La Praticante

Di Enrico Cinaschi

VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI.

Giulia è riuscita a coronare il suo sogno: compiuti i trentun anni ha finalmente superato l'esame per diventare avvocato.
Ma il titolare dello studio legale nel quale lavora le fa comprendere che le difficoltà maggiori inizieranno proprio adesso, e potrebbero rivelarsi intollerabili, costringendola ad un futuro incerto ed umiliante da dipendente sottopagata.
Un destino al quale decide di sottrarsi, facendosi restituire libertà e dignità dall'esercizio del mestiere più antico del mondo.

AVVERTENZE:

Il linguaggio spinto e diretto adoperato per le descrizioni rende il titolo INADATTO alla fruizione da parte di lettori non amanti del genere erotico.

• Lingua: Italiano
• Editore: Enrico Cinaschi
• Data di uscita: 10 feb 2015
• ISBN: 9786050356274

Anteprima del libro

ENRICO CINASCHI

La Praticante

Prima edizione ebook: novembre 2014©2014

"La gente è il

più grande spettacolo

del mondo.

E non si paga

il biglietto"

Charles Bukowski

CAPITOLO 1

Non sarà un arredamento di lusso, ma la sistemazione del monolocale è venuta abbastanza bene, grazie soprattutto a questi mobili dai colori vivaci che ancora profumano di nuovo.

Bel risultato d’insieme. E non mi è neppure costato granché, per fortuna.

Il trasporto invece l’ho pagato abbastanza caro, va detto: perché la formula sarebbe quella di trasportarseli da soli a casa nei loro cartoni e montarseli; ma io come avrei potuto fare, senza nessuno che mi desse una mano?

In ogni caso sono veramente soddisfatta, io mi ci trovo proprio bene qui: l’angolo cottura è un amore, il soggiornino non potrebbe essere più accogliente ed anche la camera da letto l’ho sistemata al meglio, con quei comodini deliziosi e quel piccolo armadio con il suo specchio esterno.

Bella camera: ariosa e luminosa, ed il materasso è comodissimo.

Eh, quello poi.. il materasso è fondamentale: sarà lui, a dover sostenere gran parte del carico di lavoro.

Suona il citofono.

Apro, sale. Come stai, come sto.

Come meglio non potrei; ti offro un caffè, chissà se tutta questa caffeina non mi farà giocare il fegato, ma dicono ci sia di peggio.

«Sai cosa mi piace di te, tesoro?» domandi premuroso.

«Le tue tette. Guarda.. giuro. Ne ho viste tante: ma belle come le tue poche, veramente. Insomma, non eccessivamente grosse, tu hai una quarta, vero? Però sode e sostenute, possiedi un vero capolavoro sotto quella maglia, credi a me»

Accidenti, ho sempre adorato gli uomini galanti: ti emozionano facendoti sentire speciale, ecco, non saprei come dire. Per una con le mie qualifiche poi essere apprezzata per la ‘quasi unicità’ del valore tetta acquista un significato particolare, il giusto riconoscimento per aver lavorato sodo studiando venti anni e sbattendomi a destra e a manca per i Tribunali per altri cinque.

Ti piacciono le mie tette? Ed allora guardale. Si, benissimo: anzi, tocca pure, se lo desideri.

Dopotutto siamo qui per questo, mi pare di ricordare.

Carina, eh, questa camicina che si apre sul davanti? Fa sempre la sua figura.

Del resto mandare fuori di testa te e tutti gli altri maiali che frequentano il mio nuovo ed accogliente luogo di lavoro non è poi così difficile: basta farvela annusare, e a volte anche solo farvi credere che potrete annusarla.

Sculettare un po’. Questo, nella vita è fondamentale. Certo, devi anche avere un sedere come il mio, e non tutte sono così fortunate.

Mi sfilo il pantalone con pazienza, lentamente, mentre i tuoi occhi diventano due fessure smaniose: questo senso di onnipotenza che provo nel maneggiare i porci