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In Out - Saggio sulle tendenze sociali: Eccellenze nazionali e buone prassi tra contraddizioni e ambiguità
In Out - Saggio sulle tendenze sociali: Eccellenze nazionali e buone prassi tra contraddizioni e ambiguità
In Out - Saggio sulle tendenze sociali: Eccellenze nazionali e buone prassi tra contraddizioni e ambiguità
E-book170 pagine1 ora

In Out - Saggio sulle tendenze sociali: Eccellenze nazionali e buone prassi tra contraddizioni e ambiguità

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Info su questo ebook

In questa seconda pubblicazione la persona di Michele Marino emerge in primo piano, come libero cittadino (e non più come civil servant), con le sue riflessioni sulla realtà sociale, sul mondo, sulla politica, sulla vita quotidiana, insomma un mosaico di vicende ed un affresco di impressioni con pennellate rapide e sferzanti, già evidenti nella scelta dei titoli dei capitoli, mai banali e sempre comunicativi al massimo sin dalla prima lettura.
Pure la dedica la dice lunga sulle intenzioni reali dell’autore, che si fa osservatore del vissuto individuale e collettivo, con piglio quasi sociologico e senza scadere nel facile moralismo. Del resto, non è affatto casuale anche la scelta di Giuseppe Giusti per l’esergo del volume: si chiama in causa proprio colui che, come si legge nella sua poesia “Sant’Ambrogio”, mette “le birbe alla berlina”, cioè espone i birboni alla vergogna, alla derisione, come avveniva in passato nel medioevo ed ancora in pieno Ottocento, esponendo al pubblico ludibrio un accusato, un condannato, collocato su una panca o su un palco (appunto la “berlina”), dove campeggiava un cartello recante la scritta che indicava la colpa dello sciagurato.
La metafora è chiara: la “berlina” usata da Marino è il suo stesso tomo, ovvero le pagine dedicate alla corruzione ed alla questione meridionale, alle nuove generazioni ed agli attentati, all’uso delle dimissioni ed alle forme ironiche.
Non traspare odio per i colpevoli, i mistificatori, i mestatori, i guastafeste. Quel che se ne ricava è invece un invito a ripensare il nostro modo di agire, il nostro assuefarci a ciò che avviene attorno a noi, non solo in Italia ma pure in Palestina o Israele, in Ucraina o in Russia, nello Yemen o in Iran, o in molte altre parti del mondo.
Michele Marino, peraltro, non esprime giudizi in segreto sugli altri per poi lasciarci indovinare i soggetti in causa (come avviene nel gioco di società detto appunto “berlina”). Anzi egli è persino molto esplicito ed indica dati di fatto ed autori, senza remore di sorta. Tutto è chiaro e riconoscibile.
LinguaItaliano
Data di uscita11 mag 2024
ISBN9791281053267
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    Anteprima del libro

    In Out - Saggio sulle tendenze sociali - Michele Marino

    Ringraziamenti

    In primo luogo, li rivolgo a mia moglie Rachele che ha sopportato pazientemente – ed anche supportato… – questo, mio secondo lavoro editoriale per un anno circa. Ed anche a mio figlio Gianmarco e alla sua compagna di vita, Giulia, per il loro punto di vista con osservazioni critiche interessanti.

    In particolar modo, sia sotto il profilo letterario che generale e grafico ringrazio: i professori Rino Caputo, che mi ha suggerito il titolo del Saggio e dedicato la propria recensione, Roberto Cipriani, autore della Postfazione, e Domenico Cofano, i quali mi hanno sostenuto e confortato nei primi momenti di una non manifesta insicurezza.

    E nondimeno: il mio editore, Felice Massaro, paziente e disponibile, Simona Battarino, professionalmente qualificata nel creare l’immagine della copertina, Valter Germani, gentilissimo (ex) collega del Dipartimento della Protezione civile.

    L’autore

    Curriculum vitae et studiorum dell’autore

    Laurea in giurisprudenza nel 1978, Dirigente in quiescenza della Presidenza del Consiglio, Tecnico legislativo, Esperto in comunicazione pubblica, Docente nelle Scuole della P. A.., Scrittore.

    Tra gli incarichi istituzionali si segnala quello di Vice Capo di Gabinetto del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, nel I e II Governo Berlusconi.

    Iniziative e promozione di rilievo istituzionale per la comunicazione e la formazione:

    – l’Apertura dei palazzi e visite guidate, componente Comitato per i giovani e le Istituzioni repubblicane (VI Governo Andreotti);

    – l’ideazione e programmazione dei Corsi sulle tecniche legislative, Scuola Superiore della P. A;

    – l’introduzione del Picchetto d’onore a Palazzo Chigi (11 maggio ’94), in occasione del cambio della guardia tra il Presidente uscente, Ciampi ed il neo Presidente, Berlusconi.

