Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Scomparsi: Dal caso di Hanging Rock al mistero del passo Dyatlov. Storia e casistica di sparizioni anomale
Scomparsi: Dal caso di Hanging Rock al mistero del passo Dyatlov. Storia e casistica di sparizioni anomale
Scomparsi: Dal caso di Hanging Rock al mistero del passo Dyatlov. Storia e casistica di sparizioni anomale
E-book189 pagine2 ore

Scomparsi: Dal caso di Hanging Rock al mistero del passo Dyatlov. Storia e casistica di sparizioni anomale

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Scomparsi – Un saggio che indaga le più misteriose sparizioni della storia…

Persone scomparse nel nulla o ritrovate in aree già esaminate accuratamente, a volte prive di indumenti o di scarpe, altre volte vive ma senza ricordo di quanto accaduto, spesso rinvenute nelle vicinanze di corsi d’acqua, stagni o laghi.

Il presente saggio si focalizza su una serie di sparizioni anomale in cui le forze dell’ordine, gli esperti di indagini forensi, i coroner e i team di ricerca hanno ritenuto che non si potesse ipotizzare di essere di fronte a scomparse “standard” bensì a qualcosa di totalmente differente che rifugge le spiegazioni più comuni.

Esistono inoltre aree ben precise in cui i tassi di sparizione aumentano in maniera impressionante, aree che la toponomastica stessa va a definire come anomale: ponte del diavolo, montagna delle streghe, Devil’s Peak, Devil’s Den, Satan Hill, ecc., tutte connotazioni che rimandano a voci antiche su qualcosa di inusuale che avviene in quelle specifiche zone dagli albori dell’umanità.

Con questo libro scoprirai:
  • Nome dei luoghi e sparizioni: un’inquietante correlazione
  • Il caso Elisa Lam
  • Sparizioni anomale in Italia
  • … e molto altro ancora.
Un libro di Umberto Visani.
LinguaItaliano
EditoreQuantico
Data di uscita14 mar 2022
ISBN9788833802886
Scomparsi: Dal caso di Hanging Rock al mistero del passo Dyatlov. Storia e casistica di sparizioni anomale

Correlato a Scomparsi

Ebook correlati

Automiglioramento per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Scomparsi

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Scomparsi - Umberto Visani

    IndIce

    7 Introduzione

    9 Parte i

    Sparizioni anomale

    11 Premessa

    17 1 Le ricerche di David Paulides

    21 2 Sparizioni anomale in spazi aperti

    51 3 Nome dei luoghi e sparizioni: una inquietante correlazione

    67 4 Ritrovati in acqua

    103 5 Il caso Elisa Lam

    103 Il Cecil Hotel 104 La vicenda

    Elisa Lam/Lam-Elisa: una coincidenza incredibile?

    Un film…

    Eventi anomali

    111 6 Non solo in Nord America

    135 7 Sparizioni in Italia

    143 Parte ii

    Sparizioni nei secoli

    145 Premessa

    149 8 La colonia perduta di Roanoke

    155 9 Picnic a Hanging Rock

    159 10 Il mistero delle isole Flannan

    163 11 Scomparse di inizio Novecento

    175 12 Il mistero del Passo Dyatlov

    181 Conclusioni

    Bibliografia

    L’Autore

    Introduzione

    La scomparsa di persone non è un fenomeno recente ma, come ben si può comprendere, affonda le sue origini fin dagli albori dell’umanità.

    Incontri con animali predatori, operato di assassini e maniaci, tutti casi che, purtroppo, sono sempre capitati e continuano a verificarsi.

    Così come vi sono anche persone che, stufe della propria esistenza, decidono di far perdere le proprie tracce e ricostruirsi un futuro altrove, per quanto oggigiorno risulti più difficile, con i vari mezzi di controllo e di verifica delle identità.

