Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

PREPARARE (E SUPERARE) L’ESAME DA AVVOCATO per tutti
PREPARARE (E SUPERARE) L’ESAME DA AVVOCATO per tutti
PREPARARE (E SUPERARE) L’ESAME DA AVVOCATO per tutti
E-book545 pagine4 ore

PREPARARE (E SUPERARE) L’ESAME DA AVVOCATO per tutti

Valutazione: 4 su 5 stelle

4/5

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

L’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense rappresenta spesso un ostacolo insormontabile per molti candidati.
Tuttavia, chi si prepara a studiare (per superare) le prove scritte del detto esame ha la necessità di integrare la preparazione istituzionale e manualistica con un testo agile, preciso e che punti dritto all'obiettivo da raggiungere: acquisire una preparazione "elastica", improntata ai principi basilari delle varie materie, che consenta di sapersi destreggiare anche qualora non si conosca al 100% l'argomento oggetto di prova.
E' questo l'obiettivo del presente manualetto, confortato dal fatto che nella scorsa edizione sono state centrate al 100% ben 2 prove su 3, pari ad oltre il 66% di successo!
E' chiaro che oltre all'approfondimento degli istituti di diritto sostanziale, occhio particolare va riservato alla parte di diritto processuale, vero e proprio "core" del lavoro che si andrà a fare una volta superato l’esame e che la Commissione di sicuro vuol valutare.
Come si è detto, il candidato che voglia riuscire ad avere una fondata chance di superare l’esame, dovrà necessariamente dotarsi di un solido bagaglio istituzionale, maturato grazie all'approfondimento delle varie tematiche relative ad ogni prova scritta, senza dimenticare le questioni oggetto di dibattito dottrinale e giurisprudenziale. Ciò in quanto se è vero che non sempre le prove si basano sulla sentenza dell'ultimo minuto, comunque intercettano linee di tendenza che vanno sempre tenute in considerazione e che hanno maggiore probabilità di essere oggetto delle tracce.
Pertanto, all'uso dei testi (anche universitari, purchè aggiornati) con i quali si ha migliore dimestichezza, il candidato dovrà affiancare come vero e proprio vademecum per superare l’esame, questo manuale, che nella passata edizione ha individuato ben 2 prove su 3 poi effettivamente assegnate.
Lo stesso è suddiviso in varie sezioni:
- in primo luogo, riporta l'elenco delle tracce dei pareri di diritto civile e penale e degli atti delle sessioni d’esame precedenti, utile per capire il livello di approfondimento richiesto;
- molto importante è anche lo stralcio di verbale relativo ai criteri di valutazione utilizzati dalla Commissione centrale per l’esame di avvocato, che fa capire al candidato gli elementi presi in maggiore considerazione in sede di correzione e che quindi andranno particolarmente tenuti d’occhio;
- completano il volume ben 30 tracce a forte rischio di uscita in sede d’esame e che riportano - per ognuna - un'analisi da compiere sulla traccia, in modo da far acquisire al candidato quel modus operandi che gli consente - anche di fronte al tema più ostico - di mantenere la calma ed il self control utili per riorganizzare le idee, fissare i punti da trattare ed elaborare un testo che consenta di superare la prova.
LinguaItaliano
EditoreVari
Data di uscita10 set 2016
ISBN9788822842022
PREPARARE (E SUPERARE) L’ESAME DA AVVOCATO per tutti

Leggi altro di Autori Vari

Correlato a PREPARARE (E SUPERARE) L’ESAME DA AVVOCATO per tutti

Ebook correlati

Diritto per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su PREPARARE (E SUPERARE) L’ESAME DA AVVOCATO per tutti

Valutazione: 4 su 5 stelle
4/5

1 valutazione0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    PREPARARE (E SUPERARE) L’ESAME DA AVVOCATO per tutti - Autori Vari

    PREPARARE (E SUPERARE)

    L’ESAME DA AVVOCATO per tutti – 2020

    DIRITTO CIVILE E PENALE

    INDICE

    -INDICE p. 2

    -PREMESSA p. 3

    -I PRECEDENTI: Tracce dei pareri e degli atti assegnate nelle sessioni d’esame dal 2019 al 1989 p. 5

    -I CRITERI DI VALUTAZIONE p. 71

    -LE TRACCE A RISCHIO DI USCITA p. 72

    -L’EVENTUALE RICORSO p. 185

    - I DIECI COMANDAMENTI DELL’ASPIRANTE AVVOCATO p. 187

    -ED INFINE… p. 189

    PREMESSA

    L’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense rappresenta spesso un ostacolo insormontabile per molti candidati.

    Tuttavia, chi si prepara a studiare (per superare) le prove scritte del detto esame ha la necessità di integrare la preparazione istituzionale e manualistica con un testo agile, preciso e che punti dritto all'obiettivo da raggiungere: acquisire una preparazione elastica, improntata ai principi basilari delle varie materie, che consenta di sapersi destreggiare anche qualora non si conosca al 100% l'argomento oggetto di prova.

    E' questo l'obiettivo del presente manualetto, confortato dal fatto che nella scorsa edizione sono state centrate al 100% ben 2 prove su 3, pari ad oltre il 66% di successo!

    Le tre prove scritte oggetto del concorso, infatti, hanno carattere teorico-pratico, ognuna poi ha una durata di sette ore, e si incentrano su:

    • un parere di diritto civile;

    • un parere di diritto penale;

    • un atto giudiziale a scelta tra diritto civile, diritto penale o diritto amministrativo.

