Sherlock Holmes e il furto della Corona Imperiale

Di Vianello Roberto

RACCONTO LUNGO (35 pagine) - GIALLO - "M" è la nuova criminale minaccia che si abbatte su Londra, contro la quale dovrà misurarsi un inarrestabile Sherlock Holmes

Un misterioso ladro che si firma "M" si aggira per la capitale inglese, profanando persino la Torre di Londra. Sherlock Holmes incontra al circolo del fratello Mycroft alcuni illustri personaggi, che saranno poi uno ad uno rapiti dal famigerato criminale. Chi è questo misterioso "M"? Quali sono i suoi scopi? Quali segreti si nascondono dietro la sua identità? Un racconto ad alta tecnologia, con un finale sorprendente, che ci porterà nei luoghi più insoliti di una Londra Vittoriana piena di fascino.

Roberto Vianello nasce a Roma nel 1957, dove la svolge la libera professione di Architetto ed Interior Designer. Divide il tempo libero tra le sue passioni: Sherlock Holmes e le vecchie automobili inglesi. E' stato Presidente (2011-2012) dell'Associazione "Uno Studio in Holmes", della quale è ora Segretario. Per quest'ultima, si occupa della grafica e dell'impaginazione delle locandine e delle pubblicazioni, tra cui la rivista sociale ""The Strand Magazine"", il cui direttore è Stefano Guerra. Ha curato in tal senso anche il libro ""Sir Arthur Conan Doyle - Viaggio in Italia"", edito da "Bobi Bazlen", insieme a Enrico Solito e Gianluca Salvatori, che hanno seguito la parte editoriale. Socio del "Circolo Canottieri Roma", cerca di tenersi in forma praticando il canottaggio come vogatore e timoniere ed è Giudice Arbitro Effettivo della "Federazione Italiana Canottaggio". Ama in egual misura mare e montagna, che frequenta veleggiando, sciando e camminando instancabilmente. Veste l'abbigliamento classico dei ""Fogey Gentlemen"", con predilezione della cravatta a "papillon" "(Bow Tie"), caratteristica della sua professione. Fuma, con sempre maggiori difficoltà logistico-legislative, la pipa (ha una collezione di più di 100 esemplari) ed il sigaro Toscano. Le malelingue dicono che dovrà essere abbattuto a fucilate.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 7 ott 2014
• ISBN: 9788867754984

Anteprima del libro

a cura di Luigi Pachì

Sherlock Holmes e il furto della Corona Imperiale

di Vianello Roberto

ISBN versione ePub: 9788867754984

© 2014 Roberto Vianello

Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

Versione: 1.0 ottobre 2014

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Indice

Vianello Roberto

Sherlock Holmes e il furto della Corona Imperiale

Dedica

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Postfazione

Bibliografia

Delos Digital e il DRM

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Vianello Roberto

Roberto Vianello nasce a Roma nel 1957, dove la svolge la libera professione di Architetto ed Interior Designer.

Divide il tempo libero tra le sue passioni: Sherlock Holmes e le vecchie automobili inglesi. E’ stato Presidente (2011-2012) dell’Associazione Uno Studio in Holmes, della quale è ora Segretario. Per quest’ultima, si occupa della grafica e dell’impaginazione delle locandine e delle pubblicazioni, tra cui la rivista sociale The Strand Magazine, il cui direttore è Stefano Guerra. Ha curato in tal senso anche il libro Sir Arthur Conan Doyle - Viaggio in Italia, edito da Bobi Bazlen, insieme a Enrico Solito e Gianluca Salvatori, che hanno seguito la parte editoriale. Socio del Circolo Canottieri Roma, cerca di tenersi in forma praticando il canottaggio come vogatore e timoniere ed è Giudice Arbitro Effettivo della Federazione Italiana Canottaggio. Ama in egual misura mare e montagna, che frequenta veleggiando, sciando e camminando instancabilmente. Veste l’abbigliamento classico dei Fogey Gentlemen, con predilezione della cravatta a papillon (Bow Tie), caratteristica della sua professione. Fuma, con sempre maggiori difficoltà logistico-legislative, la pipa (ha una collezione di più di 100 esemplari) ed il sigaro Toscano. Le malelingue dicono che dovrà essere abbattuto a fucilate.

Dedicato alla memoria di Edgar P. Jacobs, Esq.

Capitolo 1

Era una notte buia e tempestosa: il Natale si avvicinava e gli elementi atmosferici sembravano voler infierire sempre di più sull’antico complesso della Torre di Londra. Accanto a esso il cantiere del nuovo e audace Tower Bridge, in costruzione, faceva intravvedere la sua sagoma pressoché ultimata contro la fioca luce di una luna quasi completamente oscurata da una spessa coltre di nubi.

La ronda delle Guardie della Torre si apprestava a rientrare dal turno, per concedersi un meritato riposo, quando si udì l’urlo di un Beefeater:

– Sir, Sir, accorrete alla Jewel House ¹ , è accaduto qualcosa di grave!

– Mio caro Watson, non credo di aver bisogno di stupire voi e i vostri lettori con una delle mie usuali serie di deduzioni. Mi pare fin troppo evidente che non sembrate così lieto dell’avvicinarsi delle festività natalizie!

Holmes, come al solito, aveva colto nel segno: la mia amata Mary, anche se da tempo scomparsa, era sempre nei miei pensieri e io, incapace di sopportare la solitudine, ero tornato a vivere nell’appartamento situato al 221b di Baker Street, con il mio amico e compagno di avventure, da poco rientrato a Londra dopo la sua presunta morte alle cascate di Reichenbach. ²

– Sapete Holmes, non riesco a essere lieto nel festeggiare l’anniversario della nascita di un presunto messia, la cui data viene tra l’altro fatta coincidere con quella di una festività pagana, ³ il quale, nonostante la sua sbandierata bontà, ha permesso che mi separassi dalla mia amata consorte.

– Suvvia Watson, non siate cinico. Il popolo ha bisogno di credere in qualcosa di soprannaturale per poter meglio sopportare la propria vita grama. L’affidarsi alla fede non può essere certo più dannoso dell’uso che io faccio della cocaina. Non per niente si dice che la religione è l’oppio dei popoli.

Come sempre, aveva perfettamente ragione, ma questo non serviva a migliorare il mio stato d’animo negativo. Forse per la prima volta, ero io ad aver bisogno di una nuova indagine e dell’azione che avrebbe comportato.

Holmes, che se ne era perfettamente reso conto, continuò:

– Il caso, o chi per lui, vuole che siamo in procinto di essere coinvolti in un’avventura che ci farà dimenticare le nostre elucubrazioni negative. Mio fratello Mycroft ha chiesto un incontro per discutere di una grave minaccia che incombe su di noi. Orsù, prepariamoci a recarci al Diogenes Club, per sapere di cosa si tratta.

Il tempo di indossare i soprabiti e in breve eravamo a bordo di un cab, diretti al Circolo di cui era socio il fratello di Holmes.

– Mycroft non mi ha dato particolari, ma penso che la questione riguardi il furto