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Maturato per sedurre (Un Giallo Intimo tra i Vigneti della Toscana—Libro 4)
Maturato per sedurre (Un Giallo Intimo tra i Vigneti della Toscana—Libro 4)
Maturato per sedurre (Un Giallo Intimo tra i Vigneti della Toscana—Libro 4)
E-book284 pagine3 ore

Maturato per sedurre (Un Giallo Intimo tra i Vigneti della Toscana—Libro 4)

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Info su questo ebook

"Molto divertente. Lo consiglio fortemente a tutti i lettori che apprezzano un giallo ben scritto, con qualche colpo di scena e una trama intelligente. Non ne resterete delusi. Un modo eccellente per trascorrere un bel fine settimana!"
--Books and Movie Reviews, Roberto Mattos (riguardo a Assassinio in villa)

MATURATO PER SEDURRE (UN GIALLO INTIMO TRA I VIGNETI DELLA TOSCANA) è il libro #4 in una nuova affascinante serie di ‘cozy mystery’ siglata dalla scrittrice bestseller numero #1 Fiona Grace, autrice di Assassinio in villa (Libro #1), un bestseller numero #1 con oltre 100 recensioni a cinque stelle, e scaricabile gratuitamente!

Olivia Glass, 34 anni, volta le spalle alla propria vita da potente direttrice aziendale a Chicago e si trasferisce in Toscana, determinata a iniziare una nuova e più semplice vita, e a coltivare un proprio vigneto.

Quando una festa di addio al nubilato arriva alla cantina, Olivia è impegnata nei preparativi per il matrimonio. Ma uno scioccante omicidio fa crollare tutto e Olivia si trova sotto ai riflettori. Riuscirà a trovare l’assassino e a salvare la propria reputazione?

Esilarante, pieno zeppo di viaggi, cibo, vino, colpi di scena e svolte, romanticismo e un neotrovato amico peloso – e incentrato attorno a uno sconcertante omicidio che Olivia deve risolvere, in una piccola cittadina – il VIGNETO TOSCANO è una serie che non riuscirete a mettere da parte e che continuerà a farvi ridere fino a notte fonda.

Il libro #5 della serie sarà presto disponibile.
LinguaItaliano
Data di uscita26 gen 2021
ISBN9781094344751
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    Maturato per sedurre (Un Giallo Intimo tra i Vigneti della Toscana—Libro 4) - Fiona Grace

    MATURATO PER SEDURRE

    (Un Giallo Intimo tra i Vigneti della Toscana—Libro 4)

    FIONA GRACE

    Fiona Grace

    Dalla penna dell’autrice esordiente Fiona Grace, arriva la serie di GIALLI INTIMI E LEGGERI DI LACEY DOYLE, che include nove libri (serie in corso); la serie di GIALLI INTIMI E LEGGERI TRA I VIGNETI DELLA TOSCANA, che include tre libri (serie in corso); la serie di GIALLI DI UNA DUBBIOSA STREGA, che include tre libri (serie in corso); e della serie LA PANETTERIA SULLA SPIAGGIA, UN GIALLO INTIMO E LEGGERO, che include tre libri (serie in corso).

    Fiona dà molta importanza al rapporto con i lettori, visitate www.fionagraceauthor.com per ricevere ebook gratuiti e scoprire le ultime novità sulle pubblicazioni, o magari anche solo per un saluto.

    Copyright © 2020 Fiona Grace. Tutti i diritti riservati. Ad eccezione di quanto consentito dalla legge sul diritto d’autore degli Stati Uniti del 1976, nessuna parte della presente pubblicazione può essere riprodotta, distribuita o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, né archiviata in un database o un sistema di recupero senza previa autorizzazione dell'autore. La licenza di questo ebook è concessa solo ad uso personale. Questo ebook non può essere rivenduto o ceduto ad altre persone. Se si desidera condividere questo libro con un'altra persona, si prega di acquistare una copia aggiuntiva per ciascun destinatario. Se state leggendo questo libro senza averlo acquistato, oppure senza che qualcuno lo abbia acquistato per voi, siete pregati di restituire questa copia e acquistarne un'altra. Vi ringraziamo per il rispetto nei confronti del duro lavoro dell'autore. Questa è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, attività commerciali, aziende, società, luoghi, eventi e fatti sono il prodotto dell'immaginazione dell'autore, oppure sono utilizzati in modo fittizio. Qualsiasi somiglianza a persone reali, vive o morte, è del tutto casuale. Il Copyright dell'immagine di copertina Kishivan, concesso su licenza di Shutterstock.com.

