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Siti archeologici Maya
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E-book208 pagine1 ora

Siti archeologici Maya

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Info su questo ebook

La penisola maya offre centinaia di siti archeologici ricchi di storia e splendidi templi, piramidi, piattaforme, edifici amministrativi e altre sorprese.

Se amate la cultura maya, lo Yucatán è il luogo che fa per voi. Non è solo sede della città maya più visitata (Chichén Itzá) ma anche di altre località spettacolari come ad esempio Uxmal e Mayapán.

Questo libro è stato scritto apposta per chi vuole saperne di più su Dzibilchaltún, Chichén Itzá, Mayapán, Xcambó, Uxmal, di cui potrete trovare la descrizione dettagliata di ogni edificio presente nei loro siti archeologici.

Questo libro è pensato anche per viaggiatori che stanno pianificando un viaggio nello stato dello Yucatán e di visitare le rovine maya, un utile manuale per scoprire tutto ciò di cui avranno bisogno sui siti che visiteranno una volta in loco.

Io sono Sergio, autore e creatore di Mayan Peninsula, un progetto incentrato sulla cultura maya e la sua storia. Ho scritto questo libro appositamente per voi, enturiasti della cultura maya e viaggiatori che vogliono scoprire tutto sui pincipali siti archeologici maya dello Yucatán. Spero che vi divertirete nel leggerlo!

LinguaItaliano
Data di uscita3 gen 2023
ISBN9781667447940
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    Anteprima del libro

    Siti archeologici Maya - Sergio Vazquez

    Siti archeologici Maya

    Sergio Vazquez

    ––––––––

    Traduzione di Alessandra G. 

    Siti archeologici Maya

    Autore Sergio Vazquez

    Copyright © 2022 Sergio Vazquez

    Tutti i diritti riservati

    Distribuito da Babelcube, Inc.

    www.babelcube.com

    Traduzione di Alessandra G.

    Babelcube Books e Babelcube sono marchi registrati Babelcube Inc.

    SITI ARCHEOLOGICI DELLO YUCATÁN

    · Chichén Itzá · Uxmal · Dzibilchaltún · Mayapán · Xcambó ·
    www.mayanpeninsula.com
    Pubblicato da digital-editorial
    www.digital-editorial.com
    © 2020 Sergio Vázquez
    Tutti i diritti sono riservati. Nessuna porzione del presente libro può essere riprodotta senza l’autorizzazione dell’autore. Per informazioni si prega di contattare l’autore all’indirizzo: sergio@mayanpeninsula.com

    CHICHÉN ITZÁ. La bocca del pozzo degli stregoni dell'acqua.

    Curiosità su Chichén Itzá

    Storia di Chichén Itzá

    La fase di sviluppo

    Un nuovo stile architettonico

    Una meta di pellegrinaggio

    Il sito archeologico di Chichén Itzá

    Il gruppo di Kukulkán

    La piramide di Kukulkán

    Il campo da gioco

    Il tempio del giaguaro

    Il tempio sud del campo da gioco

    Il tempio dell’uomo barbuto

    Lo tzompantli

    Il tempio delle aquile e dei giaguari

    Il tempio di venere

    Il cenote sacro

    Il gruppo delle 1000 colonne

    Il tempio dei guerrieri

    Il tempio delle tavole

    Le mille colonne

    Il colonnato settentrionale

    Il tempio delle colonne scolpite

    Il mercato

    Il gruppo ossario

    L’ossario

    La piattaforma delle tombe

    La piattaforma rotonda e la piattaforma di venere

    Il chichanchob (la casa rossa)

