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I Casi nascosti di Sherlock Holmes - volume II: I casi nascosti di Sherlock Holmes - volume I e II, #1
I Casi nascosti di Sherlock Holmes - volume II: I casi nascosti di Sherlock Holmes - volume I e II, #1
I Casi nascosti di Sherlock Holmes - volume II: I casi nascosti di Sherlock Holmes - volume I e II, #1
E-book157 pagine2 ore

I Casi nascosti di Sherlock Holmes - volume II: I casi nascosti di Sherlock Holmes - volume I e II, #1

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Info su questo ebook

Questo secondo volume è composto da quattro racconti che narrano avventure inedite dell’investigatore più famoso del mondo: Sherlock Holmes.  In esso il suo compagno John Watson, già in età avanzata, rispolvera il suo taccuino e porta alla luce casi mai rivelati prima. Alcuni tra questi erano semplicemente caduti nell’oblio, mentre altri erano troppo imbarazzanti per essere riportati... fino ad ora.

LinguaItaliano
EditoreCM Books
Data di uscita3 giu 2019
ISBN9781547591091
I Casi nascosti di Sherlock Holmes - volume II: I casi nascosti di Sherlock Holmes - volume I e II, #1

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    Anteprima del libro

    I Casi nascosti di Sherlock Holmes - volume II - César Costa

    I Casi Nascosti di

    Sherlock Holmes

    Volume II

    César Costa

    ––––––––

    1° Edizione

    Copyright © 2018 by César Costa

    Tutti i diritti riservati

    http://www.cesarcosta.com.br

    ––––––––

    Edizione

    César Costa

    Copertina, Revisione e Grafica

    César Costa

    Photo Credit

    Shining.darkness/ Foter.Com/ CC by

    *Sherlock Holmes è un personaggio di fantasia creato dallo scrittore inglese Sir Arthur Conan Doyle, i cui diritti sono di dominio pubblico.

    Sinossi

    Questo secondo volume è composto da quattro racconti che narrano avventure inedite dell’investigatore più famoso del mondo: Sherlock Holmes.  In esso il suo compagno John Watson, già in età avanzata, rispolvera il suo taccuino e porta alla luce casi mai rivelati prima. Alcuni tra questi erano semplicemente caduti nell’oblio, mentre altri erano troppo imbarazzanti per essere riportati... fino ad ora.

    Il Segreto di Sherlock Holmes è uno dei pochi casi in cui Sherlock Holmes ha preferito narrare gli avvenimenti di suo pugno e dove alcune rivelazioni verranno alla luce. La giovane domestica di una delle famiglie più potenti di Londra è accusata di furto e Holmes dovrà sfidarla per provare l’innocenza della ragazza. Ma c’è qualcosa che va oltre la semplice sparizione di un oggetto. Un evento risorge da un passato lontano e sconvolge l’investigatore. Quale mistero gli impedirà di risolvere questo caso?

    Sherlock Holmes non ha mai dato credito alle storie e alle credenze popolari, ma nel Il Mostro di Ipswich, si trova ad affrontare un caso soprannaturale. Un vecchio contadino chiede il suo aiuto per scoprire quale specie di mostro sta uccidendo gli animali nelle campagne della regione, e Holmes inizia le indagini. Cose molto strane accadono durante le sue ricerche e arriva a dubitare di ciò che vedono i suoi occhi. Il mostro di Ipswich è una creatura reale, soprannaturale o frutto di una allucinazione collettiva? C’è solo un modo per scoprirlo ed è accompagnando lui e Watson in questa avventura.

    Quale mistero ci può essere in un anello antico? Nel caso L’anello della Regina, Holmes deve recuperare un anello, appartenuto in un lontano passato alla regina di Scozia Maria Stuarda, che ci avrebbe portato alla soluzione di alcuni furti clamorosi che avevano come scopo danneggiare la Corona inglese e l’intero paese. Contando sulla sua capacità di travestirsi, e su un pizzico di fortuna, Holmes farà di tutto per risolvere un caso a cui la polizia inglese gli aveva impedito di accedere.

    Già avanti con gli anni e ormai in pensione, Holmes viene contattato da un suo vecchio conoscente, l’ispettore Lestrade, per aiutarlo a risolvere una serie di delitti su cui suo nipote, il detective Lestrade, sta indagando. Un’ondata di violenza ha colpito Londra, e solo il miglior investigatore di tutti i tempi potrà scoprire che sta succedendo. Dopo un lungo periodo di inattività Holmes sarà ancora in grado di trovare la soluzione a questi delitti? È ciò che scopriremo in L’ultimo caso di Sherlock Holmes.