    LIBRI DI FIONA GRACE

    UN GIALLO CON CANI E GATTI

    UNA VILLA IN SICILIA: OMICIDIO ALL’OLIO DI OLIVA (Libro #1)

    I GIALLI DELLA PASTICCERIA SULLA SPIAGGIA

    LA PASTICCERIA SULLA SPIAGGIA: UN CUPCAKE ASSASSINO (Libro #1)

    I GIALLI DI UNA DUBBIOSA STREGA

    SCETTICA A SALEM: UN EVENTO DELITTUOSO (Libro #1)

    UN MISTERO AVVOLGENTE TRA I VIGNETI DELLA TOSCANA

    INVECCHIATO PER UN OMICIDIO (Libro #1)

    INVECCHIATO PER LA MORTE (Libro #2)

    INVECCHIATO PER IL CAOS (Libro #3)

    MATURATO PER SEDURRE  (Libro #4)

    UN GIALLO INTIMO E LEGGERO DI LACEY DOYLE

    ASSASSINIO IN VILLA (Libro #1)

    UNA MORTE E UN CANE (Libro #2)

    I CINQUE DEL SALOTTO (Libro #3)

    UN VISITA PREOCCUPANTE (Libro #4)

    UCCISO CON UN BACIO (Libro #5)

    IL DIPINTO DELLA MORTE (Libro #6)

    INDICE

    CAPITOLO UNO

    CAPITOLO DUE

    CAPITOLO TRE

    CAPITOLO QUATTRO

    CAPITOLO CINQUE

    CAPITOLO SEI

    CAPITOLO SETTE

    CAPITOLO OTTO

    CAPITOLO NOVE

    CAPITOLO DIECI

    CAPITOLO UNDICI

    CAPITOLO DODICI

    CAPITOLO TREDICI

    CAPITOLO QUATTORDICI

    CAPITOLO QUINDICI

    CAPITOLO SEDICI

    CAPITOLO DICIASSSETTE

    CAPITOLO DICIOTTO

    CAPITOLO DICIANNOVE

    CAPITOLO VENTI

    CAPITOLO VENTUNO

    CAPITOLO VENTIDUE

    CAPITOLO VENTITRE

    CAPITOLO VENTIQUATTRO

    CAPITOLO VENTICINQUE

    CAPITOLO VENTISEI

    CAPITOLO VENTISETTE

    CAPITOLO VENTOTTO

    CAPITOLO VENTINOVE

    CAPITOLO TRENTA

    CAPITOLO TRENTUNO

    CAPITOLO TRENTADUE

    CAPITOLO UNO

     Olivia Glass cominciava a farsi prendere dal panico.

    Non aveva la minima idea di cosa ci fosse scarabocchiato sull’elenco scritto a mano che aveva davanti a sé, e non aveva tempo per capirlo.

    Che cosa dice? Forza, forza! Nadia, l'enologa dell'azienda vinicola La Leggenda, era protesa verso il bancone degustazioni, tamburellando con le unghie sul legno lucido. Sprigionava impazienza da ogni centimetro della sua sagoma minuta. Olivia poteva avvertirla come una carica elettrica.

    Con la fronte aggrottata per la concentrazione, Olivia scrutò le parole. Erano scritte in una grafia confusa, e non aiutava che l'originale fosse una foto sfocata inoltrata via email all'azienda vinicola e infine stampata. Ci sto provando! Un altro minuto e sono sicura che ce la farò, la rassicurò.

    Stringendo gli occhi azzurri per la concentrazione, Olivia inclinò la lista in modo che fosse illuminata da uno degli eleganti faretti posti sopra il banco di degustazione.

    Il titolo era ‘Linda Notte’. O almeno era quello che aveva pensato Olivia a un primo sguardo. Era stato solo dopo un attimo di confusione che si era resa conto che quella calligrafia contorta e caotica diceva in realtà Lista nozze.

    Essendo un elenco di richieste per un matrimonio, fornito dalla futura sposa, Olivia pensò che probabilmente avrebbe dovuto capirlo prima. Questo dimostrava quanto fosse pessima quella calligrafia!

