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Mind Reader - Impara a leggere la mente
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E-book262 pagine3 ore

Mind Reader - Impara a leggere la mente

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Info su questo ebook

Credi sia possibile leggere la mente?
Lior Suchard può farlo.

È in grado di leggere i tuoi pensieri più segreti e sa cosa dirai prima ancora che tu apra bocca. Prima ancora che tu stesso ti renda conto di quello che vuoi dire.

Come ci riesce?
Nel libro te lo racconta.

Lior ha scoperto giovanissimo di avere questo potere e nel corso degli anni lo ha affinato per stupire il pubblico con le letture della mente, la manipolazione del pensiero e la telecinesi.
Con questo libro vuole offrirti l’occasione unica di scoprire i segreti e le strategie per sbloccare il potere della mente e far emergere il mentalista che c’è in te.


“Mi chiamo Lior Suchard e sono un mentalista. Intrattengo le persone mostrando il potere sbalorditivo della mente. Mi piace vedere i loro occhi spalancarsi per la sorpresa quando dico loro cosa stanno pensando o, meglio ancora, quando le induco a pensare quello che stanno pensando. Amo l’energia positiva che si sprigiona in tutti i miei spettacoli, negli incontri grandi e piccoli per le strade di Tel Aviv, in una trasmissione televisiva in Giappone o davanti a ottocento persone a Las Vegas. Gli spettatori, chiunque siano, tornano di nuovo bambini quando sperimentano quel senso di meraviglia. È per questo che lo faccio. Se la mia missione è regalare alle persone sorrisi e stupore con l’aiuto di un cucchiaio rotto, una manciata di chiodi d’argento, un taccuino e una matita, allora a me va bene. ”

Indice

1 - Il mentalismo rivelato – Ora dovrò ucciderti
2 - Una mente prodigiosa
3 - Il potere della mente – Tu pensi, dunque io sono
4 - Il potere della persuasione – Le grandi menti pensano all’unisono
5 - Sfrutta il potenziale positivo dell’energia
6 - Fidati del tuo intuito
7 - Sviluppa il pensiero creativo
LinguaItaliano
Editoremylife
Data di uscita18 apr 2013
ISBN9788863868142
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    Anteprima del libro

    Mind Reader - Impara a leggere la mente - Lior Suchard

    Lior Suchard

    Mind Reader

    Libera il potere della tua mente

    per ottenere quello che vuoi

    Titolo originale: Mind Reader - Unlocking the power of your mind to get what you want

    Copyright © 2012 by Lior Surchard. All rights reserved. Haper-Collins Publishers, New York

    I link presenti all'interno del libro si riferiscono a video in inglese, non sottotitolati.

    Una lettura corretta di questo libro permette però di seguirne il senso senza dover necessariamente capirne le parole.

    Traduzione: Ilaria Ortolina

    Editing: Katia Prando

    Revisione: Sonia Vagnetti, Natalia Priore, Monica Talacci

    Impaginazione e Grafica di copertina: Matteo Venturi

    I Edizione: Gennaio 2013

    © 2013 Edizioni My Life

    www.mylife.it - Via Garibaldi, 77 - 47853 Coriano di Rimini

    ISBN 978-88-6386-206-5

    ISBN Ebook 978-88-6836-814-2

    L'autore di questo libro non dispensa consigli medici né prescrive l'uso di alcuna tecnica come forma di trattamento per problemi fisici e medici senza il parere di un medico, direttamente o indirettamente. L'intento dell'autore è semplicemente quello di offrire informazioni di natura generale per aiutarvi nella vostra ricerca del benessere fisico, emotivo e spirituale. Nel caso in cui usaste le informazioni contenute in questo libro per voi stessi, che è un vostro diritto, l'autore e l'editore non si assumono alcuna responsabilità delle vostre azioni.

    Per Tal,

    che mi riempie di pensieri felici.

    Non sarei riuscito a fare nulla

    di tutto questo senza di te.