    Ecco, il presente saggio non intende occuparsi di questi casi, bensì di tutta una serie di scomparse in cui le forze dell’ordine, gli esperti di indagini forensi, i coroner e i team di ricerca hanno ritenuto che non si potesse ipotizzare, per i motivi che vedremo, di essere di fronte a scomparse standard bensì a qualcosa di differente che rifuggiva le spiegazioni più comuni.

    Per far emergere gli elementi salienti che vanno a costituire il fulcro delle anomalie sarà necessario mostrare le vicende di numerosi soggetti spariti in circostanze inspiegabili, così come anche le storie di coloro che, pur in un quadro di riferimento del tutto parametrabile, sono invece stati ritrovati ma non sono stati in grado di ricordare molto di quanto fosse loro accaduto, in ciò aumentando ancor più l’aura di enigmaticità.

    Parte I Sparizioni Anomale

    Premessa

    Come accennato nell’Introduzione, vi sono specifici elementi che caratterizzano una scomparsa anomala da una potenzialmente provocata da cause comuni (animali, rapitori, assassini).

    Questi aspetti emergono dall’attento esame di centinaia e centinaia di casi, tutti accomunati da specificità che portano a inquadrare l’evento all’interno di una tipologia ben definita.

    Il primo ad aver notato questi elementi ricorrenti è lo studioso statunitense David Paulides, ex membro della polizia di San Jose in California, la cui vicenda racconteremo in dettaglio nel prosieguo. Per consentire al lettore di comprendere fin da subito quali siano questi elementi e di individuarli nell’esposizione dei singoli casi, procediamo a un elenco.

    I cani molecolari dei team di ricerca non riescono a trovare alcuna traccia olfattiva. Questo è un elemento che caratterizza praticamente il 99% dei casi che andremo a esaminare e che li differenzia dai casi standard. Infatti, malgrado il fiuto e le capacità dei cani utilizzati dai team di recupero, con stupore dei loro addestratori e dei membri dei team, i cani non sono in grado di percepire gli odori della persona scomparsa e paiono incapaci di seguire dove sia andata la persona che si sta cercando.

    Le vittime vengono ritrovate in un’area che era stata precedentemente esaminata con accuratezza. Tutti abbiamo in mente, per averle viste in molteplici film, come vengano effettuate le ricerche al

    12 SCOMPARSI

    setaccio tramite griglie: decine e, a volte, centinaia di persone, distanziate pochi metri le une dalle altre, percorrono passo passo l’area in cui il soggetto è stato visto l’ultima volta e in cui si sarebbe potuto dirigere. Sono ricerche minuziose, condotte da professionisti altamente addestrati e abituati a stare all’aria aperta, capaci di osservare la natura e cogliere indizi su dove una persona possa essere passata.

    Un elemento molto comune a queste sparizioni anomale è dato dal fatto che, se e quando venga ritrovato, il cadavere della persona scomparsa si trova in aree che erano state meticolosamente perlustrate, il che porta a concludere che il soggetto doveva trovarsi altrove durante le ricerche per poi essere stato successivamente collocato nell’area già esaminata. Questo è un aspetto che sorprende i team di recupero e le forze dell’ordine, dato che porta a escludere spiegazioni convenzionali.

    Mancanza di vestiti o di scarpe. Le vittime vengono spesso ritrovate senza scarpe o senza alcuni capi di vestiario, a prescindere dalla zona climatica in cui siano scomparse. Numerosi anche i tragici casi di bambini in tenera età, non ancora in grado di vestirsi/svestirsi, ritrovati senza scarpe o altri vestiti. Così come abbondano i resoconti di soggetti i cui vestiti vengono ritrovati ammonticchiati nei pressi dell’ultima area in cui sono stati visti, come se si fossero denudati senza motivo anche in contesti molto freddi.

    Perdita di memoria. Sono rari i casi in cui le persone vengano ritrovate, così come sono ancora più rare le volte in cui vengano

    PREMESSA 13

    ritrovate vive. In questi casi, la gran maggioranza non ricorda come si sia persa e che cosa sia accaduto durante le ore o i giorni in cui era sparita.

