Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Fattore di stress
Fattore di stress
Fattore di stress
E-book107 pagine1 ora

Fattore di stress

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

ROMANZO BREVE (56 pagine) - THRILLER - In tanti anni che usava quel trucchetto, nessuno aveva mai notato che "free-lance" e "forense" si scrivevano in maniera diversa. Bastava muoversi nel modo giusto

Scilla Martini, fotografo free-lance con il maledetto vizio di essere curiosa, troppo curiosa. Due omicidi, contemporanei e con caratteristiche opposte. Il primo fa pensare a un delitto occasionale, l'altro a un atto programmato. Brutto vizio, la curiosità, troppa può far male, tanto male...

Marzia Musneci è nata a Roma e vive ai Castelli Romani. Giallista, pubblica per i Gialli Mondadori ("Doppia indagine", Premio Tedeschi 2011; "Lune di sangue", Premio letterario Città di Ciampino 2013; i racconti "Mary a novembre" su Giallo24 (2013); "Zeno Malerba, fotografo" (Giallo Mondadori, luglio 2014); "Il terzo testimone" in "Delitti in giallo "(Giallo Mondadori, agosto 2015). Per Delos Digital pubblica i gialli storici "Idi di agosto" e "Idi di febbraio", racconti lunghi. Il racconto "Cinque passi dal cespuglio" è nell'antologia "Romani per sempre," dicembre 2015, Edizioni della Sera. Quando nessuno guarda, scrive haiku. Vince il Premio internazionale di haiku indetto da Cascina Macondo nel 2013, ed è presente nelle raccolte "Hanami" ("Inverno, Autunno, Primavera") edite da Edizioni della sera.
LinguaItaliano
Data di uscita10 mag 2016
ISBN9788865307069
Fattore di stress

Leggi altro di Marzia Musneci

Correlato a Fattore di stress

Ebook correlati

Racconti per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Fattore di stress

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Fattore di stress - Marzia Musneci

    a cura di Vincenzo Vizzini

    Marzia Musneci

    Fattore di stress

    Romanzo breve

    Prima edizione maggio 2016

    ISBN 9788865307069

    © 2016 Marzia Musneci

    Edizione ebook © 2016 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Il libro

    L'autore

    Fattore di stress

    1. (9 marzo, sette del mattino)

    2. (10 marzo, ore 10.00)

    3. (10 marzo, ore 10.20)

    4. (10 marzo, ore 17.30)

    5. (10 marzo, ore 21.00)

    6. (11 marzo, mattina)

    7. (11 marzo, pomeriggio)

    8. (11 marzo, sera)

    9. (12 marzo, 10.30 del mattino)

    10. (13 marzo, mattina)

    11. (13 marzo, primo pomeriggio)

    12. (13 marzo, notte)

    13. (17 marzo, mattina)

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Il libro

    In tanti anni che usava quel trucchetto, nessuno aveva mai notato che free-lance e forense si scrivevano in maniera diversa. Bastava muoversi nel modo giusto

    Scilla Martini, fotografo free-lance con il maledetto vizio di essere curiosa, troppo curiosa. Due omicidi, contemporanei e con caratteristiche opposte. Il primo fa pensare a un delitto occasionale, l’altro a un atto programmato. Brutto vizio, la curiosità, troppa può far male, tanto male…

    L'autore

    Marzia Musneci è nata a Roma e vive ai Castelli Romani. Giallista, pubblica per i Gialli Mondadori (Doppia indagine, Premio Tedeschi 2011; Lune di sangue, Premio letterario Città di Ciampino 2013; i racconti Mary a novembre su Giallo24 (2013); Zeno Malerba, fotografo (Giallo Mondadori, luglio 2014); Il terzo testimone in Delitti in giallo (Giallo Mondadori, agosto 2015). Per Delos Digital pubblica i gialli storici Idi di agosto e Idi di febbraio, racconti lunghi. Il racconto Cinque passi dal cespuglio è nell’antologia Romani per sempre, dicembre 2015, Edizioni della Sera.

    Quando nessuno guarda, scrive haiku. Vince il Premio internazionale di haiku indetto da Cascina Macondo nel 2013, ed è presente nelle raccolte Hanami (Inverno, Autunno, Primavera) edite da Edizioni della sera.

    Dello stesso autore

    Marzia Musneci, Idi di agosto History Crime ISBN: 9788867754106 Marzia Musneci, Idi di febbraio History Crime ISBN: 9788867756957

    1. (9 marzo, sette del mattino)

    Non c’è altro modo. È giusto così.

