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Concedetevi una vita nuova
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E-book181 pagine2 ore

Concedetevi una vita nuova

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Info su questo ebook

Tutta la potenza della psicodinamica spiegata con una semplice ed efficace testimonianza. In questo libro trovi la BASE che quasi nessuno insegna per comprendere davvero la tua vita, ma anche per capire meglio come funziona OGNI VIA o METODO di crescita personale, compresi quelli che già conosci e frequenti. Puoi scoprire chi genera in te le emozioni per gestirle al meglio e trovare in te le credenze limitanti per cambiarle in opportunità. Apprenderai come iniziare a dialogare col tuo inconscio e come comunicare con l'Energia Universale, in modo da REALIZZARE I TUOI OBIETTIVI, così com'è realmente accaduto all'Autore. Maggiori info: www.carlodelli.it → UNA VITA NUOVA
LinguaItaliano
Data di uscita25 gen 2021
ISBN9791220316286
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    Anteprima del libro

    Concedetevi una vita nuova - Carlo Delli

    Cleofane

    DIARIO

    1. L’inizio

    26 e 27 Marzo 2010 Incontro con Antonio Origgi.

    Per tutte le Professioni Mediche – RIPROGRAMMA LE TUE CREDENZE INCONSCE.

    Obbiettivi del corso.

    Nel corso del seminario imparerai a conoscere com’è strutturato l’essere umano con le sue tre identità che pilotano e governano la nostra vita e ti verranno forniti gli strumenti necessari per diventare l’artefice del tuo destino.

    Durante il week end imparerai a:

    - apprendere e diventare autonomo nell’utilizzo di una delle principali tecniche di riprogrammazione dell’inconscio, la nuovissima IWAY* per sciogliere le tue credenze limitanti e creare la realtà che desideri;

    - ripristinare la connessione ottimale tra le varie parti del cervello con alcune importantissime tecniche di kinesiologia applicata per ridurre lo stress, l’ansia e la paura di affrontare situazioni cariche di emotività.

    (*IWAY è l’abbreviazione di Integration Way, la Via dell’Integrazione)

    Il corso per medici prometteva un nuovo modo di affrontare non solo la professione ma la vita intera. Mi attirò perché in quel tempo il solo andare a lavorare mi era di grande peso; la professione in se stessa l’ho sempre amata ma non sopportavo più sia la burocrazia sempre più devastante sia la crescita smisurata dei costi di gestione del mio Studio medico.

    Il programma andava ben al di là di semplici competenze professionali e così, per somma fortuna, si iscrive anche la mia compagna, Isora.

    Arriviamo di buon mattino a Bologna, iniziamo il corso. Tutti professionisti, molti medici. Antonio Origgi ci parla di come è strutturata la nostra mente, anzi LE NOSTRE menti… avrei dentro di me due menti inconsce sempre attivissime che condizionano enormemente la mia vita e quella di tutte le persone!!

    In questo corso viene messo l’accento sulla nostra mente istintuale/emotiva che chiamiamo per comodità Sé Istintivo, e viene nominata poco quella logica, il Sé Mentale. Abbiamo poi una mente superiore che ci distingue dagli animali, l’Io Cosciente, capace di osservare le altre due.

    Comunque sia avrei menti nascoste che comandano i miei pensieri e le mie azioni... mi pare possibile e plausibile, il ragionamento mi torna... ma sarà proprio così?

    Per verificarlo Antonio ci offre delle prove, dei test: <>.

    Nella posizione di contatti crociati, importantissima e da tenere sempre in questi casi, eseguo il tutto, facendo al mio SÉ ISTINTIVO le due richieste, vediamo che succederà... (cercate sul web il come e il perché di questa posizione, se non trovate niente scrivete in ricerca Contatti crociati – Antonio Origgi).

    Nel passo successivo impariamo a fare il test muscolare col braccio alzato usando due coppie diverse di affermazioni alle quali la risposta giusta è alternativamente sì e no: se l’affermazione è giusta e quindi la risposta è il braccio si abbassa con difficoltà, ma se l’affermazione è sbagliata e quindi la risposta è No il braccio si abbassa facilmente, e questo indipendentemente dalla mia volontà. Caspita! C’è qualcuno che mi toglie forza ai muscoli quando dico una falsità o se penso qualcosa di sgradevole... una scoperta ricca di promesse positive: qui dentro di me c’è una mente sconosciuta che sta sempre attenta a quel che accade, e anche a quel che dico! E che reagisce, che risponde!

