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Donne eccezionali: Un libro tratto da storie vere
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E-book243 pagine3 ore

Donne eccezionali: Un libro tratto da storie vere

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Info su questo ebook

Ogni donna è un ventaglio di sfumature variopinte e, tra queste, alcune incarnano proprio l’essenza di un femminile sano e creativo, in grado di apportare un contributo inestimabile alla nostra società. Nasciamo femmine, ma come si diventa donne? Questo è un libro che vuole tracciare una via. Ogni donna scelta è almeno una caratteristica meravigliosa del potere femminile e nelle storie selezionate e scritte da Alessia Maracci l’eccezionalità dell’essere Donna oggi, spesso superando sfide molto importanti, viene fuori in maniera chiara e densa di significato. Scrive l’autrice: «È un libro che ho scritto spesso piangendo, commossa dalla bellezza espressa attraverso i gesti e le scelte di queste donne comuni, ma speciali, che ho avuto l’onore di conoscere e di narrare. Sono grata alla vita, perché mi è stato concesso in dono di saper cogliere questa eccezionalità che si nasconde spesso tra le pieghe della quotidianità».
LinguaItaliano
Data di uscita12 gen 2021
ISBN9788863655827
Donne eccezionali: Un libro tratto da storie vere

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    Anteprima del libro

    Donne eccezionali - Alessia Maracci

    donna.

    PREFAZIONE

    Ogni donna è un ventaglio di sfumature variopinte e, tra queste, alcune incarnano proprio l’essenza di un femminile sano e creativo in grado di apportare un contributo inestimabile alla nostra società. Ogni donna è almeno una caratteristica meravigliosa di questo potere femminile e nelle storie selezionate e scritte da Alessia Maracci l’eccezionalità dell’essere Donna oggi, spesso superando sfide molto importanti, viene fuori in maniera chiara e densa di significato. Raccogliere pezzi di vita, ritratti di integrità e di fragilità, unire le volontà di donne comuni, ma speciali, ha in sé un messaggio per ogni donna e per ogni uomo che scelga di leggere il libro: integrare gli aspetti del femminile nella propria vita. Sono vittorie che attraversano dolori, sono passi lunghi oltre l’ostacolo, sono preziosi manuali d’ispirazione: profili di donne vere con strade realmente percorse. Alessia in maniera diretta, seppur con toni diversi, descrive l’incontro con le donne eccezionali, testimoni e protagoniste indiscusse dell’opera. Quante donne eccezionali ci sono intorno a noi? Quante persone comuni affrontano il loro percorso di crescita in maniera unica e fuori dalla norma? Leggete soprattutto per rileggervi e per acquisire una nuova prospettiva intrisa di coraggio e di determinazione. Leggete perché troverete domande e, con apertura e con curiosità, esse vi condurranno all’eccezionalità, al fuori dell’ordinario, alla magia della vita. Quando decido di sposare un progetto e di credere in un libro, essenzialmente, rifletto su due aspetti: l’idea (o il contenuto) e la persona che me lo presenta. Infatti se il messaggio che mandiamo ci investe di una responsabilità, anche l’unicità della persona, in tal caso dell’autrice, andrà a influenzare lo stile della scrittura. Siamo unici e il nostro stile è altrettanto differente da ogni altro esempio narrativo. Insomma cerco la non banalità, l’unicità, la purezza della missione. Ed è stato quindi relativamente semplice abbracciare un libro che parla di donne ed è soprattutto per un target femminile, scritto da una donna eccezionale e che si intitola Donne eccezionali. In quest’opportunità di riconciliazione con le altre sorelle, con il femminile, con le tante esperienze che viviamo mi sono avventurata nelle storie di vita reali selezionate da Alessia e collegate fino a formare un’unica, profonda e nuova narrazione del femminile e delle sue caratteristiche. Con il tuo ausilio di lettrice e di lettore possiamo divulgare l’anima di natura formativa e filosofica di questo libro, portatrice di un messaggio che ha come primo intento quello di rispondere a una necessità culturale.

    CHI È L’AUTRICE?

    A scrivere questo libro è una persona che della parola ha sempre fatto un uso consapevole e intelligente trattando temi quali i desideri e la felicità, insegnando ad abbandonare le remore, tanto da definirsi un’orientatrice alla felicità e una «raccoglitrice di storie». E le donne le hanno parlato, l’hanno cercata, si sono svelate, perché lei sa cogliere, mediare e dare una voce forte a queste rinascite.