    Il tempio del cervo

    Il tempio di Xtoloc

    Il cenote Xtoloc

    Il gruppo delle monache

    L'osservatorio

    Il tempio delle tavole scolpite

    La casa delle monache

    La chiesa

    Akab Dzib

    Le sacbés

    La vecchia Chichén

    Informazioni generali

    Tasse di ammissione al sito archeologico di Chichén Itzá

    Come raggiungere il sito

    Consigli per chi viaggia

    Raccomandazioni alla guida

    UXMAL. La tre volte costruita

    Fatti interessanti su Uxmal

    Storia di Uxmal

    Il sito archeologico di Uxmal

    Il gruppo dell’indovino

    La piramide dell’indovino

    Il quadrilatero delle monache

    Il quadrilatero degli uccelli

    Il campo da gioco

    La casa dell’iguana

    Il gruppo del governatore

    Il palazzo del governatore

    Il tempio delle tartarughe

    Gli edifici Chenes

    La grande piramide di Uxmal

    La torre colombaia

    Il gruppo del cimitero

    Il gruppo nord

    Informazioni generali

    Tasse di ammissione al sito archeologico di Uxmal

    Come raggiungere il sito

    Dzibilchaltún. Il luogo dove vi sono iscrizioni sulle rocce

    Fatti interessanti su Dzibilchaltún

    Il sito archeologico di Dzibilchaltún

    Il museo di Dzibilchaltún

    Il tempio delle sette bambole di Dzibilchaltún

    Il gruppo centrale

    Area a sud della piazza

    Struttura 44

    Area a ovest della piazza

    Le strutture 45 nord e 45 sud

    Area a nord della piazza

    Struttura 36

    La struttura 37

    Area ad est del piazzale

    La struttura 42

    La struttura 43

    Centro del piazzale

    La cappella aperta di Dzibilchaltún

    Il cenote Xlakah

    Altre strutture al di fuori del gruppo centrale

    La struttura 38

    La struttura 46

    Il campo da gioco di Dzibilchaltún

    La stele 3

    Il tempio permanente (struttura 57)

    Informazioni generali

    Tasse di ammissione al sito archeologico di Uxmal

    Come raggiungere il sito

    Mayapán. La bandiera dei Maya

    Storia di Mayapán

    Il sito archeologico di Mayapán

    Il castello di Kukulkán

    L’atrio dei re

    Il lato nord del piazzale centrale

    Il santuario dei teschi

    Il tempio della maschera

    La stanza delle tartarughe

    Il lato est del piazzale centrale

    Xini Nah

    L’oratorio

    Xbi Ac

    Il tempio circolare

    Altri edifici

    Il tempio di venere

    Il tempio dei guerrieri

    La sala delle maschere del dio Chac

    Il tempio dalle nicchie dipinte

    Il tempio del pescatore

    Il tempio del cenote Chen Mul

    Santuari, altari e piattaforme

    Informazioni generali

    Come raggiungere il sito

    Xcambó. Il luogo dove avvengono gli scambi

    Le relazioni tra Xcambó e altre città maya

    La popolazione e gli edifici di Xcambó

    La storia di Xcambó

    Immagazzinamento e produzione di sale a Xcambó

    Il sito archeologico di Xcambó

    La piazza principale

    La piazza est

    La piazza ovest

    La piramide delle maschere di Xcambó

    La cappella della vergine di Xcambó

    Alcune caratteristiche di Xcambó

    Informazioni generali

    Come raggiungere il sito

    CHICHÉN ITZÁ. La bocca del pozzo degli stregoni dell'acqua.

    Chichén Itzá è stata una città cosmopolita, caratterizzata da una grande apertura verso altre culture e all'interazione con esse, cosa che ha contribuito al suo sviluppo e l'ha resa differente da altre città maya del periodo Classico. Questo luogo rappresenta l'esempio più completo e spettacolare della combinazione delle culture maya e tolteca, che è fiorita e ha raggiunto una ragguardevole estensione grazie all'influenza dei colonizzatori provenienti da Tula.

    Ubicazione

    Chichén Itzá si trova nello stato dello Yucatan, in Messico, 120 km a sudest della capitale Merida e 200 km a sudovest della città di Cancùn.

    Periodo di occupazione

    Il periodo di occupazione di maggior rilievo di Chichén Itzá è stato diviso in tre fasi; una corrispondente agli anni tra il 550 d.C. e l'800 d.C., corrispondente a un periodo di occupazione maya; una seconda che va dall'800 all'anno 1000, identificata come una fase di transizione durante la quale coloni provenienti dal Messico centrale hanno creato una nuova cultura con i Maya, definita maya-tolteca; e un'ultima corrispondente al declino della città, dal 1050 al 1300.

    Elementi stilistici e architettonici di Chichén Itzá

    Le fonti archeologiche e la tradizione storica offrono interessanti indicazioni per lo studio degli aspetti stilistico-architettonici di questa città dello Yucatan, caratterizzata da un’evidente combinazione di due culture differenti.

    Numerosi elementi decorativi di Chichén Itzá, specialmente in forma di sculture e bassorilievi di pietra, testimoniano una forte presenza del culto di Quetzalcóatl, conosciuto come Kukulkán tra i Maya.