    Prefazione - Il mentalista si racconta

    Los Angeles, 23 marzo 2009, ore 21:28 p.m.

    Una sera mi trovavo a Los Angeles a una festa con un amico e la sua famiglia e, tornando a casa, notammo che una macchina ci aveva seguito fin dentro il complesso residenziale chiuso da cancelli. Ci fiondammo in casa, chiedendoci cosa fare, mentre l'automobile parcheggiava dalla parte opposta della strada. Eravamo in quattro e decidemmo di tornare fuori a investigare. L'unione fa la forza, pensavamo. Ma proprio mentre uscivamo avanzando nell'oscurità, un uomo corpulento saltò fuori dall'auto urlando: Non muovetevi. Chiunque voi siate. Polizia. Teneva in mano una pistola. L'abbiamo visto fare tutti nei film, ma quando succede nella realtà è veramente spaventoso. Nella mia mente si affollavano vari pensieri, nessuno dei quali era positivo. Poi, quasi prima che me ne accorgessi, sopraggiunsero altre sei automobili della polizia a sirene spiegate mentre un elicottero volava in cerchio sopra di noi illuminando il cielo. Che cosa stava succedendo? Il primo poliziotto mi urlò qualcosa, facendomi segno di avanzare. Tutt'intorno a me le luci lampeggiavano e c'erano rumori e movimenti incessanti, ma non riuscivo a distogliere lo sguardo dalle pistole. Nel giro di qualche secondo mi ritrovai ammanettato, con le mani giunte davanti a me e poi sollevate sopra la testa. Il poliziotto mi teneva la testa abbassata, in modo non violento ma deciso. Invasivo. Cercavo il suo volto, i suoi occhi, ma non riuscivo a vedere nulla. L'unica cosa che riempiva la mia mente era la parola perché? e sentivo una morsa alla gola per la paura. Il poliziotto estrasse dalla tasca della mia giacca un cucchiaio rotto, una manciata di chiodi d'argento, una matita e un piccolo taccuino. Brandì il cucchiaio rotto davanti al mio viso come fosse un'arma, urlando furiosamente: Che diavolo è? Che diavolo è questo?. Per un attimo rimasi in silenzio. Sotto shock.Sono… sono un mentalista balbettai. Uno che legge il pensiero. Uno che fa spettacoli?. Mi fissò con aria scettica, lanciò uno sguardo agli oggetti che aveva in mano, poi scosse la testa e mi ordinò di tenermi in equilibrio su una gamba.

    Si scoprì che credeva avessi guidato in stato di ubriachezza (ma non ero ubriaco) e aveva chiamato i rinforzi quando aveva visto quattro uomini uscire di casa e avanzare verso di lui. Il succo della storia è che tutto quello che l'agente mi trovò addosso era un cucchiaio rotto, qualche chiodo d'argento, una matita e un piccolo taccuino. Il cucchiaio l'avevo spezzato in due con il potere della mente alla festa privata due ore prima. I chiodi, invece, mi esercitavo a piegarli per preparare uno spettacolo che avrei tenuto la settimana successiva presso un'emittente giapponese. E la matita e il taccuino servivano per le quotidiane acrobazie della mente: non sai mai quando potresti averne bisogno. Questi oggetti significano tutto per me. Letteralmente. Sono i miei attrezzi del mestiere e mi hanno permesso di lasciare la mia piccola cittadina in Israele e di girare il mondo, ospite di trasmissioni televisive, spettacoli dal vivo, conferenze, convegni d'affari e fiere.

    Quando sei in una situazione come quella dove temi per la tua vita, con strani pensieri che ti balenano nella mente, ti ritrovi ridotto alla tua essenza. Mentre mi tenevo in equilibrio su una gamba e dimostravo di non essere ubriaco né pericoloso, il poliziotto guardò di nuovo il cucchiaio e disse: Un mentalista?. La voce esprimeva sospetto, ma il suo sguardo era aperto, vulnerabile. Presi il taccuino e la matita, lo guardai in viso e appuntai qualcosa che tenni per me. Poi gli dissi: Se le chiedessi di pensare a un numero da uno a cento, quale sarebbe?. Non avevo più paura. Ci pensò su per un momento poi rispose: Ventotto. Strappai la pagina dal taccuino e gliela diedi. C'era scritto: Il poliziotto dirà 28. Era entusiasta, il suo sorriso si allargò da un'orecchia all'altra, come se fosse un bambino.