    In effetti Alessia Maracci è una professionista, una counselor, un’orientatrice, una formatrice, una divulgatrice di una cultura sana dell’essere donne. Le tante sfumature di ogni donna si uniscono, collegando le storie, in un unico grande messaggio che è anche la missione di Alessia: mostrare la verità. Nella promozione di un modo nuovo di relazionarsi, di dichiararsi, di essere, ci sono quindi tante informazioni e contenuti che Alessia, da professionista, ci offre, ma anche storie vive, reali, nero su bianco che sono esempi di una potenza inenarrabile. Per quanto concerne lo stile, dopo una visione analitica e logica delle interviste riprese, la Maracci pone di fronte al lettore dei fatti accanto a propri commenti e lo fa con un tono asciutto, lineare, potremmo dire giornalistico. Eppure non mancano propri riferimenti, la sua rilettura delle vicende apprese, le emozioni vissute ed infatti in alcuni punti ci sono note ironiche che aprono le porte sul sentire della scrittrice, sul proprio estro, reso manifesto dai toni caldi delle emozioni descritte e da una ricerca di modi nuovi per far arrivare a noi tutte e tutti i concetti espressi, tramite immagini evocative, esempi e citazioni. Se abbandoniamo il giudizio, come l’autrice invita a fare, possiamo ritrovarci, commuoverci e apprendere tanto da questo testo, originale ed importante per vocazione, pietra miliare di un altro modo, un modo equo e misurato di guardare la vita con consapevolezza.

    Lucia Nardi, in arte LuNa,

    Scrittrice, art director e critica letteraria

    RINGRAZIAMENTI

    Questo è un libro dedicato alle donne e per le donne che inizia con due ringraziamenti a uomini.

    Ringrazio innanzitutto Simone, mio compagno di vita, che mi ha sempre incoraggiato e rispettato nell’esprimermi per quella che sono e mi ha aiutata a ribilanciare e ammorbidire i miei lati estremi. Grazie per essermi stato vicino e per la partecipazione sentita a questo lavoro editoriale.

    Ringrazio mio padre per avermi insegnato cosa significa portare avanti con determinazione ciò in cui credi; grazie per l’esempio di caparbietà volta a superare gli ostacoli che s’incontrano sulla strada verso l’obiettivo.

    Ringrazio mia madre, esempio di costanza, di accettazione e di disponibilità, che ha dedicato la vita alla famiglia. Grazie perché su di lei puoi sempre contare, ma le metto per iscritto che sarò ancora più felice quando e se deciderà di pensare a se stessa e a ciò che la fa stare bene.

    Ringrazio LuNa (Lucia Nardi) per l’incoraggiamento, per la sua presenza, per aver condiviso con me i momenti critici della scrittura e per avermi sorretta mentre io dovevo sostenere le altre donne del libro. La ringrazio perché c’è sempre stata e non si è mai sottratta; nelle sfide, nelle cadute, nelle incertezze e nello sforzo che hanno comportato lo scrivere questo libro, lei c’è stata. Grazie perché io mi sento forte, ma lei mi ha ricordato che insieme siamo più forti.

    Ringrazio l’avv. Silvia Dalle Nogare, per il suo prezioso contributo al progetto, per averlo subito sposato esprimendo un mix perfetto di professionalità e di cuore.

    Ringrazio Emanuela Affede per la sfida che ha rappresentato in determinati momenti della mia vita e per la risorsa e la base sicura che è stata ed è per me ogni volta che serve.

    Ringrazio Silvia Governatori, per le chiacchierate al telefono in cui è riuscita a trasmettermi in maniera autentica e pura la stima che prova per me e per il mio operato, senza tralasciare le critiche costruttive; l’ha fatto senza remore e senza invidia come solo una vera amica sa fare.

    Ringrazio Andreea Rosca per avermi supportato con il suo talento grafico e per l’adesione entusiasta ed energica al mio progetto.

    Ringrazio tutte le donne di Serate al femminile e quelle che hanno contribuito a questo progetto dedicando un po’ del loro tempo per scrivermi la loro referenza.