    Poi testiamo una prima frase molto importante per capire come procedere: <>: il mio braccio non si abbassa e questo è molto positivo. Vuol dire che il mio Sé Istintivo è disposto a collaborare per modificare le sue abitudini (vedremo alla fine di questo capitolo cosa fare se la risposta fosse stata negativa).

    La sera stessa, durante la cena, ecco che arriva la risposta alla prima domanda fatta al mio Sé Istintivo: da tempo cercavo di ricordare il nome di quella città all’interno dello Srī-Lanka dove avevo visitato dei templi, ma per punto preso non ero mai voluto andare a vedere sulla cartina, era quindi la domanda giusta che da più di un anno mi facevo senza avere risposta, e ora guarda un po’, chiesta nel modo giusto al mio inconscio eccola arrivare subito: era Kandy, sì, proprio la città di Kandy, funzionava!

    Da allora ho usato e uso molte volte questa possibilità: chiedendo nella maniera giusta, nove volte su dieci la risposta arriva in breve tempo. Nomi di attori, quel posto visitato, chi ha scritto quel romanzo, come si chiamava la professoressa? Da subito, a minuti, a volte ore, la risposta arriva; ed è sempre una gran bella soddisfazione constatare realmente che il vostro Sé Istintivo è lì che vi ascolta e vi aiuta.

    Potete chiedere anche dove avete lasciato le chiavi o dov’è il libro sparito da tempo, etc. etc. ...

    A metà mattina del secondo giorno, durante l’intervallo, ecco arrivare anche il nome del mio Sé Istintivo. Cavolo, non c’erano dubbi, avevo la certezza assoluta che fosse proprio quello; certezza assoluta sì, ma... quel nome non mi piaceva affatto. Lipperlì ci sono rimasto malissimo: Domenica! Ma che nome è Domenica!? Femminile oltretutto!

    Dopo un paio di giorni però ho capito che avevo fatto male a disdegnarlo e mi sono scusato con lui... anzi con lei... già, con lui o con lei? In effetti non sapevo che genere attribuire al mio Sé Istintivo, pensate che mi ci son voluti più di tre anni per stabilirlo! Non sono un buon allievo, voi potete certo fare di meglio.

    Fatto sta che dopo due giorni ho capito che in fondo era un bellissimo nome: la Domenica è festa! E in quanto al genere, nelle mie fantasie di bambino avevo sempre avuto un’eroina, non un eroe ma un’eroina bella e invincibile: Jane.

    Mi hanno poi detto che probabilmente i miei genitori volevano una figlia femmina e mia madre lo ha confermato: <>.

    Il corso continua. Appunti, domande, prove muscolari e su tutto la legge di attrazione, che non conoscevo ma che porta a fare immaginazione creativa! Il nostro pensiero che indirizza e forma la realtà! Ogni persona attira ciò che pensa, ma attenzione!, non ciò che pensa consciamente, bensì soprattutto ciò che pensa e vuole il suo Sé Istintivo.

    <> ma io NON seguo il consiglio e scrivo invece tre desideri molto impegnativi, i tre desideri per me più importanti a quel punto della mia vita (vedete che continuo a non essere un buon allievo).

    Li troveremo via via nella storia, li chiamiamo Desiderio Zero, Desiderio1, Desiderio2 (o DZero, D1, D2) ricordatelo).

    La mia compagna invece è un’allieva diligente e fa la sua lista di dieci desideri da realizzare, dai più facili ai più difficili.

    A un certo punto saltano fuori dei pendolini. Ho subito pensato malissimo: addio, mi son detto, ecco che si comincia con le stupidaggini... e invece no, ci viene spiegato che il pendolino non serve a predire il futuro o indovinare chissà cosa, ma che è come il test muscolare, serve a comunicare con l’inconscio.

    Il nostro Sé Istintivo infatti, tra le tantissime cose che fa, controlla sempre tutti i muscoli involontari ma può anche comandare quelli volontari (spesso parzialmente, basta pensare alla mimica involontaria del volto, ma a volte li può comandare tutti come nel caso del sonnambulismo), può quindi muovere il pendolino come vuole lui. Può farlo ad esempio in quattro direzioni diverse per dire sì, no, non so, non voglio rispondere.

