Il male assoluto: Dallo Stato di Diritto alla modernità Restauratrice L’incompatibilità tra Costituzione e Trattati dell’UE Aspetti di criticità dell’Euro
()
Info su questo ebook
Leggi altro di Giuseppe Palma
DANTE dalla lingua alla patria: Nel settecentenario della morte (1321-2021) siamo ancora "Figli del Duecento" Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Infinito di Leopardi come nessuno l'ha mai spiegato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIo e Dante Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniENCICLOPEDIA GIURIDICA della Sovranità per un sano patriottismo costituzionale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa solitudine di una generazione senza lavoro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFigli destituenti: I gravi aspetti di criticità della RIFORMA COSTITUZIONALE Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSODOMA come sarà il mondo tra cinquant'anni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni€urocrimine: Cos’è la MONETA UNICA e come funziona Soluzioni giuridiche per uscire dall’€uro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFigli senza madre: storia di un ragazzo nato da utero in affitto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRialzati, Italia! Poesie per la Patria, per il Cuore e per le tradizioni.Verso un nuovo Umanesimo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSpicchi di mela verde Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna riforma sbagliata. Dodici motivi per dire NO al taglio dei parlamentari Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniT.T.I.P. che cos'è, cosa prevede e perché occorre fermarlo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAnime del Sud: una giornata qualunque ai tempi dell’€uro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCon occhi di Tiberio e labbra di Calpurnia - L'amore ai tempi del virus Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniInvisibili La Vita e l'Amore ai tempi della Crisi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl tradimento della Costituzione: Dall’Unione Europea agli “Stati Uniti d’Europa”: la rinuncia alla sovranità nazionale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl fiore e la lama Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTERRA NOSTRA. Storia di Ostuni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPoesie nel Borgo tra Globalismo e Medioevo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Il male assoluto
Ebook correlati
Il tradimento della Costituzione: Dall’Unione Europea agli “Stati Uniti d’Europa”: la rinuncia alla sovranità nazionale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniImpariamo la Costituzione. I principi fondamentali. Linee portanti Artt. 1-12 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl manifesto del Partito comunista Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa forza della necessità: Antologia del radicalismo inglese dei secoli XVIII e XIX Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDei delitti e delle pene Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Le Influenze del Codice Napoleonico e del BGB Tedesco sul Codice Civile Italiano: Sistemi Giuridici Comparati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni#EuropeanUnion Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa "Comune" di Parigi. Otto conferenze: Raccolta di otto conferenze Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl suicidio dell'Europa: Sovranità, Stati nazionali e "grandi spazi" Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiuseppe Mazzini nel Risorgimento italiano. Pensiero/azione/educazione/politica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Francia dal primo impero al 1871 Volume II Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCarcere e capitale: il ruolo del politico e dell'economico all'origine dell'istituzione carceraria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrimo potere: La burocrazia che non molla Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniViaggio nella costituzione italiana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl fiore e la lama Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDelitti e stragi dell'Italia fascista dal 1922 al 1945 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Europa dei Popoli o degli Stati?: L'integrazione spiegata attraverso il diritto dell'Unione europea Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUomini e problemi del Mezzogiorno d’Italia nell’Ottocento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCompendio di ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFondata sul lavoro: Utopia e realtà della Costituzione italiana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStato Costituzionale: Sul nuovo costituzionalismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa ricerca della libertà: Libertà, democrazia e totalitarismo nell’epoca della Quarta rivoluzione industriale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe lotte di classe in Francia dal 1848 al 1850 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Crisi della Repubblica dei partiti: Dal crollo del Muro di Berlino a Tangentopoli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa rivoluzione del nostro tempo: Manifesto per un nuovo socialismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOrganizzazione, riforme e filosofie della Comune di Parigi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGRECIA Una storia vera Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa lotta politica in Italia, Volume II (of 3) Origini della lotta attuale (476-1887); Quinta edizione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRoma. La fabbrica degli scandali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa lotta politica in Italia. Volume II Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Governo americano per voi
Concorsi pubblici - La redazione di un atto amministrativo: Per la preparazione alla prova scritta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniE io non pago!: Perché l'Italia deve dire no al ricatto del debito pubblico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl principe Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La demolizione controllata di Berlusconi nell’era del pedofically correct Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNapolitano, il Capo della Banda Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI perché di una crisi. la demolizione controllata della classe media è appena iniziata: verso la vittoria finale dei criptocrati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSicurezza sui luoghi di lavoro: Sintesi ragionata per concorsi pubblici: le norme di sicurezza sul lavoro: enti locali, sanità, scuole Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMatteo Renzi e Nicolas Sarkozy: anatomia di una scalata al potere MADE IN U.S.A. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Sintesi del D.P.R. 62/2013 per concorsi pubblici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Il male assoluto
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Il male assoluto - Giuseppe Palma
GIUSEPPE PALMA
IL MALE ASSOLUTO
EDITRICE GDS
Giuseppe PALMA
© IL MALE ASSOLUTO
Dallo Stato di Diritto alla modernità Restauratrice
L’incompatibilità tra Costituzione e Trattati dell’UE
Aspetti di criticità dell’Euro
Editrice GDS di Iolanda Massa
Via Giacomo Matteotti n. 23, Vaprio d’Adda (MI)
Tel. e Fax. 02-9094203;
E-mail: edizionigds@hotmail.it; iolanda1976@hotmail.it
Prima Edizione cartacea: ottobre 2014
Prima Edizione E-Book: ottobre 2014
www.editoriunitigds.it
www.bookstoregds.com
TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI
L’immagine riportata sulla copertina anteriore del pamphlet è stata reperita dal sito internet: http://www.economiaitaliana.it/it/articolo.php?LT=PUNTO&ID=11315 (Economia italiana it – testata online indipendente).