    Ringrazio tutte le donne che fanno parte della mia vita e tutte quelle che ho incontrato sul mio cammino.

    Infine, ma non in ultimo, ringrazio le mie donne eccezionali: Monia Rossi, Christina Caflisch, Amalia, Clara, Agnese e Stella, senza di loro questo libro non poteva esistere.

    Un grazie anche a me stessa: l’ho voluto, ci ho creduto ed anche se non è stato facile, per via dei boicottaggi interni ed esterni, l’ho portato a termine.

    Grazie all’editore, Jonathan Falcone, per la sua disponibilità e le pronte risposte sempre concilianti.

    INTRODUZIONE E GUIDA ALLA LETTURA

    Questo libro contiene sei storie di donne vere, donne comuni, che potrebbero essere la tua vicina di casa, la donna che è in fila dietro di te alla cassa del supermercato, quella che incontri spesso la mattina al bar a fare colazione. Sono donne come me e come te, ma ho fiutato in loro l’essere state protagoniste di gesta eccezionali da narrare. L’ho captato da brevi accenni, da frasi buttate là e poi interrotte e dal loro sguardo, che c’erano delle storie nelle loro vite che valeva la pena raccontare. A volte conoscevo l’intera vicenda, altre volte avevo solo un paio di informazioni, ma ho chiesto comunque a tutte e sei – perché erano proprio loro che volevo nel mio libro – di poterle intervistare.

    Nel 2019 ho raccolto le loro storie, ed esse si sono raccontate senza tabù. Alcune si sono liberate, autorizzandosi a narrare vicende e dettagli che da troppo tempo giacevano inascoltati nel profondo di loro stesse. Altre hanno narrato una storia che avevano già ben elaborato, col desiderio e la consapevolezza di volerne far dono ad altre donne. Raccontarsi è sempre e comunque un rinarrarsi, un guardarsi allo specchio, è potente, e non tutti sono disposti. Chi ascolta diventa un testimone: deve avere cuore e un profondo rispetto per svolgere questo ruolo.

    In ogni intervista ho percepito che quello era un momento sacro, separato dal brusio del quotidiano e dal vociare dell’esterno. Quella donna mi ha lasciato entrare nell’archivio della sua memoria e in parti del suo cuore, nel suo privato, perché io la sua storia la consegnassi al mondo e affinché qualcun altro ne potesse beneficiare. Io sento la responsabilità di tirar fuori queste storie dalla scatola in cui sono state riposte per renderle grandi, più di quanto lo siano state fino a oggi e più incisive, perché ce n’è bisogno.

    COME LEGGERE IL LIBRO

    Questo libro può essere letto dall’inizio alla fine, oppure a partire da una qualsiasi delle storie; il lettore può lasciarsi sedurre dai nomi di donna che intitolano i capitoli o dai sottotitoli che esplicitano la tematica.

    Nello scrivere sono partita dalle interviste; le ho trascritte, rese fruibili per la lettura e ho utilizzato sempre il corsivo per indicare ciò che viene detto dalla donna protagonista del capitolo. Le parole in caratteri regolari sono i miei commenti e le mie considerazioni; riflessioni nate ad hoc e ispirate da queste straordinarie storie, o meglio dal modo in cui esse sono state vissute, affrontate e trasformate in percorsi con qualcosa di eccezionale.

    Alcune donne hanno fatto la scelta di essere pubblicate col loro nome e cognome (vd. Monia Rossi) e quindi possiamo dire che ci hanno messo la faccia; altre hanno scelto di rimanere nell’anonimato per tutelare le altre persone coinvolte nella storia, pertanto in quei capitoli ho utilizzato dei nomi di fantasia e tolto ogni riferimento a luoghi, ecc. Questi capitoli risultano di fatto anonimi, senza sacrificare l’incisività della vicenda stessa.

    Inizialmente, a livello stilistico, avrei voluto declinare tutti i miei commenti alle storie al femminile, per far vivere alle lettrici donne un’esperienza che – in quanto donne appunto – non abbiamo mai fatto: leggere il testo e sentirlo costantemente riferito a noi. La scelta finale è stata però quella di rispettare la convenzionalità della nostra lingua, con l’intento di agevolare la lettura e includere e accompagnare in quelle riflessioni un pubblico sia femminile che maschile.