    Ok. Abbiamo i calici da champagne, i tovagliolini dorati e le perline di cristallo, ricapitolò Olivia, contando sulle dita. Per un bel po' a quella voce aveva letto bears, cioè orsi, invece che beads, perline. Risolvere l'enigma era stato un colpo di fortuna.

    Sì, sì, sì, tutto quello ce l'abbiamo, ma mi serve il resto. Devo partire subito, la supplicò Nadia. Questi articoli devono essere acquistati a Firenze e i negozi chiudono tra un'ora e mezza.

    Olivia avrebbe voluto strapparsi i biondi capelli ciocca dopo ciocca. Perché la futura sposa aveva scritto la lista a mano, invece che a computer?

    La lista era stata scritta su una carta intestata recante la dicitura Recupero Crediti Grande Bob, New Jersey, USA. Voi chiamate, noi arriviamo!

    Che la promessa sposa lavorasse per questo Grande Bob? Perché altrimenti avrebbe dovuto usare della carta intestata a un agenzia di recupero crediti per stilare una lista di nozze? E se lavorava lì, non poteva usare una stampante? Olivia era sicura che lavorasse per l'amministrazione e che si occupasse della parte del Voi chiamate, non per quella intimidatoria del noi arriviamo.

    Cominciava a pentirsi di essere l'unica a parlare inglese a La Leggenda. Per quello la lista era finita nella sala degustazioni, dove lavorava come sommelier. Era passata dall'affascinante Marcello, il maggiore dei fratelli Vescovi e proprietario di quella magnifica cantina toscana, a Nadia, la sua sorella minore, poi, alla velocità della luce, a Olivia!

    Non puoi passare in una farmacia a Firenze? chiese Olivia, che aveva avuto un'idea geniale. Credo che sarebbe utile.

    In farmacia? Nadia si accigliò, perplessa. Perché mai?

    Perché lì sono abituati a leggere le ricette scritte dai medici. Sai quanto è brutta la calligrafia dei medici, no? Sono sicura che un farmacista riuscirebbe a decifrare la lista al primo colpo.

    Nadia soffocò una risata.

    Oppure potrei tornare con una confezione di pasticche per il mal di testa e una pomata per le emorroidi! No, Olivia, questo è il tuo lavoro!

    A questo punto, mi servirebbe proprio una pastiglia per il mal di testa, si lamentò lei, scrutando nuovamente la scrittura incomprensibile.

    Pareti da drappeggiare con... lo chiffon! Olivia esclamò sollevata, perché finalmente lo scarabocchio aveva un senso. Pareti da drappeggiare con lo chiffon, che DEVE ESSERE...

    Si fermò di nuovo. L'ultima parola le sfuggiva. Ed era di importanza cruciale. DEVE ESSERE come?

    Inizia con la 'R', affermò dopo un accurato esame.

    Ricamato? suggerì Nadia.

    No, mi sembra una parola più corta, replicò perplessa Olivia, desiderando che i riccioli delle lettere assumessero un senso.

    Ricamato non è una parola poi così lunga, ribatté Nadia. Ancora più corta? Ruvido? Rame?

    Rosa! Finalmente aveva un senso. Deve essere rosa.

    Nadia restò a bocca aperta, fissando incredula Olivia.

    Rosa? Per un matrimonio? Olivia, è impossibile! Parliamo di un matrimonio tra persone adulte, non del battesimo di una bambina.

    Olivia scosse la testa, fissando il foglio.

    Lo so, non ha senso, ammise. L'immagine del ristorante de La Leggenda drappeggiato di chiffon rosa era allucinante. Eppure, più fissava la parola, più era certa che ci fosse scritto proprio quello.

    Se si fosse sbagliata, il primo ricevimento di matrimonio ospitato alla cantina La Leggenda sarebbe stato rovinato. Non poteva permettere che ciò accadesse. E non c'era tempo per andare a fare un altro giro di shopping. Si giocava tutto adesso.

    Sconcertata, Olivia si chiese se non fosse il caso di capovolgere il foglio e riprovare a leggerlo.

    Forse doveva guardarlo con occhi diversi. Alzò la testa per un attimo, fissando l'ampia sala degustazioni, e si voltò a guardare alle sue spalle l'imponente esposizione di botti in legno di rovere, che facevano da sfondo al bancone.