    E' chiaro che oltre all'approfondimento degli istituti di diritto sostanziale, occhio particolare va riservato alla parte di diritto processuale, vero e proprio "core" del lavoro che si andrà a fare una volta superato l’esame e che la Commissione di sicuro vuol valutare.

    Come si è detto, il candidato che voglia riuscire ad avere una fondata chance di superare l’esame, dovrà necessariamente dotarsi di un solido bagaglio istituzionale, maturato grazie all'approfondimento delle varie tematiche relative ad ogni prova scritta, senza dimenticare le questioni oggetto di dibattito dottrinale e giurisprudenziale. Ciò in quanto se è vero che non sempre le prove si basano sulla sentenza dell'ultimo minuto, comunque intercettano linee di tendenza che vanno sempre tenute in considerazione e che hanno maggiore probabilità di essere oggetto delle tracce.

    Pertanto, all'uso dei testi (anche universitari, purchè aggiornati) con i quali si ha migliore dimestichezza, il candidato dovrà affiancare come vero e proprio vademecum per superare l’esame, questo manuale, che nella passata edizione ha individuato ben 2 prove su 3 poi effettivamente assegnate.

    Lo stesso è suddiviso in varie sezioni:

    - in primo luogo, riporta l'elenco delle tracce dei pareri di diritto civile e penale e degli atti delle sessioni d’esame precedenti, utile per capire il livello di approfondimento richiesto;

    - molto importante è anche lo stralcio di verbale relativo ai criteri di valutazione utilizzati dalla Commissione centrale per l’esame di avvocato, che fa capire al candidato gli elementi presi in maggiore considerazione in sede di correzione e che quindi andranno particolarmente tenuti d’occhio;

    - completano il volume ben 30 tracce a forte rischio di uscita in sede d’esame e che riportano - per ognuna - un'analisi da compiere sulla traccia, in modo da far acquisire al candidato quel modus operandi che gli consente - anche di fronte al tema più ostico - di mantenere la calma ed il self control utili per riorganizzare le idee, fissare i punti da trattare ed elaborare un testo che consenta di superare la prova.

    Un ultimo consiglio, infine, relativamente ai codici.

    Attenzione agli indici: se non si ha molta dimestichezza con i testi, è meglio acquistare codici con indici ricchi, che in sede d’esame consentano di arrivare dritti al punto, senza perdersi in ricerche infinite e dispendiose dal punto di vista temporale.

    I PRECEDENTI

    Tracce dei pareri e degli atti assegnate nelle sessioni d’esame dal 2019 al 1989

    Esame di avvocato 2019

    I traccia parere di diritto civile

    L’imprenditore individuale Tizio si rivolge alla società Gamma affinché la stessa acquisti un macchinario che è in vendita presso il negozio gestito da Caio e glielo conceda poi in locazione finanziaria. Il contratto di Leasing viene stipulato e prevede il pagamento, a carico dell’utilizzatore Tizio, della complessiva somma di 60.000 euro, suddivisa in rate mensili di 1.000 euro ciascuna.

    Contestualmente, la società Gamma e il fornitore stipulano un patto di riacquisto in forza del quale Caio, in caso di risoluzione per inadempimento del contratto di leasing e a seguito di apposita richiesta da parte della società Gamma, si obbliga a riacquistare il bene a un prezzo prestabilito.

    Nel corso del rapporto contrattuale, però, Tizio non paga le ultime 10 rate pattuite. Caio, pur consapevole di non esservi tenuto e per evitare di essere costretto a riacquistare un bene che, in quanto usato, ha ormai perso gran parte del suo valore commerciale, decide di provvedere lui stesso al pagamento dei residui canoni insoluti e versa alla società concedente la somma di 10.000 euro.

    Successivamente Caio cita in giudizio Tizio dichiarando di agire in regresso ai sensi dell’articolo 1950 c.c. e chiedendo la restituzione della somma, maggiorata degli interessi legali dalla data del pagamento. Tizio, ricevuta la notificazione dell’atto di citazione, si rivolge ad un legale per un consulto.

    Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga un parere motivato illustrando le questioni sottese al caso in esame e indicando la linea difensiva più utile a tutelare la posizione del proprio assistito.

    II traccia parere di diritto civile

    L’imprenditore edile Caio, venuto a conoscenza che l’amico Sempronio ha intenzione di ristrutturare l’appartamento in cui abita, si dichiara disponibile a eseguire personalmente i lavori all’uopo necessari e predispone un preventivo per il complessivo importo di 45.000 euro.

    Sempronio, ricevuto brevi manu il preventivo, vi appone a penna alcune modifiche, indicando il corrispettivo di 35.000 euro e precisando che i lavori avrebbero dovuto iniziare entro il 15 novembre 2019 e avrebbero dovuto concludersi entro il 31 gennaio 2020.

    Lo stesso Sempronio riconsegna poi a Caio il documento così modificato. Dopo alcuni giorni, in data 10 ottobre 2019, Caio invia a Sempronio una email, regolarmente ricevuta dal destinatario, con la quale dichiara di accettare le nuove condizioni e si rende disponibile ad iniziare i lavori già dal 18 ottobre.

    Con successiva email del 15 ottobre 2019, Sempronio comunica, però, di voler annullare la propria commissione e invita Caio a non dare avvio alle opere.

    Qualche tempo dopo, però, Sempronio riceve una lettera da parte di Caio, nella quale questi, lamentando l’inadempimento agli obblighi contrattuali, chiede la corresponsione della somma di 35.000 euro a titolo di ristoro del danno conseguente alla mancata esecuzione del contratto. Sempronio si rivolge dunque ad un legale per conoscere quale posizione assumere nei confronti dell’altrui pretesa creditoria.

