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L'Orgasmo Terapeutico: Quando il piacere scaccia il dolore
L'Orgasmo Terapeutico: Quando il piacere scaccia il dolore
L'Orgasmo Terapeutico: Quando il piacere scaccia il dolore
E-book159 pagine2 ore

L'Orgasmo Terapeutico: Quando il piacere scaccia il dolore

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Info su questo ebook

L’orgasmo esiste, fa parte della natura umana, e non deve essere associato solo ed esclusivamente all’attività riproduttiva, giacché i rapporti sessuali possono e devono avere anche una funzione che sia di diletto, di appagamento, e non solo mirata a generare figli. Un concetto ancora difficile da accettare, soprattutto in alcune parti del mondo.
"Orgasmo terapeutico", va proprio in questa direzione: scritto da Alain Héril sulla base di interviste e inchieste condotte interrogando circa 600 persone di varie categorie socio-professionali, questo testo vuole guardare all’orgasmo sotto una nuova prospettiva, evidenziandone in particolare gli aspetti positivi e benefici che si possono trarre dal raggiungimento dello stesso.
Diviso in tre parti, il libro si concentra sugli effetti terapeutici dell’orgasmo: leggendolo, si scopre così che raggiungere l’orgasmo può avere effetti benefici per lenire dolori alla testa, per trarre maggiore beneficio dalle cure seguite e dai farmaci assunti per combattere malattie anche importanti.
Ben inteso - l’autore si sofferma più volte su questo punto, e non manca di rimarcarlo di frequente - ciò non significa che l’orgasmo possa essere considerato un sostituto o un’alternativa valida ed efficace alle medicine e alle cure prescritte dai medici. Assolutamente no. Ciò che si vuole intendere, e ciò che l’autore vuole trasmettere ai suoi lettori, è l’idea che l’orgasmo possa aiutare ad affrontare meglio la malattia e come esso possa avere degli effetti rigeneranti sul proprio corpo.
Questo avviene - sostiene l’autore - perché l’orgasmo aiuta a guadagnare fiducia in sé stessi, a vivere meglio il rapporto con il proprio corpo e con gli altri, cosa che dona sicurezza a chi lo vive. Del resto, è risaputo che affrontare una malattia quando si hanno dentro di sé le forze e le energie necessarie, e quando si sta bene con sé stessi, può rendere le cure più efficaci.
LinguaItaliano
Data di uscita8 lug 2021
ISBN9788892721807
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    Anteprima del libro

    L'Orgasmo Terapeutico - Alain Héril

    PREFAZIONE

    L’essenza della felicità nella vita è la felicità sessuale

    Wilhelm Reich

    Aboliremo l’orgasmo!

    George Orwell, 1984

    L’orgasmo è un momento dell’atto sessuale che è vissuto come una gratificazione, un culmine, un obiettivo, un Graal… Quali che siano le parole utilizzate per descriverlo, si è comunemente soliti ammettere che l’orgasmo «fa del bene». Ma che cosa si intende per «fare del bene?». Esso fa del bene unicamente al corpo, allo spirito, o ha forse l’orgasmo altre funzioni benefiche, come dire rigenerative?

    A partire dall’anatomia, dalla psicologia, dall’endocrinologia ma anche dalla psicologia e dalle relazioni umane, questo libro cerca di svelare una nuova visione dei benefici dell’orgasmo. Una visione ampliata, più sorprendente, più terapeutica. In effetti, poiché attiva le capacità di auto-guarigione e di equilibrio psico-emotivo, l’orgasmo aiuta ad attenuare certi sintomi (sia fisici che psicologici), ma è pur sempre importante sapere quali, perché e come lo fa.

    Questo libro si appoggia anche su delle testimonianze al fine di avventurarsi su terre innovative sulla storia dell’uomo e della donna che aprono la loro intimità con coraggio. È anche così che possiamo avere una conoscenza più ampia della sessualità umana, dei suoi piaceri e dei suoi benefici.

