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L'umanità dietro le mura
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L'umanità dietro le mura
E-book141 pagine1 ora

L'umanità dietro le mura

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Info su questo ebook

Per la prima volta viene raccontata la vita all’interno delle mura vaticane, da un punto di vista unico e irripetibile: gli occhi di chi vi è nato e cresciuto. Un racconto ricco di curiosità, aneddoti e prospettive inedite, sugli anni più intensi della vita vaticana del ‘900. Usanze e costumi, ma anche l’umanità di figure note e meno note, che hanno fatto parte di questo mondo. Un viaggio originale, per scoprire i lati certamente meno conosciuti di questa particolare realtà.
LinguaItaliano
Data di uscita13 ott 2014
ISBN9788868270841
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    Anteprima del libro

    L'umanità dietro le mura - Matilde Gaddi

    Premessa

    Nascere in uno Stato unico al mondo per le sue caratteristiche tanto particolari quanto suggestive, prelude ad una vita costellata di curiosità e fatti fuori dalla norma.

    Chi ha vissuto questa esperienza, divenuto adulto, manterrà per sempre quella sua condizione di rarissima eccezione che lo accompagnerà tutta la vita.

    La Città del Vaticano è uno Stato dove tutti i suoi cittadini sono di passaggio, provvisori. Prestati dai rispettivi Paesi di origine per il tempo necessario a svolgere un determinato compito, tornano ad essere italiani, francesi, tedeschi etc. ad esaurimento della loro missione.

    Chi vi nasce (poche decine di casi per la maggior parte concentrati negli anni 1930/1950) non fa eccezione, la sua cittadinanza vaticana sarà comunque transitoria e terminerà alla scadenza prestabilita dalle leggi dello Stato.

    Il Vaticano, nel suo insieme, è una realtà complessa.

    Credo siano davvero pochi coloro che possono affermare di conoscerlo veramente in tutte le sue poliedriche sfaccettature.

    I motivi sono vari: perché si tende a dare per scontato che l’organizzazione e le regole siano simili a quelle di ogni altra realtà, perché il sentire comune lo considera parte dell’Italia e non un Paese estero e infine, ma soprattutto, perché dal suo interno poco o nulla trapela. Su tutto domina la riservatezza che, come un grande mantello impenetrabile, lo avvolge.

    E invece di particolarità, curiosità, differenze rispetto a quanto conosciamo, ce ne sono molte, anzi moltissime.

    Al di là della vita ufficiale del Pontefice, nessun media ha mai raccontato nulla di cosa succede dentro quelle mura. Nessun pettegolezzo, nessuna cronaca, niente di niente, salvo qualche caso eclatante, ma circoscritto.

    Eppure lì dentro vive una popolazione eterogenea. Il Clero ovviamente è preponderante, ma ci sono uomini, donne, e perfino bambini che ci abitano e conducono la loro vita.

    Come vivono queste famiglie? Le loro giornate si svolgono come in qualsiasi altra città o Paese? Ci sono anche qui scuole, ospedali, cinema, bar, parchi giochi, negozi?

    Pochi, pochissimi, sanno che in quel minuscolo territorio nascono anche dei bambini (o meglio nascevano… anche se teoricamente ne potrebbero nascere anche oggi).

    Ebbene, io in Vaticano ci sono nata, il 16 dicembre del 1943, e vi ho vissuto per ventitré anni con la mia famiglia.

    Una famiglia di ben sette componenti, ognuno dei quali con un suo bagaglio di esperienze, particolarissime e singolari, vissute anche in funzione dei ruoli specifici ricoperti da alcuni di loro alla Corte Pontificia.

    Vi farei certo sorridere se definissi il Vaticano la mia Patria, ma sarebbe corretto, perché è in quel territorio che sono nata e cresciuta. Come potrei definirlo diversamente?

    Il sorriso spontaneo che potrebbe suscitare la mia riflessione, è proprio la dimostrazione concreta di quanto sia anomalo questo Stato rispetto a tutti gli altri Paesi del mondo.

    È proprio questo che rende i suoi cittadini speciali e diversi.

    Una miriade di regole, distinguo, differenze, limiti e privilegi costellavano la vita delle poche famiglie, come la mia, che vivevano in Vaticano negli anni 1930-60.

    Regole oggi in parte mutate, in senso più permissivo e naturale, per l’inarrestabile evoluzione dei tempi che non risparmia nessuno, neanche la Chiesa. Immutata nella sua originalità resta, invece, l’organizzazione dello Stato.

    Da qui inizieremo insieme un viaggio virtuale alla scoperta del Vaticano e delle sue differenze, ripercorrendo la vita quotidiana di una famiglia che abitava dietro quelle misteriose mura.

    Matilde Gaddi

    Lo Stato

    L’attuale STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO è nato con il Trattato Lateranense, stipulato tra la Santa Sede e l’Italia, l’11 Febbraio 1929 e ratificato il 7 giugno dello stesso anno.

    I firmatari furono rispettivamente il Cardinal Gasparri e Benito Mussolini.

    La sua entità di Stato sovrano di diritto pubblico internazionale, distinto dalla Santa Sede, è universalmente riconosciuta.