    Tornò a voltarsi di scatto perché dal ristorante giunse un urlo incredulo.

    Rosa? Una torta nuziale di cinque piani, ricoperta di glassa rosa confetto? Mio Dio, non può essere!

    Olivia riconobbe la voce indignata di Gabriella, la direttrice di sala del ristorante e sua ex rivale.

    Nadia inclinò la testa, in ascolto.

    Una torta rosa? Può essere che il matrimonio sia a tema rosa? domandò incredula.

    Sembra proprio di sì, concordò Olivia.

    Bene, allora. E rosa sia. Chiffon rosa pallido, magari?

    Sì, se la torta è rosa confetto, credo che le tende dovrebbero abbinarsi, annuì Olivia.

    Incredibile. Nadia alzò gli occhi al cielo. Meglio che vada, perché se i negozi chiudono, non avremo nessun tipo di rosa.

    Si precipitò fuori dalla sala degustazioni. Quando aprì la porta, una ventata d'aria fredda si intrufolò all'interno. Olivia si accorse che fuori era completamente buio. Un forte vento ululava, ed era abbastanza sicura che stesse anche piovendo. L'inverno era arrivato per davvero.

    Tremando, corse a chiudere l'imponente uscio.

    Nel silenzio che seguì, sentì la voce di Marcello dal suo ufficio lungo il corridoio piastrellato. Era rimasto barricato lì dentro tutto il giorno, preso da un'enorme mole di lavoro logistico.

    Sedie bianche, per favore. Blu-bianco, non panna, secondo le indicazioni che ho. È possibile?

    Olivia se lo immaginava lì dentro, chino in avanti sulla sua poltrona di pelle, con la testa inclinata di lato e una ciocca di capelli scuri che gli ricadeva sul bel viso, la forte linea della mascella accentuata dal caldo bagliore della lampada da scrivania.

    Sì, un sistema audio surround per la festa dopo la cerimonia. Vi manderò per e-mail le caratteristiche delle casse. Sembra che i nostri clienti abbiano idee precise sul tipo di suono che vogliono, lo sentì dire, esausto.

    Anche Olivia si sentiva allo stesso modo. Quello era il primo grande matrimonio che avrebbe organizzato La Leggenda, e non era sicura del perché Marcello l'avesse proposto. L'azienda aveva così tanto bisogno di soldi? Si sentì raggelare al pensiero che fossero di nuovo in difficoltà finanziarie. Nonostante le buone vendite delle ultime settimane, Olivia sapeva che i lavori di ristrutturazione e migliorie nel secondo vigneto vicino a Pisa, che La Leggenda aveva recentemente acquistato, erano costati molto più di quanto si aspettassero.

    Forse Marcello stava giocando d'anticipo per superare i giorni di magra di metà inverno. Dopotutto, un matrimonio con più di cento invitati era un evento enorme.

    Era la prima volta che lo facevano e, francamente, Olivia era terrorizzata.

    Nella sua carriera precedente come responsabile della contabilità pubblicitaria a Chicago, aveva sempre detestato gli eventi. Non solo erano un incubo da organizzare, ma l'unica cosa prevedibile era la loro imprevedibilità. Dettagli bizzarri e imprevedibili finivano sempre per trasformarsi in catastrofi all'ultimo minuto.

    Olivia abbassò di nuovo lo sguardo sull'elenco.

    I cento ospiti venivano tutti dall'America. Anzi, il gruppo di persone benestanti era del New Jersey, il che, da newyorkese quale era lei, già la preoccupava. Sapeva quanto potessero essere schizzinosi – no, era una parola troppo educata – quanto potessero essere odiosi dei ricchi turisti americani all'estero, se non erano abituati alle usanze di altri Paesi e si aspettavano lo stesso trattamento che ricevevano al Ruby Tuesday. Soprattutto se avevano la famigerata mentalità del Jersey!

    A prescindere da tutto ciò, la sposa sembrava più pignola della norma. Olivia temeva i capricci che si sarebbero potuti scatenare sbagliando la tonalità di rosa dello chiffon, o se gli arredi avessero avuto un accenno di color panna.

    In quel momento, Gabriella si precipitò nella sala degustazioni, borbottando rabbiosamente tra sé. I suoi capelli dalla colorazione ecaillé si erano sciolti dall'acconciatura raccolta che aveva sfoggiato quella mattina. Le ciocche sparse le pendevano sul viso perfettamente truccato, anche se ormai leggermente sbavato.

