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E-book145 pagine1 ora

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Info su questo ebook

Un’avventura fra le nuvole, con un protagonista straordinario, proveniente da un mondo lontano anni luce, che cambierà per sempre le sorti di questo pianeta. Un viaggio all’insegna della cultura in una terra magica, ricca d’arte millenaria, in un’isola paradisiaca, la Sardegna che, con umiltà, si confronta con un pianeta incantato. Una favola incastonata nell’attualità della misera vita che stiamo vivendo sulla terra, tra conflitti, carestie e fame. Un racconto favolistico il cui scopo principale è generare curiosità, porre quesiti, alla ricerca di risposte che abbattano le barriere, in un confronto rispettoso e leale con il prossimo, che da troppo tempo aspettano un radicale cambiamento del sistema che ci sta portando alla rovina e alla distruzione del pianeta che ci ospita. Non abbiamo scelta; bisogna essere uniti per cambiare le sorti del pianeta che urla vendetta agli “dèi”. Un romanzo fantasy…, che racconta la storia del nostro tempo, attraverso un protagonista straordinario, che arriva da un pianeta lontano anni luce.
LinguaItaliano
Data di uscita7 lug 2017
ISBN9788892674035
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    Anteprima del libro

    Accoglienza - Ignazio Mura

    luce.

    Questo libro è dedicato al

    mio Paese, Atzara,

    alla Barbagia del Mandrolisai

    e alla mia Isola, la Sardegna.

    Cosa ne sarebbe di quest’isola se

    adottasse, a livello sperimentale, il Sistema

    22B.

    Probabilmente, nel giro di qualche anno

    non si riconoscerebbe più.

    Utopia?...

    Misure astronomiche

    Parsec: 3,261 anni luce.

    Velocità della luce: 299.793 Km/s.

    Tempo della luce per raggiungere la terra: 8,5

    minuti.

    UA: distanza terra-sole 150 milioni di Km.

    Distanze dei pianeti dalla stella, il Sole:

    Mercurio: 0,387 UA;

    Venere: 0,723 UA;

    Terra: 1 UA;

    Marte: 1,524 UA;

    Cerere: 2,765 UA, (pianeta nano);

    Giove: 5,209 UA;

    Saturno: 9,539 UA;

    Urano: 19,18 UA;

    Nettuno: 30,06 UA;

    Plutone: 39,44 UA, (pianeta nano);

    Haumea: 43,34 UA, (pianeta nano);

    Makemake: 45,39 UA, (pianeta nano);

    Eris: 68,07 UA, (pianeta nano);

    La stella più vicina, Proxima Centauri, del sistema

    di Alfa Centauri, si trova a 268.000 UA di

    distanza, 4.2 anni luce.

    Ringraziamenti

    L ’autore ringrazia gli amici che hanno letto la bozza, dandogli preziosi consigli:

    Carlo Flore, Roma, il solito inguaribile ottimista, con le sue osservazioni;

    Antioco Meloni, l’amico pittore di Atzara, che ha elaborato la mappa della zona;

    Noemi Dapino, Milano, che ha letto la bozza dando un utile apporto;

    Prof. Luigi Demelas, Atzara, con i suoi consigli per migliorare il testo.

    Tutti coloro che hanno letto la bozza e dato i loro consigli.

    CHRAK 225 - IL RITORNO

    A distanza di sei mesi dall’ultimo incontro, in Milano, sento suonare il campanello di casa, apro la porta e, con sorpresa, mi trovo davanti Suana in compagnia di Chrak. Non posso crederci, tanta è l’emozione nel rivederli che mi sento mancare. Abbraccio Suana e, con le lacrime agli occhi per la gioia, li faccio accomodare.

    Lei è raggiante e la sua felicità palese; chiedo loro della madre Erana, suo padre Grinaldo e dei loro figli, Chriana e Samon. Mi dicono che stanno bene, ringraziano e mi porgono i loro saluti.

