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Io sono la distanza
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Io sono la distanza
E-book64 pagine35 minuti

Io sono la distanza

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Info su questo ebook

Mi colpisce sempre come la poesia riesca a toccare qualsiasi argomento con leggerezza e profondità insieme, come una piuma che sfiorando lascia un segno indelebile. Così mi sono sembrati i versi sciolti di Mathieu Rouges che sfiora tanti soggetti, in sintesi tutto quello che anima una vita: l’amore, il dolore, la famiglia, la politica, la patria, la religione e tutte le sfumature ad essi collegate.
E credo che questo sia il grande dono della poesia: comunicare con poche pennellate, talvolta solo accennate, intere vite e profonde emozioni.

[…]
La nostra stupida cooperazione -
simbolo di un’epoca da censurare -
lo strillo di un condor che plana geloso sul pasto -
un capolavoro buttato alle ortiche,
fatto di gelida carne cruda.

Su quale scaffale ammuffito hai riposto
il Signore Dio tuo -
inutilizzato come un giocattolo rotto -
immobile e sordo ai capricci e ai latrati
di un piccolo perfido bambino diavolo.

Tuttavia nella poetica di Rouges prevale l’amore, perché è questo che fa pulsare il cuore, che muove le emozioni, che nutre e ammala. Ma è sempre l’amore che ci fa crescere e cambiare. 

Mathieu Rouges ha trentatré anni.
Questa è la sua prima raccolta.
LinguaItaliano
Data di uscita31 lug 2022
ISBN9791220130677
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    Anteprima del libro

    Io sono la distanza - Mathieu Rouges

    Prefazione a cura di Laura Federici

    Io so soltanto che chi forma un legame è perduto.

    Il germe della corruzione è entrato nella sua anima.

    Joseph Conrad

    Mi colpisce sempre come la poesia riesca a toccare qualsiasi argomento con leggerezza e profondità insieme, come una piuma che sfiorando lascia un segno indelebile.

    Così mi sono sembrati i versi sciolti di Mathieu Rouges che sfiora tanti soggetti, in sintesi tutto quello che anima una vita: l’amore, il dolore, la famiglia, la politica, la patria, la religione e tutte le sfumature ad essi collegate.

    E credo che questo sia il grande dono della poesia: comunicare con poche pennellate, talvolta solo accennate, intere vite e profonde emozioni.

    […]

    La nostra stupida cooperazione -

    simbolo di un’epoca da censurare -

    lo strillo di un condor che plana geloso sul pasto -

    un capolavoro buttato alle ortiche,

    fatto di gelida carne cruda.

    Su quale scaffale ammuffito hai riposto

    il Signore Dio tuo -

    inutilizzato come un giocattolo rotto -

    immobile e sordo ai capricci e ai latrati

    di un piccolo perfido bambino diavolo.

    Tuttavia nella poetica di Rouges prevale l’amore, perché è questo che fa pulsare il cuore, che muove le emozioni, che nutre e ammala. Ma è sempre l’amore che ci fa crescere e cambiare:

    […]

    Ci siamo riuniti qui

    per dividerci meglio.

    L’amore è un cattivo studente,

    o il guardiano violento di un riformatorio

    da cui nessuno ritorna cambiato.

    […]

    […]

    (Quanto ero saggio, prima di quell’incidente -

    prima di sperimentare l’amore.)

    […]

    Del resto l’amore è il motore delle nostre vite, perché tutto ciò che compiamo è dettato da un amore, da una passione, da una persona, dalla vita stessa. Probabilmente è il soggetto più frequente nell’arte, è cantato dalla notte dei tempi in tutte le discipline, dalle arti figurative alla letteratura, dalla musica alla filosofia; anche Platone non manca di farlo dire ad Aristofane nel Simposio: "Così io sostengo che Amore è il più antico fra gli dei, il più meritevole d’onore e quello che è più padrone di spingere gli uomini, da vivi e da morti, all’acquisto della virtù e della felicità".

    Forse Rouges non condivide l’opinione di Aristofane, perché l’amore di cui parla è sovente infelice, un amore che fa soffrire spesso per una mancanza: perché non è reciproco, perché le aspettative che inevitabilmente e involontariamente ci creiamo vengono disattese, perché non siamo come vorrebbero che fossimo (e quindi non siamo amati), perché talvolta la vita ci ha semplicemente logorati e viene meno il desiderio di viverci accanto.

    Insieme alle mille sfumature dell’amore, Rouges dà voce all’intimo, a ciò che per noi è reale anche se tale non è, perché il dolore che proviamo è palpabile, è vivido e concreto, anche se quello che lo provoca non esiste; anche il mondo

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