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Reddy: un amico in borsa
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E-book83 pagine47 minuti

Reddy: un amico in borsa

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Info su questo ebook

Reddy: piccola e rettangolare card verde dai grandi poteri, talvolta misteriosi e impenetrabili.

Riuscirà la nostra protagonista umana a conquistare la fiducia di questa misteriosa creatura verde ed apprendere così i suoi sconosciuti doni?

Ma una storia si può anche capovolgere: un maestro può diventare l'allievo e l'allievo un maestro, talvolta la conoscenza si fonde sino a formare un nuovo mondo.
LinguaItaliano
Data di uscita3 nov 2023
ISBN9791221498516
Reddy: un amico in borsa

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    Anteprima del libro

    Reddy - Barbara

    Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale

    Reddy: piccola e rettangolare card verde dai grandi poteri, talvolta misteriosi e impenetrabili.

    Riuscirà la nostra protagonista umana a conquistare la fiducia di questa misteriosa creatura verde ed apprendere così i suoi sconosciuti doni?

    Ma una storia si può anche capovolgere: un maestro può diventare l’allievo e l’allievo un maestro, talvolta la conoscenza si fonde sino a formare un nuovo mondo.

    Arriva quel momento per tutti… ah, no! Non per tutti!

    Okay, ci riprovo.

    Arriva quel momento in cui decidi di andare in quell’ufficio e sarà l’ufficio del tuo cuore. (Soprattutto per la tachicardia).

    Certo, quando ci son entrata io, sono caduta! (Non avevo visto due scalini!).

    Di quale ufficio sto parlando? L’ufficio di Reddy.

    Sapete amici, era una di quelle mattinate un po’ nebbiose, non perché ci fosse davvero la nebbia, anzi! Se alzavi gli occhi al cielo, notavi un bellissimo e caldo sole. Diciamo che la nebbia era dentro me. Ogni tanto capita.

    No, non mi capita tutti i giorni, non è nella mia natura deprimermi, però…

    - AFFITTO

    - BOLLETTE

    - SPESE STRAORDINARIE

    - DENTISTA

    - AUTOBUS

    - SPESE CONDOMINIALI

    - POST SCUOLA DELLA BAMBINA E SPESE-MENSA

    - ALTRO CHE ORA NON MI VIENE IN MENTE (ma che di sicuro c’è ).

    Ma non perdiamoci…

    Ricomincio: quel giorno mi recai verso quell’ufficio, dopo non pochi ripensamenti. Potrei dire dopo non poche paure, ma… in questo momento della mia esistenza la parola paura non mi piace. Non ho nulla contro di essa, credo sia abbastanza istruttiva. Eh sì, mi sto perdendo di nuovo; ricominciamo!

    Dopo essere inciampata su due gradini, mi diressi verso la segreteria dell’ufficio di Reddy, qui compilai diversi moduli.

    Adesso Signorina si metta pure comoda in sala d’attesa, mi fu detto, a breve sarà qui una mia collega per il colloquio iniziale.

    Quel giorno scoprii che per conoscere Reddy era necessario un primo colloquio conoscitivo.

    Bè, siccome era la mia mattinata nebbiosa, non mi posi troppe domande, mi limitai a pensare: ‘vada come vada!’.

    Una mezz’oretta dopo mi raggiunse una dolce Signora dai capelli castani. Il colloquio prese vita.

    Signorina, introdusse la gentile impiegata per arrivare al nostro Reddy è necessario disegnare un percorso.

    ‘Che buffo,’ pensai ‘io sono brava a disegnare percorsi!’.

    Annuii e rimasi in silenzio. Forse fu proprio quel silenzio a farmi un po’ male, poiché era il mio silenzio, forte e presente.

    Sì lo so, potrei smarrirmi adesso tra le mie parole, ma vedete… in ogni silenzio c’è una storia. In quel momento di quella mattina calda e nebbiosa, io stavo portando la mia storia.

    Certo, col silenzio si potrebbe anche raccontare una storia, però, per raggiungere Reddy, era necessario che io parlassi; fu così che chiesi alle mie parole di prendere forma.

    Se una persona ti chiede: Parlami di te, come rispondere? Da dove partire?

    Dunque: frasi automatiche? Frasi sentite? Bugie o verità?

    E quando comunichiamo, mentiamo agli altri oppure a noi stessi?

    Cosa sapevo io di me, cinque anni fa?

    Ero lì seduta, schiena diritta e gambe unite, sorridente – a tratti simpatica – sempre cordiale ed educata, ma soprattutto rispettosa verso chi mi stava aprendo la strada verso Reddy.

    PUNTO 1- CHI SONO

    PUNTO 2- PERCHE’ SONO NELL’UFFICIO DI REDDY

    PUNTO 3- LE MIE ASPETTATIVE

    PUNTO 4- LE ASPETTATIVE DI REDDY

    Fu un colloquio piacevole, anche perché dovevo per forza farmelo piacere!

    Perché?

    Bè, non era così necessario parlare di ogni mio atomo, decisi di dire ciò che era giusto dire.

    Quindi… con il PUNTO 1 me la cavai spiegando che mi presentavo come ragazza madre, due parole molto usate in società quando sei sola (non so, definite voi il concetto di sola); due parole che la gente ti incolla addosso, non importa che tu abbia venti o trenta o sessant’anni. Magari a settant’anni

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