    Tra un discorso e l’altro si pensa a cosa preparare per pranzo; sono amici davvero molto importanti ai quali tengo moltissimo. Mentre sorseggiamo un aperitivo, chiedo come procedono i lavori di riorganizzazione del sistema terra.

    Suana m’informa che una delegazione sta seguendo i lavori di smantellamento delle armi di distruzione di massa e che le cose procedono bene, anche se, per stabilizzare la situazione ci vorrà del tempo.

    << Caro amico terrestre ricordi quando ti parlai per la prima volta della mia astronave, tu eri scettico, dubitavi della sua esistenza e del suo arrivo. >

    È vero Chrak, hai ragione, come dicevi tu, l’astronave alla fine, per fortuna, è arrivata, il miracolo si è compiuto, e sulla terra ha avuto inizio una nuova era, l’era degli dèi, la vostra. Amica mia, come posso dimenticare quella mattina in Monte D’Accoddi, in prossimità dell’Altare, la Ziqqurat, quando vidi atterrare per la prima volta la navicella, dalla quale scendesti tu Suana, ti avvicinasti, mi salutasti, pronunciasti il mio nome e dicesti:

    << Sono Suana, la compagna di Chrak 225, il suo amico merlo. >> Nell’occasione rimasi inebetito, senza parole, tanta era l’emozione che mi mandò in confusione. Capirai, davanti a me era presente la compagna di Chrak, una cosa incredibile che mi procurò i brividi. Eri lì, mi osservavi incuriosita, poi rompesti gli indugi e dicesti:

    << Vista la sua amicizia con Chrak ho deciso di venire personalmente, con delega dei Saggi, per condurla sull’astronave. >>

    Non posso dimenticare quel momento.

    Ero strafelice, come potevo rifiutare l’invito, davanti a un sogno che si avverava e, con timidezza, risposi:

    Lei non sa da quanto tempo aspettavo questo momento.

    La tua risposta fu:

    << Bene allora salga, sarò ben lieta di condurla sull’astronave del suo amico. >>

    A quel punto, presi coraggio e salii sulla navicella. Ancora oggi vivo l’emozione come allora.

    Certo Chrak, tu mi raccontasti della sua grandezza, ma quando la vidi per la prima volta, smisuratamente grande da far paura, rimasi sbalordito. Fu un’esperienza senza pari. Nelle orecchie ho ancora le tue parole, cara Suana:

    << Loro sono i Saggi, i nostri Governanti. >>

    In occasione del nuovo incontro ero impaziente, non vedevo l’ora, rammento la mia gioia alla vista della navicella che riatterrava in prossimità del tempio, la ziqqurat sarda, unica in Europa.

    Un altare elevato, lo zaqaru, in onore del dio Ninna e la dea Ninga.

    L’altare della luna proiettato al cielo, in attesa degli dèi, che finalmente sono tornati per riportarmi sull’astronave.

    Non posso scordare le parole del Capitano che mi dava nozioni di diritto universale:

    << Nel diritto extragalattico è sancito che i pianeti di un sistema solare appartengono a quello abitato di cui fanno parte. >>

    Che dire della magnifica esperienza sull’astronave, dove mi trovai in mezzo al nulla, nello spazio infinito, circondato da giganti, pervaso da una strana sensazione di libertà e potere immenso, un dio, anche se ero solo un uomo in carne e ossa, fragile, dove la differenza la fa la tecnologia, il frutto della ricerca scientifica e tecnologica, che sulla terra manca.

    Ho ancora in mente tua madre Chrak, quando disse:

    << Noi siamo qui per cercare di aiutarla, cosa vuole che facciamo? >>

    Desidera che sulla terra inizi una nuova era? Rammento quella felice mattina nei giardini, quando Chriana m’informò dell’arrivo dei Capi di Stato ed Esponenti Religiosi della terra sulla nave. E come posso dimenticare quando, ancora lei, Chriana, rivolta a me, disse:

    << Lei è mia nonna, la mamma di Chrak. >>

    Fu un’emozione indescrivibile. Che sorpresa quando nel salone fece l’ingresso tua madre, Chrak, con te posato sulla spalla.