    Mi chiamo Lior Suchard e sono un mentalista. Intrattengo le persone mostrando il potere sbalorditivo della mente. Mi piace vedere i loro occhi spalancarsi per la sorpresa quando gli dico cosa stanno pensando o, meglio ancora, quando li induco a pensare quello che stanno pensando. Amo l'energia positiva che si sprigiona in tutti i miei spettacoli, negli incontri grandi e piccoli per le strade di Tel Aviv, in una trasmissione televisiva in Giappone o davanti a ottocento persone a Las Vegas. Gli spettatori, chiunque siano, tornano di nuovo bambini quando sperimentano quel senso di meraviglia. È per questo che faccio quel che faccio, e il mio confronto con il poliziotto me l'ha ricordato. Se la mia essenza è di regalare alle persone sorrisi e stupore con l'aiuto di un cucchiaio rotto, una manciata di chiodi d'argento, un taccuino e una matita, allora a me va bene. Tra l'altro, quell'esperienza ha arricchito il mio repertorio con un'altra storia divertente da raccontare e anch'essa fa parte della mia essenza. Non è vero, agenti di Los Angeles?

    Uno - Il mentalismo rivelato Ora dovrò ucciderti

    Quindi che cosa fa un mentalista? In questo momento sono incredibilmente occupato e mi esibisco in ogni parte del mondo: Las Vegas, New York, Los Angeles, Giappone, Sudafrica, Russia, Europa, Israele e l'elenco continua. Nel giro di una sola settimana ho viaggiato in tre diversi continenti. Spesso dormo sugli aerei e porto con me parecchi telefoni. Non so mai chi potrebbe chiamarmi o quando. Una settimana potrebbe essere il re di Romania e la settimana successiva Donna Karan, oppure un esperto di alta tecnologia, con qualche oligarca russo che nel frattempo mi chiede semplicemente di farmi trovare in un campo d'aviazione privato a una certa ora. E tra l'altro mi raccomanda di non arrivare in ritardo. Partecipo ai talk show televisivi di molti Paesi, compreso il Tonight Show di Jay Leno. Vado fortissimo in Giappone. Chissà perché. Lavoro alle fiere e agli eventi internazionali di aziende come la Coca-Cola, la Microsoft, la BMW e l'Omega. Vengo invitato alle convention delle grandi imprese per rompere il ghiaccio prima delle riunioni, in modo che i miliardari giochino secondo le regole, e sono invitato alle feste private di Hollywood per intrattenere le stelle del cinema e i loro amici VIP. Ho aperto lo spettacolo di Joan Rivers a Las Vegas, dove tengo anche uno spettacolo tutto mio. Sì, sono ben accetto a Las Vegas, a patto che resti fuori dai casinò. A proposito, le storie che circolano sulla lista nera sono vere!

    A volte, quando mi capita di trovarmi sulla spiaggia o al mercato o in un ristorante del posto, mi esibisco. Non riesco a trattenermi. Cammino per strada e, prima ancora di accorgermene, vado incontro a qualcuno e mi esibisco. Sorprendo le persone con i miei giochi mentali e loro mi guardano chiedendo: Oh mio Dio, come hai fatto?. È divertente. Amo l'energia che si sprigiona. È un avventura entusiasmante, e ovunque vada do il meglio di me nell'esibizione. Magari sono reduce da un volo infernale di dodici ore, ho litigato con il mio manager, mia madre e la mia fidanzata, ma nel pubblico nessuno lo percepisce affatto. Controllo la stanchezza e le emozioni sulla soglia e poi, quando salgo sul palcoscenico o entro in una stanza, accendo la mente alla massima potenza e divento Lior Suchard Extreme, intrattenitore soprannaturale. L'energia positiva e il contatto umano sono tutto per me. Vivo per mostrare agli altri quanto è strabiliante la mente; per farli sorridere, per farli uscire da se stessi ed esclamare: Caspita!. Che si tratti di una star di Hollywood, dell'amministratore delegato di una società dal fatturato mirabolante o della persona che siede di fronte a me all'aeroporto, per me è lo stesso. Voglio che la gente si meravigli.

