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Organizzazione, riforme e filosofie della Comune di Parigi
Organizzazione, riforme e filosofie della Comune di Parigi
Organizzazione, riforme e filosofie della Comune di Parigi
E-book101 pagine46 minuti

Organizzazione, riforme e filosofie della Comune di Parigi

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Info su questo ebook

Una breve escursione nella Comune di Parigi: la sua breve storia, l'organizzazione, le sue riforme con qualche cenno ai pensatori di riferimento ed agli artisti schierati.
LinguaItaliano
Data di uscita2 giu 2017
ISBN9788826445434
Organizzazione, riforme e filosofie della Comune di Parigi

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    Anteprima del libro

    Organizzazione, riforme e filosofie della Comune di Parigi - Andrea Boero

    Parigi:1871

    Sommario

    Trattazione storica

    Dall’Impero alla guerra franco-prussiana; lo sviluppo dei movimenti operai, i sindacati e la I Internazionale. L’evolversi socio-economico della Francia sotto l’Impero. La III Repubblica e l’assedio. La Parigi comunarda, l’insurrezione del 18 marzo, l’organizzazione e le riforme del governo rivoluzionario. Panoramica delle correnti. La semaine sanglant e la repressione.

    La filosofia politica

    Teoria e pratica degli ateliers nationaux di Louis Blanc. Auguste Blanqui: la rivoluzione dei cospiratori e la dittatura del proletariato. L’anarchia artigiana di Pierre-Joseph Proudhon, il credito e il sistema cooperativo. Cenni alle teorie di Charles Fourier e Claude-Henri de Saint Simon. Il socialismo scientifico di Marx. La dialettica storica, la teoria del plus valore, la prassi rivoluzionaria. Commento marxiano della Comune.

    Gli artisti e la Comune

    La partecipazione degli artisti alla Comune: contributo alla gestione dei musei, i concerti popolari, la Federazione degli Artisti. Un accenno agli scrittori comunardi.

    L’impressionismo

    Precursori e origini dell’impressionismo. Eduard Manet e le opere comunarde. Gustave Courbet, verismo e impegno nella Comune. L’ en plein air e la tavolozza impressionista. Cenni alle correnti post-impressioniste. Il pointillisme di Seurat.

    Il simbolismo francese

    Paul Verlaine e Arthur Rimbaud. Opere filo-comunarde dei due Autori. La poetica: il segno, la sinestesia, l’allegoria.

    -Introduzione

    La Comune di Parigi e’ stata un punto di volta della storia della Francia, dell’Europa, del mondo. La portata degli avvenimenti di quei due mesi e’ universale. La rivoluzione parigina del ‘71 spesso viene liquidata come conseguenza dell’esasperazione popolare dovuta alla guerra franco-prussiana. Ma questa visione e’ sicuramente molto limitativa: bisogna ricordare che la Commune e’ la priva rivoluzione di stampo comunista ed anarchico, quindi nettamente diversa dalle rivolte liberali che l’avevano preceduta, la prima della storia umana. É impossibile non capire quale esperimento di democrazia diretta, di governo popolare sia stato tentato in quei 70 giorni. Fondamentale e’ l’influsso sui movimenti della sinistra: dal ‘72, in conseguenza agli avvenimenti parigini, anarchici e comunisti si sarebbero separati per non riunirsi più. I comunardi affrontano problemi comuni a tutte le future rivoluzioni: la libertà di stampa, l’accentramento o il decentramento, la conquista del potere, l’isolamento o l’internazionalismo, la repressione, la propaganda, l’alleanza o il contrasto con i ceti medi ed il sottoproletariato, l’istruzione, la necessità di riforme economiche. Di elementi progressivi non ne mancano di certo .Ma la Comune ha anche caratteristiche spiccatamente ottocentesche: il giacobinismo, la componente nazionalistica, il problema dei beni ecclesiastici, tutti elementi di una rivoluzione borghese incompleta. con questa rivolta si chiuderà la stagione delle insurrezioni ottocentesche seguirà un periodo di pace mai visto dal continente; dal terrore rosso scatenato da questi avvenimenti verranno le teorie socialdemocratiche, una mediazione tra il capitalismo e le necessità più pressanti delle classi popolari; la Francia assumerà definitivamente come forma di governo la repubblica, moriranno, infine, tutti i socialismi utopistici spodestati da Marx, Bakunin e Proudhon. La Comune e’ quindi un argomento che vale la pena di approfondire, non certo cercando nella rivoluzione antiautoritaria per eccellenza i sintomi dei totalitarismi che ben poco hanno a che spartire con essa, cercando di evitare il comune errore storiografico di confrontarla con l’Ottobre russo, troppo spesso assurto a ideale di rivoluzione (date le marcate differenze), evidenziando i limiti di questa esperienza forse troppo prematura, forse nata nel momento sbagliato e cercando di cogliere tutti gli stimoli che un esperimento come questo può portare.

    -L’Impero

    -Il 48

    La rivoluzione del ‘48 ha portato la Francia alla seconda repubblica. Alla chiusura degli atelier nationaux (vedi Blanc) il popolo parigino si sollevò, ne segui’ una repressione feroce da parte del generale Cavaignac. Da questo momento inizia l’ involuzione autoritaria della Repubblica: alle elezioni del’48 Luigi Napoleone Bonaparte stravince e diventa presidente; nasce un governo orleanista conservatore, inizia la repressione della Montagna (vedi La repressione).

    -Presa del potere

    Alle elezioni del ‘49 si assiste ad una crescita del partito rosso a scapito della democrazia, anche se ben 2\3 dei deputati appartengono a forze conservatrici di ogni

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