    La Santa Sede, o Sede Apostolica, è un particolare e complesso organo di questo Stato che, con i suoi Organismi, ha una sua attività autonoma e indipendente dallo Stato. Ad essa è riconosciuta personalità giuridica in diritto internazionale.

    Curiosità:

    Nel linguaggio ufficiale non esiste più la dizione: Stato Pontificio, espressione riferita all’entità statale costituita dall’insieme dei territori sui quali la Santa Sede esercitò il proprio potere temporale dal 752 fino al 1870. Tuttavia, l’aggettivo "Pontificio è rimasto nell’uso corrente di molte definizioni formali come Guardia Svizzera Pontificia" e non Vaticana.

    Lo Stato Pontificio è quasi sparito e dimenticato anche dai libri di storia, ma è bene ricordare che ha governato per secoli buona parte dell’Italia Centrale e che, ad esempio, al Nord arrivava fino a Bologna.

    Le sue caratteristiche uniche

    La prima delle molte singolarità che rendono diversa la Città del Vaticano da ogni altro Paese, è la serie di primati che detiene:

    - È lo Stato indipendente più piccolo del mondo per superficie territoriale con i suoi 0,44 Km² (lo segue il Principato di Montecarlo con 1,95 Km²).

    - È lo Stato con la minor popolazione con i suoi circa 440 abitanti.

    - È lo Stato con il minor tasso di natalità: solo qualche decina di nati in ottanta anni di vita dello Stato.

    - È uno Stato dove non esiste un ricambio generazionale (le motivazioni risiedono nella normativa che regola la cittadinanza e la residenza).

    - I suoi cittadini sono tutti immigrati da altri Stati sovrani (tranne i pochissimi nati al suo interno).

    - I suoi cittadini sono a tempo, cioè finché ne hanno titolo secondo la Legge in vigore.

    - È uno Stato retto da un Sovrano assoluto regnante a vita, eletto solo dalla massima élite di suoi cittadini, i Cardinali. Capo dello Stato è il Sommo Pontefice che ha la pienezza di potere in campo legislativo, esecutivo e giudiziario.

    - Non esiste proprietà privata immobiliare sul suo territorio e quindi, all’infuori dei beni mobili personali, tutto è di proprietà dello Stato.

    Cenni sulla Struttura e l’Organizzazione

    I confini: il territorio dello Stato Vaticano è inglobato in quello Italiano e precisamente nella città di Roma.

    Accesso al mare: sebbene non abbia uno accesso naturale e diretto al mare, in virtù della Dichiarazione di Barcellona del 1921, è ammesso alla navigazione marittima con proprie navi battenti bandiera pontificia. Lo Stato, tuttavia, non esercita attualmente tale diritto.

    Il Governo dello Stato fu inizialmente affidato ad un Governatore laico che, successivamente, Papa Pio XII sostituì con una Pontificia Commissione per lo SCV presieduta da un Cardinale.

    Il Governo ha la sua sede nel Palazzo del Governatorato dal quale dipendono tutti i servizi essenziali dello Stato esclusi gli Enti autonomi, generalmente ecclesiastici, come ad esempio tutte le Congregazioni, l’APSA, lo IOR, la Biblioteca, l’Archivio Segreto ed altri.

    La Segreteria di Stato è l’organo a cui sono demandati i rapporti con gli altri Stati attraverso suoi rappresentanti denominati Nunzi Apostolici.

    La Giustizia contempla tre gradi di giudizio: il Tribunale di 1° Istanza, la Corte di Appello e la Cassazione. Giudizi particolari sono trattati dal Tribunale della Rota Romana e il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

    Per i Beni Culturali esistenti in Vaticano, numerosi e molto preziosi, l’intero territorio dello Stato è posto sotto la protezione della Convenzione dell’Aja del 14 maggio 1954 riguardante la salvaguardia dei beni culturali in caso di conflitto armato. A seguito della Convenzione UNESCO del 16 novembre 1972 sulla protezione di tale patrimonio, nel 1984 la Città del Vaticano è stata inserita nella lista del Patrimonio Mondiale culturale e naturale.

    La lingua ufficiale è l’italiano, mentre il latino è la lingua ufficiale della Santa Sede.

    La moneta. Viene utilizzata la stessa divisa italiana: prima la Lira, ora l’Euro. Lo Stato ha moneta propria, ma non può emettere proprie banconote.

    Le monete vaticane, ad eccezione di quelle in oro ed argento, hanno corso legale anche in Italia e in tutti gli altri Paesi in virtù della Convenzione monetaria con lo Stato italiano. Non disponendo di un proprio istituto di emissione, il conio viene effettuato, per un valore contingentato, in Italia dalla Zecca di Stato.

    Per la loro rarità, dovuta alla tiratura limitata, sono oggetto di alto interesse per i collezionisti di tutto il mondo, ma anche per i turisti che le acquistano come ricordo o oggetto da regalare.

    I cittadini di altri Stati, ancorché muniti di passaporto, non dispongono di una libera circolazione, considerate le ridotte dimensioni del territorio e l’eventuale conseguente invasione incontrollata.

    I cittadini stranieri hanno libera circolazione in Piazza S. Pietro

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