    Il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronio, rediga un parere motivato, illustrando le questioni sottese al caso in esame e indicando la linea difensiva più utile a tutelare la posizione del proprio assistito.

    Atto giudiziario di diritto civile

    Con atto di citazione notificato il 15 giugno 2018, Tizio, unico figlio del defunto Sempronio, cita in giudizio Caio esponendo che, con contratto del 10 aprile 2012, Mevio aveva apparentemente venduto a Caio appartamento sito in Roma ma che di tale vendita, per la quale era stato regolarmente pagato il prezzo convenuto, era relativamente simulata sul piano soggettivo dal momento che il vero acquirente del bene era stato suo padre, all’epoca ancora in vita.

    Chiede dunque, previa declaratoria del carattere simulato della compravendita, l’accertamento dell’inclusione del predetto immobile nel patrimonio ereditario del padre Sempronio, così da poter far valere sul cespite i diritti a lui spettanti per successione legittima.

    A sostegno della propria domanda, l’attore indica alcuni elementi a suo dire indicativi di una fattispecie simulatoria e, separatamente, il rilascio da parte di Caio in favore di Sempronio di una procura a vendere il medesimo immobile, l’intestazione a nome di Sempronio delle utenze idriche ed elettriche, l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione dell’immobile con denaro del de cuius, nonché l’omessa fissazione della residenza presso l’immobile da parte dell’acquirente apparente.

    Caio si costituisce tempestivamente in giudizio senza sollevare specifiche eccezioni ma limitandosi a negare la dedotta simulazione. Alla prima udienza il giudice adito rinvia la causa per la precisazione delle conclusioni all’udienza del 20 ottobre 2019, nella quale assegna alle parti i termini di cui all’art. 190 c.p.c. e invita le stesse a prendere posizione, nei propri scritti difensivi, anche sulla questione, sollevata d’ufficio, concernente l’eventuale necessità di integrare il contraddittorio nei confronti di Mevio.

    Il candidato assunte le vesti del legale di Caio, rediga l’atto difensivo richiesto svolgendo le difese più utili a tutelare la posizione del proprio assistito.

    I traccia parere di diritto penale

    Tizio, dipendente di una multinazionale, riceve dal suo superiore Mevio l’incarico di sorvegliare il collega di lavoro Caio ed impedire che lo stesso divulghi ad aziende concorrenti alcuni importanti segreti aziendali dei quali è a conoscenza.

    Un giorno Tizio segue Caio nei locali dove è in corso di svolgimento una convention e nota che lo stesso, dopo essersi appartato con due persone, consegna loro una pen drive e ne riceve in cambio una busta, nella quale gli sembra di scorgere del denaro. Convinto di aver assistito alla consegna di materiale di proprietà aziendale in favore di personale riconducibile ad una società concorrente, Tizio, sentendosi autorizzato dall’ordine del proprio superiore gerarchico, interviene bruscamente e aggredisce il gruppo, pretendendo l’immediata consegna del supporto informatico.

    Ne nasce una colluttazione nel corso della quale Tizio, credendo di scorgere un’arma puntata nella sua direzione, impugna la pistola legalmente detenuta ed esplode un colpo in direzione di Caio, colpendolo in modo letale. Subito dopo, spaventato per l’accaduto, Tizio si dà alla fuga, portando con sé la pen drive caduta a terra durante la colluttazione.

    Il candidato, assunte le vesti dell’avvocato di Tizio, individui le ipotesi di reato configurabili a carico del suo assistito, prospettando, altresì, la linea difensiva più utile alla difesa dello stesso.

    II traccia parere di diritto penale

    Il diciannovenne Caio conosce su Facebook la tredicenne Mevia e tra i due inizia una fitta corrispondenza via chat, senza che mai avvenga un incontro effettivo.

    Caio, dopo qualche tempo, chiede a Mevia di inviargli delle foto in cui lei mostri le sue parti intime. Mevia gli invia le foto richieste e, a sua volta, chiede a Caio di inviarle qualche foto in cui anch’egli sia nudo. Caio Le invia una foto in cui lui stesso e il suo amico coetaneo Sempronio, nel corso di una festa, posavano ubriachi e in slip: foto che Sempronio aveva proibito a Caio di diffondere.

    La madre di Mevia, avendo per caso scoperto nel computer della ragazza la fitta corrispondenza intercorsa con Caio e le foto che i due si erano scambiati, denuncia il giovane. Successivamente anche Sempronio, avendo appreso dalla stampa locale che Caio aveva inviato a Mevia la foto che lui aveva vietato di diffondere, denuncia l’amico.

    Il candidato, assunte le vesti dell’avvocato di Caio, individui le ipotesi di reato configurabili a carico del suo assistito, prospettando, altresì, la linea difensiva più utile alla difesa dello stesso.

    Atto giudiziario di diritto penale

    Tizio che ha già riportato tre condanne per reati puniti solo con la multa, intende acquistare un motociclo usato e, tramite una rivista di annunci economici, contatta Caio. I due si incontrano in Piazza Angelica. Caio consegna il motociclo e i documenti a Tizio, che a sua volta consegna un assegno di 2.000 euro a Caio.

    Subito dopo l’incontro Tizio si reca nel vicino Commissariato di Polizia e denuncia il furto dell’assegno appena consegnato a Caio. All’uscita, però, Tizio viene fermato dagli agenti, insospettiti dal numero di telaio abraso sul motociclo. Da un breve controllo al terminale informatico, emerge che lo stesso era provento di furto e che i documenti erano falsi. Dalle indagini successive emerge anche la falsità della denuncia di furto dell’assegno.

