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IL METODO O.F.R.R.R. Guadagnare con gli Investimenti Immobiliari: Opziona, Finanzia, Ristruttura, Rivendi, Ripeti
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E-book144 pagine1 ora

IL METODO O.F.R.R.R. Guadagnare con gli Investimenti Immobiliari: Opziona, Finanzia, Ristruttura, Rivendi, Ripeti

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Info su questo ebook

Tanti sono affascinati dal flipping immobiliare, ma sono in pochi a sapere realmente come funziona e cosa occorre per iniziare a investire con profitto. Il Metodo O.F.R.R.R. è una guida chiara ed efficace che non lascia nulla di intentato. Al suo interno, l’aspirante investitore troverà tutto ciò che gli serve per iniziare a guadagnare con gli investimenti immobiliari e costruire un business di successo, tra cui: come trovare immobili con un potenziale reale, come attrarre e diversificare i finanziamenti per scalare velocemente i guadagni, le tecniche più efficaci per aumentare il valore degli immobili e venderli in tempi brevi, come massimizzare il ritorno sull’investimento e portare avanti più operazioni in contemporanea e tanto altro ancora. Insomma, tutti i metodi e le strategie che funzionano oggi e che permettono ai professionisti del settore di ottenere risultati. 

Kristiyan Krumov è un imprenditore e investitore immobiliare, co-fondatore, insieme a Giuliano Russo, della GRK Real Estate Investments, una società che si occupa di flipping e messa a reddito. Kristiyan è quello che gli americani chiamerebbero un outsider. Quando venne per la prima volta a conoscenza del flipping, lavorava a tempo pieno come collaudatore meccanico. Non sapeva nulla di immobiliare, né aveva agganci vicini all’ambiente, ciò nonostante decise che quella sarebbe diventata la sua nuova vita. Da allora ha flippato di tutto, da piccoli monolocali a grossi complessi residenziali, e non ha intenzione di fermarsi presto. 
LinguaItaliano
Data di uscita19 giu 2023
ISBN9788830685536
IL METODO O.F.R.R.R. Guadagnare con gli Investimenti Immobiliari: Opziona, Finanzia, Ristruttura, Rivendi, Ripeti

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    IL METODO O.F.R.R.R. Guadagnare con gli Investimenti Immobiliari - Kristiyan Krumov

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    Kristiyan Krumov

    IL METODO O.F.R.R.R. Guadagnare

    con gli Investimenti Immobiliari: Opziona, Finanzia, Ristruttura, Rivendi, Ripeti

    © 2023 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., Roma

    www.gruppoalbatros.com - info@gruppoalbatros.com

    ISBN 978-88-306-7931-3

    I edizione luglio 2023

    Finito di stampare nel mese di luglio 2023

    presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

    Distribuzione per le librerie Messaggerie Libri Spa

    IL METODO O.F.R.R.R.

    Guadagnare con gli Investimenti Immobiliari: Opziona, Finanzia, Ristruttura, Rivendi, Ripeti

    © Copyright 2022 - Tutti i diritti riservati.

    Il contenuto di questo libro non può essere riprodotto, duplicato o trasmesso senza il diretto permesso scritto dell’autore o dell’editore.

    In nessuna circostanza sarà attribuita alcuna colpa o responsabilità legale all’editore, o autore, per eventuali danni, riparazioni o perdite monetarie dovute alle informazioni contenute in questo libro.

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    Leggendo questo documento, il lettore accetta che in nessuna circostanza l’autore è responsabile per eventuali perdite, dirette o indirette, subite a seguito dell’uso delle informazioni contenute in questo documento, inclusi, ma non limitati a, errori, omissioni o imprecisioni.

    Nuove Voci

    Prefazione di Barbara Alberti

    Il prof. Robin Ian Dunbar, antropologo inglese, si è scomodato a fare una ricerca su quanti amici possa davvero contare un essere umano. Il numero è risultato molto molto limitato. Ma il professore ha dimenticato i libri, limitati solo dalla durata della vita umana.

    È lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Mi disse un amico, lettore instancabile: Avrò tutte le vite che riuscirò a leggere. Sarò tutti i personaggi che vorrò essere.

    Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi

    Non esiste un vascello come un libro

    per portarci in terre lontane

    né corsieri come una pagina

    di poesia che s’impenna.

    Questa traversata la può fare anche un povero,

    tanto è frugale il carro dell’anima

    (Trad. Ginevra Bompiani).

    A volte, in preda a sentimenti non condivisi ti chiedi se sei pazzo, trovi futili e colpevoli le tue visioni che non assurgono alla dignità di fatto, e non osi confessarle a nessuno, tanto ti sembrano assurde.

    Ma un giorno puoi ritrovarle in un romanzo. Qualcun altro si è confessato per te, magari in un tempo lontano. Solo, a tu per tu con la pagina, hai il diritto di essere totale. Il libro è il più soave grimaldello per entrare nella realtà. È la traduzione di un sogno.

    Ai miei tempi, da adolescenti eravamo costretti a leggere di nascosto, per la maggior parte i libri di casa erano severamente vietati ai ragazzi. Shakespeare per primo, perfino Fogazzaro era sospetto, Ovidio poi da punizione corporale. Erano permessi solo Collodi, Lo Struwwelpeter, il London canino e le vite dei santi.

    Una vigilia di Natale mio cugino fu beccato in soffitta, rintanato a leggere in segreto il più proibito fra i proibiti, L’amante di lady Chatterley. Con ignominia fu escluso dai regali e dal cenone. Lo incontrai in corridoio per nulla mortificato, anzi tutto spavaldo, e un po’ più grosso del solito. Aprì la giacca, dentro aveva nascosto i 4 volumi di Guerra e pace, e mi disse: Che me ne frega, a me del cenone. Io, quest’anno, faccio il Natale dai Rostov.

