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Boudicca, Una Rappresentazione Teatrale In Tre Atti
Boudicca, Una Rappresentazione Teatrale In Tre Atti
Boudicca, Una Rappresentazione Teatrale In Tre Atti
E-book79 pagine36 minuti

Boudicca, Una Rappresentazione Teatrale In Tre Atti

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Info su questo ebook

Mentre il mondo occidentale cade di fronte alle possenti legioni di Roma, una donna osa combattere per la libertà dei Britanni. 

Adattamento teatrale del romanzo biografico "Boudicca: la regina degli Iceni", "Boudicca" racconta la storia della più grande e leggendaria regina della Britannia celtica in un formato piacevole e accessibile ai lettori di tutte le fasce d'età e alle produzioni teatrali con qualsiasi budget disponibile. 
 

LinguaItaliano
Data di uscita7 lug 2016
ISBN9781507146873
Boudicca, Una Rappresentazione Teatrale In Tre Atti

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    Anteprima del libro

    Boudicca, Una Rappresentazione Teatrale In Tre Atti - Laurel A. Rockefeller

    INDICE

    ATTO I

    ATTO I, SCENA I

    ATTO I, SCENA II

    ATTO I, SCENA III

    ATTO I, SCENA IV

    ATTO I, SCENA V

    ATTO II

    ATTO II, SCENA I

    ATTO II, SCENA II

    ATTO II, SCENA III

    ATTO II, SCENA IV

    ATTO II, SCENA V

    ATTO II, SCENA VI

    ATTO II, SCENA VII

    ATTO III

    ATTO III, Scena I

    ATTO III, SCENA II

    ATTO III, SCENA III

    ATTO III, SCENA IV

    EPILOGO

    NOTE DI REGIA

    PERSONAGGI (in ordine di apparizione)

    ANALISI DELLE SCENE: PERSONAGGI

    ANALISI DELLA SCENA: AMBIENTAZIONI

    ANALISI DELLA SCENA: COSTUMI

    PROLOGO

    Il sipario si apre sulla piccola dimora di KEITA, da poco rimasta vedova, e sua figlia MOIRA. Keita controlla un calderone di latte che bolle sul focolare. Mescola con un cucchiaio di legno dal manico lungo, le maniche della sua semplice tunica di lana verde sono ben arrotolate in alto e lontane dalla fiamma mentre rimescola. A distanza di sicurezza dal focolare, c’è un tavolo sul quale sono poggiate due ciotole smaltate di blu. Di lato, due fazzoletti a trama larga sono piegati ordinatamente insieme a due piccoli asciugamani pesanti. Al lato c’è una brocca contenente il caglio di un agnello macellato il giorno precedente.

    MOIRA

    Madre, raccontami una storia!

    KEITA

    (mescolando attentamente il latte)

    Quale storia vorresti ascoltare, Moira?

    MOIRA

    (porgendo a Keita la brocca contenente il caglio)

    Raccontami della nostra gente.

    KEITA

    (versando il caglio nel pentolone che ribolle e mescolando)

    La nostra famiglia vive su questa bellissima isola da molte generazioni, da così tanto tempo che nessuno sa davvero quando vi siamo giunti per la prima volta, partendo dalle vaste terre del Sud. Lo scorrere del tempo ha mutato le nostre lingue, specialmente ora che i Sassoni si sono impossessati di molte fattorie che noi Dobunni condividevamo e difendevamo dalle nostre fortezze poste sulle colline.

    Tuttavia, circa quattrocento anni fa degli invasori, provenienti da un posto che chiamano Roma, sconvolsero la nostra terra ancora di più.

    I Sassoni vogliono le nostre terre soprattutto per sé, ma questi Romani erano differenti. Vedi, ci consideravano inferiori, specialmente per i nostri costumi: le proprietà in comune, l’uguaglianza tra uomini e donne, la nostra religione e, di questo te ne renderai conto: ci ritenevano inferiori a loro per quello che mangiamo.

    (Keita va verso la tavola e prende gli asciugamani pesanti. Dopo aver avvolto accuratamente il manico del calderone con gli asciugamani, in modo da non scottarsi, lo solleva e lo porta sul tavolo. Moira stende i fazzoletti sulle ciotole, tendendoli bene, mentre Keita vi versa sopra la cagliata.)

    MOIRA

    Ma a noi Dobunni piacevano i Romani, non è vero?

    KEITA

    Noi Dobunni odiamo la guerra... a differenza di molti altri vicini. Quando giunsero i Romani, fu facile lasciargli fare quello che volevano, piuttosto che sfidarli come fecero molti popoli... qui in Britannia, così come i nostri cugini in Gallia. Finché si accontentavano di lasciarci in pace e liberi di adorare Cuda sulle colline di Cotswold o la Grande Madre a sud-ovest, che loro chiamano Minerva Sulis,

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