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Rose profumate e spine dolorose
Rose profumate e spine dolorose
Rose profumate e spine dolorose
E-book214 pagine53 minuti

Rose profumate e spine dolorose

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Info su questo ebook

" rose profumate e spine dolorose " .....chi non rimane affascinato dal profumo delle rose, profumo intenso che esprime tutta la nobiltà del fiore....ma la rosa nasconde anche l'insidia delle spine, piccole pungenti e molto dolorose.

Due aspetti contrastanti ma che appartengono alla stessa realtà quasi a dire che l'uomo ha la possibilità di elevarsi nella contemplazione, ma subito richiamato all'oggi. A quell'oggi che spesso vive il dolore dei ricordi.

Le poesie di Biagio Amelio sono forme raffinate che dichiarano una continuità tra "ieri e oggi".Una scrittura la sua, che lavora nei cuori, e con passaggi, rime, versetti, brani, impressioni precisa il suo proposito : la sua collezione è ago che cuce tutto insieme presente e passato. Con dottrina e maestria tecnica dei ricordi mette il lettore davanti a quello che "vede" e prende vita l'urgenza di guardare dietro di se.

Un ridare vita alla memoria che come una facoltà epica consente di appropriarci del corso delle cose e insieme ci riconcilia con il loro scomparire nell'oblio del tempo.

Un grazie all'amico Biagio, all'artista, alla sua mano perché toccando questo o quel tasto del pianoforte che è l'anima, la fa vibrare e la sua poesia, la sua arte diventa madre delle nostre emozioni.
LinguaItaliano
Data di uscita13 set 2014
ISBN9788890497827
Rose profumate e spine dolorose

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    Anteprima del libro

    Rose profumate e spine dolorose - Biagio Amelio

    Biagio Amelio

    Rose profumate e spine dolorose

    UUID: 9788890497827

    This ebook was created with BackTypo (http://backtypo.com)

    by Simplicissimus Book Farm

    Indice

    DEDICHE

    Alla mia cara, amatissima mamma Nicolina Vavalà ...

    ...all’indimenticabile nonna Teresina Pullano ...

    e ai cari fratelli Rino, Silvio, Tonino, Mario, Giulia e Graziella

    PREMESSA DELL'AUTORE

    PRESENTAZIONI

    Don Maurizio Franconiere

    Dr.Gregorio Ferrari

    Dr. Eugenio Canino

    LE MIE PICCOLE COSE

    Emozioni della maturità

    Trischine

    Attimo di sconcerto

    Indefinibile momento

    Quei desideri

    Sedia a rotelle

    La maga bianca

    Il nostro corpo

    Il muro di gomma

    Passo indietro

    La risata

    Partenza

    L'incenso

    Mennea, magico atleta

    Amo l'Italia

    Francesco, umile padre

    La cascatella sul Litrello

    il 31 marzo ('U jornu du' pecuraru)

    La giusta luce

    Legame d'amore

    A messa

    Il furto delle tele e il Cristo Fulminante

    La maratona di Boston

    Fogli, solo fogli...

    'a 'mbriga e i pedi

    La morte e la falsa speranza

    Quel magico sorriso

    Il tormento dei sogni

    L'amore che si legge

    Il placebo

    Il riesame

    La crisi ellenica

    Se la gente ...

    Chi saro' io

    L'informatica

    Sempre vicini

    Vajont 15.5.2013

    Vita mai nata

    Il saccente

    Pulizia etnica

    Folle ansia

    Strana estate

    Il Royal Baby

    Il mondo

    Occhi chiusi, occhi aperti

    La taranta, tarantella

    Fortuna

    Messaggi

    La 500 gialla

    Il pallone

    Lampedusa

    Il nostro angelo

    Mass media

    Ostensione di Padre Pio

    Salti della mente

    L'accoglienza

    La giovinezza

    Due colombi

    Privacy

    Lacrime

    La natura e l'uomo

    Al caro Pepe'

    Lettera anonima

    L'uomo nudo

    Schiavitu' moderna

    Momento dell'anima

    Mi son mancato

    L'indifferenza

    Morire d'amore

    Emozioni giovanili (alcune poesie giovanili)

    Amore malato

    Don Chisciotte

    Quando

    Solo se son solo ...

