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La nipote di Mubarak: Andare a puttane oggi
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E-book166 pagine1 ora

La nipote di Mubarak: Andare a puttane oggi

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Questo libro si fa beffe dei politici più ladreschi e dei filosofi più ignoranti; se c'è una qualità tipica del popolo Italiano, è l'insultabilità. Speriamo che sia una risata a seppellirli, purtroppo muoiono nel loro letto senza che nessuno neanche gli rida dietro; la Storia riesce a dimenticarsi di loro, il cittadino si ricorda di quanto gli siano costati. È triste che l'insulto sia l'unico sfogo rimasto al suddito; è ancora più triste che Amazon abbia eliminato il libro dal suo sito perché imbarazzata dal suo contenuto. Ma é dai tempi di Lamartine che l'Italia é una terra di morti abitata da una "polvere umana" che mai si alzerà al di sopra del servilismo.
LinguaItaliano
EditoreLulu.com
Data di uscita13 lug 2023
ISBN9781447501923
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    Anteprima del libro

    La nipote di Mubarak - Ugo Bessi

    ¹che gli ho preparato, tutto a sa proie attacché

    ², é una grande tessitura di memoria intertestuale.

    Certo, il mastigoforo autorizza memoria, perché di essa vive e in essa scrive: Amor col rimembrar sol mi mantiene, potrebbe dire col Petrarca. Il mastigoforo continua, come Ungaretti, come Celan, un lento sigillarsi, un muto stringersi in ceneri d’eternità: la tua parola spenta. Il mastigoforo che ci rivela la più alta poesia del Novecento chiede – come ha visto Brian Stock – di essere letto come una vera meditazione, tutto ravvolto il libro attorno al duello mortale che Amore regge e alimenta tra ardente memoria e stanco oblio. Il mastigoforo cresce per arte del levare, per lento deporsi di ogni anelito e figura nel silenzio: passa la nave mia colma d’oblio, dice il mio, e suo poeta, il Petrarca.

    Il mastigoforo è autore di crisi, e punto d’arrivo della grande crisi è una nuova dimensione psichica, dove la pulsione accoglie dentro di sé, in una sua propria dialettica, in un sistema non riducibile, ciò che prima veniva considerato turbativa o impedimento. È evidente che in questa polarizzazione le due forze opposte si potenziano a vicenda senza elidersi: segno che, pertinentizzato

    ³, è per così dire il loro valore algebrico, indipendente dalla direzione positiva o negativa – la forza nuda del turbamento.

    Che il sistema non sia scomponibile, non vuol dire che manchino nel mastigoforo tentativi di scomporlo: ma questi tentativi tradiscono in modo trasparente la negazione freudiana. Come dice Barthes in Frammenti di un discorso amoroso: Io allora accedo (fugacemente) a un linguaggio senza aggettivi. Amo l’altro non per le sue qualità (contabilizzate) ma per la sua esistenza; con un impulso che possiamo tranquillamente chiamare mistico, io amo non ciò che è, ma in quanto è. Il linguaggio di cui il soggetto amoroso si serve (contro tutti i linguaggi aperti che ci sono al mondo) è perciò un linguaggio <>: ogni giudizio è sospeso, il terrore del significato è abolito. Ciò che io liquido attraverso questo impulso è (per un elegante prosatore come me) la categoria stessa del merito.

    Infine, ringrazio il mio amico ingegnere per le traduzioni; le sue note saranno contraddistinte da ndi, le mie, più profonde, da fdz.

                                                                                                    Francesco della Zuppacalda,

    Professore Ordinario di Eloquenza Transgender all’Università di Camerino

    e autore del libro: Il massacro delle toscane eleganze e del buon senso.

    Andare a puttane oggi

    È ben strana questa teoria di Ugone sulle tempeste in Sicilia.

    Coleridge

    L’immane farsa umana

    (non mancheranno ragioni per occuparsi

    del suo risvolto tragico)

    non è affar mio.

    Montale

    Oggi, 6 febbraio 1972, dichiaro di non essere Emilio Isgrò.

    Emilio Isgrò

    *       *      *

    Dialogo tra un presidente di seggio e un elettore

    Presidente: Schede elettorali! Schede elettorali nuove!

    Elettore: Scusi, presidente, come saranno i politici che voteremo questa volta? Si drogheranno di più o di meno della volta scorsa?

    P: Di meno, illustrissimo.

    E: E della volta ancora prima?

    P: Ancora di meno.

    E: Eppure riconoscerà che quelli che dobbiamo cambiare adesso hanno fatto fuori più viados dei loro predecessori.

    P: Son cose del passato.