    Gli scomparsi vengono spesso ritrovati nelle vicinanze di corsi d’acqua/stagni/laghi. Per strano che possa sembrare, questo aspetto tende a ricorrere con una percentuale così alta da rappresentare una costante di ardua spiegazione. Dedicheremo un capitolo in particolare a casistica fortemente legata agli specchi d’acqua.

    Malfunzionamento di bussole e di altro equipaggiamento. Nel corso delle ricerche di persone scomparse, spesso vengono utilizzati mezzi aerei quali elicotteri o aeroplani per cercare di cogliere tracce di calore all’infrarosso oppure di avere un contatto visivo. Molti sono i casi in cui i piloti hanno lamentato problemi con la bussola, malfunzionamenti, indicazioni errate del nord magnetico. Problemi che, a volte, interessano anche coloro che poi scompariranno, i quali, prima di far perdere le proprie tracce, hanno dichiarato di avere problemi nello stabilire l’orientamento, oppure in casi in cui vi sono gruppi di più persone e una di esse scompare, mentre le altre testimoniano di aver avuto queste problematiche.

    Distanza percorsa. Nei casi in cui le persone scomparse vengano ritrovate, spesso emerge come elemento di forte sorpresa l’inusitata distanza percorsa.

    Esistono testi da parte di esperti del settore che hanno realizzato studi sulle capacità di locomozione e di spostamento

    14 SCOMPARSI

    all’aperto dei bambini a seconda dell’età, per cui nel 95% dei casi un soggetto di una certa età verrà ritrovato nel raggio di tot chilometri, che rappresenta la distanza massima ipotizzabile per quello specifico arco di età. È intuitivo, in ogni caso, come sia molto arduo pensare, ad esempio, che un bambino di due anni possa aver percorso cinque chilometri all’aperto in montagna nel giro di alcune ore, considerando la struttura fisica, la tendenza a muoversi intorno, il dover superare a volte costoni, pendii. Ciascun caso ha la sua specificità, ma ciò che emerge in maniera singolare è appunto l’eccessiva distanza percorsa.

    Non solo. Spesso, anziché spostarsi a valle verso condizioni climatiche meno aspre e verso zone maggiormente abitate, gli scomparsi vengono ritrovati ad altitudini più elevate rispetto a dove erano stati visti l’ultima volta, il che contrasta con qualsivoglia ragionamento logico che ciascuno di noi farebbe se si perdesse in un bosco o in un contesto montano.

    Zone calde. Le si possono definire zone calde, oppure raggruppamenti: con questa definizione si intende indicare come vi siano aree ben precise in cui i tassi di scomparsa aumentano in maniera impressionante. Lo studioso David Paulides ha realizzato una vera e propria mappa degli Stati Uniti in cui ha evidenziato l’esistenza di queste aree ed esse risaltano in maniera lampante.

    Le scomparse, pertanto, non avvengono in maniera omogenea a macchia d’olio, bensì tendono a essere raggruppate in certe zone specifiche, mentre in altre aree, pur con caratteristiche naturali simili, l’incidenza è invece nulla, il che porta a

    PREMESSA 15

    notare come si sia in presenza di qualcosa di differente rispetto a scomparse tradizionali.

    Riferimenti anomali nella toponomastica. Un alto numero di persone scompare in zone che la toponomastica ha caratterizzato in una precisa maniera negativa, quasi che queste aree fossero storicamente conosciute come luoghi in cui era meglio che i viandanti non si avventurassero, pena l’alta probabilità di non tornare più: ponte del diavolo, montagna delle streghe, Devil’s Peak, Devil’s Den, Satan Hill, ecc., tutte connotazioni che rimandano a voci antiche su cosa avvenisse in quelle specifiche zone.

    In un alto numero di casi, coloro che vanno a raccogliere frutti di bosco tendono a sparire. Questo aspetto può sembrare ancor più strano di altri e potrebbe persino indurre a sorridere, ritenendolo una mera coincidenza, non fosse che rappresenta un dato comune a molte vicende di persone scomparse mentre erano all’aperto a raccogliere frutti di bosco, così come vi sono molti casi di bambini ritrovati nel sottobosco o persino con in mano questi frutti.