    Dedica

    Dedico quest’opera agli amici che ho conosciuto nel gruppo di Orkut. Le Nuove Avventure di Sherlock Holmes, negli anni passati, sono servite da incentivo affinché iniziassi a scrivere racconti Sherlockiani.

    - César Costa

    Sull’autore

    César Rodrigo Mendonça da Costa è nato il 14 dicembre 1980, a Resende (Rio de Janeiro), dove vive attualmente con la moglie e due figli. Laureato in Ingegneria dei Sistemi Informativi, flirta con la scrittura sin dall’adolescenza, componendo musica, scrivendo poemi, e racconti che spaziano dal fantasy al poliziesco. Vincitore del Concorso di Novelle Storiche (Bahia -2012) con il libro 2 de Julho - Uma História de Liberdade. E’, inoltre, autore dei libri: O Guerreiro de Aukazland, O Sequestro, Lado A e Lado B - Retalhos de Uma História de Amor, Os Casos Ocultos de Sherlock Holmes, Volumes 1 e 2, Meu Amigo William, O Maior Tesouro da Terra e Drazaon e Outras Histórias. Ha anche scritto Sete Por Cento in collaborazione con Mila Wander. Partecipa alle raccolte: Em Contos de Amor con il racconto Face a Face Com o Amor, A Morte do Outro Lado da Luneta, A Emboscada, Do Céu ao Inferno, O Filho da Serpente, Os Matadores Mais Cruéis Que Conheci II, A Testemunha: all’antologia Tupãense con il racconto O Contrato; alla Nova Literatura Brasileira, con il poema Pensamentos Sobre Um Amor; a Arte do Terror Volume II con il racconto A Experiência; a Micro contos de Humor IV con il racconto breve A Primeira Vez. Organizzatore della raccolta Histórias Para Ler No Cemitério ha scritto il racconto breve Asdrúbal che le fa da prefazione. Ha organizzato con Sergio Carmach la raccolta O Sopro da Besta a cui partecipa con il racconto Sem Sinal. I suoi hobby sono la lettura e le serie televisive. Oltre alle raccolte, molti suoi libri si possono trovare su Amazon.

    Oltre al premio Novelas Históricas ha ricevuto il premio Macedo Miranda – 2013, per essersi distinto nel campo della letteratura ed è stato uno dei vincitori del Concurso Nacional de Literatura Infanto-juvenil di Ponta Grossa con il racconto Em Busca do Patinete Perdido.

    Sommario

    Introduzione

    Il Segreto di Sherlock Holmes

    Il Mostro di Ipswich

    L’Anello della Regina

    L’Ultimo Caso di Sherlock Holmes

    Introduzione

    Per molti anni ho avuto il piacere di convivere e collaborare con Sherlock Holmes, il famoso detective londinese. Dopo aver seguito molte delle sue indagini mi è nato il desiderio di narrare i vari casi in cui il mio amico, nell’arco di molti anni, è stato coinvolto. Da quando l’ho conosciuto sono rimasto affascinato dai suoi metodi investigativi, dalla sua logica quasi impeccabile e dalle incredibili soluzioni che era capace di trovare nei più vari e difficili casi. Ho capito subito che dovevo condividere questi casi con il mondo affinché tutti, come me, potessero stupirsi con questa nuova e fantastica scienza deduttiva. E questo ho fatto per un lungo periodo di tempo.

    Tuttavia, durante la brillante carriera di Sherlock, ci sono stati casi e situazioni che deviavano, in qualche modo, dai suoi metodi abituali. Inoltre, altri casi restarono chiusi nel cassetto della mia scrivania o dimenticati nei taccuini o in cartelle stracolme di appunti. Alcune di queste storie non sono state riportate intenzionalmente, su richiesta del mio caro amico. Altre, invece, sono andate perdute a causa della mia mancanza di tempo nell’organizzare e scrivere di tali storie, visto che gran parte dei miei giorni furono dedicati anche alla mia professione di medico.

    Con questi libri, quindi, tento di recuperare una parte di queste storie rimaste nascoste. In alcune di esse ciò che davvero fece la differenza fu la fortuna, una coincidenza o, ancora, il caso venne facilmente risolto ma, per varie ragioni, non era conveniente che all’epoca fosse divulgato. Ciononostante, oggi che Sherlock è già anziano e in pensione, non ha alcun senso nascondere tali accadimenti. In quest’opera includo uno dei pochi casi in cui Sherlock Holmes ha preferito narrare gli avvenimenti di suo pugno e dove alcune rivelazioni verranno alla luce.