    L'amore (2)

    Cadde una stella

    Il sonno

    Un nonnulla

    Parliamo... parliamo

    Primo giorno di scuola

    Alla luce della luna

    Addio

    Ritratto di un'amica particolare

    L'amore (1)

    Nenie

    Smania di felicita'

    Dimentica

    Trottola

    La rosa d'ottobre

    Nasce un amore spento

    La vera felicita'

    NOTE BIOGRAFICHE DELL'AUTORE

    DEDICHE

    Alla mia cara, amatissima mamma Nicolina Vavalà ...

    Mia Madre

    (tratta da Intimità)

    Non può essere spento

    un vulcano sempre attivo,

    che vedi fumare

    e non fa certo male…

    Ogni tanto senti un rombo

    e un po’ ti spaventi,

    ma quanto durerà?

    Un attimo solo…

    E tutto finisce nel nulla…

    Pensi subito

    a quel che ti ha dato

    quel vulcano malato,

    ai difficili giorni dell’infanzia

    che lei tingeva di rosa,

    ai giorni turbolenti

    mascherati in un niente,

    ai giorni di dolore

    superati con il cuore…

    a quelle cose che oggi

    non vedi

    perché, forse, cieco

    o non vuoi più capire…

    o proprio vedere…

    Eppure la vita,

    la nostra,

    è stata sempre in salita,

    ma siamo cresciuti lo stesso,

    - eccome se lo siamo !-

    Anche gli orfani crescono…

    Di nulla siamo stati privati,

    mai nulla ci è mancato…

    Forse una cosa:

    il giorno era lungo,

    troppo senza Lei,

    che sgobbava per sette…

    ma c’era con noi

    l’altra mamma,

    la magica nonna Tiresina:

    un privilegio

    avere due mamme,

    anche senza un papà.

    A pensare a noi tutti

    c’era il vulcano di oggi,

    quel fiore gentile, radioso,

    tanto amoroso…

    Se senti il telefono

    già sai chi è…

    E già sai dei fratelli, sorelle

    o nipoti,

    perché la centrale è lei,

    lei che raccoglie e ch’informa,

    sempre lucida, presente:

    lei che ti dice,

    lei che t’avvisa,

    lei che ti chiede,

    lei che non dimentica mai.

    Niente.

    Ma ha gettato la spugna

    e s’è chiusa in prigione

    ormai da tempo…

    così lascia fumare la bocca,

    che spesso borbotta…

    Ma lo fa per amore…

    Biagio

    ...all’indimenticabile nonna Teresina Pullano ...

    Mia nonna Tiresina Pullana

    (tratta da Intimità)

    Perché non riesco

    a scrivere di te,

    nonna mia;

    ci provo ma non riesco…

    ci riprovo

    ma non riesco proprio…

    non una piccola frase,

    non un versetto:

    tutto è così poco,

    tutto sembra niente.

    Non c’è luna, sole

    o fiore…

    C’è qualcosa

    che può esprimere

    completezza e di più?

    Se c’è

    quella sei tu.

    Una sola parola conosco

    e quella tu sei:

    ‘AMORE’.

    Biagio

    e ai cari fratelli Rino, Silvio, Tonino, Mario, Giulia e Graziella

    Fratelli

    C’erano i due più grandi,

    c’erano gli alberelli,

    ci posso essere io

    se non ci sono quelli ?

    Insieme abbiamo vissuto

    in un nido rumoroso,

    abbiamo riso e pianto insieme

    intorno al nostro fuoco.

    Erano tempi magri,

    oggi non paion amari,

    s’alzò dovunque un grido,

    tanti lasciarono il nido,

    tanti partirono…

    Così fu da noi:

    restammo i piccoli…

    Spartito abbiam ogni cosa,

    la gioia, le pene,

    la più dolorosa ...

    Soffiava forte il vento,

    batteva sugli alberelli,

    l’amore li rendeva forti e belli:

    la vita non ci ha diviso,

    il sole ci ha dato il sorriso,

    ma il perfido inverno

    sta a guardare...

    E se dovesse arrivare

    un abbraccio, una stretta del cuore

    -Via, freddo, in noi c’è il calore ...-

    Delizia era quel cinguettare,

    quel tenero vociare

    che nelle orecchie risuona,

    che giunge dalla prima dimora,

    da quella irta nel cielo,

    dall’ultima, rifugio ancora ...

    Vivo è il mio cuore e mi pulsa,

    -Oh, come batte, impetuoso!-

    per il più lontano, l’artista,

    per il più grande, l’intagliatore,

    per l’ultima un pò distratta,

    per quella con gli occhi nel cielo,

    per il piccolo vispo, il

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