsioni mentali”
<< Sire…noi siamo rispettosi per nascita,
…e per costrizione fisica,
ma siamo fiduciosi nella crescita,
la vostra pancia non ci disturba, anzi…mica…
potete mangiarvi persino l’asino intero
… se questo vi fortifica… e gratifica …
…Sì, Sire… questa suona male…
Sì, Re… oddio, questa è peggio...
do, re, mi, fa, sol, la, si …arpeggio
e vado…brucio, brucio,
ci sono caselle che non corrispondono
al mio colore
…brucio, brucio…ahi, che dolore…>>
Ruggine, in questi dialoghi, presenta alla lettura un’altissima abilità di mettere in burla dei personaggi così apparentemente “rigidi” nella loro forma e sostanza, e rende quasi canzonatorio il carattere stesso degli attori rappresentati. Qui non ci sono strategie o tattiche che portano alla vittoria della partita e ai pezzi degli scacchi non viene assegnato alcun numero indicativo per capire il peso e la condotta da seguire; non esiste una vera e propria configurazione di Pedoni, Alfieri e Cavalli ma, elemento fondamentale, rimane l’essenza della natura allegra e comica del discorrere, tale da rendere, la commedia stessa, spassosa e leggera, a tratti esilarante.
Non potevano mancare, e non poteva che essere così, i molteplici riferimenti simbolici-filosofici-allegorici alle varie azioni e parole espresse da tutti gli attori in causa. Alle risate seguono le molte riflessioni, lasciando allo spettatore/lettore ogni sua personale forma di interpretazione socio-filosofica.
LinguaItaliano
Data di uscita3 gen 2021
ISBN9791220244756
Tra il bianco e il nero, uno spazio ampio

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    Tra il bianco e il nero, uno spazio ampio - Ruggine

    Ruggine

    Tra il Bianco e il Nero, uno Spazio Ampio

    una commedia buffa, una buffa commedia

    UUID: 461990d1-2fdc-4af9-bfe9-88726d52dbde

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Prefazione

    TRA IL BIANCO E IL NERO, UNO SPAZIO AMPIO

    ​misantropiche distorsioni

    poesie dei giochi semplici

    A mio fratello Aldo...

    O Sonno

    Chiamatemi Pagina

    La trasformazione

    Acqua e Aria

    Il filo spinato di Auschwitz

    Sinapsi

    Fragore

    un semi-Limerick...

    Hic et nunc

    sinossi

    soliloquio

    Dop Dop...

    l'autore

    Ringraziamenti

    Prefazione

    di Maurizio Di Primio

    Ben lungi dal voler rappresentare la storia di questo antico gioco, nato in India nel VI secolo d.c. e portato in Europa intorno all’anno 1000 e successivamente modificato nelle regole, fino a rappresentare, al giorno d’oggi, una delle attività di ricreazione più diffusa nel mondo.

    Dai bambini agli adulti esso rappresenta il divertimento di intelligenza per eccellenza. Nell’immaginario collettivo gli scacchi raffigurano austerità soprattutto nelle regole, rigide e inflessibili, tali da immaginarlo come gioco fermamente attaccato alle linee di condotta, quasi intransigenti.

    Ma come tutte le cose che rientrano in queste categorie hanno, nel contempo, un opposto che eccita il riso per stranezza e singolarità. Ed è proprio il caso della commedia buffa Tra il bianco e il nero, una zona ampia, la cui lettura mi ha portato a una immaginazione che va oltre la realtà della semplice e amorfa scacchiera, una fantastica e illusoria rappresentazione di immagini mentali inconsapevoli che l’autore è riuscito a dare attraverso i dialoghi tra le figure un po' narcisistiche che compongono la scacchiera, e quindi il suo gioco.

    Tra Re, Regine, Alfieri, Torri, Cavalli e Pedoni sembra di assistere a una saga di dinastie reali, di nobili casate dove ognuno sembra avere un proprio stemma con il relativo motto. La spiritosità che accompagna tutta la dialettica e il confronto tra i vari reali è la qualità distintiva, nonché la peculiarità, di questa commedia teatrale. Ognuno di questi personaggi, resi vivi nella loro espressione, risponde a una precisa caratteristica compresa e racchiusa nella personalità di ciascuno e rappresenta la fioritura del singolo individuo (Re, Regina, Alfiere, Torre, Cavallo e Pedone) nella capacità di rendere caricaturale e irridente il gioco stesso.

    Ruggine, in questi dialoghi, presenta alla lettura un’altissima abilità di mettere in burla dei personaggi così apparentemente rigidi nella loro forma e sostanza, e rende quasi canzonatorio il carattere stesso degli attori rappresentati. Qui non ci sono strategie o tattiche che portano alla vittoria della partita e ai pezzi degli scacchi non viene assegnato alcun numero indicativo per capire il peso e la condotta da seguire; non esiste una vera e propria configurazione di Pedoni, Alfieri e Cavalli ma, elemento fondamentale, rimane l’essenza della natura allegra e comica del discorrere, tale da rendere, la commedia stessa, spassosa e leggera, a tratti esilarante.

    Finora avevo personalmente concepito il gioco

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