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Stress e Burnout
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E-book80 pagine51 minuti

Stress e Burnout

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Info su questo ebook

Il nucleo centrale del disagio è costituito da un sovraccarico emotivo seguito all'esaurimento delle risorse motivazionali. Una persona troppo coinvolta tende a sforzarsi sempre di più per gli altri, ma alla fine si sente sopraffatto dalle richieste di attenzione che gli altri impongono. La risposta a questa situazione è l'esaurimento emotivo: l'individuo si sente svuotato ed esausto, gli manca l'energia per affrontare in modo adeguato il lavoro e le risorse psicologiche sono prosciugate. Questa condizione diventa evidente quando il soggetto sente che non ha quasi nulla da offrire agli altri, per i quali egli sviluppa sentimenti di impotenza, disperazione, depressione, rabbia, impazienza, irritabilità, aumento delle tensioni, conflitti e scontrosità. Dopo aver esaminato il fenomeno soggettivo e ambientale, vedremo quali sono i rimedi per combattere questo terribile disagio in modo efficace e come prevenirlo.

LinguaItaliano
Data di uscita2 nov 2012
ISBN9781301198481
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    Anteprima del libro

    Stress e Burnout - Rachel Scott

    Dallo Stress al Burn-out

    Il Quadro Patologico

    Le Fasi del Disturbo

    La Sintomatologia

    Le Variabili Soggettive

    I Fattori Ambientali

    La Gestione del Disturbo

    Verso la Prevenzione

    Test Breve sul Burn-out

    Burn-out Potential Inventory

    Bibliografia

    INTRODUZIONE

    La sindrome del burn-out è un insieme di sintomi insidiosi e poco conosciuti che possono segnare profondamente la vita di tutti quelli si trovano a lavorare in una professione di auto o a stretto contatto con il pubblico: insegnanti, assistenti sociali, operatori sanitari, ma anche soggetti insospettabili come operatori di call center, venditori, impiegati addetti agli sportelli. Il termine burn-out può essere tradotto con esaurito, bruciato o esausto. Tutte parole che danno perfettamente l'idea di come possa sentirsi una persona che nella propria vita si trovi in questo difficile stato. Si usa per definire uno stato in cui il lavoratore perde ogni interesse per il proprio lavoro, si sente affaticato, cinico, indifferente e inadeguato. Si tratta di un problema diverso rispetto alla classica depressione o al mobbing. Il burn-out è una sindrome precisa: si tratta dell’esaurirsi progressivo dell’energia e del coinvolgimento rispetto al proprio lavoro, dell’insorgere di affaticamento, cinismo, indifferenza, senso di inadeguatezza e incapacità di lavorare in modo produttivo. Nelle parole di chi maggiormente se n’è occupato (la psicologa americana Christina Maslach) si tratta di una sindrome che segnala la mancata corrispondenza tra la natura di una persona e la natura del suo lavoro, tra quello che uno è e quello che deve fare. La sindrome di burn-out è stata individuata da decenni, ma in realtà è ancora poco riconosciuta nei contesti lavorativi, in cui quotidianamente gli operatori sono a contatto con altre persone e si fanno carico della loro assistenza, a seconda delle diverse professionalità . Sono presenti opinioni e convinzioni errate relativamente questa malattia professionale: infatti la tendenza generale è quella di sopravvalutare l'importanza dei fattori personali che possono esporre il singolo al rischio di tale patologia, e contemporaneamente a sottovalutare l'importanza dei fattori situazionali. La letteratura ha invece dato ampio rilievo alla prospettiva secondo cui il burn-out è strettamente legato a fonti situazionali di stress cronico, a tensioni eccessive e prolungate in ambito lavorativo e al rapporto interpersonale. Indubbiamente i fattori di personalità acquistano importanza perché definiscono le modalità attraverso le quali ognuno interpreta, analizza e reagisce a tali contesti, ma non ne sono le componenti determinanti. Il problema può essere interno, cioè nelle persone (che possono avere caratteristiche di personalità o aspettative non adatte al lavoro che fanno), oppure esterno, cioè nel lavoro (che può essere troppo pesante o male organizzato). Oppure, ed è il caso più frequente, il problema può risiedere sia nel lavoratore, sia nell’ambiente di lavoro. In ogni caso, la sindrome da burn-out, come avremo modo di vedere nei capitoli che seguono, è in grado di incidere pesantemente sulla vita lavorativa e personale del soggetto ed è per questo che occorre riconoscerla, prevenirla e curarla. A causa del burn-out le persone fanno fatica a lavorare, lavorano peggio e meno o si ammalano, con costi molto rilevanti in termini di sofferenza personale, ridotta produttività e assenze dal lavoro. Per questo conviene sia ai singoli sia in generale alla società nel suo insieme conoscere l’esistenza del rischio burn-out e mettere in atto tutto quanto è utile a prevenirne l’insorgenza. Spesso non è semplice da capire che il lavoratore è a rischio o si trova già in un situazione di burn-out. Infatti chi si sente inadeguato sul posto di lavoro può cercare di raddoppiare i suoi sforzi per risolvere i problemi cadendo in un circolo vizioso che mette a repentaglio la propria salute fisica e mentale.

    DALLO STRESS AL BURN-OUT

    il burn-out è una forma esasperata dello stress occupazionale. Quindi se lo stress degli individui nelle organizzazioni deriva da un qualche mal funzionamento del sistema, allora anche il burn-out non può non derivare da esso. Facendo riferimento alla definizione sopra citata, lo stress è una patologia organizzativa in quanto, se non accuratamente gestito e protratto nel tempo, può impedire il raggiungimento degli obiettivi aziendali o, quanto meno, incrinare la salute psico- fisica dei collaboratori. Il processo di stress, secondo la letteratura sull’argomento, deriva da una discrepanza che l’individuo percepisce tra le domande provenienti dall’ambiente in cui opera e la possibilità di soddisfarle. L’eccessivo carico di lavoro, le continue esigenze provenienti dalle organizzazioni

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