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La cattiva medicina
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E-book187 pagine2 ore

La cattiva medicina

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Info su questo ebook

In un'epoca in cui le terapie alternative guadagnano sempre più terreno, "La Cattiva Medicina" di Gianni Simonati emerge come un faro di ragione e scienza.

Attraverso un'analisi approfondita, Simonati smaschera le illusioni dietro le cosiddette medicine alternative, evidenziando la pericolosa distanza che queste pratiche mantengono dalla medicina basata sull'evidenza.

Simonati ci offre una riflessione critica con un linguaggio chiaro ed accessibile, ponendo soprattutto l'accento sui meccanismi che spingono le persone verso scelte potenzialmente dannose, ponendo l'accento sull'importanza dell'educazione sanitaria e del pensiero critico.

Scegliere la scienza dunque, è l'unico modo che può salvare le vite.
LinguaItaliano
Data di uscita24 apr 2024
ISBN9791222727950
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    Anteprima del libro

    La cattiva medicina - Gianni Simonati

    Premessa

    Tutte le medicine alternative si fondano su quattro antiche teorie filosofiche obsolete e rappresentano la negazione del metodo della scienza nella medicina.

    Pretendono di curare le malattie fisiche, ma parlano solo di spirito, di anima, di squilibri energetici e di forze cosmiche astrali. Educano all’irrazionalismo e alla superstizione. Propongono terapie insensate incompatibili con ogni conoscenza scientifica.

    Per comprendere le medicine alternative bisogna utilizzare non la scienza medica ma la psicologia, la psichiatria, la filosofia e le tecniche della pubblicità.

    Le medicine alternative ottengono profitti molto elevati in quanto operano senza costi di ricerca e senza obbligo di fornire prove di efficacia. Gli ordini professionali sono indifferenti, i cittadini sono indifesi. La potenza degli interessi economici ha permesso che vengano insegnate all’università e siano prescritte in ambulatori e in ospedali a carico del sistema sanitario.

    In questo libro si trattano anche temi poco conosciuti: il profilo psichiatrico dei fondatori delle medicine alternative, il lato oscuro di molte di esse, l’abilità nello sfruttare i bisogni psicologici profondi e il pensiero magico, l’utilizzo delle tecniche di marketing e l’uso di una terminologia ingannevole.

    Prefazione di Silvio Garattini

    La cattiva medicina di Gianni Simonati, psichiatra e filosofo, è un libro che permette una visione a trecentosessanta gradi di tutte le duecentoquaranta medicine alternative: dall’omeopatia ai fiori di Bach fra le più conosciute, dalla chinesiologia alla cromoterapia fra le meno note. Molto interessante è anche un elenco di settantaquattro tecniche alternative utilizzate per combattere il cancro: dal metodo di Brand (enzimi pancreatici, laetrile, dieta speciale e pagamentina) del 1902 all’Escozul (estratto di veleno di scorpione cubano Rhoplaorus junceus) del 2010, senza dimenticare la terapia Di Bella.

    È singolare che alcune di queste false terapie facciano parte dell’insegnamento universitario in varie facoltà, fra cui quella di farmacia, forse perché molti dei prodotti inutili si ritrovano in vendita nelle farmacie. È anche strano che risorse economiche per terapie alternative vengano impegnate da parte di alcune regioni. Per esempio l’ospedale di Pitigliano nella regione Toscana dove esiste un centro di medicina integrata con utilizzo di omeopatia e fiori di Bach.

    È chiaro che non esiste alcuna valutazione, scientificamente valida, realizzata da studi clinici controllati, mentre viene tollerata una pubblicità menzognera, come quella largamente diffusa sugli integratori alimentari. Per questo qualcuno ancora oggi ricerca terapie alternative, magari facendo il giro del mondo per procurarsele. Spesso si tratta della disperazione dovuta alla mancanza di terapie efficaci, altre volte si ritiene che una terapia alternativa sia attiva senza porsi rendersi conto che molti sintomi e anche malattie passano da sole.

    Nell’ultima parte di questo prezioso manuale compare il lato filosofico di Simonati quando esamina le teorie filosofiche su cui si fondano le terapie alternative incompatibili con la scienza moderna. Per sapere se qualcosa fa bene o fa male non si può chiedere alla filosofia, all’arte o alla letteratura, si deve chiedere alla scienza che è fonte di una conoscenza diversa dalle altre fonti del sapere, con una sua tipica metodologia. Il libro è molto interessante e dovrebbe far parte degli strumenti disponibili da parte dei professori delle materie scientifiche. Se questa conoscenza si insegnasse a scuola di ogni ordine e grado, la cattiva medicina avrebbe vita breve!