    Sono molto ma molto scettico. Faccio col pendolino le quattro domande/affermazioni base (come mi chiamo esatto e sbagliato + cosa gradita e sgradita) e mi risponde sempre bene: sì, no, sì, no: sorbole! Faccio allora un’altra decina di test con risposte svariate e... le azzecca tutte!! Incredibile… anzi no, meraviglioso! Impossibile che sia un caso: 14 risposte giuste di seguito non possono essere un caso, e che rischio poi, se all’affermazione Sono juventino mi avesse risposto di sì lo avrei mandato a cagare e forse non sarei qui a scrivere tutto questo.

    Tutto perfetto quindi! Il mio Sé Istintivo non aspettava altro che lo contattassi, si è subito rivelato apertamente, ed è stato l’inizio di una NUOVA VITA.

    Ma per me è stato subito fin troppo facile.

    In quei due giorni ho ricevuto, e riceviamo tutte/i, moltissime informazioni: prese una per una le capiamo, ma tutte insieme non riusciamo a comprenderle, cioè non riusciamo ad acquisire a tutti i nostri livelli ogni loro significato.

    Questa mia facilità di contatto, questa immediata e palese risposta del mio Sé Istintivo, mi ha fatto credere che fosse tutto semplice e ben controllabile, senza sforzo. Ma non è così e me ne sono reso poi conto, come vedremo.

    Il nuovo mondo in cui mi apprestavo finalmente a vivere è vastissimo. Gli avvenimenti sono stati anche traumatici, ma tutti positivi, perché sotto la nuova luce di una CONSAPEVOLEZZA e un SAPERE molto più reali di quelli avuti fino allora.

    _____________

    Cosa sarebbe accaduto se alla prima affermazione per me è facile cambiare il mio inconscio avesse risposto No?

    È in effetti ciò che è successo a diversi partecipanti; e comunque ogni persona scopre durante il suo percorso diverse credenze inconsce limitanti da cambiare.

    Per cancellare una credenza e registrarne una nuova si usa uno schema in più punti chiamato Change, sempre usando il test muscolare per dialogare con il Sé Istintivo.

    Attenzione: considerate bene che vi faccio qui, come più avanti per altri schemi, solo un riassunto per darvi un’idea del percorso da imparare. Spiegare esattamente schemi e tecniche vorrebbe dire scrivere un altro libro, anche nel senso di un libro diverso, mentre questo deve svelarvi l’esistenza di tali conoscenze e darvi la voglia di approfondire, come del resto ho fatto io, negli anni e con costanza.

    Allora: si parte sempre dalla posizione di contatti crociati e ci si rivolge al Sé Istintivo con una frase semplice, al presente, atta a valutare quanta resistenza pone lui contro il cambiamento della credenza. In questo caso la frase è semplicemente la stessa che abbiamo testato: Per me è facile cambiare.

    Ripetiamo in continuo la frase, con convinzione profonda, e in genere tra i 5 e i 15 minuti sentiamo una risposta, che può essere mentale ma meglio se emozionale e/o fisica. Lo dirò molte volte: il Sé Istintivo comunica con emozioni spesso collegate a sensazioni fisiche: pianto o riso, groppo in gola o sensazione di benessere, caldo o freddo, pelle d’oca, brividi, movimenti allo stomaco o alla pancia, etc. etc..

    Capirete se la sensazione è di rifiuto o di accoglienza, percepirete cioè se è negativa o positiva. Nel primo caso di sicuro il test muscolare risulterà ancora negativo, nel secondo quasi sicuramente risulterà invece positivo e si passa ad altro.

    Nel caso il test rimanga negativo significa che la credenza è molto radicata e si fanno altri test specifici che non rientrano nello scopo di questo scritto.

    Ci si basa sempre sull’accoglienza e la conoscenza di noi stesse/i con pazienza e amore, come vedrete nel corso della storia.

    Il problema iniziale più grande è nel caso in cui le resistenze delle vostre menti inconsce siano molto ma molto più forti della vostra volontà ed energia consce.

    Fintanto non conoscete bene le vostri menti inconsce, voi vi immedesimate completamente con loro, credete di essere principalmente i vostri Sé Mentale e Sé Istintivo, non vi rendete ancora conto di essere in realtà, come esseri umani, soprattutto Io Cosciente.

    È purtroppo normale immedesimarsi nelle nostre menti inferiori, che sono tali solo evolutivamente, nel senso che sono le stesse degli animali, ad esempio di un cane o di un cavallo (solo che il nostro Sé Mentale è enormemente più sviluppato e il nostro Sé Istintivo impara anche cognizioni tipicamente umane).

    Ma la mente che ci distingue radicalmente dagli animali è soprattutto

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