    Tizio viene dunque sottoposto a processo e, all’esito, condannato alla pena di due anni di reclusione per il reato di calunnia, in relazione alla denuncia dell’assegno, e di due anni di reclusione ed euro 1.000 di multa per la ricettazione del motociclo.

    Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l’atto ritenuto più idoneo alla difesa dello stesso.

    Esame di avvocato 2018

    I traccia parere di diritto civile

    Tizio, residente nel comune di Alfa, è proprietario di un immobile denominato «Villa Adelaide», sito nella nota località balneare del comune di Beta. L’abitazione è però stabilmente occupata da Caio, il quale ne ha preso possesso a partire dal gennaio del 1980, allorché Tizio ha smesso di recarsi nell’immobile in occasione delle vacanze.

    In data 6 ottobre 2009, Tizio aliena «Villa Adelaide» all’amico di vecchia data Sempronio – che conosceva l’immobile per esservisi spesso recato durante le vacanze estive fino all’anno 1979 – e ne riceve il pagamento del corrispettivo di euro 120.000. Sempronio, dopo aver proceduto alla trascrizione dell’atto di vendita in data 20 ottobre 2009, si reca nel Comune di Beta per prendere possesso dell’immobile ma vi trova Caio, che gli nega l’accesso.

    Successivamente il Tribunale di Beta, con sentenza passata in giudicato in data 4 luglio 2011, dichiara Caio proprietario di «Villa Adelaide» per usucapione, in virtù del possesso protrattosi per venti anni alla data del 20 gennaio 2000. La causa era stata introdotta da Caio contro Tizio (rimasto contumace) con atto di citazione notificato in data 10 marzo 2009.

    Tizio dunque, preoccupato per le rivendicazioni di Sempronio in relazione alla compravendita dell’immobile, si reca dal proprio avvocato per un consulto.

    Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga motivato parere esaminando tutte le questioni sottese al caso.

    II traccia parere di diritto civile

    Tizio gioca una partita a poker con qualche sconosciuto, nel corso del quale viene bevuta da tutti una consistente quantità di whisky.

    All’esito della mano finale Tizio perde l’importo di euro 1.000 in favore di Caio.

    Non avendo con sé tale importo, chiede ed ottiene due ore di tempo per saldare il debito, ma non riesce a procurarsi la somma necessaria.

    Pertanto dietro pressioni di Caio e degli amici di quest’ultimo che avevano partecipato alla partita, sottoscrive una dichiarazione la quale prometteva il pagamento della vincita a Caio entro le successive 48 ore.

    Dopo aver pagato la soma, però, Tizio si rivolge al proprio legale rappresentando che gli altri giocatori avevano barato al gioco e che la promessa di pagamento gli era stata estorta dietro minacce di gravi ripercussioni alla propria integrità fisica.

    Il candidato assunte le vesti del legale di Tizio, rediga motivato parere esaminando le questioni sottese al caso e individuando le varie possibilità di tutela offerte dall’ordinamento.

    Atto giudiziario di diritto civile

    Nel gennaio del 2018 la società Alfa ha venduto a Tizio una macchina tipografica esposta all’interno del proprio negozio. Quest’ultimo però, nonostante le molte sollecitazioni verbali rivoltegli, a distanza di alcuni mesi non ha ancora provveduto a ritirare il bene.

    Stante la perdurante inerzia di Tizio, la società Alfa lo ha dunque citato in giudizio contestandogli l’inadempimento all’obbligo di ritirare il bene acquistato nonché lamentando di aver subito un concreto danno alla propria attività imprenditoriale, in quanto la macchina tipografica occupa una parte consistente della superficie del locale utilizzato per l’attività di vendita ed impedisce l’esposizione di altri prodotti. Ha chiesto pertanto, a titolo di risarcimento dei danni, la corresponsione della somma di euro 6.000,00, corrispondente ad una parte dell’importo dei canoni mensili di locazione del predetto locale corrisposti dal gennaio del 2018 alla data di redazione dell’atto di citazione, con riserva di richiedere, eventualmente anche in separato giudizio, i danni in seguito maturati.

    Ricevuta la notificazione dell’atto di citazione, Tizio si reca dal suo legale di fiducia intenzionato a difendersi dalle avverse pretese.

    Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l’atto giudiziario ritenuto più idonea alla difesa del proprio assistito.

    I traccia parere di diritto penale

    Tizio e Caia, sposati da circa 10 anni e residenti in Italia, si recano all’estero per fare ricorso alla fecondazione eterologa e portare a termine una gravidanza con surrogazione di maternità (consentita dalle leggi in vigore in loco). In particolare, la tecnica cui ricorrono i coniugi prevede la formazione di un embrione in vitro con metà del patrimonio genetico del padre e l’altra metà proveniente da una donna ovo-donatrice. L’embrione così generato viene impiantato nell’utero di una terza donna, maggiorenne e volontaria, che porta a termine la gravidanza. Per effetto del ricorso alle menzionate procedure, i due divengono – secondo la legge straniera – genitori di Sempronio.

    Al fine di ottenere la trascrizione in Italia dell’atto di nascita formato dall’ufficiale di stato civile straniero, i coniugi compilano e presentano all’ambasciata i documenti necessari ai sensi di legge, dichiarando, in particolare, che Caia è madre di Sempronio.

