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L'ambiente e l'informazione
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E-book217 pagine2 ore

L'ambiente e l'informazione

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Info su questo ebook

Il diritto all’informazione è un principio fondamentale di uno stato democratico: il cittadino per accedere ai diritti e per rispondere dei suoi doveri deve disporre di una informazione corretta, plurale e indipendente.

Nel caso dell'ambiente questo diritto si carica di contenuti e valori del tutto peculiari tenuto conto che dall'informazione su di esso i cittadini ne ricavano la conoscenza sulla qualità degli ambienti in cui vivono e lavorano, dell'aria che respirano, degli alimenti e delle bevande di cui si nutrono, dei prodotti che utilizzano.

Ed allora perché i cittadini che vivono nei quartieri limitrofi all'ILVA di Taranto, nei centri abitati della “terra dei fuochi” e del Sulcis, solo per fare degli esempi tra le tante situazioni ambientali critiche del nostro Paese, sono costretti a vivere nella incertezza sulle condizioni di sicurezza del loro ambiente?

L'analisi dei fatti ci dice che queste condizioni non sono il derivato, come alcuni vorrebbero far credere, di processi ineludibili, ma delle responsabilità innanzitutto di quegli interessi che ieri ed ancora oggi, consideravano e considerano lo sfruttamento delle risorse ambientali una opportunità di arricchimento a prescindere dalle conseguenze su esseri umani e natura, ma anche di chi a favorito nel tempo la loro copertura politica e culturale.

Come impedire che tutto questo continui? Come rendere la sicurezza e la qualità ambientale una priorità nazionale non soggetta ai picchi dell'emergenza? Come fare che la qualità dello sviluppo, la sua sostenibilità, diventi il carattere prevalente del sistema produttivo e dei consumi?

La risposta è una sola: rendere i cittadini e i lavoratori protagonisti responsabili delle trasformazioni degli ambienti di vita e di lavoro.

Affinché questo possa avvenire fondamentale è una corretta ed esauriente informazione ambientale.

In particolare si tratta di porre ordine in quella sorta di “babele mediatica ambientale”, originata dal venire meno di quella funzione di garanzia che l'informazione, segnatamente quella pubblica, ha il compito di assicurare in un sistema democratico nel rapporto “cittadini - istituzioni - imprese”.

Comprendere le cause della “babele” e come porvi rimedio è lo scopo della pubblicazione.
LinguaItaliano
Data di uscita22 set 2014
ISBN9788891157959
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    Anteprima del libro

    L'ambiente e l'informazione - Claudio Falasca

    1992.

    1. I CITTADINI E L'INFORMAZIONE AMBIENTALE

    1.1. Le domande

    Le domande che i cittadini si pongono sull'ambiente sono abbastanza semplici: l'aria che respiro è sana? L'acqua che bevo è priva di sostanze nocive? Il cibo che mangio è stato controllato? La scuola dove studiano i miei figli è priva di amianto? La casa dove vivo è stata realizzata rispettando le norme antisismiche? Il quartiere dove risiedo è sicuro da un punto di vista idrogeologico? Le radiazioni elettromagnetiche sono veramente nocive? L'acqua dove faccio il bagno l'estate è sicura? Le discariche sono necessarie o sono preferibili gli inceneritori? I cambiamenti climatici sono una cosa seria o sono solo illazioni degli ambientalisti?

    Tutte domande che testimoniano come conoscere la qualità dell'ambiente di vita e lavoro sia una necessità sempre più presente nella vita quotidiana. Certo non è una necessità assillante e in larga misura si fa affidamento sulla correttezza delle amministrazioni responsabili della erogazione dei diversi servizi ambientali ed in particolare su quelle preposte ai controlli. Ed infatti, dalla elaborazioni dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) sulla base dell'indagine multi scopo dell'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) del 2010, veniamo a sapere che soltanto il 15% degli Italiani con età superiore ai 14 anni considerano i problemi ambientali prioritari per il Paese, a fronte del 28,6 % che considera problema prioritario la povertà..

    E' pur vero però che questo quadro di priorità riporta la gerarchia della percezione in termini relativi, per cui è evidente che a fronte della grave crisi occupazionale, o della pervasività dei fenomeni criminali, i temi ambientali scendono nella

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