    Il termine eccezionale è utilizzato nella prima accezione che ne fornisce il dizionario della lingua italiana: «Che costituisce un’eccezione, quindi straordinario, singolare, insolito» e – aggiungo – per questo esemplare.

    Nel leggere le storie sarà possibile riconoscersi in un personaggio o in una vicenda, vorrei però raccomandare alla lettrice e al lettore di fare lo sforzo di non schierarsi dalla parte della donna piuttosto che dell’uomo o del figlio, ecc. Non credo abbia molto senso innescare un dialogo interiore su chi ha torto e chi ragione nella vicenda, ma piuttosto ha valore chiedersi: «In che modo questa vicenda o questa persona mi riguarda? Che esempio posso trarre da quello che ho letto? Cosa posso applicare nella mia vita sin da subito? Cosa posso iniziare o smettere di fare, dopo aver letto queste storie di vita?».

    LA MIA MISSIONE

    Il femminile non è eclatante, è tutto ciò che è nascosto, che si sussurra, che si manifesta internamente e che va decifrato, è melodia, armonia, bellezza; si può esprimere anche nel silenzio e nella resa.

    Ci sono donne che tradiscono se stesse facendo cose che appartengono allo stile dell’uomo, al potere maschile. Solo insieme questi due poteri ne creano uno ancora più grande. Si possono e si devono unire. Ma noi donne siamo chiamate a svolgere la nostra parte, a rappresentare la nostra polarità. Noi siamo generatrici di vita, portiamo unione.

    Troppo spesso non ci fidiamo di seguire la nostra voce interiore, sopprimiamo il nostro istinto, cediamo alle convenzioni sociali, facciamo le brave e rinunciamo a esprimerci. Allora c’è bisogno di esempi.

    Questo libro vuole tracciare un percorso alla riscoperta di caratteristiche femminili che sono ancora presenti in noi, ma che non riconosciamo, non valorizziamo e non utilizziamo. Le difficoltà che la vita ci mette davanti e che scegliamo di affrontare possono servire, nella maggior parte dei casi, a tirar fuori queste caratteristiche.

    Le storie di queste donne in qualche modo partono male – o quantomeno con una sfida – e finiscono bene. Rappresentano, in un certo qual modo, dei riti di iniziazione tutti al femminile.

    È un libro che ho scritto spesso piangendo, commossa dalla bellezza espressa attraverso i gesti e le scelte di queste donne comuni, ma speciali, che ho avuto l’onore di conoscere e di narrare. Sono grata alla vita, perché mi è stato concesso in dono di saper cogliere questa eccezionalità che si nasconde spesso tra le pieghe della quotidianità.

    LE DONNE ECCEZIONALI

    CHI È UNA DONNA ECCEZIONALE?

    Una donna eccezionale non è una donna da prima pagina o una donna famosa e inarrivabile; non è una top model o un’influencer, non ha vinto le olimpiadi, non ha ricevuto il premio Nobel, non sale sopra palchi davanti a migliaia di persone, ecc. Non è una donna che ha avuto successo nell’accezione che la nostra società ci suggerisce, o meglio, non lo è necessariamente. Una donna eccezionale non è una donna a cui va sempre tutto bene e non è per forza una donna arrivata, realizzata, risolta. Non ha raggiunto l’illuminazione o la beatitudine – o perlomeno non ancora –, non è perfetta e non è esente da critiche o dalla disapprovazione di chi le sta intorno. Una donna eccezionale non è una donna che non sbaglia mai o che non commetterà più errori. Non è impeccabile e non è una santa.

    Non per questo però, è una donna che non va celebrata, e il presente libro nasce a questo scopo: per dare valore a storie di vita che non balzeranno mai agli onori della cronaca, ma che sono comunque importanti e vanno fatte uscire dal confino della banalità e della normalità. Queste storie possono tracciare una via, una strada che parla di eroismo quotidiano¹ per mostrare quanto di straordinario ci può essere nell’ordinario.

    Per riconoscere una donna eccezionale bisogna indagare la sua storia.

    Una donna eccezionale è colei che nella propria vita ha scelto almeno una volta di fare un atto di coraggio puro e, quindi, di amore puro, per se stessa e/o per gli altri, non dettato dall’ego, dalla convenienza, dal voler ricevere l’approvazione dell’esterno.

