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Insaziabile bisogno: Novella
Insaziabile bisogno: Novella
Insaziabile bisogno: Novella
E-book95 pagine1 ora

Insaziabile bisogno: Novella

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Info su questo ebook

La rabbia di una ragazzina turbolenta. Margot è figlia di genitori separati e vive con una madre isterica. A 12 anni è una bulla, a 15 una bad girl e a 24 una fidanzata in cerca di tradimento. Riuscirà costei a soddisfare sempre l’insaziabile bisogno di trasgressione?

LinguaItaliano
EditoreThalassa
Data di uscita6 mar 2023
ISBN9798215484975
Insaziabile bisogno: Novella
Autore

Thalassa

Thalassa Author è lo pseudonimo di un autore che ha deciso di rimanere anonimo e non ama far parlare di sé. Ha iniziato l’attività di scrittore col romanzo Dolce sporco sogno erotico, pubblicato su Amazon Kindle Direct Publishing il 1° settembre 2021. Il nome è ripreso dalla divinità greca del mare, mentre il logo ha come simbolo la stella marina, che rappresenta resistenza alle avversità. Se perde un braccio, questo ricresce. Il genere letterario di Thalassa include scene di romanzi di formazione, narrativa psicologica, avventure sentimentali e storie contemporanee.

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    Insaziabile bisogno - Thalassa

    Insaziabile bisogno:

    Novella

    PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA

    Copyright © 2023 by Thalassa

    1° edizione digitale | Pubblicato il 6 marzo 2023

    Distribuito con Smashwords

    6 marzo 2023

    Thalassa Author | www.thalassaauthor.com | contact@thalassaauthor.com

    Autore

    Thalassa è lo pseudonimo di un autore che ha deciso di mantenere la propria identità nascosta.

    Ha iniziato la propria attività di scrittore col romanzo Dolce sporco sogno erotico, dopo il quale ha pubblicato L’angelo che dormiva sulle nuvole di lava, Il silenzio delle tenebre, Sei ragazzi e lei, Sospesa improvvisamente, Datura e cioccolato, La passione sotto il cielo nero, Quando urlavo come una rockstar e La viaggiatrice negli abissi.

    Insaziabile bisogno è la sua seconda novella, in seguito a Un maledetto bravo ragazzo.

    AVVERTENZA

    Il pensiero dei personaggi non coincide per nulla con quello dell’autore, che si dissocia da pratiche di bullismo, razzismo e violenza domestica, condannandole duramente.

    Tutti i personaggi sono frutto dell’immaginazione dell’autore. Qualsiasi somiglianza o coincidenza con persone reali è puramente casuale.

    Sono contenute scene di sesso, che rendono l’opera adatta esclusivamente ad un pubblico adulto.

    Dedicato alle vittime di bullismo, e pensato anche per chi è stato un bullo

    Chi è stato preso di mira non dimentica, e chi ha attaccato si pentirà di ciò che ha fatto

    Dedicato a chi è stato vittima di razzismo e ha subìto l’odio degli italiani. Un popolo è forte quando rispetta l’ospite

    Dedicato a chi ha e ha avuto un rapporto complicato con la madre.

    INDICE

    LA MIA FAMIGLIA

    A SCUOLA

    IO E I RAGAZZI

    MISTER(O)

    RINGRAZIAMENTI

    LA MIA FAMIGLIA

    La mia famiglia fa schifo. Non è vero che mamma e papà sono le due persone che ti vogliono un sacco di bene, ti dicono che sei bellissima e ti proteggono. Non nel mio caso, perché sono una bambina sfortunata. A mio fratello maggiore Claudio arriva qualche complimento, forse perché è bello ed è reputato molto intelligente, ma io sono Margot, la sorella sovrappeso che non capisce niente di matematica e odia svolgere i temi di italiano. Ho sempre detestato giocare con le bambole. Vedere i corpi alti e magri delle Barbie e delle Bratz mi faceva venire i complessi di inferiorità, perché io non sarei mai stata come loro. Al Cicciobello, invece, quando avevo sette anni ho dato fuoco, perché atteggiarmi come una mamma premurosa era qualcosa che non rientrava nelle mie corde. Luisa con me non si mostra come una madre affettuosa ed accogliente. Lei è praticamente sempre isterica, continua a parlare di lavoro, citando parole come meeting, accordo, conference e business, tanto per ricordarne alcune, e sono convinta che io le stia sul cazzo. Quando mi alzo dal letto alle 06:00, mi fa pressione affinché io mi vesta, faccia colazione, mi pettini i capelli, mi lavi i denti e sia pronta per uscire in mezz’ora, altrimenti sbraita e mi fa rabbrividire con le sue minacce.