    Rivivo ancora la scena, quando ti fiondasti al mio indirizzo per darmi una beccata sulla guancia, e dicesti: << Ciao fratello, siamo di nuovo insieme, questa volta in una condizione a me più favorevole per aiutarti a cambiare le sorti della terra ... >>

    Ricordo ancora con un po’ di stizza quando mi dicesti di conoscere anche i miei pensieri, ti confesso che ci rimasi male; mi venne voglia di mandarti a quel paese, ma mi trattenni.

    Inoltre, continuasti:

    << Noi abbiamo la facoltà di interconnetterci per scambiarci dati, cosa di cui tu, ovviamente, eri all’oscuro. >>

    Rammenti la mia risposta:

    Eh bravo Chrak, allora non eri un piccolo esserino indifeso, come pensavo io. Non posso dimenticare quando si alzò e prese la parola il Delegato Terrestre, il Presidente degli Stati Uniti, in quel momento mi venne un brivido e pregai perché tutto andasse per il meglio.

    Come posso scordare le parole di tua madre:

    << Noi siamo un popolo saggio e benevolo, nonostante ciò, dovete sapere che non avremmo tollerato ancora a lungo che i falchi prevarichino sui merli indifesi. >>

    << D’adesso in poi tutto cambierà, siete i nostri nuovi amici e alleati, siamo certi che insieme faremo grandi cose.

    Avete un anno di tempo per liberarvi delle vostre armi chimiche, biologiche, nucleari ecc., e per cambiare i vostri sistemi fallimentari. >>

    L’ultima giornata sulla nave con te fu emozionante e nello stesso tempo triste, dovevo lasciare una famiglia, che ormai era divenuta anche la mia, alla quale mi ero e sono affezionato. Con una navetta mi riportasti in prossimità della Ziqqurat e mi dicesti:

    << Ogni tanto affacciati al balcone, non si sa mai, quando meno te lo aspetti, potresti vedermi lì per un salutino. >> Ebbene sei tornato Chrak, e questa volta sei entrato dalla porta principale, e non sai quanto la cosa mi renda felice. Ti voglio bene amico mio, grazie per essere qui. <<

    Di nulla mio caro, è un grande piacere stare con te in questo straordinario pianeta; l’unica cosa che mi rattrista è la vostra situazione catastrofica e la fame che continua, da secoli, ad attanagliare la povera gente, ma con i vostri sistemi fallimentari cosa ci si può aspettare. Comunque, il pianeta, grazie all’accordo con i vostri governanti, stipulato a suo tempo sull’astronave è destinato a cambiare in maniera irreversibile, anche se c’è da dire che la vostra storia arriva da lontano ed è complicata.

    In questi mesi abbiamo avuto modo di studiare ancora meglio il vostro passato che, a quanto pare, è ben documentato; basti vedere la povertà, le carestie e la fame che da sempre vi affliggono. Sicuramente non ci mancherà il tempo per rivisitare la vostra triste storia.

    In questo Suana è una maestra e ci farà una sintesi di ciò che avete patito a causa delle varie migrazioni continentali. >>

    LA POVERTA’

    << La popolazione della terra, nel corso dei secoli, ha conosciuto la povertà, le carestie, l’inedia e di conseguenza la cachessia.

    La povertà è la condizione di singole persone o collettività umane, nel loro complesso, che si trovano ad avere, per ragioni di ordine economico, un limitato accesso a beni essenziali e primari d'importanza vitale, a causa di politiche volutamente sbagliate. "La condizione di povertà dovrebbe essere considerata un crimine contro l’umanità’. Essa diventa pauperismo quando riguarda masse che non riescono più ad assicurarsi un minimo di sussistenza.

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