    Una donna eccezionale non sceglie per convenienza, non sceglie per partito preso, perché quella strada le porterà più successo, più soldi, uno status sociale più alto. Una donna sa dentro di sé che queste cose non contano poi così tanto; ha ben presente che non sono necessariamente le vere cose importanti della vita e che una volta raggiunti, quei tipi di successi, ci lasciano vuote, insoddisfatte, arrabbiate.

    È una donna che non ha scelto le strade più battute, non ha fatto quello che fanno tutti perché più sicuro, più comodo e più facile; è una donna che ha fatto scelte e compiuto azioni che costituiscono un’eccezione rispetto alla regola che vediamo più spesso seguita nella nostra società. Facendolo non ha tradito se stessa e si è messa consapevolmente in una posizione scomoda, di scontro con l’esterno; ha quindi saputo riconoscere e dare credito alla propria voce interiore e quindi al proprio intuito.

    Una donna eccezionale è una donna che ha rinunciato, almeno in parte, ad essere una brava bambina, che nella sua vita si è autorizzata a non rispettare le regole e il prescritto, e a non accontentarsi di ciò che è comodo e a portata di mano.

    Questo libro si rivolge a tali donne autentiche, affinché si autorizzino sempre di più a narrare le loro storie e ad essere di esempio per le altre.

    È una donna che in questo momento può anche essere smarrita o in una fase della vita in cui deve ritrovarsi. Ma quello che ha fatto non cambia e può ancora essere d’ispirazione per se stessa e per altre donne.

    Questo libro si rivolge a queste donne, affinché si ricordino chi sono state e chi possono ancora essere.

    Io credo che dentro ogni donna ci sia una donna eccezionale, alcune l’hanno incontrata e si autorizzano a manifestarla, altre la tengono ancora rinchiusa e non riescono a scorgerla, perché sono preda della paura, della vergogna, dell’obbedienza e delle false convinzioni.

    Questo libro si rivolge ad esse, con l’augurio di risvegliare la donna eccezionale che alberga in loro.

    Altre, pur avendo compiuto gesti eccezionali non li hanno riconosciuti come tali – non ancora almeno – credendo, più che a se stesse, alla lettura che ne hanno dato gli altri. Quindi hanno archiviato ed etichettato ciò che hanno fatto come neo della propria vita, qualcosa da non raccontare più e pertanto non ne hanno tratto alcun valore.

    Questo libro si rivolge anche a queste donne, perché attraverso le storie narrate possano rileggere e rivedere il loro agito ed esserne finalmente orgogliose.

    Questo libro in qualche modo aspira a innalzare il livello di consapevolezza e di comportamento delle donne, attraverso storie eccezionali di donne comuni che possono contribuire a ricordarci chi siamo, qual è il nostro valore, il nostro ruolo e quale dovrebbe essere il nostro apporto al mondo. Viviamo in un momento storico in cui c’è bisogno che le donne diano il loro supporto alla trasformazione della società. È tempo che la donna si ricordi chi è, di che cosa significa essere una donna, perché solo grazie a donne risvegliate il nostro mondo può diventare più a misura d’essere umano.

    Come ci dice Galimberti: la donna è in contatto con la sua follia, con l’intuito, con il sentire, forme d’intelligenza non troppo apprezzate per non dire osteggiate dalla società patriarcale, ma ancora vive dentro di noi. Noi abbiamo la responsabilità, in quanto donne, di tornare in contatto con quelle parti e di farle rivivere, se non lo stiamo già facendo.

    PERCHÉ QUESTO LIBRO

    Perché ne ho bisogno io per prima, come persona e come donna.

    Perché sento la responsabilità di non sopprimere l’ispirazione che mi è arrivata.

    Perché le storie, soprattutto le storie di donne, mi commuovono.

    Perché le gesta di queste eroine quotidiane mi ispirano e mi innalzano e voglio condividerle affinché siano d’ispirazione anche ad altri.

    Questo è un libro che vuole tracciare una via. O meglio, vuole mostrare tanti modelli e tante traiettorie in modo che quante più donne possibili possano imboccarne una, al fine di incontrare se stesse. Le donne che descrivo sono donne che hanno osato, sfidando l’opinione delle persone attorno a loro; donne che sono scese dentro se stesse e hanno attinto alla propria saggezza interiore, quella che parla ad ognuna di

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