    L’ufficiale di stato civile del comune di residenza dei coniugi registra l’atto di nascita attribuendo al neonato lo stato di figlio di Tizio e di Caia.

    Successivamente, però, i predetti ricevono una convocazione da parte della locale Procura della Repubblica. Preoccupati per le possibili conseguenze penali delle proprie azioni, si rivolgono dunque al proprio legale di fiducia per un consulto.

    Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio e Caia, premessi cenni sulla punibilità in Italia del reato commesso all’estero, rediga motivato parere esaminando le questioni giuridiche sottese al caso in esame.

    II traccia parere di diritto penale

    Tizia, insegnante di lingua inglese, è sorella gemella di Caia, laureata in giurisprudenza e funzionaria amministrativa comunale, nonché aspirante alla carriera diplomatica.

    Caia, dovendo sostenere le prove del concorso di accesso alla carriera diplomatica e non avendo adeguate conoscenze della lingua inglese, convince la sorella a sostituirla nella relativa prova di esame, promettendole in dono i preziosi orecchini di diamanti ricevuti in eredità dalla comune nonna.

    Tizia, pertanto, prende parte all’esame e consegna l’elaborato scritto, esibendo il documento di identità della sorella nonché firmando la richiesta di attestato di presenza necessario per giustificare l’assenza dal lavoro di Caia.

    In quelle stesse ore Caia, però, viene coinvolta in un sinistro stradale mentre si trova alla guida della propria autovettura: i vigili urbani intervenuti redigono verbale dell’accaduto ed elevano a Caia una sanzione amministrativa.

    Tizia, riscontrato il superamento del concorso da parte di Caia, nonché temendo di essere scoperta in considerazione di quanto risultante dal citato verbale dei vigili urbani, si rivolge al proprio legale per un consulto.

    Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizia, rediga motivato parere illustrando quali possano essere le conseguenze penali della condotta della propria assistita.

    Atto giudiziario di diritto penale

    In data 9 febbraio 2016 Tizio si trova nei giardini pubblici del Comune di Alfa con il proprio cane di piccola taglia tenuto a guinzaglio.

    All’improvviso un cane di grossa taglia, senza guinzaglio e con comportamento aggressivo, si lancia contro il cane di Tizio e cerca di azzannarlo. Tizio, munitosi di un grosso bastone trovato nelle vicinanze, colpisce violentemente il cane di grossa taglia, uccidendolo.

    Di lì a breve arriva Caio, proprietario del cane ucciso, che, sconvolto per l’accaduto denuncia Tizio.

    All’esito del processo penale di primo grado, il giudice ritiene Tizio responsabile del delitto previsto e punito dall’art. 544-bis c.p. e lo condanna alla pena di mesi quattro di reclusione, senza riconoscere alcuna circostanza attenuante in considerazione del fatto che l’imputato ha diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio. Ad avviso del giudicante, Tizio ha causato la morte del cane di Caio senza necessità, avendo agito al solo fine di difendere il proprio animale di compagnia.

    Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l’atto più idoneo a tutelare le ragioni del proprio assistito.

    Esame di avvocato 2017

    I traccia parere di diritto civile

    In data 9 febbraio 2015, Caia, di 86 anni, e sua nipote Mevia di 43 anni stipulano con l’assistenza del notaio Sempronio un contratto del seguente tenore: Caia trasferisce a Mevia la nuda proprietà dell’appartamento in cui vive, sito nel centro della città e composto da 5 vani più servizi, esteso 150 mq e del valore di circa 500 mila euro, riservando per se l’usufrutto dello stesso. In cambio Mevia si impegna ad offrire quotidiana assistenza alla zia (sola e ammalata) provvedendo alle sue esigenze alimentari, alla pulizia della casa al supporto della somministrazione di farmaci, nonché al sostegno per ogni spostamento necessario.

    Dopo circa un anno, però, Caia contatta il proprio legale, lamentandosi che Mevia da circa 6 mesi ha di fatto cessato di assisterla.

    In tale occasione la stessa rappresentava, inoltre, che prima della stipula le era stata diagnosticata una patologia oncologia non curabile con un’aspettativa di vita non superiore a due anni e che era stata proprio la nipote Mevia portata a conoscenza di tale triste notizia a convincerla a sottoscrivere il contratto.

    Il candidato, assunte le vesti del legale di Caia, rediga un motivato parere illustrando le questioni sottese al caso in esame e individuando le possibili azioni a tutela delle ragioni della propria assistita.

    II traccia parere di diritto civile

    In data 9 febbraio 2016 Tizio, marito di Caia, al settimo mese di gravidanza, viene travolto e ucciso mentre attraversa la strada sulle strisce pedonali da un’auto condotta da Sempronio.

    In data 15 aprile 2016 nasce Caietta, figlia di Caia e del defunto Tizio. Caia si rivolge al proprio legale di fiducia, dolendosi del fatto che Caietta, a causa del fatto illecito di Sempronio sia nata senza il padre, accusando così un danno permanente e significativo che la segnerà per tutta la vita.

    In tale occasione Caia riferisce di aver già sottoposto la questione alla società assicuratrice dell’autovettura di Sempronio, che sta curando la pratica di ristoro del danno in suo favore, sentendosi tuttavia opporre l’insussistenza di un danno risarcibile in favore di Caietta, in quanto questi al momento del decesso del padre non era ancora nata.

    Il candidato, assunte le vesti del legale di Caia, premessi i cenni sullo stato giuridico del concepito, rediga motivato parere esaminando le questioni sottese al caso in esame.