    Silvio Garattini

    Presidente Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS

    1 - UNO SGUARDO GENERALE

    La medicina alternativa: marketing e conformismo

    Il termine alternativa abbinato alla medicina è estremamente efficace dal punto di vista commerciale.

    Richiama anticonformismo, rifiuto della massificazione e di seguire le regole della società consumistica. Richiama il biologico, l'ecologia, l’antinucleare, il mito della natura incontaminata e amica.

    La medicine alternative si autodefiniscono dolci, non aggressive, fatte di rimedi naturali (api laboriose, propoli, miele, fiori) e rifiutano la chimica considerata sinonimo di veleno e inquinamento. Sono considerate come il cibo biologico rispetto al cibo industriale. Attraggono le classi medie, individui più acculturati che comprano cibi biologici e cercano l'alimentazione sana.

    Il paradosso è che la medicina alternativa attrae principalmente perché appare diversa e non conformista rispetto alla medicina convenzionale, mentre è in realtà un prodotto del marketing e della creazione di immagine. La medicina alternativa è una scatola vuota, in cui non c’è neppure un contenuto di qualità scadente, ma solo residui di vecchie teorie ridicole e astruse, promesse e illusioni, speranze e inganni, spesso anche raggiri e menzogne.

    Le alternative sono filosofie, non scienza

    Le centinaia di medicine alternative pretendono di curare i problemi fisici del corpo, ma leggendo i loro testi non si trova una parola di anatomia o fisiologia o un solo riferimento scientifico verificabile. Rappresentano la negazione del metodo della scienza, quello per cui viviamo il doppio del passato in un mondo con la luce, i telefoni, la televisione, l’acqua corrente e i servizi igienici.

    Tutte le medicine alternative sono fondate su quattro principi filosofici e religiosi dimostrati falsi dall’astronomia, dalla fisica, dalla genetica e dalla biologia. Queste quattro teorie filosofiche e religiose vengono qui solo enunciate per non appesantire la lettura e vengono approfondite nel capitolo 9.

    Prima teoria filosofica: esiste un'energia universale che dà vita all'universo e all'individuo.

    Seconda teoria filosofica: le malattie sono determinate dallo squilibrio di questa energia o forza vitale.

    Terza teoria filosofica: l'anatomia del corpo umano rispecchia la struttura dell'universo.

    Quarta teoria filosofica: l'uomo è al centro dell’universo.

    La presenza di queste quattro teorie prescientifiche viene evidenziata nell’esposizione di ogni singola medicina alternativa e alla fine di ciascuna vi è una nota in corsivo che le riassume.

    Non scienza, ma pratiche magiche

    Tutte le medicine alternative sono pratiche magiche. Sono pratiche magiche la pranoterapia, il reiki, l'ayurveda, perché sostengono di guarire trasferendo energie cosmiche o personali con l’imposizione delle mani. Ma la realtà non si cambia con gesti per aria, cioè con il pensiero o la mente. Sono delle pratiche magiche anche l’omeopatia, i fiori di Bach e l'agopuntura. Queste però non appaiono così al paziente o al profano, perché vengono somministrate delle sostanze, come acqua, zucchero o punture di aghi, che le rendono somiglianti alle pratiche mediche. In questi casi si attribuisce il potere magico di cambiare la realtà fisica dei pazienti ad azioni prive di qualsiasi efficacia reale. Purtroppo per i maghi e i creduloni, la realtà esterna segue solo le leggi della fisica e non della magia o della stregoneria (vedi cap. 9 Filosofia e magia).

    2 - L’AGOPUNTURA

    In Cina e Giappone vi è stato per secoli, fino alla fine del 1800, il divieto di dissezionare i cadaveri per lo studio dell'anatomia. Il divieto era dovuto a motivi religiosi. L'ostacolo religioso era costituito dalla credenza nella resurrezione o reincarnazione dei corpi, che dovevano mantenere l'integrità fisica.

    Il divieto di dissezione impedì in Cina e in Giappone di conoscere l’anatomia umana, a differenza di quello che accadeva in Europa.

