Poesie di Periferia

Di Roberta Fausta Ilaria Visone

"Guardandomi indietro nel tempo e divenendo sempre più consapevole dei vantaggi dell'abitare in periferia, il rapporto di odio si è lentamente tramutato in convivenza e accettazione, approdando quindi a un senso di appartenenza alla periferia."

Dal silenzio della periferia al rumoroso mondo digitale: Poesie di periferia è l'autobiografia poetica che raccoglie le esperienze sentimentali, personali e sociali vissute finora dall'autrice.

In un luogo che fino a un anno fa non offriva alcuno svago, Roberta FI Visone si è sempre posta in una posizione di introspezione e di riflessione sulla realtà urbana e sulle relazioni interpersonali; le sue poesie hanno viaggiato così dalla mente e dal cuore al block notes comprato al Museo di Van Gogh, approdando infine nel mondo digitale.

Poesie di periferia raccoglie tutte le poesie scritte in casa, in viaggio osservando il paesaggio dal finestrino di un treno, ascoltando musica con le cuffie o dal vivo a Weimar, insomma, ovunque l'ispirazione trovasse il proprio momento e spazio di realizzazione.

Il linguaggio usato è diretto, colloquiale, quotidiano, urbano quanto rurale e, per facilitare ulteriormente la comprensione delle poesie, le note a piè di pagina con rimandi a fonti del web e i testi a fronte che accompagnano alcune poesie scritte, interamente o parzialmente, in lingua napoletana e nelle lingue di studio dell'autrice (tedesco, inglese, francese).

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint Self-Publishing
• Data di uscita: 31 dic 2014
• ISBN: 9788891170019

Anteprima del libro

Indice

Copertina

Poesie di periferia

Poesie di periferia

di Roberta FI Visone

~ 1 ~

Al mio papà e a tutte le persone care

Note sull’autrice

Roberta Fausta Ilaria Visone vive in provincia di

Napoli; scrive per passione.

~ 2 ~

Prefazione

La parola poesia viene spesso associata a qualcosa che sa di distante, di troppo aulico, quindi si tende a evitarla. Allora perché persone come Giacomo Leopardi, Emily Dickinson, Walt Whitman, Giovanni Pascoli, etc. hanno scelto proprio lei? Vi immaginate di dover rinchiudere

fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale1? Le tante sensazioni, illusioni, delusioni, emozioni, paesaggi e luoghi dell'anima, come fanno a starci dentro pochi versi?

Ebbene, la poesia permette questo e non solo: dopo tanti anni trascorsi nella timidezza di mostrare le mie poesie, infine mi sono armata di coraggio e le ho anche pubblicate. La poesia ha costituito il mio mezzo espressivo preferito per trattare tanti temi: l'amore, l'amicizia, l'esclusione, la morte, l'intolleranza, etc. Inoltre, se una poesia ha anche un grande livello di sonorità, essa può tramutarsi in canzone e le stesse poesie possono essere inserite in un breve video. Per fare tutto questo bastano solo 4 elementi: mente, cuore, penna e carta (o in alternativa mente, cuore, dita e strumenti tecnologici). E non per forza occorre usare parole altisonanti, anzi: come già dimostrato in Anti-Zibaldone 2.0 , le poesie contengono perlopiù un linguaggio quotidiano, colloquiale, rurale quanto urbano.

Poesie di periferia è il frutto di riflessioni maturate a mesi di distanza dall'auto pubblicazione dell' Anti-Zibaldone 2.0 . Nel mese di dicembre 2014, quando finalmente mi decisi a rendere nota una parte di me mostrata fino a quel momento solo a poche elette, ero spinta soprattutto dal desiderio di reagire al rimorso: non ho fatto in tempo a pubblicare le mie poesie e a farle leggere a mio padre, deceduto quasi un anno fa. Ero mossa anche da un sogno, come raccontato nella prefazione di Anti-Zibaldone 2.0, e dall'esigenza di trovare un ordine logico alle poesie come a voler trovare una logica nel caos che un evento come il cancro può provocare.

Il risultato di questa audacia nel superare pubblicamente la mia paura fu una scrittura prettamente di getto, senza considerare che determinati autori citati nelle poesie potessero risultare ignoti a lettrici e lettori, così come di getto fu anche la scelta del titolo: avevo degli appunti di Giacomo Leopardi fra le mani, osservai la parte dedicata allo Zibaldone e mi venne l'idea di porvi l' Anti- non per oltraggiare la memoria del poeta (questi lo portai anche agli esami di maturità ed ebbi modo di capirne di più grazie anche a un corso universitario di letteratura italiana e al film Il giovane favoloso ), bensì per dare enfasi al rigido ordine delle poesie secondo gruppi tematici, come già spiegato anche nella prefazione dell' Anti-Zibaldone 2.0 .