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Eppure
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E-book63 pagine13 minuti

Eppure

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Il titolo “Eppure”,  costituisce il perno motore della poetica di Emanuela Mannino.
Eppure ci si rialza, eppure si spera, eppure si osa: eppure, si esiste. Si guarda alle fragilità umane, si partecipa da invisibili. La Natura, ristoro e nutrimento per il viaggio, partecipa, talvolta come voce protagonista, talaltra accompagnando il sentire umano con il quale entra in comunione di versi. C’è spazio, anche, per due poesie sulla poesia.  E per l’amore.

«Leggimi
come si fa
con l’orologio del tempo.
Io ti leggo. Sono freccia.
A che ora entri in me?
Sento muovere il mondo
sul crinale del suono.
Ascolta.
C’è una miccia
di cuore.
Qui l’ora.»
 
Emanuela Mannino
Docente di scuola Primaria, ha pubblicato la prima silloge “Sole ribelle-Versi di bellezza e di resistenza” e un racconto nell’antologia “Congiunti”. Ha pubblicato un micro-romanzo nel collettivo “Tina-Storie della Grande Estinzione”. Una sua poesia A piedi nudi fa parte del disco “Old Folk for new poets” .
 
LinguaItaliano
EditoreControluna
Data di uscita27 set 2022
ISBN9791222005065
Eppure

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    Anteprima del libro

    Eppure - Emanuela Mannino

    Prefazione

    Il crinale del suono: la poesia di Emanuela Mannino

    La poesia di Emanuela Mannino tende ad agglutinare spazio e tempo attorno alla funzione conoscitiva dell’ascolto; ed infatti, nonostante i molti quadri naturali di grande sensibilità figurativa, tutta la sua scrittura ruota intorno alla necessità di muoversi lungo il crinale del suono, a partire da quello più segreto e profondo del silenzio. In esso la poetessa trova lo stillare delle parole assolute, simili a gocce che cadono sul foglio ad una ad una, lentissimamente, componendo perlopiù versi brevi, se non brevissimi (anche di una o due sillabe), come ubbidendo ad una volontà di risanamento, di innocenza o balbettamento infantile originario, capace di lasciarsi dietro il tritume quotidiano, se è vero che le parole che comunemente intessono le relazioni umane sanno essere non solo vacue ma anche urticanti (fino a toccarsi/ferirsi/mentirsi). Tanta attenzione al suono serve a dare ritmo allo stridore, al dissonante del mondo, a ordinare il disordine del fuori, così come quello interiore che preme con i suoi nodi irrisolti. Da qui l’insistente tessitura timbrico-musicale realizzata con l’uso delle più efficaci figure retoriche di suono, e in modo

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