    I medici cinesi, non potendo esaminare il corpo, non conoscevano l’anatomia. Pensarono di rimediare descrivendo un'anatomia umana immaginaria, in base al principio filosofico della somiglianza di struttura tra corpo dell’uomo (microcosmo) e universo (macrocosmo). E così, dalle loro conoscenze (sbagliate) della struttura dell’universo, descrissero un’anatomia del corpo dell’uomo di fantasia, completamente inventata.

    Gli agopuntori affermarono così l’esistenza di 12 canali o meridiani del corpo perché nell’universo da loro conosciuto dodici erano i mesi dell'anno, 12 i segni zodiacali e 12 i grandi fiumi della Cina.

    I meridiani in realtà non esistono anatomicamente e sono privi di senso: essi sono linee create con la fantasia, invisibili con i microscopi che oggi vedono l’infinitamente piccolo, fino al singolo atomo.

    I testi dell’agopuntura raccontano che lungo questi meridiani passerebbe una energia vitale di fantasia, il ch’i, o yin e yang. La stessa energia passerebbe anche in tutto l’universo.

    Lo yin è il principio femminile, ed è collegato al polo negativo, al freddo, all'acqua, alla notte e all'astenia.

    Lo yang è il principio maschile ed è collegato al polo positivo, al caldo, al sole, al giorno e all'energia (essendo vecchiumi filosofici e non scienza mettono il negativo nella donna e il positivo nell’uomo secondo lo schema delle società maschiliste patriarcali).

    Secondo l’agopuntura, le malattie sono dovute a ostruzioni che impedirebbero all’energia yin e yang di scorrere lungo i meridiani; l'agopuntura farebbe guarire perché sbloccherebbe le ostruzioni e lascerebbe scorrere l’energia.

    Come si vedrà più avanti, anche tutte le altre terapie alternative raccontano le stesse cose dell’agopuntura: l’energia deve scorrere, il suo blocco provoca la malattia, lo sblocco fa guarire.

    Si punge in 361 punti secondo il calendario cinese

    Gli agopuntori cinesi pungevano in 361 punti lungo i dodici meridiani inventati. Perché i punti di agopuntura sono 361? Sono stati ricavati dalla ricerca e dallo studio anatomico e fisiologico? No, dal numero dei giorni del calendario. Dato che i giorni dell’anno secondo il calendario lunare cinese sono 361, anche i punti di agopuntura lungo i meridiani sono 361, e in 361 parti sarebbe diviso il corpo umano. In seguito sono stati aggiunti altri punti di agopuntura e si è arrivati così da 361 a oltre 2.000.

    Insomma, non qualche secolo fa, ma ancora oggi, dei laureati in medicina, iscritti all’Ordine dei medici, si mettono il camice bianco e pungono i pazienti lungo dei meridiani inesistenti che sarebbero 12 perché l’anno ha 12 mesi, e in 361 punti perché il calendario cinese conta 361 giorni.

    Sarebbe curioso sapere come si fa in Italia, se si buca in 361 punti o in 365, secondo il nostro calendario. Ma se l’anatomia cambia secondo il calendario, negli anni bisestili che si fa? Si cambia di nuovo l’anatomia e si buca in 366 punti?

    Pungendo i punti di agopuntura si accederebbe agli organi (fegato, cuore, ecc.). La penetrazione varia da un centimetro a più di dieci. Ogni meridiano avrebbe un percorso interno e uno esterno. La puntura permetterebbe di aggiungere energia (tonificazione) o togliere energia (dispersione) in modo da ristabilire l'equilibrio. A volte sono usati dei rivelatori di punti di agopuntura (ohmmetri o impedenzimetri) che si accendono in qualunque parte del corpo. Qualche lucina insignificante fa sempre effetto, sembra tecnica moderna.

    Anche ai praticoni dell’agopuntura è venuto qualche dubbio che i punti dell’agopuntura non abbiano nulla di scientifico ma seguano antiche teorie astrologiche, valide come le previsioni del futuro degli oroscopi. Scrive uno dei tanti agopuntori: È senz’altro singolare osservare che ci sono 365 punti, come i giorni dell’anno e 12 meridiani, come i mesi dell’anno ….¹

    Gli aghi: antenne che ci mettono in contatto col cielo

    Gli aghi secondo la tradizione sono nove, numero che nella numerologia cinese corrisponde al cielo.²

    Sui testi dell’agopuntura viene spiegato che "gli aghi sono delle antenne che

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