Favole per ogni età

Di Dario Petucco

Una piccola raccolta di favole da leggere ad ogni età.

• Lingua: Italiano
• Editore: Dario Petucco
• Data di uscita: 6 feb 2016
• ISBN: 9788892551053

Anteprima del libro

CERVELLO

PREFAZIONE

Lo spirito infantile che è in me, mi ha prepotentemente spinto negli anni a scrivere alcune fantasie, e sebbene possano sembrare sogni sono tutte nate ad occhi aperti. Ho voluto raccoglierle in questa modesta antologia con l’obiettivo di ricordarmi di essere stato un bambino felice cresciuto in una famiglia felice. E di questi tempi credo sia una gran bella fortuna!

Non penso sia un segnale di debolezza sentirsi eterni bambini, anzi. Pur mantenendo il dovuto senso di responsabilità verso qualsivoglia impegno preso, e senza mai sottrarsi ai nostri obblighi, sono convinto che la genuinità e la spontaneità della fanciullezza ci dovrebbero accompagnare anche nella vita adulta, allo scopo di affrontare le ipocrisie, e falsità, che a volte pervadono la quotidianità nel mondo del lavoro e nella società cosiddetta civile.

La morale di ogni bella favola che ci è stata letta con amorevole pazienza, che noi abbiamo letto o leggiamo ad ogni età, ci dovrebbe rimanere impressa perennemente nella nostra memoria, con lo scopo di indicarci il giusto percorso terreno di lealtà, onestà e rispetto verso noi stessi e verso il prossimo.

Buona lettura a voi, cari eterni bambini!

- Un grazie all’amico Tommaso Lombardi per la foto di copertina -

UN BAMBINO COME MILIONI DI ALTRI

C'era una volta un bambino che viveva nella squallida periferia di una grande città. La sua casa era un modestissimo appartamento al dodicesimo piano di un enorme palazzo e la piccola finestra della sua cameretta dava sull'autostrada che passava, spaccando in due il quartiere.

Viveva con i suoi genitori, una giovane coppia tranquilla di onesti lavoratori ma di scarsi interessi, ed era l'unico figlio che avevano.

Non aveva amici, esclusi i compagni di classe che incontrava solo la mattina e perdeva di vista all'uscita della scuola, in quanto tutti abitavano in zone diverse e lontane della grande città.

Nel suo quartiere non conosceva nessuno, perché i pochi bambini che vi abitavano giocavano solo nelle loro case. In quel quartiere non esistevano giardini o parco giochi, tutte le strade erano frequentate solo da fredde e frettolose automobili, ed i pochi passanti andavano sempre