    CHE COSA SI INTENDE CON TERAPEUTICO?

    Questo libro sostiene l’idea che l’orgasmo possa avere una funzione terapeutica, ma che cosa si intende con «terapeutica»? Il sinonimo che subito viene alla mente è «cura», sulla base dell’idea che è terapeutico ciò che è in grado di curare. Questo lascerebbe intendere l’esistenza di una malattia, un sintomo che bisogna sconfiggere, sradicare. O, come avviene in questo libro, la dimensione terapeutica va dalla distensione o acquietamento, attraverso la comprensione del sintomo, per giungere a un miglior essere. Io non supporto l’idea che l’orgasmo curi qualsiasi malattia, quanto piuttosto che esso aiuti a comprendere quest’ultima, a placarla e a mettere in silenzio un dolore o un fastidio legato a un sintomo. Si tratta di una forma di effetto analgesico che può migliorare la maniera in cui viene vissuta una malattia e così perfino aiutare ad ottenere guarigione nel senso medico del termine: come dire, cioè, la scomparsa di un sintomo e dei suoi effetti negativi. L’orgasmo non sostituisce affatto l’assunzione di medicine o l’assistenza medica.

    Infatti non si deve dimenticare che la dimensione terapeutica non concerne unicamente il corpo ma anche lo spirito e tutto ciò che ha un’influenza benefica sul pensiero, su ciò che si prova; in questo senso allora si può intendere una dimensione terapeutica. In questo senso, l’orgasmo chiaramente fa leva su un migliore rapporto con sé stessi ma anche su un migliore modo di vedere la relazione tra il proprio corpo e quello degli altri.

    Etimologicamente, «terapeutico» deriva dal greco therapeutikos che significa «attento a, utile a, curativo». Questa radice greca rinvia comunque all’idea di curare e di guarire, con la nozione associata di prendersi cura di. In effetti, l’orgasmo è una maniera di prendersi cura di sé. In questo senso, vi è un valore terapeutico che noi esamineremo qui sotto vari punti di vista.

    PARTE I

    FISIOLOGIA E PSICOLOGIA

    DELL’ORGASMO

    1. ORGASMO E NEUROBIOLOGIA

    «Gli studi in neuro-diagnostica mostrano che questo sistema complesso di zone cerebrali cognitive superiori è sollecitato durante la sessualità. Queste zone sono coinvolte nella stima del sé, nella rappresentazione mentale del sé in funzione di esperienza personali passate e presenti e nella capacità di integrare l’altro a sé».

    Francesco Bianchi-Demichelli

    Ginecologo psicosomatico dell’ospedale universitario di Ginevra

    Che cos’è l’orgasmo? Qualcosa che ribolle…

    La parola orgasmo deriva dal greco orga, che significa ribollire d’ardore. È il punto culminante dell’atto sessuale, l’apice dell’eccitazione e del piacere.

    Secondo Gérard Leleu (si veda la bibliografia), medico e sessuologo, il piacere orgasmico è definito più spesso in base alla sua intensità. È l’esperienza più intensa che un essere umano possa provare naturalmente. È un piacere che non è che di origine sessuale e che si verifica dopo aver provato un eccitamento preciso. In generale, l’orgasmo si verifica (anche se vi sono dei segni precursori) in maniera improvvisa e brusca. Esso dura qualche secondo. Sensazioni multi-orgasmiche possono prolungare la sensazione di piacere fino a qualche minuto di durata, e ciò vale soprattutto per le donne (per gli uomini è più raro che questo si verifichi). L’orgasmo non è localizzato unicamente nelle parti genitali dirette (il sesso). Esso si irradia nell’ano, nel perineo, nel basso ventre, nel pube, nell’interno coscia, insomma, in tutto il corpo. L’orgasmo è un’espressione altamente emozionale che causa delle modifiche della coscienza di sé e di ciò che lo circonda.