    Come ho già detto alcuni dei casi qui narrati erano rimasti sconosciuti solo a causa di una mia dimenticanza o per mancanza di tempo, ma non per questo non erano curiosi e interessantissimi e li ricordo e racconto con grande piacere, anche se tardivamente.

    Questo è un lascito per tutti coloro che si interessano ai metodi polizieschi ed investigativi, e spero che qui trovino anche di che divertirsi.

    John Watson

    Il Segreto di Sherlock Holmes

    Dopo che il mio amico John Watson ha narrato innumerevoli casi che io, Sherlock Holmes, ho risolto, ho deciso di raccontare alcuni episodi che, in un certo senso, furono importanti per me. In questo particolare caso non avvenne nulla di spettacolare, quindi Watson preferì non pubblicarlo, forse per timore di una mia reazione e di quella della opinione pubblica.

    Accadde tutto nell’aprile del 1899. Ero appena tornato da un viaggio in Scozia, dopo aver fatto vista ad un amico in difficoltà, e riposavo nel nostro appartamento. Watson era in ambulatorio a visitare i suoi tanti pazienti. La sua fama di bravo medico si era sparsa per tutta Londra, e inoltre, la pubblicazione dei suoi racconti sulle nostre avventure avevano contribuito a rendere famoso il suo nome, oltre che il mio.

    Avevo deciso di prendermi una vacanza di almeno una settimana, perché il mio ultimo caso mi aveva impegnato molto, e mi sentivo stanco sia mentalmente che fisicamente. Quella fu una delle poche volte che Watson non mi accompagnò, e devo ammettere che il suo aiuto e la sua compagnia mi mancarono. Aveva scelto di non partire poiché non poteva chiudere l’ambulatorio per troppo tempo, John è sempre stato molto corretto e responsabile, e per questo motivo l’ho sempre ammirato. Ciò che avvenne in Scozia non ebbe alcuna rilevanza per questo caso, ne ho parlato solo per iniziare il mio racconto spiegando quali fossero, in quel momento, le mie condizioni. So di non essere un così abile narratore come il mio caro amico, ma credo comunque di poter fare un resoconto interessante e convincente per il lettore.

    Ero tornato nella mia stanza, dopo le abluzioni mattutine e la colazione, quando udii bussare alla porta. Intenzionato a non interrompere il mio riposo, ignorai il fastidioso rumore e rimasi a letto, provando a riaddormentarmi. Ma i colpi alla porta continuarono, diventando persino più insistenti. Mi resi conto che non mi avrebbero lasciato in pace, e decisi di aprire e vedere cosa volessero.

    Aperta la porta mi trovai dinnanzi una giovane che non doveva avere più di vent’anni, alta circa un metro e settantadue, con i capelli castani trattenuti da un delicato nastro bianco, sporco ad una delle estremità, il che indicava che ne aveva tenuto in mano con noncuranza solo un capo mentre l’altro strisciava a terra. La bocca carnosa e i grandi occhi neri erano leggermente truccati, segno che non voleva richiamare troppo l’attenzione. Era di corporatura snella, di bell’aspetto e portata al riso, come si evinceva dalle piccole rughe che, nonostante la giovane età, già comparivano agli angoli degli occhi ed intorno alle labbra.

    Indossava un abito nero con dei fiori stampati. Il tessuto era di bassa qualità, evidentemente acquistato usato in un qualche negozietto di periferia, perché si notava che era appartenuto ad una persona più bassa, visto che l’orlo era stato allungato per arrivare alle caviglie. Inoltre, da alcune cuciture si notava anche che le maniche erano state sostituite, probabilmente perché quelle originali erano troppo corte, e i fianchi ridotti, segno che il vestito inizialmente era adatto ad una donna più robusta.

    Calzava scarpe nere, nuove, dalle punte arrotondate e senza tacchi. Erano più costose del vestito che indossava, quindi le aveva sicuramente ricevute in regalo, forse dalla signora presso cui era a servizio. Non c’era alcun dubbio che fosse una domestica, perché aveva le unghie molto corte e senza smalto, e la punta delle dita era sciupata dall’uso quotidiano di detersivi e prodotti per le pulizie. Dall’angoscia che lessi nel suo sguardo, capii che si trovava in serie difficoltà, probabilmente per problemi riguardanti il suo lavoro. Tra le mani aveva una borsetta sciupata che stringeva convulsamente al petto. Solo in un secondo momento potei notare che aveva un canino scheggiato, quello che ho illustrato

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