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Appunti sulla qualità dell'aria indoor
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E-book71 pagine39 minuti

Appunti sulla qualità dell'aria indoor

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Info su questo ebook

Le esperienze dell'autrice, alle prese con un sistema di ventilazione delle piante che permette la purificazione dell'aria, offrono lo spunto per scrivere questi appunti. Una sorta di vademecum che aiuta a inquadrare le problematiche relative all'inquinamento dell'aria indoor. Uno stimolo che sollecita l'attenzione dei progettisti alla gestione di queste tematiche e sensibilizza tutti sulla possibilità di migliorare l'aria degli ambienti anche con una strategia alla portata di ognuno.
LinguaItaliano
Data di uscita7 dic 2022
ISBN9791221443967
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    Appunti sulla qualità dell'aria indoor - Carmela Antonietta Citarelli

    Comfort ambientale

    Si definisce comfort ambientale quella particolare condizione di benessere determinata dalle percezioni sensoriali di una persona in base alla temperatura, all’umidità dell'aria, al livello di rumorosità e luminosità rilevati all'interno di un ambiente.

    Il comfort ambientale si identifica quindi con il benessere psicofisico delle persone che vivono in un ambiente chiuso, sia esso un’abitazione o un posto di lavoro, ed è una sensazione strettamente legata a determinate condizioni ambientali in buona parte già pianificabili durante la fase di progettazione di un edificio.

    Nella definizione di comfort ambientale non viene messo in evidenza che insieme al comfort termico, al comfort illuminotecnico e al comfort acustico, la qualità dell’aria è una componente importante della qualità degli ambienti interni. Essa è definita accettabile quando non sono presenti contaminanti in concentrazione superiore ai limiti consentiti e quando una larga maggioranza delle persone esposte non esprime insoddisfazione, come riportato dalla prassi di riferimento UNI/PdR 122/2022 ¹.

    L’approccio soggettivo, ovvero quello che indaga la soddisfazione degli occupanti, le loro lamentele e la loro percezione è una tematica complessa e non indagabile tramite misure oggettive.

    Per la valutazione del comfort abitativo si usano essenzialmente due tipi di modelli : il modello di Fanger e il modello adattivo.

    Secondo la norma tecnica UNI EN 16798-1:2019², le temperature di comfort accettabili dipendono dal tipo di sistema usato per fornire il comfort termico.

    Se, ad esempio, il raffrescamento è fornito mediante un sistema attivo (meccanicamente), allora le temperature interne devono rispettare quelle definite dal modello di Fanger, come definite dalla norma UNI EN ISO7730:2006³.

    Se invece il comfort termico è mantenuto mediante strategie di raffrescamento passivo (senza apparecchi meccanici), allora il limite di temperatura superiore e inferiore è imposto dal modello di Comfort Adattivo.

    Questi modelli, però, tengono conto solo del comfort termo-igrometrico e trascurano completamente le tematiche collegate alla qualità di vita all’interno di spazi confinanti che può essere seriamente compromessa in correlazione ad alcuni aspetti particolari come l’inquinamento dell’aria indoor e il conseguente impatto sulla salute fisica. Né tengono conto degli aspetti puramente psicologici del comfort: molti studi evidenziano, ad esempio, i benefici delle piante in ambienti indoor non solo per la depurazione dell’aria, ma come adiuvanti alla concentrazione, al rendimento, alla serenità.

    Un terzo modello, il Diagramma Bioclimatico di Givoni, è un modello previsionale delle condizioni di comfort termico-igrometrico.

    Il modello di Fanger

    Gli studi-esperimenti condotti dal danese P. Ole Fanger hanno reso evidente come in edifici residenziali con scadenti condizioni di comfort termoigrometrico il rischio di malattie polmonari, soprattutto nei bambini, è molto alto e in edifici per uffici il discomfort termoigrometrico crea un decisivo abbattimento del grado di attenzione e il conseguente rendimento.

    Nel modello di Fanger conseguentemente elaborato, le persone sono considerate soggetti passivi di scambio termico all’interno di ambienti chiusi verso l’esterno e climatizzati.

    Sei sono le variabili indipendenti prese in considerazione:

    - temperatura

    - umidità relativa

    - velocità dell’aria

    - temperatura media radiante (media delle temperature superficiali di pareti, solai, finestre e porte di una stanza)

    - isolamento termico del vestiario

    - livello di attività metabolica

    Secondo questo modello, gli indici di comfort, il PMV (Predicted mean vote o Voto Medio Previsto) e il PPD (Percentage People Dissatisfied – percentuale di persone insoddisfatte), sono funzione delle sei variabili di cui sopra. Il PMV

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