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Monitoraggio e Valutazione dei Processi di Inserimento in Agricoltura Sociale
Monitoraggio e Valutazione dei Processi di Inserimento in Agricoltura Sociale
Monitoraggio e Valutazione dei Processi di Inserimento in Agricoltura Sociale
E-book103 pagine48 minuti

Monitoraggio e Valutazione dei Processi di Inserimento in Agricoltura Sociale

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Info su questo ebook

Il volume presenta un modello per il monitoraggio e la valutazione degli esiti individuali dei processi di inserimento in Agricoltura sociale, elaborato nell’ambito del progetto Orti E.T.I.C.I. Il modello è stato ampiamente sperimentato ed affinato nel tempo, raggiungendo la forma attuale. La pubblicazione vuol essere un vero e proprio manuale, che guiderà il lettore nella conoscenza e nell’uso degli strumenti implementati in questo modello che, come vedremo, è modulabile ed adattabile a diverse declinazioni dell’Agricoltura sociale, a patto di utilizzarlo come parte di processo di accompagnamento educativo e formativo più ampio, finalizzato alla promozione della persona.

“Lo strumento è unico nel campo e penso potrà essere di grande aiuto per quanti intendono avviare processi di collaborazione “vera” nelle pratiche di agricoltura sociale” (Dalla prefazione di Francesco Di Iacovo)
LinguaItaliano
Data di uscita19 ott 2016
ISBN9788822857637
Monitoraggio e Valutazione dei Processi di Inserimento in Agricoltura Sociale

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    Anteprima del libro

    Monitoraggio e Valutazione dei Processi di Inserimento in Agricoltura Sociale - Cristiano Marini

    E.T.I.C.I.

    Prefazione

    L’agricoltura sociale non è un’attività nuova, sebbene solo di recente normata a livello nazionale. Nel 1911, a Volterra, Il Dott. Pardini descriveva un sistema codificato di affido di persone non pericolose ai mezzadri delle campagne circostanti. L’intento era lo sviluppo di una rete di affidi etero-famigliari capace di allontanare alcuni degli utenti della struttura manicomiale per ricostruire opportunità di vita e di socialità. L’operosità delle famiglie mezzadre e la disponibilità di una domanda di lavoro nelle attività agricole rappresentavano motivi di valutazione positiva dell’esperienza. Passati 100 anni, il tema dell’uso sociale dell’agricoltura ha preso nuove forme, più contemporanee, pur sottintendendo analoghe possibilità. Anche in questo caso, la collaborazione tra le aziende agricole i servizi pubblici, il mondo della cooperazione sociale e dell’associazionismo, rappresentano un’innovazione possibile per continuare a generare risposte utili in una fase di profonda revisione del welfare nazionale e comunitario.

    Dopo anni di intenso impegno della spesa pubblica nel welfare, le modifiche del sistema di creazione del valore su scala internazionale riducono le possibilità di intervento degli Stati (oggi i Paesi dell’UE ospitano il 7% della popolazione mondiale, producono il 24% del reddito mondiale e coprono il 40% della spesa pubblica per il welfare) e spingono verso la ricerca di nuove soluzioni in campo sociale, capaci di generare opportunità e inclusione attiva.

    Il passaggio suggerito dal welfare State alla Welfare society, guarda a modalità innovative per creare valori sociali grazie alla capacità di creare in modo pro-attivo soluzioni, sviluppare in modo collettivo la nuova conoscenza necessaria, mobilizzare risorse nuove mediante processi di innovazione sociale, generare visioni condivise e attivare la responsabilità di molteplici interlocutori, attivare in modo nuovo sussidiarietà tra attori capaci di attivare meccanismi di transizione tra sistemi. Leggendo le proposte comunitarie sulla Welfare society è difficile non pensare all’agricoltura sociale innovativa come esatto declinatore di questo dibattito, specie dove si analizzano pratiche non isolate, immerse nella collaborazione tra interlocutori e sotto la responsabilità degli interlocutori pubblici.

    Il progetto Orti E.T.I.C.I. nasce con l’idea di promuovere fattivamente la collaborazione sul territorio di Pisa sul tema della co-terapia, della formazione e dell’inclusione sociale e lavorativa mediante la valorizzazione di risorse disponibili umane - competenze agricole, sociali, di ricerca - e materiali - la terra. La collaborazione proficua tra mondi diversi emerge chiaramente da una esperienza in cui i molteplici saperi non sono surrogati ma messi a disposizione secondo logiche di complementarietà.

    Orti E.T.I.C.I. nel 2011 vince il premio nazionale del MIPAF come soluzione innovativa in agricoltura. Da allora ha continuato ad operare, interagendo con i responsabili della programmazione e della gestione dei servizi sul territorio Pisano, attivando le capacità della Cooperativa Sociale Ponteverde, della Cooperativa Sociale Arnera, dell’azienda agricola BioColombini e dell’Università di Pisa. La concezione e la gestione del progetto ha richiesto l’impegno continuo allo scambio, la ricerca e l’adattamento di soluzioni tecniche ed organizzative, lo sviluppo di intesa tra le persone coinvolte. Proprio questa collaborazione, la presenza di testa e corpo, ha consentito di sviluppare pratiche, dare supporto a persone in difficoltà e, allo stesso tempo, sviluppare modelli e conoscenze.

    Cristiano Marini che ha curato la predisposizione di questo libro, è la persona che, per Ponteverde, ha seguito l’interazione con i servizi del SERT, dell’UEPE, del DSM che, nel tempo, hanno inviato, secondo linee di condotta disegnate insieme, le persone nelle strutture dell’Università di Pisa assegnate ad Orti E.T.I.C.I. Proprio l’aver seguito il percorso con metodo, senza improvvisare, ha assicurato tutele e lo sviluppo di conoscenze.

    L’approvazione della legge sull’agricoltura sociale (L. 18 agosto 2015, n. 141), impegna lo Stato, i soggetti pubblici, ad operare nel campo dell’agricoltura sociale. Il modello che la legge propone è innovativo perché stimola la collaborazione più che la divisione dei compiti, lascia inalterate le responsabilità previste dalle normative vigenti in tema di settore agricolo e di servizi, ma consente di legarle in modo nuovo per continuare a produrre valore economico e sociale. Proprio l’approvazione della legge, in attesa dell’approvazione delle procedure applicative, richiede di porre maggiore attenzione ai modelli, ai processi e agli esiti che l’agricoltura sociale può assicurare. Orti E.T.I.C.I. ha rappresentato l’opportunità concreta e testata di produrre esiti per le persone, disegnare

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