Giuseppe PALMA
IL MALE ASSOLUTO
Dallo Stato di Diritto alla modernità Restauratrice
L’incompatibilità tra Costituzione e Trattati dell’UE
Aspetti di criticità dell’Euro
EDITRICE GDS
A mia figlia Giulia di soli nove mesi,
piccolina ma tanto curiosa quando le sottraggo
tempo prezioso per scrivere articoli e pamphlet
«Si può considerare veramente libero un uomo
che ha fame, che è nella miseria, che non ha
lavoro, che è umiliato perché non sa come
mantenere i suoi figli ed educarli?
Questo non è un uomo libero…»
Sandro Pertini
Presidente della Repubblica italiana
dal 1978 al 1985
«I popoli non sono in grado di prendere
l’iniziativa senza una guida, senza un capo.
Spero, tuttavia, che qualcuno, non so bene chi,
senta l’amore per l’Italia e per la sua libertà
e dia inizio alla liberazione…»
Ida Magli
antropologa italiana, classe 1925
PREMESSA
Dopo aver scritto e pubblicato "La dittatura dell’Europa e dell’Euro. Viaggio breve nel tessuto dell’Eurocrazia" (Editrice GDS, 2014), ho avvertito l’esigenza culturale di dover concentrare la mia analisi sui più importanti aspetti giuridici relativi al rapporto tra la Costituzione italiana e il diritto originario e derivato dell’UE.
A seguito di una breve ma necessaria premessa storico-giuridica, affronto nello specifico quelli che sono i principali aspetti di criticità dell’Unione Europea e del rapporto tra la sua produzione giuridica (di qualunque fonte) e la Costituzione. Dopo aver dimostrato altresì l’assoluta mancanza di conformità tra la nuova formulazione dell’art. 81 Cost. (vincolo del pareggio di bilancio) e i principi supremi
dell’ordinamento costituzionale, concentro la mia attenzione sui più importanti aspetti di criticità della moneta unica (l’Euro).
Per tutto quanto non evidenziato e non argomentato nel presente pamphlet (sia in generale che nello specifico), faccio rinvio ai miei seguenti testi pubblicati nel corso dell’ultimo anno:
a) "La dittatura dell’Europa e dell’Euro. Viaggio breve nel tessuto dell’Eurocrazia - Editrice GDS, 2014 (edizione ulteriormente aggiornata e corretta nell’agosto 2014), già disponibile gratuitamente – e in formato pdf – sul sito dell’associazione
Salviamo gli Italiani"1;
b) "La Rivoluzione francese e i giorni nostri. Dall’Ancien Régime alla nuova Aristocrazia europea. I danni causati dal giustizialismo, dalla cultura del sospetto e dall’uso improprio della giustizia: ieri come oggi" - Editrice GDS, ottobre 2013.
Al fine di fornire argomentazioni quanto più complete e comprensibili, faccio inoltre presente al lettore che in alcuni capitoli ho riportato talune parti già contenute nelle due pubblicazioni sopra citate. Tengo pertanto a precisare che il presente pamphlet è da ritenersi completo solo se inglobato con i testi di cui sopra.
Come ormai mia abitudine consolidatasi nel tempo, ho cercato di usare un linguaggio semplice ed accessibile a tutti, in modo tale che anche l’uomo della strada o quello che non possiede idonee competenze tecniche possa comprendere a pieno il significato degli argomenti trattati. Ho altresì cercato di utilizzare il c.d. metodo scientifico, quindi ho reperito e consultato Fonti di primissimo livello opportunamente citate.
Mi auguro che sia gli addetti ai lavori, sia chiunque avrà la pazienza di leggermi fino alla fine, possegga una buona dose di umiltà e di indipendenza culturale sufficiente a sviluppare un giudizio critico su tutte le argomentazioni proposte.
Rivolgendo già sin d’ora le mie scuse al lettore per eventuali errori, refusi o incompletezze, auguro a tutti una buona lettura.
Giuseppe Palma
I
Brevi cenni sulla Storia del Diritto
dalla Rivoluzione francese ai giorni nostri.
