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Schiaccia la paura: La sfida di Luca Sirri
Schiaccia la paura: La sfida di Luca Sirri
Schiaccia la paura: La sfida di Luca Sirri
E-book112 pagine1 ora

Schiaccia la paura: La sfida di Luca Sirri

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Info su questo ebook

Quando senti che qualcuno ha un tumore pensi: “a me non capiterà”. Specialmente se sei giovane, in salute e con un futuro tutto da costruire. Se poi sei anche un atleta, allora ti senti invincibile. Poi un bel giorno, invece, arriva una diagnosi. Cancro. E la paura diventa la tua compagna. È quello che accade al protagonista di questo romanzo, ispirato ad una storia vera. Luca Sirri, campione di pallavolo, a un certo punto della sua carriera sportiva deve iniziare a giocare un campionato sconosciuto, fatto non più di set e squadre, ma di partite con incubi e fantasmi. In palio stavolta il trofeo più importante di sempre: la vita stessa. Tra passato e presente, l’atleta dà voce all’angoscia e al panico, attraverso la penna dell’autore, che racconta la paura di perdere, il terrore del dolore, ma anche l’accettazione e il profondo rispetto per la malattia. Schiaccia la paura non è solo il racconto di uno sportivo, del tumore che lo ha colpito e della sua rinascita come essere umano. È anche la metafora dell’esistenza che scorre via tra sfide e cadute, tra gioie e consolazioni. Con la morte da affrontare e l’amore che ti prende per mano.
LinguaItaliano
Data di uscita21 nov 2022
ISBN9791222025858
Schiaccia la paura: La sfida di Luca Sirri

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    Anteprima del libro

    Schiaccia la paura - Elisabetta Mazzeo

    PREFAZIONE

    Ogni giorno un passo in più.

    Si dice che lo sport sia metafora di vita.

    E il senso della vita stessa è capire che ogni giorno si può fare un passo in avanti. Lasciare un’orma. Muoversi mentre ci si credeva ormai immobilizzati.

    Lo sport insegna. È mitologia, esistenza e forza.

    La vita concretizza. È esempio, domanda e risposta.

    Schiaccia la paura è il racconto di uno sportivo. Però non occorre essere un atleta per divorare avidamente le pagine di questo romanzo.

    Il perché è semplice da comprendere. A tutti noi è capitato, capita oppure capiterà di dire stavolta non ce la faccio. Di avere paura e non sapere quale direzione prendere. E poi, mentre intorno tutto appare buio e avvolto da una fitta nebbia e ci sentiamo bloccati, fermi e rigidi, veniamo sorpresi da un istinto vitale, una spinta forse non umana, che ci spinge a fare un salto. Uno scatto. Con cui iniziamo il nostro cammino. Avanziamo verso un puntino di luce brillante, che all’inizio appare simile a un miraggio lontano e che finisce per diventare una splendida realtà, nemmeno immaginata fino a poco prima.

    Ecco, la narrazione che state per leggere si rivolge ad ognuno di noi, che quotidianamente schiacciamo e scacciamo timori e terrori, arrivando a soluzioni insperate. Noi che andiamo oltre i nostri limiti. Confini e freni, a volte, posti dalla sola mente. Condizionamenti e blocchi che la mente ci impone.

    Luca Sirri ci apre il cancello della sua esistenza. Da una diagnosi che atterrisce all’impegno verso chi soffre.

    Elisabetta Mazzeo con delicatezza e attenzione tratteggia attimi e momenti di un uomo e della sua coscienza.

    Le vicende del singolo diventano trama collettiva.

    Una battaglia da affrontare, una sfida e un ostacolo insormontabile da superare. A volte in un labirinto, altre in un incubo. In preda a una crisi positiva o negativa, con un’opportunità di cambiamento e con in mano il proprio destino. La malattia come coincidenza, condanna o sfortuna ma anche un mistero e un’occasione di rinascita.

    Elisabetta e Luca. Ognuno di loro rivela la propria storia personale. I ricordi, il passato, il presente e il futuro.

    Due personalità differenti eppure simili. Due combattenti che si trovano a scandagliare gli abissi del dolore e sondare i limiti estremi della sensibilità e dell’empatia.

    Che l’autrice sappia raccontare lo sport lo ha dimostrato negli anni, come inviata di Mediaset o come autrice di Vite da Campioni. Che riesca a raccontare emozioni e sentimenti è facilmente riscontrabile nei suoi servizi e nei suoi scritti. Con Schiaccia la paura ha dovuto mettere in campo anche altro. Ha avuto bisogno di far emergere i propri turbamenti per fonderli con quelli di Luca. Ha guardato in faccia la sofferenza, che le è piombata addosso, e se ne è servita per descrivere l’amarezza e l’angoscia di Luca.

    La perdita, il lutto, la morte, la tristezza, la lotta e la rinascita.

    Elisabetta è stata costretta ad affrontare tutto questo. La stesura di Schiaccia la paura ha coinciso con una fase che l’ha scavata nel profondo. La scomparsa del papà è stato un duro colpo, di quelli che possono segnare il K.O. E invece no. Nuove riflessioni, nuovi capitoli e un modo differente di ascoltare e comprendere. Dal viaggio nel suo inferno è tornata rivoluzionata e rinnovata.

    E da questo rimescolarsi di suggestioni e commozioni, il ritratto di Luca Sirri ne è uscito umanizzato. Non più solo il campione inarrivabile ma l’uomo con debolezze e paure.

    Luca sono io, siamo noi. Luca ci indica la strada. Cadere, rialzarsi e reinventarsi.

    Tra passato e presente. Flashback e progetti futuri. Malattia e una vita inattesa.

    Il libro scorre via così. Ci fa tremare, piangere e sorridere. Ci inteneriamo con Jonathan, il figlio di Luca, e ci esaltiamo con le vittorie e le schiacciate.

    È un privilegio per me essere la prima voce che ascoltate. Prima dell’autrice, prima del protagonista.

    Introdurre Schiaccia la paura è un onore. L’amicizia con Elisabetta e la stima nei suoi confronti, come persona e scrittrice, mi ha portato fin qui. L’aver condiviso con lei giorni di lacrime e sorrisi mi ha permesso di apprezzare maggiormente il suo impegno e la sua opera.

    Ogni pagina è un tonfo al cuore, un insegnamento, una domanda e una risposta.

    Ogni rigo per me è stato d’ispirazione.

    Perché quella paura, tratteggiata, ripetuta, declinata e ossessiva è quella che mi assale quando vedo soffrire le persone a cui tengo o quando mi preoccupo di non ferirle e di non essere abbastanza. Quando mi coglie il panico di non farcela e i punti interrogativi sono di più di quelli esclamativi.

    Per cui grazie.

    A Luca, per aver condiviso la sua paura.

    A Elisabetta, per aver raccontato col cuore.

    A Schiaccia la paura, per avermi mostrato che l’inatteso può sconfiggere i dubbi.

    Sabrina Villa

    Introduzione

    dell'autore

    É un giorno qualsiasi. In piena pandemia.

    La quarantena, la reclusione forzata, i nuovi progetti in divenire, i social come finestra sul mondo.

    Mentre scorro le varie news mi colpisce il post di una vecchia conoscenza. Un atleta con cui tanti anni prima avevo stretto amicizia. Era il 2006. Lavoravo come inviata per un’emittente televisiva calabrese e come mio

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