    Atto giudiziario di diritto civile

    Beta è una associazione non riconosciuta che ha per scopo la diffusione della cultura letteraria. Nel settembre del 2015, l'associato, Tizio, agendo in nome dell'associazione, conclude con la società Epsilon un contratto per la consegna, presso l'abitazione del Comune di Alfa, di brochure pubblicizzanti una rappresentazione teatrale prevista per il successivo mese di dicembre. Il contratto prevede che l'attività di consegna venga svolta entro la fine del mese di ottobre.

    Eseguita regolarmente la prestazione a suo carico nei termini pattuiti, la società Epsilon invia all'associazione Beta, a settembre 2016, la fattura per l'importo concordato di euro 8.000,00. Non avendo, però ottenuto il pagamento del dovuto, nel luglio del 2017 la predetta società, preferendo non rivolgere istanze giudiziarie contro l'associazione, notifica a Tizio un atto di citazione per l'udienza del 25.01.2018, chiedendo la condanna del convenuto alla corresponsione della somma indicata nella predetta fattura. Ricevuta la notificazione dell'atto di citazione, Tizio, che fino a quel momento non ha ricevuto alcuna richiesta stragiudiziale di pagamento della predetta somma, si reca dal suo legale di fiducia intenzionato a difendersi dalle avverse pretese.

    Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l'atto giudiziario ritenuto più utile alla difesa del proprio assistito, facendo valere le opportune ragioni in punto di rito e di merito.

    I traccia parere di diritto penale

    In data 9 febbraio 2016 il Giudice Tutelare di Alfa nomina Caia amministratrice di sostegno di Tizio, affetto da demenza senile tipo Alzheimer, con il compito di gestire il trattamento pensionistico di Tizio e di impugnare, a nome di quest'ultimo, un contratto da questi stipulato nel 2015 sotto la spinta di artifici e raggiri perpetuati da terzi.

    In data 7 maggio 2017, a seguito delle segnalazioni provenienti da alcuni vicini, i vigili del fuoco accedono d'urgenza nell'appartamento di Tizio rinvenendolo in pessime condizioni igieniche, senza cibo e bevande e con rifiuti all'interno dell'abitazione.

    Tizio viene dunque ricoverato in ospedale e, a seguito della relazione pervenuta, il giudice tutelare revoca la nomina di Caia quale amministratrice di sostegno e trasmette gli atti alla locale Procura della Repubblica ipotizzando la ricorrenza del reato di cui all'art. 591 c.p.

    Caia, preoccupata, si rivolge ad un legale per un consulto.

    Il candidato assunte le vesti del legale di Caia, premessi i brevi cenni sul reato di abbandono di persone incapaci, rediga motivato parere esaminando la questione sottesa al caso in esame.

    II traccia parere di diritto penale

    Tizio, dopo aver lungamente osservato le abitudini del pensionato Mevio, di anni 75, un giorno lo avvicina mentre questi sta rientrando a casa. Spacciandosi per un amico di vecchia data del di lui figlio Caio e carpitane in tale modo la fiducia lo convince a consentirgli di entrare nell'appartamento.

    Qui, rappresentando di vantare un credito di  euro  500,00 nei confronti di Caio, di trovarsi in momentanee ristrettezze economiche e di essere, pertanto, intenzionato ad agire in giudizio nei confronti del predetto per ottenere la soddisfazione del proprio credito, Tizio convince Mevio a consegnargli tale somma.

    Inoltre, approfittando di una momentanea distrazione di Mevio, fruga in un cassetto del soggiorno e si impossessa della ulteriore somma di euro 300,00 ivi  rinvenuta, dandosi poi alla fuga.

    Nell'uscire Tizio si accorge, però, della presenza di telecamere di sicurezza nel palazzo e teme di essere in tal modo identificato, essendo pluripregiudicato per reati specifici, decide dunque di recarsi dal proprio legale per un consulto.

    Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga motivato parere, individuando i reati configurabili nel caso di specie e la relativa disciplina anche in ordine alla procedibilità dell'azione penale e alla possibilità di applicazione di misure cautelari

    Atto giudiziario di diritto penale

    All'uscita di una discoteca Tizio, già condannato con sentenza irrevocabile per delitti di rapina aggravata commessi nel 2009 e di furto commesso nel 2015, urta involontariamente Caio che, per tutta risposta, reagisce colpendolo al viso. Ne nasce tra i due una violenta colluttazione nel corso della quale Tizio, afferrato all'improvviso un tubo di ferro rinvenuto casualmente a terra, colpisce Caio più volte alla testa. Caio si accascia a terra privo di sensi cominciando a perdere molto sangue, mentre Tizio si allontana per andarsi a sedere poco più in là.

    Trasportati entrambi al più vicino nosocomio, mentre a Tizio vengono diagnosticate plurime ecchimosi, a Caio vengono diagnosticate, oltre a plurime ecchimosi, anche una ferita lacero-contusa alla regione temporale sinistra nonché la frattura dell'avambraccio destro e del setto nasale, con prognosi riservata.

    Sottoposto a procedimento penale, Tizio viene condannato per il delitto di tentato omicidio con recidiva specifica infraquinquennale alla pena di anni 15 così determinata: pena base anni 9, aumentata di anni 6 per la recidiva.

    Il candidato assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l'atto di appello avverso la sentenza di condanna.

    Esame di avvocato 2016

    I traccia parere di diritto civile

    Nel corso della seconda lezione di equitazione all’interno del maneggio della società Alfa, il piccolo Tizio, figlio dei signori Beta, viene disarcionato dal cavallo e cade rovinosamente a terra. Condotto al pronto soccorso e sottoposto a controllo radiografico, al piccolo viene diagnosticata una forte contusione al polso destro ed applicato un tutore mobile per la durata di 20 giorni.