I principi fondamentali dello Stato di Diritto
e l’essenza della nostra Costituzione
Con il saggio intitolato "La Rivoluzione francese e i giorni nostri. Dall’Ancien Régime alla nuova Aristocrazia europea […]" (Editrice GDS, ottobre 2013)2, mi sono occupato di analizzare nello specifico – e con metodo scientifico – la storia della Rivoluzione francese e del suo diritto, concentrando l’attenzione sia sulle comparazioni storico-giuridiche tra i processi sommari del 1793-94 e lo stato in cui versa la giustizia italiana degli ultimi vent’anni, sia sull’involuzione dello Stato di Diritto e dei suoi principi a vantaggio di nuove forme di giustizia
congeniali al neo Ancien Régime europeo.
Senza entrare nel merito (non è questa la sede opportuna), mi preme comunque sottolineare come alcune norme introdotte negli ultimi anni sia nel processo civile che in quello penale ledano palesemente il dettato costituzionale, e ne sono esempi evidenti sia l’introduzione della disciplina della c.d. mediazione obbligatoria
che lede spudoratamente l’art. 24 della Costituzione³, sia l’introduzione del c.d. filtro in appello
⁴ nel processo civile, il quale – nella sostanza - rende quasi del tutto inutile il mezzo di impugnazione, al pari della norma sulla manifesta infondatezza
quale filtro nel ricorso per Cassazione nel processo penale⁵.
Ciò premesso, dal punto di vista dei principi fondanti lo Stato di Diritto, appare evidente come – trascorsi poco più di duecento anni dall’esperienza rivoluzionaria francese – quei pilastri di civiltà giuridica costati milioni di vite umane sono già da parecchi anni sacrificati sull’altare del falso cambiamento e di una modernità Restauratrice che mira, neppure tanto di nascosto, ad instaurare una nuova forma di Ancien Régime globale che sottometta nuovamente centinaia di milioni di persone.
E’ ovvio che nel corso di due secoli sono mutate sia le vesti che le pelli, così come si sono raffinati ed adeguati gli strumenti, ma il fine è sempre lo stesso: creare una potentissima Aristocrazia europea sostanzialmente immune dai processi democratici, sacrificando oltre misura quei sacrosanti principi che, in termini di vite umane, sono costati un prezzo altissimo!
La Rivoluzione francese partorì la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789 e la Costituzione del 1791; le guerre napoleoniche posero la miccia nei cuori dei popoli europei che scoppiò nei moti del 1820-21, in quelli del 1830-31 e successivamente nelle ribellioni del 1848-49; la Grande Guerra ebbe un’incidenza notevole per il consolidamento della sovranità nazionale soprattutto in quegli Stati (tra cui l’Italia) che avevano sofferto per decenni la dominazione straniera; ed infine dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale sorsero le basi per la consacrazione e l’effettività dei diritti inalienabili della persona e dei principi di libertà, democrazia e uguaglianza sostanziale per cui ciascun popolo divenne capace e maturo di darsi una Carta fondamentale dello Stato che fosse il faro dell’intera legislazione.
Il tutto, non esagero, al costo di centinaia di milioni di morti!
Il nostro Paese, che già dalla fine del XVIII Secolo fu scosso dalle prime rivendicazioni di matrice indipendentista, conobbe dapprima le conquiste dello Statuto Albertino (1848) e della Costituzione Romana (1849), per poi giungere – a seguito di ben due guerre mondiali - alla condivisione democratica della Costituzione repubblicana del 1948.
Le lotte per la libertà e la democrazia hanno dunque avuto un percorso sanguinoso di circa duecento anni, un ampio periodo attraverso il quale ciascun individuo è gradualmente divenuto soggetto libero in uno Stato idoneo a garantire – a lui e all’intera comunità di cui è parte attiva - non solo l’uguaglianza formale e sostanziale, ma soprattutto quei diritti irrinunciabili che lo rendono libero dal bisogno: uno su tutti il diritto al lavoro!
Se la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789 trasformava il suddito in cittadino riconoscendogli alcuni diritti che per secoli erano stati fortemente circoscritti al volere dei re, la Costituzione francese del 1791 – oltre ad operare una netta separazione tra i poteri dello Stato (già di per sé presente nella Dichiarazione dell’89’) – riconosceva al popolo il diritto di scegliere i propri rappresentanti, includendo la figura e le funzioni del sovrano all’interno di una cornice istituzionale dettagliatamente delineata dalla Costituzione medesima. Il dispotismo del re, e quindi l’esercizio del suo potere assoluto, cedevano l’essenza stessa dell’imperio alla volontà della Nazione, la quale scaturiva non più dall’inopinabile volontà del sovrano bensì da un’assemblea elettiva espressione della scelta di ciascun singolo cittadino che ne avesse diritto, e tutti – quindi anche il re – erano parimenti soggetti ad una nuova creatura, la legge, espressione – appunto – della volontà generale.
Una delle conquiste di maggiore rilievo fu proprio quella