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Du gust is megl che uan
Du gust is megl che uan
Du gust is megl che uan
E-book144 pagine8 minuti

Du gust is megl che uan

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Info su questo ebook

Dopo Mangia, prega e basta e Una cosa divertente che farò ancora – le cronache dal Salone del Libro 2014 e 2015 – ecco il resoconto delle due fiere 2017, Milano vs. Torino.
Tra gadget a tema massonico e ragazzine che piangono per abbracciare uno youtuber, tra libri antistress da colorare e poliziotti scrittori, il vero vincitore di questa fratricida lotta editoriale è uno solo: il divano in pelle bianca dell’editore Nino Aragno.


Alberto Forni è giornalista guastatore.
Ha scritto per la radio (Dispenser), per la TV (Lorem Ipsum) e per alcune riviste (Linus, Wired, Flair, Panorama).
Ha un blog che si chiama Fascetta Nera.
LinguaItaliano
Data di uscita24 mag 2017
ISBN9788893371360
Du gust is megl che uan

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    Anteprima del libro

    Du gust is megl che uan - Alberto Forni

    ALBERTO FORNI

    DU GUST IS MEGL CHE UAN

    Cronache dalle fiere del libro 2017

    DU GUST IS MEGL CHE UAN

    Cronache dalle fiere del libro 2017

    Copyright © 2017 Antonio Tombolini Editore

    ISBN 978-88-93371-36-0

    ATTENZIONE. Se hai comprato questo libro, puoi ricevere gratuitamente le cronache dal Salone 2014 e 2015 (Mangia prega e basta e Una cosa divertente che farò ancora). Scrivi a

    promosalone@antoniotombolini.com

    specificando se preferisci la versione ePub o Kindle.

    Indice

    Lo stato delle cose

    Vamoz

    Ouverture-Book Pride

    #tempodisaviano

    #tempodilibri

    Marina Marina Marina

    Un po’ meno lonely

    Rizzoli ore 13

    Ciaone

    Orizzontalità disperante

    Che faccio, lascio?

    Mainajoia®

    Prima pagare, poi Maxibon

    Lo stato delle cose

    Due anni fa sembrava che l’editoria fosse sul punto di tirare definitivamente le cuoia. Per fortuna invece non è andata così e adesso l’industria editoriale è un malato terminale in coma profondo che si trascina stancamente lasciandosi dietro migliaia di caduti. Come ad esempio la mia amica Isabella Santacroce

    che se va avanti così potrà dedicare al Salone soltanto un culetto smorto e striminzito. Ricordate i bei tempi?

    (Interni. Eh.)

    Fra l’altro, visto l’andamento delle cose e la frattura Milano/Torino, ho iniziato a preoccuparmi anche per queste sue provocazioni.

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