    E: Sa, c’è chi dice che il Paese è governato dai pusher…

    P: Vede, ciarpame, come è stato definito il tutto, non è solo il tema delle pulsioni private un esponente politico, ma il fatto stesso di interessarsene, violando il limite della privacy e della decenza. Sapere se un’alta autorità ha frequentazioni non conformi alla morale dei più…

    E: Perché  secondo lei le puttane gliele passano le Figlie di Maria? Tanto poi negano tutto.

    P: Andiamo, anche Kant pensava che fosse legittimo dissimulare per una causa superiore: ad esempio, tenere nascosta la gravità di un’epidemia per evitare che fuggano i villeggianti. Davvero la verità è un valore così assoluto da divenire il criterio per la legittimità delle istituzioni?

    E: Ci sarebbe anche il principio d’indeterminazione.

    E: Non faccia della rozza ironia. Solo un puritano come lei può pensare che i politici (o i detentori del potere politico o religioso) non debbano mentire. La verità non è un valore assoluto, è un’arma: la verità vi farà liberi, dice il Vangelo

    ⁴. È per darvi questa libertà che esistono i filosofi. Al massimo, si potrà dire la verità quando lo impone la legge.

    E: E io di chi mi dovrei fidare, scusi?

    P: L’importante è la comunicazione, la simpatia, come la fanno senire, in una parola il lato esperienziale della politica. A lei piace pigliarlo nel culo?

    E: Ma come si permette?

    P: Guardi, qui non c’è molto da discutere. Ci sono due caselle: a destra la banda della Magliana, a sinistra quella della Comasina. O le barra lei, o le barriamo noi al posto suo. Che fa, se ne va? La prossima volta le si sarà abbassata la cresta. Scede elettorali, schede elettorali nuove!

    *       *      *

    Le ragioni per amare Donatièn Alphonse.

    a) Perché non ha mai scritto nulla che non fosse un insulto o una bestemmia.

    b) Perché è l’unico che ha capito la natura morale dell’uomo.

    c) Perché avrebbe potuto capire la natura morale dell’uomo, se non fosse stato contagiato dall’ottimismo dell’età dei lumi.

    d) Perché l’assassinio è un hobby come un altro.

    e) Perché trono e altare vanno rovesciati insieme.

    *       *      *

    Perdono, sì, perdono! Ho appena detto <> e non avete capito nulla. Perdono è una parola, una parola della lingua francese. Dono e perdono, dono per dono, l’uno e l’altro, al di là della loro incondizionalità di principio, hanno un rapporto esenziale col tempo, col movimento della temporalizzazione. Eppure il perdono, legato a un passato che non passa, resta un’esperienza irriducibile a quella del dono, a quel dono che si accorda alla presentazione della presenza del presente.

    Da: Jean Capperonier, Derrida comme torche-cul

    ⁵.

    *       *      *

    Lo scrittore si danna ad allungare quello che il lettore si danna ad accorciare.

    Montesquieu

    È comparso in Inghilterra un libro scritto in francese di cui si dice un gran bene. Tutti i dotti se lo stanno procurando; lo guarderò  e vi dirò se vale la pena di leggerlo o se è solo del bavardage filosofico che abbaglia i pecoroni e che noi persone sublimi non consideriamo affatto.

    Mme. d’Epinay all’abate Galiani.

    Ecco una lista di alcune cose che abbagliano i pecoroni.

    1) La falsa erudizione: Hélène Cixous! Ma è una chicca da intenditori! Devo leggere tutto di lei.

    2) La scelta dell’unità di misura: In Tristano muore, uno dei suoi libri più felici…

    3) Il terrorismo: Come dice la filosofa cattolica Linda Zagbeski nel suo magistrale saggio sul libero arbitrio… Filosofessa lei, e filosofesso chi la prende sul serio.

    4) L’eufemismo: scritture femminili indocili alla logica per dire dei deliri dell’analfabetismo.

    5) La sindrome da fatica cronica: Tornata in Europa, dovette riconquistare faticosamente il tedesco… Il tedesco non è una trincea, basta un dizionario.

    6) L’esibizione di affetto per persone a cui si tirerebbe il collo volentieri: Caro Piero, l’intenzione era di scrivere una scheda di presentazione per il tuo ultimo libro…

    7) La descrizione di processi mentali che interessano solo l’autore: …ma lo schema della recensione mi riusciva scomodo, disadatto allo spirito di partecipazione e quasi di complicità con cui ti ho letto.

    8) L’allusione a un passato di lotte: Dopo aver militato nel femminismo, è entrata all’Università di Parigi VIII…

    9) è l’occasione buona per fare un po’ di vittimismo: "…dove sentì che era il suo essere donna che

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