    Si diresse verso Olivia e, per una volta, Olivia non scattò sulla difensiva come al solito.

    Essendo l'ex fidanzata di Marcello, che aveva mantenuto il lavoro dopo la rottura con il bel proprietario dell'azienda vinicola, Gabriella aveva provato astio nei confronti di Olivia fin dall'inizio, intuendo subito che c'era una scintilla romantica tra lei e Marcello. Tuttavia, con grande frustrazione di Olivia, la scintilla non si era mai trasformata in un vero e proprio incendio d’amore. Poi, alla fine dell'autunno, Marcello le aveva confessato che, sebbene lo desiderasse, non poteva rischiare di complicare il loro rapporto di lavoro. Come sommelier capo incaricata anche del marketing aziendale, Olivia era diventata troppo preziosa per La Leggenda.

    Lei e Marcello avevano concordato a malincuore di rimanere amici, e Olivia era sicura che Gabriella avesse intuito il cambiamento tra loro, grazie al suo istinto perfettamente affinato.

    Da allora, ad ogni modo, era stata meno aggressiva nei confronti di Olivia. Adesso, invece dell'occhiata furente che Olivia si aspettava, Gabriella alzò gli occhi al cielo con fare non ostile.

    Questo matrimonio! esclamò. "Devo essere pagata di più per affrontare tutto questo. Queste persone! Le loro richieste! Una torta nuziale rosa che dà vita a tanti cupcake? Un cupcake personalizzato per ogni ospite con il suo nome sopra? Ci sono centootto cupcake. Gli invitati saranno ubriachi e prenderanno quello sbagliato, e poi? E per quanto riguarda le pizze nuziali, non ho mai sentito parlare di una cosa così stupida! Pizze alla bistecca! Pizze con costine! Pizze con hamburger! Pizze con taco!"

    Si passò le dita dalla manicure perfetta tra i capelli.

    Lo so, disse Olivia, stupita di riuscire a parlare con sincera empatia. Sono preoccupata che tutti nell'azienda detesteranno gli americani dopo il matrimonio!

    Gabriella le rivolse un sorriso scaltro.

    Non preoccuparti, disse con tono cospirativo. Io li odio già.

    Olivia la fissò costernata. Poi Gabriella scoppiò a ridere.

    Sto scherzando. Dimmi, dov'è Jean-Pierre? Dobbiamo organizzare la carta dei vini.

    Eccomi. L'alto e irascibile ragazzo francese che Olivia aveva da poco assunto come assistente sommelier arrivò dal magazzino. Ci sono molti vini che non abbiamo, su questa lista. Vino alla pesca? Vino alla fragola? Miscela di vino e coca cola? Come faremo a soddisfare i nostri ospiti?

    Forniremo caraffe di succo di frutta e coca cola etichettati, e loro potranno miscelarsi il vino da sé, stabilì Gabriella.

    Buona idea, concordò Olivia. Come base dovremmo proporre il nostro famoso blend bianco La Leggenda, e il blend rosso ricco di Merlot. Entrambi sono vini di qualità eccellente, che piaceranno sia al palato sofisticato di un amante del vino che al...

    Esitò, non volendo insultare i turisti che erano anche suoi connazionali. Per fortuna, Gabriella non aveva scrupoli del genere.

    Che ai filistei privi di gusto che parteciperanno a questo evento, sentenziò. Vieni, Jean-Pierre, cerchiamo di capire come sistemare le caraffe.

    Detto ciò, sparì insieme a lui.

    Olivia fece un respiro profondo. Le prove del matrimonio si sarebbero svolte da lì a due giorni, e il matrimonio sarebbe stato celebrato il sabato.

    Espirò di nuovo, lentamente. Entro breve, sarebbe tutto finito. Forse stava drammatizzando troppo la situazione, e non c'era motivo di preoccuparsi tanto.

    Dopotutto, era solo un matrimonio.

    Cosa poteva mai succedere di così grave?

    CAPITOLO DUE

    Era completamente buio quando Olivia varcò l'ingresso della sua tenuta a bordo del vecchio pick-up Fiat. C'era il cancello, ma siccome era vecchio e alquanto arrugginito, ed era in fondo alla sua lista di cose da riparare, aveva preso l'abitudine di lasciarlo aperto.