    Poiché tuttavia anche decorso tale periodo il bambino continua a lamentare una evidente sintomatologia dolorosa e non riesce a muovere la mano, i signori Beta lo fanno visitare da uno specialista che, dopo aver effettuato una radiografia in una diversa posizione, si avvede dell’esistenza di una frattura ( non evidenziata al momento della visita al Pronto Soccorso) che, a causa del tempo ormai trascorso, non può più consolidarsi se non attraverso un intervento chirurgico, da effettuarsi quanto prima. Malgrado l’intervento chirurgico venga eseguito a regola d’arte, con conseguente immobilizzazione dell’arto per i successivi 45 giorni, anche dopo le sedute di riabilitazione ( protrattesi nei successivi 60 giorni), il piccolo riporta una invalidità permanente del 6%.

    I signori Beta si recano quindi da un legale e, dopo aver esposto i fatti sopra detti, aggiungono che: il cavallo montato dal piccolo Tizio aveva già mostrato , fin dall’inizio della lezione, evidenti segni di nervosismo tanto che l’istruttore era già intervenuto due volte per calmarlo; che, al momento della iscrizione del proprio figlio al corso, la società Alfa aveva fatto loro sottoscrivere una dichiarazione di esonero da ogni responsabilità per i danni eventualmente derivanti dallo svolgimento della pratica sportiva; che, ove prontamente diagnosticata, la frattura avrebbe potuto consolidarsi senza necessità di ricorrere ad intervento chirurgico; che per l’intervento chirurgico e per la successiva riabilitazione ( effettuate entrambe in strutture private a causa della urgenza), avevano dovuto sostenere la complessiva spesa di Euro 10.000,00.

    Il candidato, assunte le vesti del difensore dei signori Beta, rediga un motivato parere illustrando le questioni sottese al caso in esame e prospettando le azioni più idonee a tutelare le ragioni dei propri assistiti.

    II traccia parere di diritto civile

    Caio è un giovane molto ben voluto nel piccolo paese in cui vive nel dicembre del 2005 riceve in donazione dall’amico sempronio un piccolo appezzamento di terreno, successivamente nel maggio del 2008 acquista un piccolo appartamento con denaro dell’amico Mevio. Nel febbraio del 2016 Caio riceve la visita di Tizio, figlio e unico erede di Mevio, deceduto nel 2010, che gli rappresenta la propria intenzione di rivendicare la proprietà del predetto terreno lasciatogli in eredità da Mevio, nonché di ottenere la restituzione della somma di euro 50.000 pari al prezzo dell’appartamento acquistato con denaro dello stesso Mevio a sostegno della prima pretesa Tizio sostiene che Caio non possa vantare alcun titolo sul terreno non potendo considerarsi tale la donazione di cui il predetto aveva beneficiato nel dicembre 2005 dal momento che il disponente Sempronio non era titolare di alcun diritto sul bene donato.

    Quanto alla seconda pretesa lo stesso rappresenta che l’acquisto del predetto appartamento con denaro di Mevio avesse realizzato una donazione di denaro di non modico valore che doveva considerarsi nulla per aver rivestito la forma prescritta dalla legge. Caio che vive dalla data della prima donazione ( peraltro immediatamente trascritta ) aveva goduto direttamente del terreno adibendolo a orto, preoccupato per quanto rappresentatogli da Tizio, si rivolge ad un legale, al quale dopo aver riferito i fatti per come sopra descritti, ribadisce di non aver mai saputo che il terreno donatogli da Sempronio fosse, in realtà di proprietà di Mevio.

    Il candidato assunte le vesti del legale di Caio , rediga un motivato parere illustrando le questioni sottese al caso in esame e prospettando la linea difensiva più idonea a tutelare le regioni del proprio assistito.

    Atto giudiziario di diritto civile

    Con accordo di separazione coniugale omologato nel marzo 2016, Caio, sul presupposto che il reddito familiare prima della separazione ammontasse ad euro 500 mensili e che quello suo personale ad euro 3.200 mensili, si è impegnato a corrispondere a Sempronia un assegno mensile di euro 1.600 per il mantenimento del figlio della coppia, Caietto, nonché a trasferire a quest’ultimo senza ricevere alcun corrispettivo la piena ed intera proprietà dell’unico immobile di cui è proprietario. L’accordo tra i coniugi prevede, inoltre, che Caietto continui a vivere insieme alla madre presso altro appartamento di proprietà di quest’ultima che fino alla data della separazione aveva costituito l’abitazione coniugale.

    Tizio, che vanta nei confronti di Caio un ingente credito in forza di rapporti commerciali intercorsi con il predetto nell’anno 2015, venuto a conoscenza di tale trasferimento di proprietà avvenuto nel settembre 2016, e ritenendo che lo stesso possa pregiudicarlo, si reca dal proprio legale di fiducia per conoscere se sono concretamente esperibili delle azioni a tutela del proprio credito.

    Il candidato, assunte le vesti d difensore di Tizio rediga l’atto giudiziario ritenuto più utile alla difesa degli interessi di Tizio.

    I traccia parere di diritto penale

    Tizio, avendo intenzione di intraprendere le servizio di un'attività di somministrazione di alimenti e bevande, chiede l’iscrizione all’apposito registro della camera di commercio utilizzando il modulo di domanda predisposto dalla locale camera di commercio.

