Piccoli piaceri animali: Manuale di sopravvivenza (animale)

Di Guido Domingo

Mi chiamo Domingo Guido e sono un biologo a cui piace osservare i comportamenti del mondo animale.
Gli animale si rotolano, si sporcano, si grattano, si annoiano, sbadigliano, si puliscono e giocano.
Da alcuni di essi, in particolar modo dai mammiferi più o meno vicini a noi, ho imparato a riconoscere diversi piccoli piaceri che magari non ci condurranno alla gioia suprema ma che allevieranno il nostro percorso.
Sorprendentemente, dietro a molti dei 'piccoli piaceri animali', ho ritrovato studi scientifici che avvalorano l'utilità di questi semplici gesti.
Le pagine che compongono il manuale 'Piccoli Piaceri Animali' sono il riassunto di lunghe osservazioni fatte ad animali felici, proprio come dovremmo essere noi.
C'è molto da imparare.

• Lingua: Italiano
• Editore: Dr. Guido Domingo
• Data di uscita: 1 lug 2017
• ISBN: 9788826474151

Anteprima del libro

Bibliografia

Premessa

Sono un biologo a cui piace osservare i comportamenti del mondo animale e, specialmente da quelli degli animali più vicini a noi, ho tratto alcune importanti verità.

La complessità del nostro vivere ci ha lentamente ed inesorabilmente allontanato da una lunga serie di piccoli piaceri a cui gli animali invece ricorrono quotidianamente, per sentirsi bene.

Le pagine che seguono sono il riassunto di lunghe osservazioni fatte ad animali felici, proprio come dovremmo essere noi. C'è molto da imparare.

Cartesio forse aveva torto

Vorrei essere un cane. Vorrei essere un uccello.

Quante volte abbiamo detto o sentito affermazioni simili. Come se noi stessi non facessimo parte di quella grande ed allargata famiglia che è il mondo animale o, su immensa scala, la natura intera.

L'uomo infatti si è autoeletto specie superiore tanto che filosofi come Cartesio, affermando 'cogito ergo sum' (penso quindi sono), sottolineavano questo incomparabile distacco tra uomo pensante e animale.

Dal mio punto di vista il pensare, o meglio il razionare, ha favorito lo sviluppo evolutivo dell'uomo, portando però con se una lunga serie di svantaggi.

In primo luogo, ha legittimato in noi quella superiorità prima accennata che, più o meno inconsciamente, ci obbliga ad una condotta di vita spesso pomposa e, concedetemi il termine, contro natura.

Spesso dimentichiamo ciò di cui davvero avremmo bisogno per esser felici. Perfino la scienza ammette questo fraintendimento trattando l'uomo come un essere così particolarmente evoluto da avere bisogni ricercati e complessi, ignorando però la sostanziale inefficacia e sterilità di molti di essi. Succede poi, quando si parla di piacere, di farne quasi sempre una questione vicina alla sessualità; qualche volta sene parla in relazione al cibo, a volte alle vacanze.

In realtà il piacere 'puro' è un qualcosa strettamente legato ad una fisicità spicciola.

Spesso troppi piaceri dipendono da fattori quali il proprio stato d'animo, la compagnia con cui li viviamo ecc.. Ma solo un piacere che da' una risposta immediata, riproducibile e certa è quello che io considero ' un piacere puro '.

Questo significa che è disponibile per