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Psicologia Animale: Scopri che ruolo gioca nella nostra vita
Psicologia Animale: Scopri che ruolo gioca nella nostra vita
Psicologia Animale: Scopri che ruolo gioca nella nostra vita
E-book73 pagine51 minuti

Psicologia Animale: Scopri che ruolo gioca nella nostra vita

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Info su questo ebook

     In questo libro  sarà presentato dal punto di vista psicologico un approccio al regno animale, mostrando le differenze e le somiglianze con gli esseri umani.

     Allo stesso modo, si illustrerà come si lavora con la sperimentazione nella ricerca della cura delle malattie e il trattamento dei disturbi.

     Alla fine si offre un approccio alla terapia con gli animali per diverse psicopatologie.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita12 mag 2018
ISBN9781547529971
Psicologia Animale: Scopri che ruolo gioca nella nostra vita

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    Anteprima del libro

    Psicologia Animale - Juan Moises de la Serna

    Psicologia Animale

    Scopri che ruolo gioca nella nostra vita

    PREFAZIONE

    In questo libro  sarà presentato dal punto di vista psicologico un approccio al regno animale, mostrando le differenze e le somiglianze con gli esseri umani.

    Allo stesso modo, si illustrerà come si lavora con la sperimentazione nella ricerca della cura delle malattie e il trattamento dei disturbi.

    Alla fine si offre un approccio alla terapia con gli animali per diverse psicopatologie.

    Dedicato ai miei genitori

    RINGRAZIAMENTI

    Colgo l'occasione per ringraziare tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questo testo, in particolare la Signora Noa Calleja Bárcena, direttrice di  Equura Terapias Ecuestres.

    CAPITOLO 1.  COSA CI DIFFERENZIA DAGLI ANIMALI?

    Sebbene condividiamo molto con gli animali, nel tempo sono stati accumulati dati che mostrano le caratteristiche di differenziazione della specie umana rispetto agli altri animali. Queste differenze non sono esclusive della specie umana, tuttavia si conforma un quadro irripetibile per la combinazione delle stesse che la rende diversa dal resto del regno animale.

    Dallo studio e dall'analisi delle somiglianze e delle differenze tra l'essere umano e il resto degli esseri viventi, si occupa una branca della psicologia chiamata Psicologia Comparata, che si è sviluppata a partire dai dati raccolti dal naturalismo per confrontarli e integrarli con quelli ottenuti da altri rami della psicologia, cercando di scoprire cosa rende autentica la specie umana, se qualcosa c’è.

    Alcuni autori sostengono che ciò che rende davvero unici gli esseri umani è la combinazione specifica delle caratteristiche che li definiscono, ma,  se  considerate singolarmente,  le stesse caratteristiche possono essere osservate in altri animali, isolatamente e talvolta mostrando anche sviluppi maggiori rispetto all'uomo. Ad esempio, gli umani possono correre veloci, ma rimangono indietro rispetto a quello che altri animali come i ghepardi possono fare; e questo succede  con una moltitudine di altri casi in natura.

    Altri autori indicano che nell'uomo c'è stato un salto qualitativo e non tanto cumulativo delle caratteristiche individuali, vale a dire, la capacità di pensare e ragionare, sembrano essere esclusivamente umane, al livello di astrazione che si è raggiunto.

    È vero che in alcuni animali superiori come nei primati è stato osservato un comportamento deduttivo, ma questo sviluppo è stato paragonato a quello di un bambino di due anni. A partire da questa età, non c'è paragone in natura rispetto allo sviluppo cognitivo umano.

    Di seguito, vengono mostrati alcuni casi che, sebbene non siano esclusivi della razza umana, nel loro insieme la differenziano dal resto degli animali e la definiscono come una specie.

    * IL PERIODO DELLA GESTAZIONE

    Di media nell'uomo è di 9 mesi. Non è il più lungo tra i mammiferi: ad esempio, gli elefanti possono raggiungere i 22 mesi. Ma c'è una caratteristica distintiva dei bambini, rispetto al resto del mondo animale, ed è la dipendenza di cui necessitano  per sopravvivere, che può durare diversi anni.

    Il cervello è uno degli organi che non è ancora completamente sviluppato nel bambino al momento della nascita. Infatti, durante i primi anni di vita sperimenterà una serie di importanti cambiamenti come:

    - Durante lo stadio fetale, tra il secondo e il quarto mese di vita, il cervello subisce un processo di proliferazione neuronale, seguito da un altro di selezione neuronale, in cui si verifica l'apoptosi, cioè una morte neuronale programmata, a cui sopravvive solo la metà dei neuroni iniziali. Dopo questa fase, il cervello manterrà il numero di neuroni per il resto della sua vita. Almeno questa era la credenza che si aveva prima di scoprire la neurogenesi, vale a dire la capacità del cervello di formare nuovi neuroni, che possono essere generati in forma limitata durante tutta la vita, anche negli stadi adulti.

    - Il processo di mielinizzazione neuronale, che consiste nel coprire gli assoni neuronali, che sono la parte responsabile del collegamento con altri neuroni, e che serve per facilitare l'interconnessione tra di loro. Questo processo si realizza in momenti diversi a seconda della regione in cui viene prodotto: inizia nelle aree primarie sensoriali e motorie, concludendosi approssimativamente durante la pubertà con la mielinizzazione delle aree di associazione frontale e parietale.

    - L'aumento delle connessioni neuronali, facilitato proprio dalla mielinizzazione, ha molto a che fare con le esperienze che il bambino vive durante la sua crescita  e che modellerà il suo cervello. L'espressione I bambini sono come spugne, in quanto

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