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Profumi di storia e d'estate
Profumi di storia e d'estate
Profumi di storia e d'estate
E-book132 pagine1 ora

Profumi di storia e d'estate

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Info su questo ebook

L'antologia – Profumi di Storia e d'estate
Diciotto autori ci regalano scorci di Storia e d’estate, dall’avventura al romanticismo fino al paranormale, in un viaggio dal sapore antico.
Da un’idea nata nel gruppo Facebook “Io leggo il romanzo storico”, prende vita questa antologia i cui proventi andranno unicamente in beneficenza all’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova.

L'Ospedale Pediatrico Gaslini:.
L’Istituto Giannina Gaslini nasce nel 1938 da un’idea dei coniugi Gaslini, che finanziarono il progetto affinché fosse dotato delle più moderne strutture sanitarie, in memoria della loro figlioletta Giannina morta in giovanissima età. Il loro scopo era quello di assicurare all’infanzia la migliore assistenza, sempre sorretta dall’apporto fondamentale della ricerca.
L'istituto è il più grande ospedale pediatrico del nord Italia.

Il gruppo facebook Io leggo il romanzo storico:
Il gruppo nasce per sostenere e promuovere la narrativa storica. È un luogo d'incontro per i lettori e gli autori appassionati del genere che insieme si confrontano, attraverso approfondimenti, discussioni e iniziative.
Le amministratrici del gruppo sono quattro autrici di romanzi storici: Michela Piazza, Patrizia Ines Roggero, Linda Bertasi e Stefania Bernardo.
LinguaItaliano
Data di uscita23 set 2015
ISBN9788893153157
Profumi di storia e d'estate

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    Profumi di storia e d'estate - Io Leggo Il Romanzo Storico

    Copyright 2015 © Tutti i diritti riservati agli Autori.

    Questo Ebook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione non autorizzata costituisce violazione del diritto d’autore e sarà sanzionata in sede civile e penale come previsto dalla legge 633/1941.

    Trovi il gruppo IO LEGGO IL ROMANZO STORICO su Facebook: https://www.facebook.com/groups/839021269497816/?fref=ts

    Progetto grafico in copertina a cura di Patrizia Ines Roggero.

    AA. VV.

    PROFUMI DI STORIA E D'ESTATE

    Racconti per l'Ospedale Gaslini

    L'antologia – Profumi di Storia e d'estate

    Diciotto autori ci regalano scorci di Storia e d’estate, dall’avventura al romanticismo fino al paranormale, in un viaggio dal sapore antico.

    Da un’idea nata nel gruppo Facebook Io leggo il romanzo storico, prende vita questa antologia i cui proventi andranno unicamente in beneficenza all’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova.

    Il gruppo facebook Io leggo il romanzo storico

    Il gruppo nasce per sostenere e promuovere la narrativa storica. È un luogo d'incontro per i lettori e gli autori appassionati del genere che insieme si confrontano, attraverso approfondimenti, discussioni e iniziative.

    Le amministratrici del gruppo sono quattro autrici di romanzi storici: Michela Piazza, Patrizia Ines Roggero, Linda Bertasi e Stefania Bernardo.

    L'Ospedale Pediatrico Gaslini.

    L’Istituto Giannina Gaslini nasce nel 1938 da un’idea dei coniugi Gaslini, che finanziarono il progetto affinché fosse dotato delle più moderne strutture sanitarie, in memoria della loro figlioletta Giannina morta in giovanissima età. Il loro scopo era quello di assicurare all’infanzia la migliore assistenza, sempre sorretta dall’apporto fondamentale della ricerca.

    L'istituto è il più grande ospedale pediatrico del nord Italia.

    Prefazione

    La penna e il cuore.

    Quando un autore scrive, oltre all'immaginazione, impiega il cuore e tutto quel bagaglio di emozioni e conoscenze che ha ricavato dalle sue esperienze personali, che hanno come fine ultimo: le sue intenzioni. E non c'è intenzione più nobile se non quella di mettere la propria penna a servizio di chi ha davvero bisogno di un aiuto concreto.

    Partendo da questa finalità un gruppo di autori, appassionati di Storia e di storie, hanno dato vita a Profumi di Storia e d'Estate, un'antologia di racconti che raccoglie nomi e date, vicende storiche accostate a vicende di fantasia, accompagnando il lettore in un lungo viaggio temporale che sfiora un passato più o meno lontano.

    Attraverso gli occhi e le abili parole degli autori, il lettore si ritroverà proiettato negli anni bui della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, per poi tornare ancora più indietro sulla linea temporale e riscoprire nomi famigerati come Carlo Magno, il Saladino e Federico Barbarossa. Dalla terribile peste del 1500 al misterioso Egitto, dalla leggenda di Azzurrina a un'oscura profezia rivelata nella paradisiaca Martinica, dal medioevo più profondo al 1800.

    La Storia dimostra di non essere fine a stessa e di non voler restare relegata nei libri scolastici, ma si fa viva e si mette a servizio della lettura e soprattutto della beneficenza, poiché l'intero ricavato delle vendite dell'antologia sarà devoluto all'ospedale Gaslini di Genova.