    Il capo giardiniere lasciava scorrere uno sguardo distratto sulle sfumature di grigio che legavano il cielo al Lago Maggiore. Sul traghetto che copriva il tragitto fra l’Isola dei Pescatori e Isolabella, Loris Sottopè era l’unico passeggero, a quell’ora del mattino. Per i rari turisti di marzo era ancora presto, e anche la sua squadra non si faceva vedere prima delle otto.

    Ragazzi senza passione. Del resto, vanno e vengono ogni tre mesi.

    Era abituato a usare il viaggio per pianificare il lavoro della giornata. Il clima era ancora freddo, tuttavia alberi e arbusti cominciavano già a fare di testa propria, sparando getti e germogli a caso.

    Ma anche quella mattina il solito pensiero era lì. Neanche bere e discutere fino a tardi all’Imbarcadero era riuscito a scacciarlo. Due settimane di ossessione. Credeva che scegliere una strada lo avrebbe fatto sentire meglio. Non era così, non ancora. Riusciva a figurarsi soltanto una lunga serie di nodi da sbrogliare.

    Il cipresso a spirale va rimesso in riga, cercò di concentrarsi. Lo dico da giorni. Comanda e fai da te, sei servito come un re.

    Il battello attraccò. Loris Sottopè si diresse all’entrata del personale che curava il verde della villa borromea, firmò il registro delle presenze e andò negli spogliatoi per indossare gli abiti da lavoro.

    Sedette sulla panca con il taccuino che la sua squadra temeva come la cocciniglia e non riuscì a scrivere una parola. Il solito tarlo era lì e ingigantiva nel silenzio.

    I passi lo costrinsero a scuotersi.

    Ma guarda. Qualcuno scrupoloso allora c’è, dopotutto.

    Si voltò verso la porta con l’unica imitazione di sorriso di cui fosse capace.

    2. (10 marzo, ore 10.00)

    – Il fotografo forense è già dentro – disse l’agente accanto alla porta mentre la scrutava per capire dove l’avesse già vista.

    – Il personaggio è quello che è, il vicequestore Ferrario ha chiesto rinforzi – rispose la ragazza indicando il cartellino identificativo, che diceva ‘Scilla Martini, fotografo free-lance’. In tanti anni che usava quel trucchetto, nessuno aveva mai notato che ‘free-lance’ e ‘forense’ si scrivevano in maniera diversa. Bastava muoversi nel modo giusto.

    – È già arrivato? – chiese con noncuranza mentre infilava i guanti di lattice.

    – No, è stato trattenuto.

    Scilla ringraziò il dio degli incoscienti, finì di indossare le soprascarpe e cominciò a scattare dalla soglia.

    Andy De Bellis accasciato su una sedia a torso nudo, la testa bionda china sul petto a contemplare una tartaruga da manuale anatomico.

    Calzoni di tela macchiati al cavallo.

    Braccia abbandonate lungo i fianchi.

    Polsi che avevano smesso di sgocciolare sangue da un tempo che il medico legale stava cercando di determinare.

    Una panoramica delle tute bianche che affollavano la scena e segnavano con i cartellini gialli il disordine di uno scapolo dalla vita movimentata: bicchieri sporchi, bottiglie vuote su un tappeto grezzo, suppellettili in terra, abiti ammassati sulle sedie e sui mobili dozzinali. Dal piano mansardato proveniva il suono familiare degli scatti digitali.

    Il fotografo forense, lassù. Quello vero.

    Scilla entrò, tenendosi fuori dal campo visivo dei tre tizi in borghese che confabulavano davanti a un divano, guardando spesso l’orologio. Un uomo massiccio sedeva sul bordo del sofà con la pelata fra le mani, ignorato da tutti.

    Riprese ogni cosa. De Bellis era sempre sulle pagine delle riviste di gossip, avrebbe venduto anche lo scatto più insignificante a peso d’oro.

    Una figura assorta comparve sulla scala che scendeva dalla mansarda, la testa china sulla macchina digitale.

    Azz.

    Scilla voltò le spalle alla stanza, di colpo interessata al panorama fuori dalla finestra. Le prime case di Baveno, il Consorzio Motoscafisti, il lungolago, le acque d’argento martellato. Sull’Isola dei Pescatori poteva quasi vedere la propria casa, alle spalle dell’Imbarcadero e dei ristoranti per turisti.

    Un

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1