Couchsurfing a Dubai

Di Rami Yermani

Questo è il resoconto della mia primissima esperienza di Couchsurfing. Cosa si nasconde veramente dietro questo nuovo modo di viaggiare che in Italia crea ancora tante perplessità? D'altronde si sa, a dormire a casa di sconosciuti ci si può aspettare di tutto... Questo ebook è dedicato a tutti coloro che hanno sentito parlare del couchsurfing, ma hanno ancora molti dubbi al riguardo; è dedicato a chi volesse farsi un bel viaggio nei suggestivi Emirati Arabi senza dover spendere un capitale; è dedicato a chi volesse avere un punto di vista diverso dal solito su Dubai, una delle città più controverse al mondo. Infine, è dedicato anche a chi volesse trarre ispirazione per intraprendere nuovi viaggi.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 21 dic 2016
• ISBN: 9788892643345

Anteprima del libro

Indice

Copertina

Couchsurfing a Dubai

Prefazione

Ciao lettore!

Questo che hai tra le mani è un mio personale resoconto di un viaggio fatto a marzo 2015 in quella splendida e modernissima città emersa dal deserto chiamata Dubai. Ho deciso di scrivere questo resoconto in primis per una questione di memoria, in quanto a 24 anni suonati l’età comincia a farsi sentire e con il passare del tempo avevo paura che avrei cominciato a dimenticare parti essenziali di questa magnifica esperienza. In secondo luogo per condividere con te le sensazioni ed emozioni provate in questo viaggio e le informazioni interessanti relative ai luoghi visitati.

Dato che quasi ogni singolo momento di quest’avventura è ancora ben radicato nella mia memoria ho preferito approfittarne subito.

Il casus belli  di quest’esperienza è stata la mia volontà di intraprendere un viaggio da qualche parte nel mondo in solitaria dopo le fatiche della laurea triennale. Inizialmente ero propenso a visitare New York, ma dando un’occhiata ai voli avevo capito che i costi avrebbero sforato un tantino il mio budget.  Fortunatamente mia madre mi ha fornito l’alternativa: Dubai, dove tra l’altro abita e lavora mio zio e quindi avrei avuto oltretutto anche un punto di riferimento, nonché l’alloggio gratis. Amo le città molto moderne e in particolar modo subisco con molta facilità il fascino esercitato da grattacieli altissimi e sfavillanti. Sentivo il bisogno di fare questo viaggio poiché dopo esser stato quattro mesi a Mosca per motivi di studio l’anno precedente e aver fatto la transiberiana a giugno dello stesso anno, viaggiare era diventata una dipendenza, una piacevole dipendenza senza danni collaterali che mi aiuta di volta in volta a crescere e diventare una persona migliore. 

Dal mio ritorno dalla terra delle Matrioške erano passati sette mesi, troppo tempo senza viaggi. Era arrivato il momento di tirare nuovamente fuori lo zaino da viaggio.

***

Era la prima volta che organizzavo un viaggio da solo verso una meta così distante, ma la cosa non mi preoccupava molto dato che avevo mio zio come persona di riferimento che non si sarebbe certo rifiutato di ospitarmi dato l’ottimo rapporto che abbiamo. Peccato che le cose non andranno come credevo inizialmente e col senno di poi posso dire che è stato meglio così. La prima cosa da fare ovviamente era stabilire quando partire e per quanto tempo rimanere. Avevo deciso di partire a marzo, in questo modo avrei avuto il tempo di dare i primi esami della specialistica , anche se poi  le mie previsioni si riveleranno troppo ottimistiche e alla fine non riuscirò comunque a darne nemmeno uno. E avevo deciso anche di rimanere per una settimana visto che non avrei dovuto  avere spese per l’alloggio. Il passo successivo era contattare mio zio per avvertirlo di questa mia scappatella nel golfo persico, quindi  gli avevo mandato alcuni messaggi per chiedergli quando gli sarebbe stato più comodo ospitarmi. Quei messaggi non riceveranno mai una risposta e solo alla fine di questa storia riuscirò ad avere una spiegazione più o meno valida  a ciò. Dato questo imprevisto ho cambiato i miei piani con la consapevolezza che ora oltre al costo non indifferente del volo avrei dovuto aggiungere anche le spese per dormire da qualche parte e di alberghi ovviamente non se ne parlava proprio. Inizialmente la soluzione doveva essere una stanza presa in affitto attraverso siti dedicati, ma anche in quel caso le cifre chieste non mi andavano a genio e già immagino che ti chiederai: Che  vai a fare a Dubai, la città capitale del lusso, se hai un budget così ristretto? e hai tutte le ragioni di questo mondo, ma oramai mi ero in messo in testa di fare questo viaggio e in un modo o nell’altro avrei trovato la soluzione per l’alloggio. Scartate le opzioni albergo e stanze in affitto è apparsa nella mia testa una parolina magica che avrebbe risolto tutti i miei problemi: Couchsurfing.

Si tratta di un sito su cui è possibile trovare persone in ogni parte del mondo disposte a ospitare i viaggiatori  a titolo gratuito, ovviamente se hanno spazio nelle loro case/appartamenti, altrimenti si offrono comunque di fare da guida per mostrare i luoghi di interesse delle città che si intende visitare. Avevo sentito spesso parlare di questo nuovo modo di viaggiare e mi sono sempre chiesto se ci si potesse veramente fidare di queste persone ed era giunto il momento di verificarlo. Mi sono iscritto al sito creando un profilo personale e aggiungendo alcune informazioni su di me (funziona come un social network) e digitando Dubai nella barra di ricerca mi sono apparsi i profili delle persone che offrivano la possibilità di pernottare da loro. Ho mandato messaggi ai profili con cui avevo più cose in comune come hobby, filosofia di vita etc. però anche in questo caso sono stato sfortunato in quanto quelli che avevo contattato mi avevano