Assassinio a Montecitorio

Di Roberto Rampi

Nella Roma di inizio secolo un misterioso omicidio
avviene proprio nel cuore delle istituzioni, palazzo
Montecitorio, sede del Parlamento appena inaugurato.
Dalla lontana Inghilterra un anziano ma lucido
Sherlock Holmes prova a venire in soccorso delle
autorità italiane.
“Osservare è al tempo stesso la chiave per capire, e un
modo di incidere sul mondo che si osserva. E lo
sguardo con cui si osserva, come le lenti di un
occhiale, cambierà gli esiti dell’osservazione”.

• Lingua: Italiano
• Editore: Il Prato
• Data di uscita: 9 gen 2017
• ISBN: 9788863363647

Anteprima del libro

PREFAZIONE

Osservare è al tempo stesso la chiave per capire, e un modo di incidere sul mondo che si osserva. E lo sguardo con cui si osserva, come le lenti di un occhiale, cambierà gli esiti dell’osservazione. In questa frase c’è il cuore del racconto, questo Sherlock Holmes a passeggio tra il Transatlantico e la Corea, capace di comprendere con gli occhi, con l’olfatto, con l’udito quello che appare di nessun conto ma che finisce per contenere la verità.

Bella idea questa di uno Sherlock (senza Watson, anzi a cui Watson sta anche un po’ antipatico) negli spazi di Montecitorio. Curiosamente nel delitto la politica non c’entra nulla eppure la politica detta le mosse di chi chiama l’investigatore e finisce per stabilire che di questo delitto non si debba sapere nulla. E funziona anche l’espediente del manoscritto ritrovato dietro i faldoni della sala del Mappamondo che ancora – in tempi di digitale – riempiono all’inverosimile le pareti e gli anfratti di questa sala fino al soffitto.

La storia è ambientata attorno al 1918, quando la fine del tragico primo conflitto mondiale sta cambiando radicalmente la scena politica italiana e percorre le strade di una Roma che c’è ancora ma che non si riconoscerà più (il piccolo caffè a piazza di Spagna, Trastevere raccontata come un borgo separato e lontano dal resto della città). Holmes non ha nessuno dei suoi tic, non la pipa, non la cocaina e neppure quell’aria supponente che è diventato il marchio di fabbrica non tanto di Conan Doyle quanto dei suoi epigoni. E poi ci sono molti particolari curiosi e significativi, tra questi la passeggiata