    Kukulkán, il nuovo dio maya

    Sono probabilmente stati i Toltechi a sovrapporre l’aspetto antropozoomorfo di questa antica e misteriosa divinità, lascito della civiltà di Teotihuacan, all'eroe culturale Ce Acatl Topiltzin Quetzalcóatl, mitico re della leggendaria città di Tula, identificata da molti archeologi con la cittadina di modeste dimensioni portata alla luce nello stato di Hidalgo. Quetzalcóatl, dopo molti anni di regno sulla città di Tula e i suoi abitanti, venne detronizzato dal suo malvagio fratello Tezcatlipoca, evento accaduto, secondo le fonti, nell’anno 987.

    Differenti tradizioni circa il destino di questo eroe civilizzatore si intersecano e sovrappongono: secondo una di queste, sarebbe emigrato verso est con un gruppo di seguaci, verso il territorio dello Yucatan, raggiunto probabilmente via mare. Ciò sarebbe coerente con documenti yucatechi di epoca coloniale, che narrano l’arrivo a Chichén Itzá di una figura di nobile lignaggio, acculturata e distinta, a cui i Maya hanno dato il nome di Kukulkán, che in yucateco significa esattamente serpente-quetzal, o, più semplicemente, Serpente Piumato.

    Non vi è dubbio che abbia portato a Chichén Itzá molte conoscenze, in particolare nel campo delle arti e della medicina, così come della cultura della propria terra natia, la cui assimilazione da parte dei locali deve aver dato forte propulsione allo sviluppo e prosperità della città.

    Molti storici hanno interpretato la tradizione orale e le fonti di epoca coloniale come una versione romanzata degli eventi realmente accaduti; gli invasori di Chichén Itzá furono probabilmente esuli di stirpe tolteca, espulsi da Tula. Dalla fine del decimo secolo in poi, Chichén Itzá ha assunto il ruolo di città cardine dello Yucatán; la sua architettura rappresenta un ibrido di elementi ereditati dalla tradizione maya classica, elementi di stile Puuc e di nuovi contributi toltechi.

    Sacrifici umani a Chichén Itzá

    Ciò che inevitabilmente sorprende e impressiona coloro che si fermano a visitare le vestigia di questa prestigiosa area archeologica sono le evidenze di cultura materiale connessa alla pratica di sacrifici umani. Questi sono sempre stati praticati nello Yucatan e in altre regioni maya e i Toltechi hanno ulteriormente enfatizzato questi rituali, come evidenzia lo tzompantli, l’altare di teschi, su cui venivano inchiodati i teschi delle vittime decapitate.

    Un cenote sacro unico nel suo genere

    A Chichén Itzá, il culto del cenote sacro è rimasto attivo fino al tempo della conquista, un pozzo nelle cui profonde e torbide acque le vittime venivano gettate per compiacere Chac, dio della pioggia.

    Il termine "cenote" adottato dagli Spagnoli è in realtà una deformazione della parola Yucateca tz-onot, che veniva utilizzata per definire pozzi naturali di forma circolare causati del collasso di strati calcarei, in un tipico esempio di carsismo.

    In molte località, i cenotes venivano usati come pozzi adibiti al sacrificio di vittime umane ed erano considerati ingressi per Xibalba, il regno dell’Aldilà.

    È stato un importante centro cerimoniale maya durante quello che è conosciuto come il periodo Classico, solitamente fissato tra il V e il X secolo, rimanendo tale anche successivamente all’arrivo degli spagnoli in Messico. Lo splendore di questo periodo include alcuni degli edifici ancora oggi preservati, come il tempio dei tre dinteles e la casa delle monache, anche se le strutture più emblematiche sono quelle erette in periodi più recenti. Durante il X secolo, i Toltechi hanno occupato Chichén Itzá, dando inizio ad una seconda fase di prosperità durata due secoli, al termine dei quali è iniziata la disgregazione della civiltà maya.

    Curiosità su Chichén Itzá

    Ecco elencati di seguito alcuni fatti sulla piramide di Chichén Itzá e sul sacro cenote. A proposito: sapevate che c’è un cenote nascosto proprio sotto la piramide di Chichén Itzá?

    Il canto del Quetzal

    Di fronte alla scalinata della piramide di Kukulkán avviene un curioso fenomeno elettroacustico. Quando una persona batte le mani, il suono si propaga in un’eco distorta e riproduce il canto di un quetzal. Questa nuova attrazione è stata scoperta al termine del ventesimo secolo da alcune guide del sito.

    Il cenote sotto la piramide di Kukulkán

    Nell’agosto 2015 gli archeologi hanno scoperto un cenote sotto la piramide di Kukulkán.

    Questa scoperta ha confuso i ricercatori, ma per un esperto di archeologia

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