    Nel corso delle funzioni svolte per l’attività di Governo ha attraversato ben 24 Esecutivi della Repubblica Italiana, è stato impiegato con gli Uffici di diretta collaborazione di 5 autorità governative, e professionalmente in otto distinti settori della Presidenza del Consiglio: Rapporti con il Parlamento, Cerimoniale di Stato, Gabinetto del Vice Presidente del Consiglio (Vice Capo di Gabinetto), Dipartimento Affari Economici (Referente presso il CIPE), Dipartimento Affari sociali (Segreteria Osservatorio nazionale sul Volontariato), Affari Regionali, Politiche comunitarie (Sindacato Ispettivo Parlamentare), Dipartimento della Protezione civile (incarico di staff di livello generale). Oltre che  da funzionario civile del Ministero della Difesa, dal 1982 all’87.

    Tuttora promuove, coordina e dirige una serie di convegni di studi, patrocinati dalle Istituzioni repubblicane ed anche europee, che presiede in veste di Relatore o moderatore, tra i quali si segnala la Tavola rotonda Attualità della Costituzione 75 anni dopo: Lavoro, Economia e Ruolo del CNEL, Villa Lubin, maggio 2023.

    Riconoscimenti pubblici e Onorificenze: Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, dic. 2004; Premio Bonifacio VIII Anagni, Convegno storico A 75 anni dai Patti Lateranensi, Roma, 2005; Commendatore dell’Ordine di San Silvestro Papa; Premio Nazionale Minturnae, speciale Presidenza, XLVI Edizione 2022; autore di Una vita nel Palazzo - autobiografia reportage di un «inviato speciale», Gangemi editore.

    Il Consorzio Sviluppo Sostenibile Valle dell’Ofanto, fondato nel 2011, lo conferma presidente ed è menzionato nella Relazione introduttiva del d.d.l. Istituzione del Parco nazionale del fiume Ofanto, presentato dal sen. Damiani, tuttora in corso d’esame.

    È attualmente capo dell’Osservatorio legislativo di SIMA, Società italiana Medicina Ambientale dal 2020.

    Ha conseguito l’attestato di Tutore volontario dei minori stranieri non accompagnati, Garante per l’Infanzia, Regione Lazio.

    L'ultimo impegno

    Ha promosso e programmato l’ultimo impegno istituzionale sul tema Attualità della Costituzione 75 anni dopo: Lavoro, economia e ruolo del CNEL, coordinandolo nella qualità di Presidente del Centro Studi Tina Anselmi – Roma.

    Tavolo presidenza Aula M. Biagi. Tavola rotonda "Attualità della Costitu-zione 75 anni dopo: Lavoro, economia e ruolo del CNEL "29 maggio 2023 - Moderatore: dott. Michele Marino

    Tavolo presidenza Aula M. Biagi. Tavola rotonda Attualità della Costituzione 75 anni dopo: Lavoro, economia e ruolo del CNEL 29 maggio 2023 - Moderatore: dott. Michele Marino

    Relatori: i proff. Alfonso Celotto, Giulio Prosperetti, Antonio F. Uricchio, Stefano Zamagni e avv. G. Proia. Interventi degli on Giorgio Benvenuto e Renato Brunetta, presidente del CNEL

    Relatori: i proff. Alfonso Celotto,  Giulio Prosperetti, Antonio F. Uricchio, Stefano Zamagni e avv. G. Proia. Interventi degli on Giorgio Benvenuto e Renato Brunetta, presidente del CNEL

    Prefazione del prof. Rino Caputo

    Eccede il suo ambito un Funzionario dello Stato (civil servant è l’allusiva autodenominazione) che si permette di pensare e dire sulle tendenze sociali ovvero sulla generale condizione del (nostro) Paese?

    Michele Marino, dopo l’ancor fresco quanto durevole successo del suo primo libro Una vita nel Palazzo. Autobiografia. Reportage di un inviato speciale Roma, Gangemi Editore, 2022), non esita a comporre un affresco vivace, mai scontato, della società civile e delle istituzioni statali, attraverso la sua penna sapida e pungente e, tuttavia, sempre ariosamente ironica e, qua e là, con una quasi dolente compassione per i personaggi e le vicende tratteggiati.

    La lettura di queste pagine si rivela altresì proficua sia per chi è delegato a governare sia per chi sceglie, ogni giorno, anche se, talora, con fatica, di tutelare attivamente il bene della democrazia e della libertà nella prassi operosa.

    Che è, poi, quello che un ‘civil servant’, almeno da Machiavelli in poi, è titolato a fare.

    In/Out: per sé e per (noi) altri.

    Rino Caputo*

    Storico e Critico della Letteratura

    ________________

    *Lazzaro Rino Caputo (Ischitella nel Gargano 1947) insegna Letteratura Italiana presso il Corso di Laurea in Storia, Scienze e Tecniche dello Spettacolo (SSTMS ex DAMS) e per il Corso di Laurea Specialistica in Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma Tor Vergata.

