Il karma del gatto

Di Marzia Musneci

Thriller - romanzo breve (58 pagine) - Chi ha interesse a far rivivere una vecchia e truce leggenda di Stresa? Chi risveglia antichi fantasmi fra antiche mura? E soprattutto: chi vuole spaventare Scilla Martini, e perché?

Potrebbe lasciar perdere, Scilla Martini, fotoreporter. Però c’è Jitka. La ragazza praghese è orfana di madre da pochi mesi, e lei sa bene come ci si sente. Il trauma comune ha creato fra loro un legame immediato. Non vuole abbandonarla. Anzi, intende aiutarla a realizzare i suoi sogni. Ma più frequenta Villa Courier, più le domande aumentano: perché Scilla non incontra mai il padre della ragazza, pur presente in casa? Cosa significa l’avvertimento di nonna Grete, l’anziana matriarca che nasconde sotto montagne di pizzo la propria fragilità? Perché proprio nonna Grete sparisce alla vigilia di una festa? E cosa vuole davvero Jitka da lei?

Domande che tolgono il sonno. Perché Scilla ai fantasmi non crede, ma alle menti perverse sì. Ed è convinta che qualcuno persegua uno scopo, tessendo fili invisibili e robusti come la tela di un ragno velenoso. E soprattutto perché, come dice l’amica Magalì, devono averle rifilato il karma del gatto.

Con l’aiuto dello zio, il vicequestore aggiunto del distretto Verbania-Cusio-Ossola, Scilla indagherà, si ficcherà nei guai e troverà le risposte. Per scoprire che una, una sola, non avrebbe voluto conoscerla.

Marzia Musneci è nata a Roma e vive ai Castelli Romani.

Giallista, pubblica per i Gialli Mondadori Doppia indagine, Premio Tedeschi 2011; Lune di sangue, Premio letterario Città di Ciampino 2013; i racconti Mary a novembre su Giallo24 (2013); Zeno Malerba, fotografo (Giallo Mondadori, luglio 2014); Il terzo testimone in Delitti in giallo (Giallo Mondadori, agosto 2015).

Il racconto Antipodi compare sul Cittadino di Lodi per il ciclo Martedì in giallo.

Il racconto Cinque passi dal cespuglio è nell’antologia Romani per sempre, dicembre 2015, Edizioni della Sera.

Per Delos Digital pubblica i gialli storici Idi di agosto e Idi di febbraio. Il romanzo breve Fattore di stress e il racconto lungo Maggie (2016), le prime due avventure di Scilla Martini, escono, sempre per Delos Digital, nel 2016.

Il dieci per cento è pubblicato nell’antologia L’estate è una cattiva stagione, 2017, Damster edizioni.

Quando nessuno guarda, scrive haiku. Vince il Premio internazionale di haiku indetto da Cascina Macondo nel 2013, ed è presente nelle raccolte Hanami (Inverno, Autunno, Primavera, Estate) edite da Edizioni della sera.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 5 dic 2017
• ISBN: 9788825404258

Anteprima del libro

a cura di Vincenzo Vizzini

Marzia Musneci

Il karma del gatto

ROMANZO BREVE

Prima edizione dicembre 2017

ISBN 9788825404258

© 2017 Marzia Musneci

Edizione ebook © 2017 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

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Indice

Il libro

L'autrice

Il karma del gatto

Prologo

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

8.

9.

10.

11.

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Il libro

Chi ha interesse a far rivivere una vecchia e truce leggenda di Stresa? Chi risveglia antichi fantasmi fra antiche mura? E soprattutto: chi vuole spaventare Scilla Martini, e perché?

Potrebbe lasciar perdere, Scilla Martini, fotoreporter. Però c’è Jitka. La ragazza praghese è orfana di madre da pochi mesi, e lei sa bene come ci si sente. Il trauma comune ha creato fra loro un legame immediato. Non vuole abbandonarla. Anzi, intende aiutarla a realizzare i suoi sogni. Ma più frequenta Villa Courier, più le domande aumentano: perché Scilla non incontra mai il padre della ragazza, pur presente in casa? Cosa significa l’avvertimento di nonna Grete, l’anziana matriarca che nasconde sotto montagne di pizzo la propria fragilità? Perché proprio nonna Grete sparisce alla vigilia di una festa? E cosa vuole davvero Jitka da lei?

Domande che tolgono il sonno. Perché Scilla ai fantasmi non crede, ma alle menti perverse sì. Ed è convinta che qualcuno persegua uno scopo, tessendo fili invisibili e robusti come la tela di un ragno velenoso. E soprattutto perché, come dice l’amica Magalì, devono averle rifilato il karma del gatto.

