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Vimini
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E-book37 pagine9 minuti

Vimini

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"Vimini" è un viaggio alla ricerca della serenità, induce il lettore a una riflessione sulla possibilità di un equilibrio tra la frenesia e la stasi. Attraverso un percorso per immagini, racconta le piccole inquietudini del quotidiano, le minuscole meraviglie della Natura, la gioia di incontrare occhi nuovi, le insidie della noia e della passività, l'urgenza della meditazione su se stessi e sul mondo che ci circonda.

Alberto Rescio è un giovane scrittore salentino. Laureato in Lettere Classiche, è stato finalista al Concorso Internazionale di Poesia "Ciro Coppola" (Ischia 2004) e al Concorso letterario "Novelle dal Vero" (Vizzini 2004). Nel 2008 ha vinto il contesto televisivo "MTV Ultrasound" con il testo "Gordita", che è divenuto una canzone e un video musicale.
LinguaItaliano
Data di uscita23 set 2015
ISBN9788893153249
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    Anteprima del libro

    Vimini - Alberto Rescio

    piede

    Vimini

    Sul vimini adagiato,

    mi sfiorano le spume

    di questo lento mare

    e calmo

    leggero bianco mare.

    A dorate maglie intrecciato,

    il mio giaciglio

    sul bagnasciuga pende

    ma non già rassegnato:

    resiste nella rena…

    Io resterei

    impigliato

    nel vimini per sempre

    se lo lasciaste fare,

    immobile a pensare

    appeso all’universo,

    a zàffiri e rubini,

    a mere idee,

    adesso qui giacere

    lasciando le onde ai piedi...

    L'armonico fischiare del silenzio

    Non c’è maggior malinconia

    -piacevole Orco, alle mie sere vigile-

    che l’abbandonarsi soli

    allo spirare dei pensieri infausti.

    Tu

    sei la prima

    d’eterno autunno immagine,

    nel mio tempo infinito,

    penetrata sgradita

    - penetrata gradita, falso!-

    Signora triste

    del viola e dell’arancio,

    pioggia di foglie rosse d’acero

    e fico,

    cigno fluttuante

    sotto acquitrini violati dal moto,

    pace boreale e paesaggi iraniani,

    occhi di lemure e notte fonda.

    Lo so,

    già appari vera:

    ma qui di vero c’è solo la mia stasi,

    quest’inclemente

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