    Kinsey, Masters e Johnson e il ciclo sessuale

    Kinsey (1894-1956), entomologo americano, ha dedicato gran parte della sua vita allo studio dei comportamenti sessuali dei suoi contemporanei. Nel 1947 ha fondato l’Istituto per la Ricerca Sessuale (Institute for Sex Research) – conosciuto poi come Kinsey Institute –, luogo di ricerca e di riflessione sulla sessualità umana. Oltre ai suoi grandi apporti alla sessualità femminile e all’individuazione dell’omosessualità come sessualità non patologica, Alfred Kinsey ha messo in luce i benefici dell’orgasmo come via di acquietamento e di equilibrio. A suo avviso, il vissuto orgasmico tiene insieme la coppia e la rafforza. Egli ha messo in parallelo una pratica regolare dell’orgasmo (originato da una masturbazione o meno) e la nozione di «gioia di vivere».

    All’inizio degli anni ’60, William Masters (1915-2001) e Virginia Johnson (1925-2013) furono i pionieri della ricerca scientifica sulla sessualità umana. La loro griglia di lettura dell’atto sessuale tiene conto, ancora oggi, del punto di riferimento in sessuologia. Essi hanno dimostrato che la risposta sessuale comporta quattro fasi: la fase di eccitazione corrispondente alla crescita del piacere in seguito a stimolazioni sessuali (dirette o indirette), la fase di appiattimento (plateau) coincidente con un livello di eccitazione costante, la fase di orgasmo o la crescita del piacere sessuale accompagnata dal perineo e da una eiaculazione per gli uomini, e la fase detta di risoluzione che è la fine dell’eccitazione sessuale, accompagnata da sensazioni di riposo e di rilassamento più o meno intense. Il loro lavoro ha messo allo stesso modo in luce la capacità multi-orgasmica femminile.

    Masters e Johnson vedono l’orgasmo come il culmine della relazione sessuale, un Everest che chiunque sembra ricercare per conferire alla sessualità una gratificazione maggiore e prevedibile. Tuttavia, Masters e Johnson non determinano davvero a che cosa serva davvero l’orgasmo e che cosa esso sia e, da ultimo, se esso abbia una qualche utilità per l’essere umano.

    I lavori di Kinsey e di Masters sono un punto di riferimento. Tuttavia, è interessante esaminare come l’orgasmo è stato appreso durante tutto il corso della storia occidentale. Da Ippocrate, che pensava che le donne producessero sperma quando gioivano (ciò al fine di avere dei bei figli) all’omertà posta sul godimento femminile nel XIX secolo, passando attraverso l’ignoranza anatomica del clitoride nel 1998 (opera di Helen O’Connel), la storia racconta con eloquenza la paura occidentale della dimensione di godimento della sessualità non procreativa¹ e del rapporto in funzione orgasmica. Stando così le cose, la ricerca neuro-endocrinologica ha fatto grandi progressi ed è proprio a questi ultimi che noi rivolgiamo ora il nostro interesse.

    Descrizione fisiologica e ormonale dell’orgasmo

    L’orgasmo è ciò che si potrebbe ben chiamare una ondata ormonale. In effetti noi siamo soggetti, per raggiungerlo, a diversi tipi di ormoni che si potrebbero definire ormoni del piacere. Questi ci conducono a uno stato che dischiude il desiderio e permette l’incontro amoroso e sessuale.

    La feniletilamina – chiamata anche PEA – è uno di questi ormoni. Essa genera un’euforia: stiamo bene con la persona che amiamo e dimentichiamo tutto il resto. È l’ormone della passione amorosa.