Con l’aiuto dello zio, il vicequestore aggiunto del distretto Verbania-Cusio-Ossola, Scilla indagherà, si ficcherà nei guai e troverà le risposte. Per scoprire che una, una sola, non avrebbe voluto conoscerla.

L'autrice

Marzia Musneci è nata a Roma e vive ai Castelli Romani.

Giallista, pubblica per i Gialli Mondadori Doppia indagine, Premio Tedeschi 2011; Lune di sangue, Premio letterario Città di Ciampino 2013; i racconti Mary a novembre su Giallo24 (2013); Zeno Malerba, fotografo (Giallo Mondadori, luglio 2014); Il terzo testimone in Delitti in giallo (Giallo Mondadori, agosto 2015).

Il racconto Antipodi compare sul Cittadino di Lodi per il ciclo Martedì in giallo.

Il racconto Cinque passi dal cespuglio è nell’antologia Romani per sempre, dicembre 2015, Edizioni della Sera.

Per Delos Digital pubblica i gialli storici Idi di agosto e Idi di febbraio. Il romanzo breve Fattore di stress e il racconto lungo Maggie (2016), le prime due avventure di Scilla Martini, escono, sempre per Delos Digital, nel 2016.

Il dieci per cento è pubblicato nell’antologia L’estate è una cattiva stagione, 2017, Damster edizioni.

Quando nessuno guarda, scrive haiku. Vince il Premio internazionale di haiku indetto da Cascina Macondo nel 2013, ed è presente nelle raccolte Hanami (Inverno, Autunno, Primavera, Estate) edite da Edizioni della sera.

Dallo stesso autore

Marzia Musneci, Idi di agosto History Crime ISBN: 9788867754106 Marzia Musneci, Idi di febbraio History Crime ISBN: 9788867756957 Marzia Musneci, Fattore di stress Delos Crime ISBN: 9788865307069 Marzia Musneci, Maggie Delos Crime ISBN: 9788825400250

Prologo

Marzo 2016

Sbrigati, maledizione. Muoviti.

La barra di scorrimento avanzava con lentezza esasperante.

Trenta per cento.

Andò alla finestra. Aveva fatto giusto in tempo, stavano arrivando tutti. Non si trattenevano mai più di dieci minuti di sotto, più altri dieci per il rapporto quotidiano. Ma questi non erano giorni normali.

Cinquanta per cento. Dai dai, forza?

Passeggiò avanti e indietro, torcendosi le mani. Guardò ancora giù. Qualcuno si stava allontanando.

Settantatré per cento.

Non guardò più fuori, gli occhi fissi sul notebook che stonava con le pareti di pietra.

Novantuno per cento.

Andò alla porta, ci poggiò contro l’orecchio. Piedi che salivano le scale.

Ora o mai più. Cancellerà tutto. Se non l’ha già fatto.

Novantotto per cento. Cento per cento.

Staccò la chiave USB, arrestò il sistema e sgusciò dalla stanza.

1.

– A luglio questo posto è infrequentabile.

Scilla sbuffava, incagliata fra le sedie e i tavolini del Siecle. Nel locale art noveau sul lungolago di Stresa in cui, fuori stagione, lei e Magalì facevano andare tè, grappini e chiacchiere, tutti sembravano impegnati a intralciarle le ruote del trolley.

Magalì la osservava divertita, senza muovere un dito per aiutarla.

– Vuoi spostare quella sedia, ingrata?

– Ingrata.

– Arrivo da Roma con questo caldo, e invece di precipitarmi a casa per una doccia sto qui a incontrare te.

– Tranquilla. L’Isola dei Pescatori resterà dov’è per un’altra mezz’ora.

Scilla s’incastrò fra sedia e tavolino.

– Uff, odio l’alta stagione. La prossima volta sul mio terrazzino, ok?

– Basta che non cucini tu. Allora? Corto?

Scilla fulminò l’amica. L’anno precedente Magalì si era impegnata in un’insolita attività da paraninfa. Gli inizi con il dottor Leonardo Maltese, geologo, erano stati burrascosi. Ma chiarito il fatto che l’unico delitto di Corto era quello di assomigliare al marinaio di Pratt con un cognome del genere, la faccenda aveva funzionato. Magalì non nascondeva né soddisfazione, né curiosità.

– Prospezioni nell’Oman, scavi archeologici.

– Poveretto. Cibi esotici, caldo e mare incontaminato.

– Sta lontano dalla costa. Un posto d’inferno, dice. Non vede l’ora di tornare.

– Come va con lui?

– Bene. Qui? Tutto tranquillo?

– Il solito inverno sonnacchioso. Sparita tu, spariti i cadaveri.

– Ci vai da sola o serve una spinta?

La risata di Magalì Foulagu fece girare qualche testa. A Scilla mancava sempre, dai tempi delle elementari, quando solo un malanno poteva tenerle lontane. Scilla e