    In epoca successiva all’ottenimento dell’iscrizione e all’inizio dell’attività Tizio viene però rinviato a giudizio per il resto di cui agli artt. 48 e 479 cp per aver dichiarato falsamente, nella parte della domanda relativa al possesso dei requisiti morali e professionali, di non aver mai riportato condanne per i reati in materia di stupefacenti.

    Tizio si reca dunque da un legale per un consulto e dopo aver rappresentato quanto sopra, precisa di non aver compreso, al momento della redazione della dichiarazione sostitutiva di certificazione in questione, che i requisiti morali e professionali richiesti consistessero nel non aver riportato condanne per i reati in materia di stupefacenti, in quanto il modulo conteneva esclusivamente il richiamo ad alcuni articoli di legge speciale, senza riportarne il testo né favorire alcuna spiegazione al riguardo.

    Assunte le vesti del legale di Tizio, rediga il candidato un motivato parere illustrando le questioni sottese alla fattispecie in esame e le linee di difesa del proprio assistito.

    II traccia parere di diritto penale

    Tizio, rappresentante della società Alfa, avendo saputo che sarebbe stato da lì a poco bandita una gara d’appalto del servizio di somministrazione dei pasti nell’ospedale pubblico. Tizio contatta il suo amico di vecchia data, Mevio, preposto alla predisposizione del bando di gara, che acconsente a consigliargli interamente i documenti pre-gara. Grazie alle informazioni avute la società Alfa si aggiudica l’appalto.

    Successivamente però la Guardia di finanza sequestra presso l’abitazione di Mevio alcuni appunti manoscritti concernenti la fase preparatoria della gara con i quali Tizio aveva dato indicazioni per modificare le condizioni del bando in senso favorevole alla propria società Alfa (indicazioni poi rivelatesi recepite nella versione definitiva del detto bando di gara)

    Il candidato assunte le vesti di Tizio individui le fattispecie di reato configurabili a carico di entrambi i soggetti e gli istituti giuridici applicabili.

    Atto giudiziario di diritto penale

    Tizio e Caio si accordano per commettere una rapina ai danni del gioielliere Sempronio del quale hanno studiato le abitudini. Nel giorno prefissato, dopo aver atteso a volto coperto che quest’ultimo, chiuso il negozio, salga sulla propria autovettura, entrano in azione: mentre Tizio fa da palo all’angolo della strada, a circa duecento metri di distanza, Caio entra nell’auto di Sempronio e, dopo averlo colpito al viso con diversi pugni, si impossessa della sua valigetta per poi darsi alla fuga seguito da Tizio.

    Le indagini successive consentono di individuare in Tizio e Caio gli autori del fatto. Sottoposti a processo vengono entrambi condannati alla pena di anni 7 e mesi 6 di reclusione ed euro 2000,00 di multa per il reato di rapina aggravata in quanto commesso da più persone riunite e con il volto travisato, ritenuta la sussistenza della recidiva reiterata specifica ed infraquinquennale contestata dal pubblico ministero in considerazione dei precedenti a carico di entrambi risultanti dal certificato penale.

    Nel determinare il trattamento sanzionatorio il Tribunale ha fissato la pena base in anni 4 e mesi 6 di reclusione ed euro 1200 di multa di cui all’art. 628, comma 3, n. 1 c.p. e su questo ha applicato l’aumento per la recidiva.

    Tizio si reca immediatamente dal proprio legale e lo incarica di assumere immediatamente la propria difesa. In tale veste il candidato rediga l’atto ritenuto più opportuno evidenziando le problematiche sottese alla fattispecie in esame e soffermandosi anche, in particolare, sulla natura giuridica della recidiva di cui all’art. 99, comma 4, c.p. e sulle conseguenze in punto di pena.

    Esame di avvocato 2015

    I traccia parere di diritto civile

    "Tizio coniugato con due figli è deceduto ab intestato il 12.1.2015 lasciando un patrimonio costituito esclusivamente da un appartamento del valore di 90 mila situato in una località di montagna in cui con la famiglia era solito trascorrere vacanze estive.

    Poco prima di morire, Tizio aveva effettuato due valide donazioni in denaro, la prima di 250mila euro in favore del figlio Caio in data 5.1.2015 (con dispensa dalla collazione), la seconda di 60 mila euro in favore dell’amico Sempronio in data 10.1.2015.

    L’altro figlio Mevio, subito dopo l’apertura della successione si è trasferito nel predetto appartamento avendo trovato lavoro nelle vicinanze, in data 10.3.2015 si reca da un legale per un consulto ritenendo che i propri diritti siano stati lesi dalle donazioni di cui sopra.

    Assunte le vesti del legale di Mevio, il candidato illustri le questioni sottese al caso in esame ed individui le iniziative da assumere e gli strumenti di tutela esperibili".

    II traccia parere di diritto civile

    Tizio di professione commercialista viene contattato da un agente assicurativo della compagnia Alfa che gli propone di stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità professionale contenente fra l’altro la clausola di copertura di tutte le richieste di risarcimento dei danni presentate per la prima volta all’assicurato nel periodo di assicurazione anche per fatti anteriori alla stipula. In epoca successiva alla stipula del contratto, Tizio riceve da Caio una domanda giudiziale di risarcimento dei danni derivanti da un presunto illecito professionale risalente ad epoca anteriore alla stipula stessa.

    Tizio si costituisce in giudizio e, dopo aver contestato la fondatezza dell’avversa pretesa, chiede ed ottiene l’autorizzazione alla chiamata in causa della compagnia Alfa. Il giudice di primo grado, ritenuta la sussistenza

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1