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La libertà è un percorso
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E-book51 pagine45 minuti

La libertà è un percorso

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Info su questo ebook

La libertà è un percorso è una guida sintetica e pratica, Angelo Mammetti pone uno sguardo esperto sul corpo come mezzo per cambiare le emozioni e alcuni "mali" che di fatto oggi non hanno soluzioni come Ansia Panico e paure. Il presupposto nasce dalla costatazione che il corpo e la mente sono reciprocamente influenti: una visione speculare l'uno dell'altra.U na guida prezionsa per l'auto aiuto, semplice e efficace.
LinguaItaliano
Data di uscita15 feb 2018
ISBN9788827572764
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    La libertà è un percorso - Angelo Mammetti

    INTRODUZIONE

    L’ aspetto più difficile di ConsapevolmenteCorpo è spiegare cosa sia.

    Il mio desiderio profondo è che le persone sperimentino direttamente ciò che è, dato che a parole non si può fare esperienza di qualcosa che è completamente ‘fisico’, e che è determinante per costruire la propria Libertà.

    Per fisico intendo anche ciò che normalmente viene attribuito allo ‘spirituale’, o al mentale (o razionale a seconda di chi lo usa). Attribuito a tutto ciò che contempla una particolare e presunta ‘sensibilità’, perché, per quanto si tenti di elevarla spiritualmente o mentalmente oltre la soglia del nostro essere animali, sempre ai sensi è legta ed è sempre il corpo ad essere coinvolto.

    In questa serie di E-book, cercherò di dare le istruzioni che ritengo indispensabili perché una persona possa autonomamente ricercare ciò che, per trovare il suo equilibrio, può portarla ad essere il più possibile libera da qualsivoglia agente esterno. Che lo cerchi nello spirito, nella scienza, nell’arte e ovunque pensi che si trovi, ciò che gli/le impedisce di contattare il suo equilibrio parte dalla coscienza e dalla successiva consapevolezza di dove e come quello naturale si sia distorto, o sbilanciato.

    C’è un altro fatto da mettere in evidenza: quando uno sta male non c’è nessuno che abbia il diritto di ‘giudicare’ cosa egli fa per stare bene. Nemmeno io, quindi.

    Quello che mi propongo io è di mostrare che siamo condizionati anche in questo, anche nello scegliere ciò che è meglio per noi. Siamo condizionati a credere che rientriamo in certi schemi ben definiti e che ciò che possiamo fare è solo quello che ‘funziona’ perché funziona per gli altri. Ma la scelta vera dovrebbe essere libera anche nello scegliere quello che ‘funziona per gli altri’, se si sente che è buona per sé stessi.

    Siccome ritengo che le ‘stampelle’ (cioè tutto ciò che serve a ‘sostenere’ il ripristino della salute in tempi di urgenza) siano invenzioni fondamentali, credo che ad un certo punto ci si ritrovi a dover fare i conti con la propria autonomia... o con la dipendenza. È a quel punto che per poter scegliere in reale Libertà, si dovrebbe tener conto del fatto che non si è coscienti di chi si è, ma unicamente di chi si ‘crede’ di essere. Di chi abbiamo imparato a credere di essere. Di chi è meglio essere.

    La tesi di fondo di ConsapevolmenteCorpo è che nel crescere abbiamo imposto al nostro corpo ciò che riteniamo congruo alle nostre idee sulla realtà, quelle che ci hanno IN-segnato a far diventare nostre. Nel tempo, per mantenere inalterato ciò che è diventato, il nostro corpo deve scegliere eventuali nuove idee che siano solo congrue a come ormai è diventato Lui. In un circolo vizioso che si autoalimenta e di cui ci sembra di essere prigionieri. Lo siamo in realtà, ma abbiamo anche gli strumenti per uscire da quella prigione.

    Io ritengo che è partendo dal corpo, l’aspetto più denso della nostra esistenza, che possiamo rompere quel circolo e farlo diventare ‘virtuoso’.

    È a questo punto, però, che si blocca la possibilità di far capire di cosa è ConsapevolmenteCorpo perché il mettere in relazione la struttura fisica con quella mentale e psichica sembra impossibile. Anche se ormai accettata a tutti i livelli, la relazione fra quelli che vengono considerati due mondi separati viene mantenuta sempre vaga, se non conflittuale o impossibile.

    Tant’è: ci ha pensato Alexander Lowen con la Bioenergetica a chiarire la questione.

    Quello che propongo io, con una sintesi per nulla esaustiva, è che cambiando il nostro corpo possiamo cambiare le nostre idee, che, cambiando, liberano il corpo dai condizionamenti, tale per cui poi lui libera la mente da idee imposte, che libera… e avanti così, aprendo un ‘circolo virtuoso’, in un processo di auto-esplorazione che non può che portare ad una reale consapevolezza di chi si è.

    Cosa se ne faccia poi ognuno di questa consapevolezza è

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