    Sospirò di felicità quando fermò l'auto fuori dalla casa. Non aveva mai perso il sentimento di gratitudine e di stupore per il fatto di essere la proprietaria di quel podere di otto ettari, dal passato misterioso, situato su un terreno collinare e roccioso da cui si godeva il panorama più bello di tutta la Toscana.

    Che fortuna poter vivere in quell'umile ma accogliente dimora, pensò Olivia, spegnendo i tergicristalli e ascoltando il ticchettio della pioggia sul tettuccio dell'auto, mentre ammirava i contorni appena visibili delle pareti in pietra del casolare. Anche se aveva investito la maggior parte dei risparmi di una vita in quell'edificio fatiscente e aveva speso il resto per ristrutturarlo, Olivia non se ne pentiva minimamente. Era un mondo esotico e ben lontano dall'appartamento ordinato ma senza carattere che possedeva a Chicago.

    Olivia squittì sorpresa quando sentì un naso toccarla da dietro.

    Era il naso di Erba, la sua capretta adottiva bianca e arancione, che aveva iniziato a seguirla fino a casa quando aveva iniziato a lavorare alla cantina. Ora Erba faceva la pendolare con lei a La Leggenda. Quando c'era il sole, camminavano. In caso di pioggia o temporali, Erba viaggiava sul retro dell'auto.

    Scusa, Erba! Stavo fantasticando ed è ora di cena, Olivia si scusò con la bestiola. È ora di darti da mangiare e metterti a letto.

    Scese dal veicolo, tirando su il cappuccio della giacca per proteggersi dalla pioggerella fredda. Poi lei ed Erba raggiunsero di corsa la fattoria. Invece di entrare dalla porta d'ingresso, Olivia si precipitò sul retro, dove era stata sistemata una casetta di legno nuova di zecca all'esterno del cortile della cucina.

    Dentro! la incoraggiò Olivia.

    Quel lussuoso alloggio era il nuovo rifugio di Erba. Olivia aprì la porta ed Erba saltò sulla pila di paglia mentre lei preparava la porzione di cibo.

    Aveva dovuto razionare l'erba della capretta, dopo aver scoperto che una dieta troppo ricca dava a Erba un eccesso di energie che spendeva tirando testate a destra e a manca. Ora che i suoi pasti a base di erba medica e fieno erano ridotti, era tornata l'adorabile capra di sempre. Graziosa, socievole e dotata di carattere.

    Non si poteva chiedere una capra migliore, pensò Olivia, e non lo avrebbe fatto. Una le bastava!

    Agganciò la porta in modo che Erba potesse entrare e uscire a piacimento. Poi percorse il viottolo lastricato che portava al cortile della cucina e rifece il giro della casa fino alla porta d'ingresso.

    Olivia ne stava aumentando la lunghezza ogni settimana, sistemando i ciottoli da sé. Il suo sogno era di avere un giorno un sottile sentiero acciottolato che si snodava dalla piantagione di vite, al fienile, alla casa, e magari anche al cancello. In questo modo, avrebbe potuto percorrere a piedi nudi il terreno roccioso della sua fattoria. In quel momento sembrava un'idea folle, ma d'estate non poteva immaginare nulla di più magnifico che camminare su ciottoli freschi e lisci nella calura estiva.

    Da dietro la porta d'ingresso, Olivia sentì un miagolio impaziente.

    Il suo gatto, Pirata, bramava attenzioni.

    Ciao, piccolino! Dopo essersi precipitata dentro e aver chiuso la porta per lasciare fuori il freddo, Olivia prese in braccio il gatto bianco e nero, stringendoselo al petto mentre quello faceva grandi fusa. Pirata si stava lasciando addomesticare in fretta e, doveva ammettere Olivia, stava diventando piuttosto grosso. Non riusciva a credere che solo qualche mese prima fosse un vero e proprio randagio che si aggirava per la fattoria mendicando un po' di cibo.

    Olivia mimò il gesto di metterlo in un trasportino.

    Mmmm.

    Anche se la visita dal veterinario stava diventando una priorità, Olivia non credeva di essere ancora pronta a infilare Pirata in un trasportino. Nel migliore dei casi, avrebbe finito per allontanare definitivamente il felino semi-addomesticato. Nel peggiore, avrebbe

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