    Per vedere lo sguardo meravigliato che amo tanto suscitare in persone scelte a caso quando vado in spiaggia e dico loro esattamente quando sono nate, visita questa pagina: www.mindreaderbook.com/birthday

    Dunque è questo che fa un mentalista, o intrattenitore soprannaturale (come mi definisco da qualche tempo a questa parte) quando non fugge dalla polizia. Ma forse questa spiegazione non risponde in modo esauriente alla domanda. Che cosa fa esattamente un mentalista?

    Ebbene, in generale (e secondo Wikipedia) la tradizione dei mentalisti intesi come intrattenitori da palcoscenico risale al XVI secolo, ma chiaroveggenti e oracoli vengono citati già nei testi degli antichi greci. I mentalisti dimostrano di avere capacità mentali o intuitive altamente sviluppate. Di certo questa definizione mi si addice. Adopero la mia mente come uno strumento di precisione per leggere quella altrui, influenzare i pensieri, formulare previsioni e spostare o flettere gli oggetti senza toccarli (come il cucchiaio e i chiodi che tengo in tasca). Riesco a indovinare il nome del tuo primo amore, del tuo primo insegnante, del figlio che aspetti, il tuo segno zodiacale, il numero a cui stai pensando. Riesco a trasferire le emozioni da una persona all'altra usando il potere dell'energia positiva. E riesco a indovinare la tua prossima domanda: Ma ti prego, Lior, dimmi: come fai?.

    Durante una mia esibizione per una grande azienda, un uomo gridò proprio questa domanda nel bel mezzo dello spettacolo: Ma ti prego, Lior, dimmi: come fai?. Quando qualcuno interrompe inaspettatamente un mio spettacolo (e succede più spesso di quanto tu creda) cerco di mantenere un umore gioviale. Non voglio punirli. Quindi guardai quell'uomo, risi e poi dissi con un ghigno: Signore, se glielo dico, poi dovrò ucciderla. Ci fu una risata sommessa tra il pubblico e poi il silenzio, mentre l'attenzione della platea era di nuovo tutta su di me, pronta per il numero successivo. Ma l'uomo continuò imperterrito: Allora per favore potresti dirlo a mia moglie?. Tutti iniziarono a ridere come pazzi. Quel tizio mi aveva appena chiesto di uccidere sua moglie. Ora racconto questa storia durante tutti gli spettacoli.

    Ma per rispondere alla domanda, e senza uccidere nessuno, dirò che, fondamentalmente, uso i miei cinque sensi per creare una specie di sesto senso. Un senso della mente. Un intuito sensibile e molto perspicace. Poi combino questo speciale sesto senso con la vasta gamma di abilità che ho appreso per effettuare la lettura del pensiero, la persuasione, la telecinesi e altre cose meravigliose. Si tratta di abilità come il potere della suggestione, la lettura del linguaggio del corpo, la persuasione, le visualizzazioni guidate, l'analisi psicologica e la comunicazione non verbale. Unisco queste tecniche in varie combinazioni e le utilizzo per indirizzare le persone, influenzarle e leggere la mente. Assimilo una enorme quantità di informazioni e le impianto, anche. Uso parecchio il mio intuito. È questo il mentalismo: un'abilità, che probabilmente nel mio caso è in parte congenita e in parte appresa. Tutto ciò che faccio implica di usare la mente al massimo livello possibile.