    Ha pubblicato saggi e volumi su Dante, Petrarca, Manzoni e il primo romanticismo italiano, Pirandello e sulla critica letteraria italiana e nordamericana contemporanea. Membro della Dante Society of America, ha svolto lezioni e seminari, oltre che in vari atenei italiani, nelle università di Cambridge (UK), Zurigo, Lussemburgo, Al Alson del Cairo, Cracovia, Varsavia, Minsk, RGGU di Mosca, Tirana, Stoccarda, Heidelberg, Tubinga, Harvard e UCLA (Usa), Ottawa, Kingston, Toronto e McGill di Montréal (Canada), dove, in particolare, è stato per alcuni anni 'visiting professor' di letteratura italiana e critica letteraria internazionale.

    Ha insegnato Interpretazione del testo letterario italiano e Didattica della Letteratura Italiana nella Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento nella Scuola Secondaria (SSIS) del Lazio, nei primi anni dalla sua costituzione, ed è docente di Linguistica Italiana e di Laboratorio per la competenza dell’Italiano scritto e orale nella Scuola di Specializzazione (ora Master) in Giornalismo e Comunicazione Pubblica dell’Università di Roma Tor Vergata.

    Dal novembre del 2007 è Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata.

    Prologo

    Dedicarsi a scrivere un libro, meditando sul proprio vissuto, e poi riflettere su come elaborare, integrare o correggerne il contenuto, può significare tante cose … per me, soprattutto tre, che vengo testé ad esplicitare:

    – avventurarsi con passione intellettiva e con slancio genuino nel mondo della lettura, della cultura, della creatività del pensiero, del tempo libero, o meglio dell’otium che non voleva banalmente dire: l’ozio è il padre dei vizi, nota vulgata. Bensì quella propensione, magari subconscia, di guardare al tempo non nel senso di una sequenza cronologica (dal greco kronos), ma come kairòs per la qualità degli eventi. Ne deriva il coinvolgimento della propria storia personale, sì da osservare un mondo senza filtri, né pregiudizi di sorta, quella sensibilità soggettiva a perdere tempo – pedagogicamente secondo il pensiero socratico - riservando uno spazio per se stessi, al proprio benessere fisico e psicologico, e  - perché no? - al dolce far niente;

    – impiegare il proprio bagaglio culturale, formatosi alquanto faticosamente da esperienze di una vita vissuta in gran parte nel Palazzo, ambiente di lavoro speciale, mettendolo a disposizione del prossimo con l’intento di analizzare in modo critico il nostro modus vivendi, stile di vita di cittadini europei, ormai avvezzi al rispetto delle direttive e dei regolamenti UE. Ed ancora fare rete,guardando la realtà con gli occhi del cuore per dare il proprio contributo per la crescita civile, culturale, etica e politica collettiva (riferito al concetto di polis);

    – formulare sillogismi, registrare fatti antitetici o similitudini, porre in luce paradossi, ricordare, ricostruire il proprio vissuto, offrendosi – infine – libero da schemi e pregiudizi di sorta, ma interiormente sempre permeato da un radicale senso dello Stato e dall’ossequio doveroso, a volte un po’ assillante, alla Costituzione repubblicana.

    Volendo usare una metafora, idealmente immagino di fare una sorta di viaggio, in parte virtuale e in parte metafisico, alla ri-scoperta del modus vivendi, dei vizi e delle virtù italiche, la qual cosa mi auguro possa risultare originale e in qualche modo inedita, almeno in parte.

    Sarà l’occasione per ritrovarci, conoscerci meglio e rivedere insieme il nostro stile di vita, magari andando a braccetto o mano nella mano, osservando in modo particolare il nostro microcosmo da vicino e, a tratti, guardandolo nel tempo passato o in quello avvenire, comunque con un pizzico d’ottimismo, d’ironia o sarcasmo.

    Non farò mancare, in siffatto cammino, oltre a qualche spunto satirico, politologico o sociologico, aneddoti di vita vissuta - come già fatto nel romanzo documentale Una vita nel Palazzo, Roma, Gangemi editore, e riflessioni sui tanti paradossi, sulle più evidenti contraddizioni del nostro sistema e sulle originali ambiguità della nostra società contemporanea. E quindi analisi oggettive, denunce civiche o commenti parapolitici di fatti e misfatti dell’era attuale, tecnologica e controversa, tendente spesso a disumanizzare i rapporti interpersonali ed a eccessive personalizzazioni della politica. Un’epoca social e virtuale, fluida e di transizione, a cavallo tra un periodo recente, tormentato da una terribile - (chissà, fortuita o voluta in laboratorio?) - pandemia che non ci abbandona ancora del tutto e che ha mietuto milioni di vittime, destabilizzato umanamente sia sotto il profilo economico che psicofisico.

    Il tutto sullo sfondo, tetro e angosciante, di un centinaio di guerre, per lo più dimenticate dai media del civile mondo occidentale, ormai interminabili. Particolarmente quella in corso da

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