Sogno o son Expo? - 05 Very slow food

Di Alberto Forni

Very slow food è il quinto capitolo del progetto Sogno o son Expo?, una serie di report ad alto tasso di ironia per fornire spunti e suggerimenti per Expo 2015. Le cronache dal Salone Internazionale del Gusto di Torino raccontano l’inarrestabile fenomeno dello slow food, la fondamentale importanza del biologico, l’irrinunciabile valore dell’agricoltura sostenibile, ma soprattutto il motivo per cui a tutti alla fine piace mangiare lammerda. Tra vino alle ciliegie, birra spalmabile e l'irrinunciabile Viagroncello.

www.sognoosonexpo.com

Alberto Forni è giornalista. Ha pubblicato la raccolta di racconti Avanti Veloce-Cronache da un mondo pop (Fernandel, Baldini&Castoldi). È stato fra gli autori della trasmissione radiofonica Dispenser di Radio 2. Ha collaborato con riviste come Wired, Flair, Panorama, Linus. È autore del blog Fascetta Nera e ha scritto una guida al self-publishing: Tutto quello che devi sapere per pubblicare (e vendere) il tuo e-book.

• Lingua: Italiano
• Editore: Antonio Tombolini Editore
• Data di uscita: 10 dic 2014
• ISBN: 9788898924387

Anteprima del libro

ALBERTO FORNI

SOGNO O SON EXPO?

Le stravaganti avventure di un cronista (in)volontario

05) Very slow food

SOGNO O SON EXPO?

Le stravaganti avventure di un cronista (in)volontario

05) Very slow food

Copyright © 2014 Antonio Tombolini Editore

ISBN 978-88-98924-38-7

Grafica di copertina: Costanzo Colombo

www.sognoosonexpo.it

Indice

Previously on Sogno o son Expo?

Cos’è

05) Very slow food

Gran Torino

Andamento lento

Slow food chain

Kultura del cibo

Il piacere di saperlo!

Slogan

Molluschi affumicata lussuoso

Raccolta differenziale (canzone fantasma)

Chi sono

Previously on Sogno o son Expo?

Dopo essermi reso conto che l’Italia è una Repubblica fondata sugli aperitivi, ho deciso di registrare il marchio AperiExpo© in vista dell’Esposizione Internazionale del 2015.

Quando però sono venuto a conoscenza di alcuni aspetti poco entusiasmanti dell’Expo (dalle traduzioni in inglese fatte alla Totò alla comunicazione a zero tasso di tweet, passando per il Programma Volontari definito il vero social network dell’anno), ho iniziato a preoccuparmi per il futuro della mia brillante idea e mi sono lasciato avvolgere dalle spire dell’Exposcetticismo.

Per fortuna mi sono imbattuto negli Expottimisti, che con la loro guida Expottimista sono stati in grado di ridarmi fiducia. Così, per contribuire alla vittoria dell’Expo (mettendo idee senza chiedere soldi, che questo era il messaggio lanciato), ho deciso di andare mensilmente a visitare manifestazioni, fiere, eventi, cercando di cogliere degli spunti, dei suggerimenti da offrire a Expo.

Dopo aver preso parte al Bundan Celtic Festival, sottolineando così l’importanza di innovare guardando alla tradizione, ho deciso di assistere allo Sganassau, Gli Oscar del cabaret, una manifestazione capace di portare un po’ di leggerezza in un evento all’apparenza un po’ troppo serioso come l’Expo.

Con la ripresa degli appuntamenti fieristici di settembre ho visitato la fiera della casa, HOMI, anche per testare la capacità di Milano di organizzare eventi di respiro internazionale.