    L’oxitocina, conosciuta anche come ormone dell’amore, è prodotto in grandi quantità durante l’orgasmo. Essa unisce il momento orgasmico a sensazioni di rilassamento e di ottimismo. Produciamo oxitocina anche quando siamo abbracciati, presi tra le braccia di qualcuno o – per alcune donne – durante l’allattamento (e durante il travaglio, dato che essa agisce sulle contrazioni uterine), momenti pieni di tenerezza e di amore. L’oxitocina crea una forma di attaccamento alla persona per la quale si provano sensazioni orgasmiche (ritornerò più tardi sui benefici di questo ormone che gioca un ruolo preponderante nella dimensione terapeutica dell’orgasmo). Certi ricercatori, oltre ai medici², associano la produzione di oxitocina con la diminuzione dello stress, e sono del parere che essa abbia degli effetti benefici nella cura di certi tipi di tumori.

    La dopamina è chiamata ormone della ricompensa. È questa che si attiva nelle problematiche aggiuntive. Essa ci conduce allo stesso modo a voler ritrovare un volto desiderato, un corpo amato. Questo ormone gioca un ruolo importante nei nostri bisogni di fedeltà e di appartenenza, poiché ci permette di associare il piacere con l’esperienza vissuta. Se viviamo un momento intenso e piacevole con una persona, avremo allora la tendenza a voler rinnovare questa stessa esperienza con la stessa persona.

    Infine, l’endorfina viene rilasciata dal nostro organismo durante sforzi prolungati. Questa morfina naturale del corpo procura una deliziosa sensazione di estasi. Essa viene anche distillata nel cervello nel momento dell’orgasmo anche per combattere lo stress o quando si avvertono dolori molto forti.

    Oltre a questa ondata ormonale, è interessante rimarcare che durante la fase orgasmica, i lobi laterali del cervello sono momentaneamente inibiti, cosa che attenua molto il controllo di sé e l’autovalutazione. Paura e ansia tendono, per loro natura, a sparire, lasciando così spazio ad espressione e comportamenti più pulsionali.

    Perché la dimensione ormonale dell’orgasmo può avere effetti terapeutici?

    Come avremo modo di mettere in evidenza, l’oxitocina e l’endorfina hanno delle azioni antidolorifiche naturali. L’oxitocina può essa stessa aumentare la soglia di tolleranza al dolore. Sembra anche che, durante l’orgasmo, il cervello si disconnetta dalle informazioni di dolore e ne perda alcune, cosa che può causare una forma di riorganizzazione cerebrale che conduce all’oblio. Ho capito molto grazie ai miei pazienti: ad esempio, rimarcare questo effetto antidolorifico legato all’orgasmo, così come sull’effetto sulle mestruazioni dolorose o sul mal di denti o di testa.

    L’eccitazione provata durante un rapporto sessuale ha effetti diretti sulla nostra vasodilatazione – vale a dire, sulla dilatazione delle vene –, aumentando così il nostro ritmo cardiaco. O, per meglio dire, più il sangue circola, più globuli bianchi e sostanze nutritive sono messe a disposizione del nostro corpo per aiutarlo a curarsi e a ripararsi da certi effetti negativi.

    Come si vede, l’accrescimento dello stato di eccitazione e il rilassamento che si prova in seguito all’orgasmo provocano una tempesta ormonale intensa. Non si può non sottolineare come la nozione di ricompensa, nata dalla secrezione di dopamina, sia importante durante questo processo. Difatti, quando si verifica un orgasmo, la psiche si sente ricompensata dei suoi sforzi e la dimensione terapeutica legata all’ottenere questa stessa ricompensa non può essere più importante di così.

    ๏     L’IPOTALAMO

    L’ipotalamo è una piccola regione situata al centro del cervello. Esso funge da collegamento tra il sistema nervoso autonomo e il sistema endocrino. L’ipotalamo è implicato nella regolazione delle principali funzioni, come la fame, la sete, il sonno, la temperatura corporea, il comportamento sessuale e le emozioni.

    Lo scenario ormonale orgasmico All’inizio, il desiderio…

    La nozione di sforzi ricompensati va legata

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