    A volte è difficile analizzare e spiegare quello che faccio, perché lo faccio e basta. Pensa per un attimo all'amore. Quando le persone sono innamorate, sanno come ci si sente: semplicemente accade e per loro è perfettamente sensato. Non analizzano l'amore sul piano razionale. Eppure uno scienziato ci spiegherebbe che l'amore è chimica, che quando ci innamoriamo sperimentiamo un'accelerazione del battito cardiaco, rossore in volto e sudore alle mani per via della dopamina e della noradrenalina rilasciata dai nostri corpi. Detto in questi termini non suona più tanto romantico. E non spiega tutte quelle altre cose che fanno parte dell'innamoramento: finire le frasi dell'altro, sapere cosa l'altro sta per dire o quella sensazione di camminare sulle nuvole. Riduce a una scienza esatta un fenomeno che forse non lo è affatto.

    Nel corso degli anni ho inventato delle metafore per la mia attività di mentalista. Penso che la maniera più chiara per spiegarla sia concentrarsi sul modo in cui adopero e focalizzo la mente, perché questo è il fulcro di tutto ciò che faccio. Se pensi alla differenza tra un flash e un raggio laser, allora capisci cosa intendo. Entrambi sono fonti di luce, ma il raggio laser è più mirato, quindi ti permette di vedere di più. Di fare di più. Se un flash ti lampeggia negli occhi, resti accecato per un attimo; un raggio laser invece può tagliare un diamante. Credo che valga lo stesso per il pensiero. Quando lavoro i miei pensieri sono molto focalizzati e potenti, ed è così che faccio accadere le cose. Sfrutto intenzionalmente il potere della mia mente. In effetti noi percepiamo il pensiero al di fuori della mente perché proiettiamo i pensieri all'esterno, tutt'intorno a noi, e non solo dentro al cervello. Credo che tutti abbiano dei trasmettitori che servono a recepire e a inviare i pensieri, ma il punto è: quante persone li usano? Ciascuno di noi usa la mente in modo diverso. Pensaci. Tutti possono imparare a suonare il pianoforte, ma non tutti diventeranno Beethoven. Quello che faccio oggi come mentalista è usare questo dono così come l'ho perfezionato e sviluppato nel corso del tempo.

    Tuttavia, essere un mentalista implica qualcosa di più delle abilità mentali: per lo meno se vuoi farlo ad alti livelli nell'industria dell'intrattenimento. C'è un'altra componente altrettanto importante che va di pari passo con le abilità mentali. Mio padre lo chiama gene del mattatore o gene dell'intrattenitore. Sono abbastanza fortunato da avere anche questa qualità. Nel corso degli anni mi sono accorto di quanto essa sia fondamentale per la mia attività, quindi mi sono dedicato con particolare cura a comprenderla e svilupparla. Dopotutto, i miei spettacoli non avrebbero un grande valore d'intrattenimento se mi limitassi a salire sul palcoscenico, leggere la mente di qualcuno con aria dimessa, borbottare in modo goffo e timido, trascinarmi in giro volgendo le spalle al pubblico, ringraziare gli spettatori per essere venuti e poi sparire dietro le quinte. Vorrebbero indietro i loro soldi, e di certo non ci sarebbero emozioni positive sprigionate nell'aria alla fine dello spettacolo. Probabilmente il successo delle mie esibizioni dipende per il 50 per cento dalle mie abilità mentali (a tutti piace essere sbalorditi), ma l'altro 50 per cento si basa decisamente sullo spettacolo che metto in piedi, sull'intima connessione che instauro con il pubblico. Sulle trovate comiche, le battute e l'umorismo; sul rapporto che instauro; sulla sensazione di energia positiva. Nei miei spettacoli tutti questi elementi procedono di pari passo e il divertimento è garantito.

    Ma perché ti sto dicendo queste cose quando potresti benissimo venire a teatro e assistere a una mia esibizione? Permettimi di invitarti a un mio spettacolo, e scoprirai personalmente il potere della mia mente. Ma ricorda:

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