    «MARGOT DATTI UNA MOSSA CHE DEVO ANDARE AL LAVORO E OGGI HO UN MEETING IMPORTANTE!!!»

    Lei non parla, ma grida direttamente, credendo che io non sia in grado di comprendere il suo disagio senza le sue sfuriate. Quando ero molto piccola, piangevo di fronte alle sue urla e alle sue facce aggressive e piene di livore nei miei confronti, ma ora che ho quasi dieci anni ho imparato a rimanere impassibile. Però a Luisa fa imbestialire il fatto che io non reagisca. Lei è sadica, vuole che io pianga, ceda alla sua prepotenza e le dia sempre ragione, anche quando ringhia per un capello sulla tavola del cesso. Mi accusa di essere egoista, insensibile e maleducata, pretendendo da me la perfezione. Sì, vuole una figlia perfetta come lo è lei secondo tutte le persone che la incontrano per strada. Luisa è esteticamente bellissima, alta e magra, con una quarta di reggiseno, occhi nocciola, capelli lunghi e corvini e lineamenti del viso molto dolci. Gli uomini continuano a corteggiarla, mentre le donne le chiedono come faccia a tenersi in splendida forma a quarantun anni e, al tempo stesso, fare carriera e gestire una famiglia. Mio padre Mario si è innamorato immediatamente quando ha visto per la prima volta mia madre, in un locale elegantissimo insieme ad amici e colleghi che gliel’hanno presentata. All’epoca Luisa aveva ventisette anni e lavorava come impiegata in una palestra di lusso, la Shining Fit, mentre Mario aveva già quarantatré anni, si era sposato ed era un avvocato famoso, che stava difendendo la Shining Fit in una causa legale. Dopo un anno di fidanzamento, i miei si sono sposati a Corfù, hanno passato un viaggio di nozze a Bali e l’anno seguente è nato Claudio. Due anni più tardi, invece, sono nata io, e sono stata presto affidata a mia nonna materna Angela, dato che Luisa doveva pensare al lavoro. Ho dei ricordi molto teneri di mia nonna, che mi regalava dolciumi, mi portava alle giostre e comprava i vestiti che piacevano a me, come anche gli stivaletti con i brillantini. Ma Luisa non voleva che io passassi molto tempo con lei, una volta che fossi cresciuta. Ripeteva spesso che fosse una donna dura e facilmente irascibile, diversissima dall’apparenza, e che, con la sua condotta, avrebbe potuto danneggiarmi. Io non volevo credere a ciò che mamma diceva, perché io ero convinta che Angela fosse una nonna buona, mentre quella che detestavo era proprio Luisa, con la sua perfezione e la sua puzza sotto il naso. Quando avevo otto anni, i miei genitori hanno deciso di separarsi. Non andavano più d’accordo e non si amavano più. Io sono rimasta con mamma, senza nemmeno volerlo, mentre papà se ne è andato a vivere per i fatti suoi, a costruirsi una nuova vita. Odiavo Mario perché da quando si era lasciato con mamma non mi voleva più. Anche Luisa si è fatta una nuova vita, dato che a me e a Claudio ha presentato praticamente subito Emanuele, il suo nuovo fidanzato. A me è sempre stato antipatico il fidanzato di mia madre, lo trovo invadente e secondo me non vuole bene né a me né a mio fratello. Pensa semplicemente a mamma, a renderla felice e a trattenerla con sé, mentre si infastidisce quando io chiedo qualcosa a lei, guardandomi sempre come se volessi rubargliela. E poi detesto vedere la mia mamma atteggiarsi da innamorata con un uomo diverso da mio padre. Anche se ho un papà stronzo, non voglio che Luisa abbia altri uomini, a cui dà baci con la lingua schifosi. Più uomini circolano,

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