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Poesie
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E-book78 pagine52 minuti

Poesie

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Info su questo ebook

Quest’opera è la fedele ripubblicazione del piccolo volume che uscì nel gennaio del 1942 per la collana einaudiana “Poesia”, una raccolta di versi firmati da Rainer Maria Rilke e liberamente tradotti dal grande Giaime Pintor, pochi mesi prima di morire al fronte a soli ventiquattro anni. Una raccolta curata dallo stesso traduttore, una splendida selezione di liriche tratte da: Il libro delle immaginiNuove poesieSonetti a OrfeoUltime poesie, un’edizione che come lo stesso Pintor annotò: «È libera. Non ho voluto dare ai lettori un compendio dell’opera di Rilke, ho voluto raccogliere quello che per me, in un particolare momento o in una particolare circostanza, è stato scoperta e occasione di poesia». Un volume che racchiude magnificamente assieme la migliore lirica del poeta boemo e l’infinita maestria nella traduzione del letterato e antifascista italiano.
LinguaItaliano
Data di uscita12 dic 2017
ISBN9788868812102
Poesie
Autore

Rainer Maria Rilke

Rainer Maria Rilke was born in Prague in 1875 and traveled throughout Europe for much of his adult life, returning frequently to Paris. There he came under the influence of the sculptor Auguste Rodin and produced much of his finest verse, most notably the two volumes of New Poems as well as the great modernist novel The Notebooks of Malte Laurids Brigge. Among his other books of poems are The Book of Images and The Book of Hours. He lived the last years of his life in Switzerland, where he completed his two poetic masterworks, the Duino Elegies and Sonnets to Orpheus. He died of leukemia in December 1926.

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    Poesie - Rainer Maria Rilke

    Rainer Maria Rilke

    Poesie

    Rainer Maria Rilke

    Poesie

    © Edizioni Ensemble srls - Roma, 2017

    © Ensemble, 2017

    Tutti i diritti riservati

    Edizione digitale dicembre 2017

    ISBN 978-88-6881-210-2

    editing e correzione bozze Gaia Campanelli, Beatrice Poggetti, Ilaria Purchiaroni, Alice Sanapo, Giulia Sgreccia

    progetto grafico Livresse in copertina: immagine d’archivio

    Ensemble

    direttore editoriale Matteo Chiavarone

    direttore commerciale Davide Morbidelli

    ufficio stampa e comunicazione Cristina Loizzo

    redazione Samanta Latessa

    direzione@edizioniensemble.it

    www.edizioniensemble.it

    www.officinaensemble.it (iniziative, premi, laboratori)

    ISBN: 978-88-6881-210-2

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice

    Poesie

    Il Rilke di Pintor di Carlo Ferrucci

    Cenni sugli autori

    Nota del traduttore

    Verkündigung

    Herbsttag

    Früher Apollo

    Alkesti

    Orpheus Eurydike Hermes

    ​Aus den Sonetten an Orpheus dai Sonetti a Orfeo

    Nonnen-Klage

    Eros

    Urnekloster

    «Bibliothèque Nationale»

    Poesie

    Rainer Maria Rilke

    traduzione di Giaime Pintor

    prefazione di Carlo Ferrucci

    ENSEMBLE

    Il Rilke di Pintor di Carlo Ferrucci

    Nella Nota che accompagnava la prima edizione einaudiana (1942) di queste sue traduzioni di uno dei maggiori poeti del Novecento, Giaime Pintor – raffinato germanista e letterato caduto alla fine del ’43, appena ventiquattrenne, in una delle prime azioni partigiane – scriveva di aver voluto dare ai lettori non «un compendio dell’opera di Rilke», ma una raccolta «di quello che per me, in un particolare momento o in una particolare circostanza, è stata scoperta e occasione di poesia». E aggiungeva: «La traduzione è libera: notizia forse inutile per chi sa che ogni traduzione è libera per natura».

    La prima delle due precisazioni giustifica, oltre alla relativa esilità della raccolta, l’assenza in queste pagine delle Elegie duinesi, uno dei vertici della poesia del Rilke maturo. In compenso, la scelta di Pintor include un buon numero di testi della seconda opera fondamentale del poeta praghese, i Sonetti a Orfeo, scaturiti – scriverà Rilke in una lettera – «d’improvviso e senza mia volontà» negli stessi giorni (febbraio 1922) della composizione delle ultime Elegie, e frutto dello stesso «rapporto» con quella dimensione dell’«aperto» o «più vasto cerchio» che «dividiamo coi morti e coi nascituri». Punto di riferimento per nulla secondario, sia detto qui per inciso, l’orizzonte poetico-esistenziale così tratteggiato dal poeta praghese, del pensiero di Martin Heidegger, una delle espressioni più avanzate della filosofia del Novecento.

    Scelta anch’essa libera, dunque, quella di Pintor, e tale da offrirci una serie di testi rappresentativi, oltre che dei Sonetti fratelli di latte delle Elegie, di altre tre raccolte rilkiane: Libro delle immagini, Nuove poesie e Ultime poesie. Ne risulta una grande ricchezza di temi e di toni, dal trepido annuncio dell’Angelo a Maria, nella prima raccolta – «Vedi: io sono l’origine, / ma tu, tu sei la pianta» –, all’incalzante susseguirsi, nei testi tratti dalle Nuove poesie, di figure ed episodi della mitologia classica; dal concentrato, nei Sonetti a Orfeo, di lirismo descrittivo e meditazione sulla centralità vitale del canto poetico – «Cantare è per te esistere. Un impegno / facile al dio: ma noi, noi quando siamo?» –, all’alternarsi di lamento, introspezione e grido – «Eros! Eros! Maschere, accecate / Eros…» – nei versi dell’ultima raccolta. E arrivo così a commentare brevemente anche la seconda precisazione fatta da Pintor nella Nota di cui sopra, essere cioè la sua traduzione «libera» per il semplice fatto che «ogni traduzione è libera per natura».

    In quest’affermazione è infatti contenuto implicitamente, prima della parola «traduzione», l’aggettivo buona, ossia bella, appagante, riuscita, e quindi – ecco il punto – capace di amalgamare, all’insegna di una padronanza del linguaggio poetico in competizione creativa con quella dei testi originali, la varietà di motivi e di timbri da questi esibita. La traduzione di Pintor, in altri termini, e le sue parole mostrano quanto egli ne fosse orgogliosamente consapevole, è nella sua integrità una, direi esemplare, «bella infedele», per sintetizzare qui con l’efficace formula di Benedetto Croce la dibattuta questione – affrontata già da Dante – della traducibilità o meno della poesia. Infedele, in quanto non succuba della lettera dell’originale; bella, in quanto Pintor, evidentemente, e quando escono in volume le sue traduzioni rilkiane egli lo ha già dimostrato pubblicando versi propri, è a sua volta un poeta. In un altro scritto Pintor ribadirà con forza la sua posizione affermando che ogni traduzione letteraria comporta la «presa di possesso» dell’originale da

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