    Su questo aspetto torneremo più avanti perché consente un collegamento diretto con storie del folklore e permette di rilevare un filo rosso che si dipana nei secoli.

    1

    Le ricerche di David Paulides

    Come accennato in apertura, si deve al ricercatore David Paulides l’aver notato, nella vasta casistica delle persone scomparse, una serie di elementi comuni che andavano a caratterizzare certuni casi, rendendoli differenti dalle scomparse standard che si possono imputare all’operato di predatori o di assassini.

    Tutto ebbe inizio una decina di anni fa, quando Paulides stava intervistando alcuni lavoratori in un parco nazionale negli Stati Uniti e si accorse di due ranger del parco che lo seguivano. Finite le interviste, Paulides tornò all’albergo dove aveva una stanza, a pochi chilometri dal parco. Proprio quella sera udì bussare alla porta della camera. Erano i due ranger che lo avevano seguito [1] . Costoro gli dissero che erano fuori servizio e che volevano condividere con lui delle informazioni. Fu così che gli raccontarono qualcosa che avrebbe caratterizzato la vita di Paulides nei successivi anni.

    I due ranger gli spiegarono di come avessero lavorato in vari parchi nazionali e di come avessero preso parte a operazioni di ricerca di persone scomparse nel corso delle quali, nei primi giorni, vi era un’enorme copertura mediatica che però, dopo circa una settimana, andava a scemare, così come l’interesse per il caso in questione.

    Non solo, terminate le ricerche, anche se con esito negativo, l’attenzione cessava del tutto, senza che si continuasse a cercare risposte nei casi più anomali, di fronte ai quali gli stessi ranger si ritrovavano completamente stupiti per le modalità di sparizione.

    In particolare, i due ranger, che avevano operato in parchi diversi l’uno dall’altro, quando si ritrovarono a lavorare nello stesso parco furono in grado di mettere insieme alcuni tasselli e accorgersi che la problematica in questione assumeva numeri impressionanti, con una casistica imponente.

    Fu così che iniziarono a compiere alcune indagini per conto proprio, accorgendosi subito di un elemento molto anomalo: si potevano trovare poche informazioni su quanto accaduto, i registri dei parchi non parevano contenere in dettaglio i dati delle sparizioni, quasi che ci fosse un intento di non creare eccessivo clamore. David Paulides ascoltò con estremo interesse e capì che la questione meritava ulteriori indagini.

    Pertanto, già la mattina successiva Paulides si mise in contatto con un suo amico all’interno delle forze dell’ordine cui chiese se poteva ottenere alcune informazioni su persone scomparse nei parchi nazionali. Tempo poche ore e l’amico lo richiamò, dicendogli che aveva incontrato forti resistenze e che, di conseguenza, c’era sotto qualcosa.

    Nei sei mesi successivi Paulides inoltrò una serie di richieste ai sensi del Freedom of Information Act (la legge sulla libertà di informazione negli Stati Uniti) al Ministero degli Interni e al National Park Service, chiedendo la lista dei nomi delle persone scomparse nel corso degli anni nei parchi nazionali.

    Alcune settimane dopo Paulides ricevette la risposta da parte delle autorità, secondo le quali non c’era nessuna lista di quel tipo.

    LE RICERCHE DI DAVID PAULIDES 19

    Non convinto, Paulides ripresentò la stessa domanda e, nuovamente, ricevette la medesima risposta: non esiste una lista di persone scomparse nei parchi nazionali.

    Paulides, senza farsi scoraggiare, circostanziò la domanda, richiedendo che il National Park Service gli inviasse una lista delle persone scomparse nel parco nazionale di Yosemite.

    Egli, inoltre, sapeva dell’esistenza di una deroga nel Freedom of Information Act in virtù della quale chi fosse un autore di

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1