    Penna, cuore, immaginazione e atti concreti di gentilezza. La scrittura si fa arma e diventa mezzo, non solo di comunicazione e conoscenza, ma di solidarietà.

    Da autrice dico ‘grazie’ agli autori che hanno prestato la propria fantasia, impiegandola in un progetto di così tale importanza che, spero, sia esempio per molti altri; che sia inizio di collaborazioni sempre più fitte e proficue e che non faccia mai dimenticare, a ognuno di noi, che le storie salvano l'anima e che in questo contesto la Storia fa da trainante.

    Essa è viva, vive, è esistenza e può aiutare chi, per la vita, combatte ogni giorno.

    Alessandra Paoloni Scrittrice

    Che giorno è oggi?

    Maria Sveva Morelli

    Francia, 1793

    Amo l’estate, quei giorni caldi e soleggiati in cui il profumo dei fiori ti coglie di sorpresa, insinuandosi nell’atmosfera altrimenti afosa. E adoro i temporali, quella prima pesante goccia che ti colpisce quando sei a passeggio, lontano da casa e sai già che i tuoi abiti saranno quasi irrecuperabili. Tuoni e lampi si scatenano in un secondo, riversandoti addosso una tale quantità d’acqua che sospetti stia per tornare il biblico diluvio. E poi finisce tutto come è iniziato, talmente all’improvviso che, se non fossi zuppa con l’orlo delle gonne sporco di fango, penseresti di aver immaginato ogni cosa.

    Come potrei non amare la stagione calda, essendo nata proprio in uno di quei giorni? Mio padre afferma di aver rubato un raggio di sole per tingere i miei capelli di un colore oro tanto delicato. Io rido di questi complimenti e mi godo la grande festa che scuote tutta la proprietà. I contadini lasciano il vigneto, le tavole vengono imbandite e alla fine c’è un grande ricevimento, con i saloni illuminati da quelle che mi sembrano mille e più candele. Tutto scintilla maggiormente in quelle sere d’estate, anche le stelle.

    Oggi, però, non so che giorno sia, né il mese. Non so quanto manchi al mio compleanno e, del resto, non ha più importanza. Siamo stati trascinati via dalle nostre terre, dalla nostra casa che era lontana dai fasti di Parigi, ma vicina all’invidia della gente. Un nome antico e qualche privilegio sono bastati a derubarci di tutto, perfino della voglia di alzare lo sguardo.

    Come si fa a guardarsi intorno e sperare in un nuovo giorno, quando amici e conoscenti sono trascinati nella pubblica piazza e dilaniati da quelli che sembrano diavoli anziché persone?

    La nostra prigionia è stata breve e, a suo modo, pietosa. Ci hanno portato in un palazzetto abbandonato, ampio e fetido, travestendo i carcerieri da segretari e cameriere. Volevano illuderci che ogni cosa sarebbe tornata come prima, mentre ci spiavano da vicino. Sempre più da vicino.

    Il momento di salire sul mostro di Place de La Réunion sarebbe giunto anche per noi, ammesso poi di arrivarci. Dopo i massacri di settembre nessuno era più al sicuro dalla furia del popolo, nemmeno le guardie, nemmeno il re. Anche la sua testa è finita nel cesto. Da quanto tempo, tre anni, un mese, dieci giorni?

    Non abbiamo il coraggio di avvicinarci alle finestre e ho smesso di avvertire il freddo e il caldo. Aspetto.

    Emissari del governo repubblicano ci fanno visita sempre più spesso, subissandoci di domande le cui risposte sono irrilevanti, perché niente ci salverà dall’odio e dal sospetto. Saremo nemici della rivoluzione a loro piacimento.

    Ed evidentemente il momento è arrivato. Segretari e cameriere si sono spogliati degli abiti servili, rivelando fisici massicci e strambi travestimenti, anche i loro nasi sono posticci. Ci hanno imbavagliato e gettato tra i sacchi, sepolti sotto chissà cosa. Ci hanno ordinato di non muoverci, di dimenticare anche di respirare, di far battere il cuore silenziosamente. Oppure…

    Oppure che cosa? Tanto finiremo comunque alla ghigliottina! Quale alternativa possono offrirci, forse l’abbaglio della salvezza? Che folle sogno, il mio.

    Ci tengono prigionieri per un tempo indefinito, in cui i nostri occhi non vedono nulla, sempre coperti da pesanti cappucci. Avvertiamo il dondolare dei carri, il nitrire dei cavalli e ordini di guardie annoiate.

    «Cosa trasportate?» sento chiedere.

    «Stoffe» risponde qualcuno.

    Disgraziati, vorrei dire io, ma trattengo il respiro, sepolta sotto cumuli di abiti che mi fanno sudare in parti del corpo che non ricordavo di possedere.

    Il carro si muove ancora e poi si ferma per la notte. A volte succede, a volte viaggiamo col sole, altre

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