    Sono amici pazienti, i libri, ci aspettano in piedi, di schiena negli scaffali tutta la vita, sono capaci di aspettare all’infinito che tu li prenda in mano. Ognuno di noi ama i suoi scrittori come parenti, ma anche alcuni traduttori, o autori di prefazioni che ci iniziano al mistero di un’altra lingua, di un altro mondo.

    Certe voci ci definiscono quanto quelle con cui parliamo ogni giorno, se non di più. E non ci bastano mai. Quando se ne aggiungono altre è un dono inatteso da non lasciarsi sfuggire.

    Questo è l’animo col quale Albatros ci offre la sua collana Nuove voci, una selezione di nuovi autori italiani, punto di riferimento per il lettore navigante, un braccio legato all’albero maestro per via delle sirene, l’altro sopra gli occhi a godersi la vastità dell’orizzonte. L’editore, che è l’artefice del viaggio, vi propone la collana di scrittori emergenti più premiata dell’editoria italiana. E se non credete ai premi potete credere ai lettori, grazie ai quali la collana è fra le più vendute. Nel mare delle parole scritte per esser lette, ci incontreremo di nuovo con altri ricordi, altre rotte. Altre voci, altre stanze.

    La mia storia

    Nasco nel 1991 a Dupnitsa, piccola città non molto distante da Sofia, in Bulgaria. Sono figlio unico di genitori della classe operaia che emigrarono in Italia per esigenze economiche all’inizio degli anni Duemila, quando avevo solo 9 anni. Anche se non parlavo la lingua e avvertivo la mancanza di amici e parenti rimasti in Bulgaria, in Italia mi sono sentito a casa fin dai primi giorni. Lo spirito di adattamento non mi è mai mancato e mi ha aiutato più di una volta a superare delle situazioni difficili. Trovai nel pallone un linguaggio comune con i ragazzini del posto e strinsi nuove amicizie. Nel giro di un anno, parlavo già un discreto italiano e a scuola le cose non mi andavano poi così male. Non ero certo il migliore della classe, ma avevo una buona capacità di concentrazione, un’ottima memoria e capivo in fretta i concetti, tanto che raramente mi mettevo a ripassare a casa le lezioni (anzi, quasi mai).

    Come molti altri adolescenti, una delle prime decisioni importanti della mia vita arrivò al termine delle scuole medie, quando mio malgrado fui chiamato a scegliere dove proseguire gli studi e, in un certo senso, cosa sarei diventato da grande. I miei genitori non esercitarono pressioni particolari e mi lasciarono libertà nella scelta, ma allo stesso tempo mi invitarono a considerare qualcosa che mi avrebbe permesso di trovare un buon lavoro. C’erano solo due problemi: innanzitutto, non avevo la più pallida idea di chi sarei voluto diventare da grande; in secondo luogo, ero disorientato dal significato che avrei dovuto attribuire all’espressione ‘buon lavoro’. Evidentemente, ciò che contava per i miei genitori non era tanto il tipo di lavoro che sarei andato a fare, quanto la sicurezza di averne uno.

    Alla fine scelsi un istituto tecnico di indirizzo metalmeccanico. Non ricordo esattamente quali pensieri affollassero la mia testa in quel periodo, ma sono abbastanza sicuro che avessero a che fare con la figura di mio padre e con il fatto che anche lui avesse imboccato lo stesso percorso di studi; d’altronde, così avrò creduto, è più che naturale che un figlio segua le orme del padre.

    La scelta che presi allora è un classico esempio dell’influenza che ha sul nostro subconscio ciò che ci circonda e dell’impatto che le convinzioni che ereditiamo dalle persone più vicine, come genitori, parenti e amici, possono avere sulla nostra vita. Una convinzione è una rappresentazione mentale di ciò che riteniamo possibile o impossibile; nasce, prospera e sedimenta dentro di noi, finché non si radica a tal punto da influenzare le nostre scelte. Siamo pieni di cose in cui crediamo soltanto perché ‘si usa così’, per sentito dire o perché è ‘così che fanno tutti’.

    Un esempio a tema immobiliare?

    Acquistare, ristrutturare e vendere una casa nel giro di 6-7 mesi e generare un guadagno è impossibile. Se fosse così facile lo farebbero tutti.

    Le convinzioni limitanti sono quelle che assorbiamo dall’ambiente e dalle persone che ci circondano. Se i miei genitori fossero stati avvocati, avrei probabilmente scelto di studiare legge.

    Le convinzioni governano le nostre vite e ci spingono a fare o non fare determinate cose. Prendiamo ad esempio due giovani coetanei, con lo stesso quoziente intellettivo, che frequentano lo stesso corso di inglese. All’inizio del corso, entrambi possiedono le medesime conoscenze linguistiche. L’unica differenza tra i due è che i genitori del primo parlano un inglese fluente, mentre quelli del secondo non sono mai andati oltre il livello di competenze fornito dalla scuola. Quale dei due ragazzi, a vostro avviso, otterrà i risultati migliori? Il primo ragazzo, forte dell’esempio dei genitori, ha una convinzione potenziante: è persuaso che parlare fluentemente l’inglese sia un obiettivo alla portata di tutti. Se i suoi genitori ci sono riusciti, perché lui non dovrebbe farcela? Man mano che procederà nello studio, ogni piccolo progresso rafforzerà la sua convinzione e gli permetterà di superare le difficoltà. Il secondo ragazzo, invece, ha nella famiglia

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